Glossario Di Didattica Generale Flashcards
Glossario di terminologia di didattica generale Da "Fondamenti di Didattica"
Action Learning
Metodologia volta a condurre gruppi di persone con differenti livelli di competenza ad analizzare un problema concreto e pianificare una soluzione, imparando dalle azioni attuate. L’action learning è una sorta di Problem-Based Learning applicato a problemi concreti in cui i partecipanti studiano le proprie azioni ed esperienze all’interno di piccoli gruppi collaborativi.
Ambiente per apprendere
learning environment
Concetto costruttivista che indica un complesso di apparati (concettuali, psicologici e sociali (prima ancora che tecnologici e strumentali) ) idonei a facilitare il prodursi di processi di apprendimento mediante esperienze autentiche, forme di problem solving, attività collaborative con visioni multiprospettiche dell’aspetto studiato.
Analisi conversazionale
Orientamento di ricerca che si sviluppa alla fine degli anni Sessanta in ambito etnometodologico. La prospettiva conversazionale assume che il significato dell’espressione linguistica risieda nella particolare sequenza discorsiva in cui essa compare. Ne deriva un metodo di analisi che studia la “parola parlata” all’interno del contesto di interazione in cui essa avviene, attraverso una fedele trascrizione del parlato e l’analisi successiva.
Andragogia
Ambito delle Scienze dell’educazione che studia l’insegnamento e l’apprendimento con allievi adulti.
Anticipatore
advance organizer
Si riferisce a ogni tipo di schema, sintesi, quesito ecc. che offra in forma comprensibile un “assaggio” di quelli che saranno i punti essenziali da acquisire, mobilitando allo stesso tempo nell’allievo le preconoscenze che potranno servire per la comprensione.
Concetto introdotto da David P. Ausubel negli anni Sessanta
Apprendimento
Nell’accezione pedagogica il termine indica un particolare cambiamento, con valenza positiva di accrescimento o potenziamento della persona nella sua globalità o di alcune sue capacità o funzioni specifiche.
Gran parte degli apprendimenti avviene in modo spontaneo, al di fuori di istituzioni formali e di programmi intenzionali. Tuttavia, i più significativi e massicci cambiamenti nella struttura cognitiva di intere popolazioni sono stati conseguiti in contesti istituzionali appositatamente create per produrre tali modificazioni attraverso interventi didattici finalizzati.
Apprendimento cooperativo
cooperative learning
E’ un metodo di insegnamento-apprendimento che applica particolari tecniche al lavoro di gruppo finalizzato all’acquisizione di conoscenze, abilità o atteggiamenti. Aspetto centrale dell’apprendimento cooperativo è il concetto di interdipendenza positiva, ossia la percezione di essere collegati con altri in un modo tale che il singolo non può avere successo senza fare gruppo (e viceversa).
Il metodo si declina in una pluralità di metodologie e tecniche per l’organizzazione delle attività, in cui gli studenti lavorano in piccoli gruppi nel rispetto dei ruoli assegnati dal docente e assumendosi responsabilità rispetto all’obiettivo del compito.
Apprendistato Cognitivo
II modello dell’apprendistato cognitivo, si ispira all’apprendistato tradizionale fondato su quattro importanti strategie:
* modelling (l’apprendista osserva e imita il maestro che dimostra come fare)
* coaching (il maestro assiste l’apprendista secondo necessità, dirigendo l’attenzione su un aspetto, dando feedback, agevolando il lavoro);
* scaffolding (il maestro offre un supporto all’apprendista, degli stimoli, preimposta il lavoro ecc.);
* fading (il maestro elimina gradualmente il supporto, concedendo progressivamente all’apprendista spazi di responsabilità).
L’apprendistato cognitivo si differenzia dall’apprendistato tradizionale per la maggiore attenzione alla dimensione metacognitiva, agli aspetti del controllo e alla variazione dei contesti di applicazione.
sviluppato da Allan Collins,John S. Brown e Susan E. Newman (1995)
Attivismo
Prospettiva pedagogica ispirata ai valori della sperimentazione e dell’attività pratica, al lavoro di gruppo e all’avvicinamento dei contenuti didattici ai contesti di vita in contrapposizione con la tradizionale prospettiva magistrocentrica, rigida, intellettualistica, individualistica e classista. Si sviluppa a partire dalla fine dell’Ottocento e trova applicazione concreta in quelle che verranno definite “scuole nuove”. Il pensiero di John Dewey sistematizza e sintetizza quello che, in molti paesi occidentali, viene proposto in varie esperienze concrete.
Backward fading
Strategia di presentazione dei contenuti che consiste nel passaggio graduale da esempi guidati a problemi, passando per la fase intermedia dei problemi a completamento e fornendo via via un numero minore di passi completati. È uno dei metodi consigliati dalla teoria del carico cognitivo per ridurre il carico cognitivo che può derivare da compiti di apprendimento complessi
Best-Evidence Synthesis
Come strumento di analisi dei risultati della ricerca in alternativa sia alla metanalisi che alle tradizionali rassegne della letteratura, cercando di superare i limiti di entrambe e di accoglierne al tempo stesso i pregi. Esso tende a integrare procedure di selezione e sintesi su base quantitativa e statistica tipiche della metanalisi con un’attenzione agli studi su casi singolari e alle questioni di carattere metodologico, attenendosi ad alcuni principi di ordine più generale, tra cui essenzialmente pertinenza della ricerca rispetto al problema in esame, adeguatezza metodologica in relazione al grado di affidabilità della ricerca, validità interna ed esterna della ricerca.
introdotto da Robert E. Slavin (1986)
Bisogni educativi speciali
BES
Il concetto di bisogni educativi speciali si basa su una visione globale della persona analogamente alla visione proposta nel modello icf (la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) e include i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, il funzionamento intellettivo limite; inoltre, introduce il tema dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale
(cfr. la direttiva BES del 27 dicembre 2012).
Blog
Il termine è la contrazione di weblog, e indica un tipo di applicazioni concepite per facilitare la scrittura in rete. E’ una sorta di diario personale online. Attraverso un blog è possibile scrivere rapidamente note, pensieri, riflessioni, testi di qualunque tipo, all’interno di una pagina web.
Brainstorming
Metodologia di discussione di gruppo in cui si richiede di esprimere liberamente le proprie idee sul tema indicato, senza valutazioni relative a ciò che esprimono gli altri. Serve per fare affiorare punti di vista senza inibizioni.
BYOD
Bring your own device
Significa “porta il tuo dispositivo”. E’ una filosofia di utilizzo delle tecnologie nei contesti di studio finalizzata a liberare le istituzioni dall’onere di fornire gli strumenti informatici necessari, privilegiando la disponibilità di mezzi già posseduti dalle persone. Questo per consentire lo svolgimento di attività con le tecnologie anche quando, per mancanza di fondi, scuole e università non sarebbero in grado di provvedere