Geografia fisica e umana Flashcards

1
Q

Ubicazione

A

L’ubicazione costituisce il punto di partenza di qualsiasi nostro movimento o azione all’interno di uno spazio nella vita quotidiana. Possiamo parlare di ubicazione relativa e di ubicazione assoluta.
L’ubicazione assoluta detta anche matematica è l’identificazione del luogo e avviene per mezzo di coordinate.
L’ubicazione relativa è l’identificazione del luogo in relazione ad altri luoghi o attività.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Migrazione

A

Spostamento permanente o a lungo termine del luogo di residenza.
Incide sulle strutture economiche, modifica le tradizionali mescolanze etniche, linguistiche e religiose, ed alimenta i dibattiti internazionali.
Le migrazioni di massa e individuali avvengono su diverse scale e possono essere: intercontinentali, infracontinentali, interregionali, o locali.
Causa povertà, rapida crescita demografica, deterioramento ambientale, guerre civili, volontà individuale di cambiare luogo di residenza.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Tipi di Migrazione

A
  1. Forzate: decisione presa da individui diversi dai migranti stessi, come il caso dei 12 milioni di africani trasferiti come schiavi in America dal XVI al XIX secolo.
  2. Indotte: stabilite da organizzazioni governative, come nel caso del trasferimento nel 1969 di circa 8 milioni di indonesiani da Java, poichè densamente popolata, ad altri territori del Paese.
  3. Volontarie: i migranti sperano di migliorare le loro condizioni di vita, specie dal punto di vista economico.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Fattori push and pull

A
  • Fattori di spinta (push): condizioni negative del luogo di origine che incoraggiano a migrare, come la disoccupazione, il sovraffollamento, la povertà e la guerra.
  • Fattori di attrazione (pull): condizioni positive del luogo di destinazione, come le opportunità di lavoro, il cibo, il clima migliore e le tasse meno gravose.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Interazione spaziale

A

L’interazione spaziale indica lo spostamento di popoli, idee o prodotti all’interno delle aree geografiche. Tali movimenti sono finalizzati al raggiungimento di un’integrazione fra diversi punti di attività umana. Alla base dell’interazione troviamo la complementarità, trasferibilità e opportunità interposta.
Complementarità – perché due luoghi interagiscano, l’uno deve avere ciò che l’altro desidera. Un luogo, quindi, deve offrire un prodotto per il quale c’è una domanda nell’altro luogo.
Trasferibilità – l’interazione spaziale si verifica soltanto quando vi sono condizioni di trasferibilità, ossia quando i costi risultano accettabili. Non è costante e varia a seconda del luogo e del tempo.
Opportunità interposta – servono a ridurre le interazioni fra offerta e domanda che altrimenti potrebbero svilupparsi tra aree notevolmente distanti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Transizione Demografica

A

È un tentativo di sintetizzare la relazione tra crescita demografica e crescita economica. Traccia le variazioni dei livelli di fecondità e di mortalità associati presumibilmente all’ industrializzazione. Secondo questo modello, nel corso del tempo, gli elevati tassi di natalità e mortalità sono gradualmente scesi.

  • Primo stadio: alto tasso di natalità e mortalità, con crescita lenta e stazionarietà della popolazione. Tutto questo fino al 1750
  • Secondo stadio: tasso di natalità in crescita e calo del tasso di mortalità, dovuto al progresso medico. Dal 1750 in poi
  • Terzo stadio: tasso di natalità si riduce e quello di mortalità rimane in basso, la popolazione inizia a stabilizzarsi.
  • Quarto stadio: tassi di natalità e mortalità molto bassi, prevede dei lievissimi incrementi demografici e tempi di raddoppio lunghissimi.
  • Quinto stadio: tasso di mortalità uguale o addirittura superiore a quello di natalità, calo della popolazione.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Ipotesi di Malthus

A

Malthus fu un economista e demografo inglese espose il problema del plateau omeostatico – presupposto che ad un certo punto la crescita demografica si arresterà e si stabilizzerà al livello di sostituzione. Nei suoi saggi rilevando che:
• La popolazione è inevitabilmente limitata dai mezzi di sussistenza (ovvero l’insieme dei mezzi indispensabili a soddisfare le necessità essenziali della vita)
• La popolazione aumenta costantemente con l’aumentare dei mezzi di sussistenza
• I fattori che inibiscono la capacità riproduttiva della popolazione e che la mantengono in equilibrio sono di due tipi:
- freni preventivi come il celibato e la castità
- freni repressivi come la guerra, la povertà e la pestilenza

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Piramide Demografica

A

Serve per visualizzare le caratteristiche della struttura demografica per età e sesso.
È rappresentata attraverso un diagramma sul quale vengono inserite le classi di età della popolazione distribuite per ogni singolo anno e la consistenza della popolazione per ciascuna classe.
Viene definita piramide, poiché proviene dal fatto che normalmente la struttura di una popolazione soggetta a natalità e mortalità assume forma di piramide; larga verso il basso e pian piano va a restringersi.
-Le popolazioni con elevati tassi di natalità e di mortalità sono rappresentate da una piramide a base larga e punta stretta.
-Le popolazioni con bassi tassi di natalità e mortalità sono rappresentate da un diagramma a base stretta, simile ad un rettangolo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Ravenstain e le ipotesi sulle migrazioni

A

Negli anni Settanta e ottanta E. G. Ravenstein formalizzò una serie di leggi della migrazione. Tra le più importanti vi sono le seguenti:
- La maggior parte dei migranti percorre una breve distanza
- La migrazione a più lunga distanza favorisce le mete verso grandi città
- La maggior parte delle migrazioni procede passo per passo
- La maggior parte delle migrazioni ha luogo dalla campagna verso la città
- Ciascun flusso migratorio produce un contro flusso
- Maggior parte dei migranti è costituita da adulti ed è meno probabile che le famiglie operino dei trasferimenti
- La maggior parte dei migranti è composta da giovani di sesso maschile
Quest’ultima affermazione risulta oggi meno valida.
L’aumento delle misure di sicurezza dopo l’attentato alle torri gemelle nel 2001 portò alla diminuzione dei flussi migratori legali in entrata, che vennero superati da quelli illegali. Per controllare questo flusso di immigrazione legale il congresso statunitense proposte, la costruzione di un muro al confine tra Messico e Stati Uniti, idea di recente rilanciata anche da Trump.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

Determinismo

A

Il determinismo ambientale rappresenta la teoria secondo la quale l’ambiente fisico, da solo, plasma gli esseri umani, le loro azioni e il loro pensiero. I soli fattori ambientali non possono, quindi, giustificare le varianti culturali che si producono nel mondo.
L’ambiente pone dei limiti all’utilizzo del territorio da parte dell’uomo, questi limiti però non devono considerarsi come assoluti, ma legati alle tecnologie disponibili e alle considerazioni sui costi necessari per modificare l’ambiente.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Possibilismo

A

La teoria del possibilismo geografico è opposta al determinismo. Non sono gli ambienti, bensì gli individui a rappresentare le forze dello sviluppo culturale. La natura non esprime dunque solamente dei vincoli, ma offre delle possibilità di occupazione del territorio e di utilizzo delle risorse fisiche.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Focolaio Culturale

A

Centri di innovazione ed invenzione dai quali si spostarono importanti tratti culturali per esercitare la loro influenza sulle regioni circostanti.
“Evoluzione multilineare” spiegare le caratteristiche comuni di culture molto lontane, ipotizzando che ciascuna zona ambientale principale – arida, a elevata altitudine, tropicale – tenda a sviluppare tratti comuni di adattamento nelle colture di chi la sfruttano. Simili non significa uguali, con questa ipotesi queste zone geografiche sviluppano i loro tratti comuni grazie alla presenza di ecologie simili.
“Diffusionismo” teoria opposta. Le somiglianze culturali si verificano principalmente tramite la propagazione dello spazio da un sito di origine, ciò vuol dire che l’avanzamento culturale e le civiltà si trasmettono tramite vie di commercio e contatti fra gruppi, e non sono il frutto di creazioni separate e indipendenti. In ogni caso le caratteristiche comuni che derivano dall’ evoluzione multilineare, la diffusione di specifici tratti e strutture culturali, contengono le radici della convergenza culturale, termine che descrive la condivisione di tecnologie, strutture e tratti culturali che si manifestano in modo evidente fra società molto distanti nel mondo moderno

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Come possono classificarsi le migrazioni?

A
  • Graduali: implicano il passaggio da una residenza ad un’altra attraverso una serie di cambiamenti obbligati e meno estremi.
  • (Es: campagna- periferia - città)
  • A catena: raggruppamento nella stessa area di parenti e amici dei primi immigrati. (Es: China Town e Little Italy).
  • Contro migrazione: probabilità che circa un quarto dei migranti ritorni nel proprio Paese d’origine.
  • Gerarchiche: tendenza a passare da luoghi di minor dimensione a luoghi di maggior dimensione.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

Differenza tra tasso di natalità e fertilità

A

Tasso di natalità rappresenta il numero di bambini nati vivi nell’anno considerato e collega le nascite alla popolazione totale senza considerare la composizione per sesso e per età. delle donne in età feconda della popolazione, indicando il numero medio di figli che nascerebbero da ogni donna. Affinché si possa metter al mondo un numero sufficiente di figli per assicurare la nuova generazione e rendere così la popolazione stabile è necessario un tasso di fecondità pari a 2.1, deve essere maggiore di due in quanto bisogna compensare la mortalità neonatale e infantile, le donne senza figli e i decessi inaspettati. Questo tasso di fecondità è in riduzione in gran parte del pianeta, e se dovesse continuare a scendere porterebbe la popolazione a diminuire

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Quali variazioni si individuano nella crescita demografica ?

A

Sicuramente il tempo di raddoppio, ovvero il numero di anni necessari perché una popolazione che cresce con un dato tasso di incremento raddoppi la propria consistenza, ad esempio una popolazione con un tasso di incremento dell’1 % come quella argentina di inizio secolo impiegherebbe 70 anni per raddoppiarsi, mentre con un tasso del 2 % ne impiegherebbe solo 35.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Cosa si intende con il termine cultura?

A

Solitamente si usa il termine cultura per indicare le arti auliche – letteratura, pittura, musica e arti simili. Per uno studioso di scienze sociali la cultura rappresenta l’insieme di modelli comportamentali, conoscenze nel quale si sintetizza il modo di vivere acquisito da un gruppo di individui.
La cultura viene appresa e non ha nulla a che vedere con il carattere genetico, è una complessa rete di comportamenti che varia nel tempo. Per questo motivo la cultura è un processo che si trasforma costantemente attraverso l’interazione con culture differenti dalla nostra, acquisizione di nuovi gusti, idee e norme comportamentali. Non è indispensabile né possibile apprenderla integralmente: l’età, il sesso, lo status sociale e l’occupazione possono determinare i vari aspetti del complesso culturale nel quale ogni individuo viene educato. Ogni singola cultura, dunque, nonostante sia identificata con caratteristiche unificanti, risulta sfaccettata in varie subculture.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

Domesticazione

A

Quando parliamo del concetto di domesticazione dobbiamo fa un passo indietro e porre l’attenzione sul rapido cambiamento climatico che ha inciso notevolmente sulle risorse alimentari, vegetali e animali. Gli individui sperimentarono in modo autonomo e in più di un’area geografica la domesticazione di piante e animali. L’allevamento iniziò infatti nel mesolitico, non come impegno economico consapevole, ma come conseguenza dell’abitudine di tenere negli alloggi animali selvatici di piccola taglia. Quella delle piante avvenne in modo autonomo in più di una regione in un intervallo di tempo compreso fra 10 000 e 20 000 anni fa. La domesticazione delle piante viene identificata soprattutto nel vicino oriente. Abbiamo sia coltivazione di piante medicinali che invece di piante alimentari, come il grano la cui coltivazione risale a 13000 anni fa come reazione alla penuria di cibo indotta dall’improvviso innalzamento delle temperature estive e dall’aridità della valle del Giordano. Fu proprio quello stress ambientale a favorire la selezione e la coltivazione di cereali e legumi annuali a breve stagione i cui semi potevano essere poi immagazzinati, piantati durante le stagioni di crescita invernali più fredde e umide.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

Innovazione e diffusione

A

Con il termine innovazione si indicano i mutamenti che derivano da nuove idee create all’interno di una cultura.
Molte innovazioni hanno di per sé poche conseguenze, ma a volte l’ampia adozione di innovazioni può comportare grossi mutamenti. Come, ad esempio, un nuovo stile musicale che può avere un’influenza sul ballo e a sua volta può influenzare la scelta dell’abbigliamento.

La diffusione è il processo attraverso il quale un’idea o un’innovazione viene trasmessa da un individuo o gruppo ad un altro e si esplica in due modalità:
• Diffusione per spostamento  che afferma che gli individui si muovono in una nuova area, portando con sé la loro cultura come tecniche di raccolto o costruzione.
• Diffusione per espansione  le informazioni circa un’innovazione possono diffondersi all’interno di una società con l’aiuto della pubblicità e dei mass media. A sua volta si divide in altre tre forme:
o Diffusione per contagio  quando la diffusione interessa in maniera uniforme a tutti gli individui e a tutte le aree esterne alla regione di origine.
o Diffusione gerarchica  quando il processo di trasferimento delle idee avviene prima fra luoghi di dimensioni maggiori e più tardi fra quelli con dimensioni minori.
o Diffusione degli stimoli  quando un’idea fondamentale stimola un comportamento imitativo all’interno di una popolazione ricettiva, viene definita diffusione degli stimoli.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

Cosa sono i tratti culturali?

A

I tratti culturali sono delle variabili. Sono unità di comportamento acquisito: come la lingua, gli utensili e le attività ricreative, rappresentano i mattoni che formano i modelli comportamentali di diversi gruppi di individui. Se correlati singolarmente dal punto di vista funzionale formano le strutture culturali.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

Cos’è una lingua?

A

La lingua è un sistema organizzato di parole mediante il quale gli esseri umani comunicano idee, atteggiamenti, o intenzioni, comprendendosi a vicenda.
Vi sono 7000 lingue ancora esistenti nel mondo, ma si stima che il 20-25% siano da considerarsi ormai lingua morte.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

Lingua come elemento culturale

A

La lingua è il mezzo più importante attraverso il quale viene trasmessa la cultura: è il filo conduttore che permette alle vecchie generazioni di trasmettere ed insegnare alle nuove generazioni com’è il mondo in cui viviamo e come agire in esso per divenire membri attivi della società. Attraverso i vocaboli della costituiscono e concetti che la formano si ritiene che la lingua dei termini in coloro che la parlano gli atteggiamenti, la capacità di comprendere e le risposte date da questi alla società. È possibile affermare infatti che la lingua rappresenta uno degli aspetti cardine che strutturano l’eterogeneità culturale. È un segno distintivo che caratterizza vari popoli simbolo difeso con orgoglio dalla loro identità come, ad esempio, il gallese e lo scozzese in Gran Bretagna, il catalano Spagna fino a giungere al corso e al breton in Francia, e al sardo in Italia.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q

Lingue Standard e le loro varianti

A

La lingua standard è un idioma che gode di uno statuto socioculturale e politico, possiede una codificazione riconosciuta e accettata all’interno e all’esterno di uno stato. essa tende ad essere parlata dagli individui che possiedono un’istruzione e uno status socioeconomico superiore alla media. Le varianti che possiamo ritrovare all’interno della lingua standard sono: - Dialetti che sono parlati in aree geograficamente circoscritte, e in situazioni comunicative limitate come ad esempio amici o conoscenti il più delle volte da individui con un livello di istruzione elementare. Ovviamente i dialetti possono essere utilizzati dallo stesso individuo e scelti in base alle diverse situazioni.
- Dilalia (Berruto)
La varietà A (alta) può essere usata anche in conversazioni ordinarie.
Domini d’uso in cui varietà A e varietà B (bassa) si sovrappongono.

  • Pidgin: nasce dall’esigenza di comunicare con un popolo la cui lingua è diversa dalla nostra. Misto di lingue grammaticalmente e a livello di vocabolario semplificate. Il pidgin è considerato una seconda lingua per coloro che lo parlano, ma è utile solo per esprimere idee di base e specifiche come il commercio, non per concetti complessi.
  • Creole: un pidgin diventa creole quando diventa la prima lingua di un gruppo di parlanti. La struttura grammaticale e del vocabolario diventa più complessa.
  • (Es: il tok pisin parlato in Papua Nuova Guinea, basato sull’inglese).
  • Lingua Franca
    Lingua comune utilizzata per rendere più semplice la comunicazione tra gli appartenenti a diverse comunità linguistiche; si tratta quindi di una seconda lingua che viene appresa in aggiunta alla lingua madre.
    (Esempio: l’inglese, definito come la lingua Franca nelle pubblicazioni scientifiche internazionali, del mercato globale, della comunicazione mondiale, del business e della politica).
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
23
Q

Lingua come identificatore e come manufatto del paesaggio

A

La lingua è un prodotto mentale ed è pertanto inseparabile dall’identità e dalla consapevolezza di gruppo. Può costituire un elemento di divisione, creando di sensi all’interno della società multilingue laddove le minoranze linguistiche sono alla ricerca di un riconoscimento ufficiale. I toponimi ovvero in ogni proprio di luogo, registrano l’ordine e la classificazione che gli abitanti del passato del presente hanno cercato di assegnare alle aree geografiche nelle aree in cui si sono insediati. Ecco che la lingua ha il ruolo di manufatto del paesaggio proprio perché attraverso la toponomastica essa diventa strumento di cui si avvale la geografia culturale storica.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
24
Q

La religione

A

Insieme di fedi e pratiche di devozione che collegano tutti coloro che vi aderiscono all’interno di un’unica comunità. Il ruolo culturale della religione può variare e risultare predominante, marginale, o ignorato totalmente in alcune società. Un Paese può essere laico, come l’Italia, o avere una religione di Stato, come il buddismo in Tailandia.
La religione può avere influenza anche sull’ambiente, nell’imprimere un aspetto particolare nel paesaggio, infatti strutture come chiese, moschee monasteri possono dare ad una determinata area un carattere peculiare, diverso da regione a regione

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
25
Q

Vari tipi di Religione

A
  • Religione monoteista: fede in un unico Dio. (cristiani)
  • Religione politeista: fede in più divinità. (antichi egizi)
  • Universali: possono essere applicata a tutti gli esseri umani, non escludendo nessuno per la nazionalità o la cultura.
  • (cristianesimo, islam, buddismo)
  • Etniche: hanno una radicata identificazione territoriale e culturale, perciò si diventa seguaci solo per nascita, e sono confinate nelle rispettive regioni. (ebraismo, induismo indiano, shintoismo giapponese)
  • Tribali: forme particolari di religioni etniche dalle quali si differenziano per il limitato numero di fedeli e per gli stretti e profondi legami con la natura. (Sciamanismo)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
26
Q

Etnocentrismo

A

Consiste nel giudicare una cultura diversa dalla nostra,
(che generalmente riteniamo superiore) e questo può rappresentare un elemento di divisone tra società multietniche virgola in quanto provoca rivalità e isolamento. D’altro canto, però il termine etnocentrismo può avere una connotazione positiva di un sentimento di riconoscimento e identificazione in grado di offrire valori all’interno di un ambiente è strano e complesso. Il gruppo etnico tende a conservare le istituzioni culturali di origine e a condividere cibo e musica tradizionali.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
27
Q

Concetto di Etnicità

A

il concetto di etnicità connota una popolazione o nazione un vasto gruppo classificato in base alla lingua, religione o altri aspetti del background e delle origini culturali

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
28
Q

Flussi Migratori e le tre ondate migratorie più importanti

A

I flussi migratori del presente e del passato hanno comportato una mescolanza delle rispettive popolazioni. Stati Uniti ed Europa mostrano affreschi multietnici. Uno degli esempi più significativi sono gli stati uniti, testimoni delle maggior ondate migratorie.

Il primo grande flusso migratorio, durato dall’insediamento dei pionieri fino al 1870, era costituito da due diversi gruppi: uno comprendeva i bianchi provenienti dall’Europa settentrionale occidentale, soprattutto britannici e tedeschi, l’altro degli africani condotti forzatamente negli Stati Uniti che nel 1790 costituivano circa il 20 % della popolazione.

La seconda ondata di immigrazione (1870 al 1914) fu caratterizzata dalla presenza di numerosi europei provenienti da territori orientali e meridionali. Per controllare le entrate, il congresso adottò un sistema di quote che regolava il numero di individui accettati all’interno del paese.

La terza ondata dai latinoamericani, asiatici e africani. Il sistema adottato in precedenza fu sostituito da uno più liberale, e questi gruppi etnici hanno ricoperto il segmento più importante dei nuovi arrivi negli stati uniti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
29
Q

Segregazione

A

Indica la misura secondo cui gli individui appartenenti ad un gruppo etnico non sono distribuiti in modo uniforme rispetto al resto della popolazione.

La maggior parte delle minoranze etniche si trova “segregata” dal gruppo fondatore. Il livello di segregazione inoltre può variare da città a città dello stesso paese oppure tra differenti etnie all’interno di una singola città.

Un esempio può essere ciò che accade in Francia,dove i musulmani hanno mostrato la tendenza di confinarsi all’interno delle Banlieues, ovvero ghetti che si trovano in periferia e dove i musulmani restano più isolati rispetto alla vita normale del Paese.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
30
Q

Agricoltura intensiva ed estensiva

A

L’agricoltura di sussistenza si può dividiere in due tipi:
Quella estensiva, che coinvolge vaste aree di superficie e minima concentrazione
di manodopera per ettaro e sia il prodotto per unità di superficie sia la densità di
popolazione sono ridotti; qui abbiamo nomadismo pastorale –> in questo caso si riferisce al movimento migratorio e controllato di bestiame, che forbivano agli individui grandi quantità di prodotti come : latte, pelliccia, formaggio, sangue e carne; e agricoltura itinerante che è una tecnica di agricoltura usata nel neolitico, quello che veniva fuori è che alcuni apprezzamenti di terreno se sfruttati per un raccolto, l’anno dopo davano un raccolto scarso Quindi piuttosto che spostare interi villaggi, erano gli individui a sposarsi per lavorare determinati apprezzamenti di terreno

 Quella intensiva, che prevede invece la coltivazione di piccoli apprezzamenti
attraverso il ricorso a una grande mobilitazione di manodopera per ettaro e sia il
raccolto per unità di superficie sia la densità di popolazione sono elevati. La troviamo concentrata in grandi valli e delta fluviali come Il Gange, o in territori fertili caldi e umidi dove si hanno notevoli produzioni di riso.

31
Q

Weber - Localizzazione ottimale

A

Secondo Weber il costo di trasporto può garantire una localizzazione ottimale solo se i costi delle materie prime e delle fabbriche sono contenuti. Se i costi di manodopera e di agglomerazione sono alti la localizzazione sui trasporti non sarà ottimale.

32
Q

Società Transnazionali

A

Si tratta di aziende provate con filiali operative in nazioni economicamente avanzate e diverse da quelle in cui si trova la casa madre. La maggior parte di esse possedeva gli uffici nell’unione europea, negli stati uniti, in giappone e in sud corea. Attraverso l’investimento diretto estero - vale a dire la costruzione e l’acquisto di fabbriche e strutture fisse da parte di multinazionali - è stato il motore della globalizzazione

33
Q

Fordismo e Toiotismo

A

La struttura dell’industria moderna porta al confronto tra due scuole : Fordismo e toiotismo.
Introdotta da Henry Ford, in un periodo in cui l’industria automobilistica cresceva, consisteva nella creazione di una catena di montaggio mobile. I lavoratori però si ritrovavano a vivere in condizioni di estrema fatica, poichè si hanno produzioni di massa che portano l’uomo ad alienarsi dalla realtà.
Il toyotismo invece abbandona il concetto di produzione di massa orientandosi su una produzione “snella” verso il cliente. Qui si ha maggiore lavoro di squadra, eliminando sprechi e fatica. Ad ogni tema spetta una catena di montaggio.

34
Q

Quali variazioni si individuano all’interno della crescita demografica?

A

Sicuramente il tempo di raddoppio, ovvero il numero di anni necessari perché una popolazione che cresce con un dato tasso di incremento raddoppi la propria consistenza, ad esempio una popolazione con un tasso di incremento dell’1 % come quella argentina di inizio secolo impiegherebbe 70 anni per raddoppiarsi, mentre con un tasso del 2 % ne impiegherebbe solo 35.

35
Q

Bilinguismo

A

Capacità di un individuo o popolazioni di parlare due lingue diverse correntemente.
Diversi tipi di bilinguismo:
• Bilinguismo individuale o precoce: un bambino che nasce all’interno di una famiglia bilingue, in cui un genitore è italiano e l’altro spagnolo; quindi, fin dalla nascita apprende queste due lingue simultaneamente e vengono considerate sullo stesso livello.
• Bilinguismo sociale o nazionale: Paese in cui ci sono due lingue nazionali utilizzate senza distinzioni sul piano politico, economico ecc. (esempio Canada: inglese-francese, Trentino: tedesco-ladino).

36
Q

Diglossia

A

Fenomeno si osserva in una comunità linguistica in cui due varietà di una lingua esistono fianco a fianco, ciascuna con un ruolo definito,

37
Q

Toponomastica

A

Testimonianza delle popolazioni che un tempo si erano insediate in alcuni luoghi le cui denominazioni sono sopravvissute lasciandone traccia.
(Esempio: in Inghilterra i nomi di luogo che terminano con il suffisso -chester, come Winchester e Manchester, sono un’evoluzione della forma latina -castrum e rappresentano la prova del passaggio dei latini sul territorio britannico.)

38
Q

Outsourcing and Offshoring

A

Uno dei mezzi attraverso cui le economie migliorano è l’outsourcing. Si tratta di un fenomeno nuovo, in cui i costi di trasporto e di comunicazione si riducono cos’ tanto da rendere economica la combinazione delle risorse provenienti da diversi paesi per produrre un bene o un servizio.
L’offshoring consiste nell’ingaggiare manodopere straniere. Si vanno ad esportare così i posti di lavoro, di lavoratori qualificati e altamente retribuiti.

39
Q

Quanti tipi di sistemi economici esistono?

A
  1. Di sussistenza, che riguarda la produzione per il consumo immediato dei singoli
    produttori e dei membri delle loro famiglie;
  2. Di mercato, in cui i produttori commercializzano merci e servizi miranti al guadagno
    economico;
  3. Pianificato, in cui alcune delle decisioni produttive non sono influenzate dal
    guadagno economico individuale, ma dal punto di vista sociale. Questo tipo di economia è associato soprattutto alle società comuniste. Oggigiorno questo tipo di sistema non esiste più a favore di teorie di libero mercato.
    Ovviamente questi tre sistemi non si escludono a vicenda, in quanto tutte le società
    contengono una mescolanza fra almeno due di questi.
40
Q

In base a cosa si possono classificare le attività economiche?

A

Le attività economiche si possono classificare in base al livello di tecnologia, di
specializzazione del lavoro o del valore del prodotto o servizio.
1. Innanzitutto abbiamo le attività primarie, ovvero quelle che raccolgono o
estraggono qualcosa dalla terra o dal mare e che si collocano all’inizio del ciclo
produttivo proprio perché si è in stretto contatto con le risorse dell’ambiente; implicano la produzione di generi alimentari di base e di materie prime.

2.Le attività secondarie, che sono quelle che aggiungono valore ai materiali,
modificandoli per creare prodotti più utili e di maggior valore, come nel caso della
fabbricazione dell’acciaio o di automobili.
3. Le attività terziarie, che consistono in quelle occupazioni lavorative che forniscono
beni e servizi alla comunità in generale o all’individuo, come i servizi finanziari, commerciali (come il commercio all’ingrosso) o amministrativi.
4.Le attività quaternarie, ovvero quei servizi resi da professionisti impegnati nel
campo dell’istruzione, del governo e della gestione. I cosiddetti colletti bianchi
5.Le attività quinarie comprendono tutti i centri decisionali ad alto livello in tutti i tipi di organizzazione su larga scala.

41
Q

Che cos’è l’agricoltura?

A

L’agricoltura è la prima e la più diffusa delle industrie primarie. Fa parte dell’economia del territorio sia delle società di sussistenza sia delle
società avanzate.
Nel primo caso, implica l’autosufficienza da parte dei suoi membri. La produzione destinata allo scambio è minima, tutto quello che viene prodotto è destinato alla propria famiglia. Ina africa, Asia meridionale e orientale gran parte delle persone si preoccupa di avere sostentamento dal proprio terreno e dal proprio bestiame,
Invece, l’agricoltura delle economie avanzate comporta l’impiego di capitali e di tecnologia
nelle imprese produttive; in quanto settore di un’economia integrata, reagisce alle richieste
di consumo espresse da mercati liberi e controllati.

42
Q

Modello di Von Thunen

A

Von Thunen notò che intorno a ciascuna delle più importanti città in cui si concentrava il
mercato dei prodotti agricoli si sviluppava una serie concentrica di anelli di terreno,
ciascuno usato per produrre derrate agricole differenti, nonostante i suoli fossero dotati
delle stesse caratteristiche fisiche.
Così elaborò uno schema di questi anelli e in ordine di vicinanza al centro, troviamo:
1. Attività lattiero-casearie, frumento, bestiame che si nutre di frumento, cioè prodotti
deperibili, costosi da trasportare e molto richiesti;
2. Cereali pregiati (granoturco e soia), quindi un’agricoltura specializzata;
3. Grano, bestiame (suini, bovini), quindi un’agricoltura non specializzata;
4. Allevamento suino e bovino, frutteti, quindi ancora un’agricoltura non specializzata.
Von Thunen giunse quindi alla conclusione che le differenze riflettevano il costo
necessario per superare la distanza che separava una data fattoria da una città centro di
mercato.
Il costo del suolo aumentava quanto più vicino al centro, allontanandosi diminuiva ma
aumentava quello dei trasporti perché più lontani dal mercato.

43
Q

Localizzazione Ottimale

A

Weber spiega la localizzazione ottimale di uno stabilimento manifatturiero partendo da 3 spese base:

  1. Costi di trasporto
  2. Costi di manodopera
  3. Costi di agglomerazione (varie attività produttive con vantaggio reciproco)
  • Il costo di trasporto può garantire una localizzazione ottimale, solo se i costi di trasporto delle materie prime verso le fabbriche, ed i materiali finiti verso il mercato, sono contenuti.
  • Se i costi di manodopera e agglomerazioni sono alti, la localizzazione basata sui costi di trasporto non sarà ottimale.
44
Q

Parla dei Modelli di cambiamento dello sviluppo

A

Lo sviluppo, come concetto e processo, implica dei cambiamenti e delle trasformazioni
positive. Suggerisce l’idea di un impiego più completo e produttivo delle risorse di un’area,
grazie all’applicazione di tecnologia ad alto livello. Ne dovrebbero conseguire migliori
condizioni di vita e di benessere e una migliore e più equa integrazione nell’economia
mondiale per la società che si va sviluppando.

Lo sviluppo economico inoltre si può considerare una variabile culturale, con una
distribuzione spaziale caratteristica. Non esistono due paesi che occupino esattamente la
medesima posizione nel continuum dello sviluppo, in base a tutti i suoi svariati, possibili
indici economici e non economici. Per questa ragione, è impossibile stilare una
graduatoria precisa degli Stati in base al livello di sviluppo.

45
Q

Come vengono catalogati i paesi nei vari stadi di sviluppo?

A

Tra essi possiamo ricordare: sviluppato, in via di sviluppo, sottosviluppato,
meno (o pochissimo) sviluppato, Terzo Mondo, Quarto Mondo ecc. Qualunque siano i
termini impiegati, il disegno complessivo dello sviluppo mondiale appare chiaro: i paesi
avanzati e relativamente ricchi del centro economico sono quelli europei e nordamericani,
Giappone, Australia e Nuova Zelanda, oltre a un piccolo numero, peraltro in aumento, di
Stati di recente industrializzazione, con un alto reddito e un’elevata qualità di vita: Taiwan,
Corea del Sud, Sin- gapore e così via. Il resto del mondo è considerato in via di sviluppo e
relegato alla periferia dell’economia.

46
Q

Transculturazione

A

Laddove il flusso di scambi bidirezionali tra due popoli riflette uno scambio equo di tratti culturali

47
Q

Acculturazione

A

Il mutamento culturale che avviene attraverso l’adozione e l’acquisizione di valori, atteggiamenti degli immigrati da parte della società che li ospita.

48
Q

Sincretismo

A

Il processo di fusione del vecchio con il nuovo, caratteristica molto importante del mutamento culturale. Lo vediamo soprattutto nei dogmi religiosi, quella tendenza di fondere le antiche e le nuove credenze,

49
Q

Paesaggio Culturale

A

superficie terrestre modificata dall’azione antropica, rappresenta l’impronta di una data cultura. Si vanno ad intendere quindi i tipi di abitazioni, i parchi, le reti di trasporto.

50
Q

In base a cosa differiscono le Lingue ?

A

Le lingue differiscono per la loro importanza relativa, ovvero per il numero dei relativi fruitori.

La diversità tra le lingue risulta maggiormente semplificata grazie all’esistenza delle famiglie linguistiche: ovvero dei gruppi che accomunano sotto un’unica sistema i vari idiomi. Una famiglia linguistica rappresenta un gruppo di lingue che discende da un singolo idioma originario.

Un esempio può essere sicuramente l’indoeuropeo, da quale hanno avuto origine la maggior parte delle lingue.

51
Q

Da cosa dipende l’attuale distribuzione delle lingue?

A

L’attuale distribuzione delle principali famiglie linguistiche dipende non solo dalle migrazioni, ma anche dalla continua evoluzione dinamica degli spostamenti, insediamenti e colonizzazioni umane.

52
Q

Cosa si intende per propagazione linguistica?

A

Rappresenta l’estensione areale dell’utilizzo di una lingua o il suo trasferimento nel corso del tempo dall’area in cui veniva parlata originariamente. Vi sono infatti molte zone che sono state colonizzate dalle Americhe e dall’Australia che hanno visto sostituirsi le lingue d’origine.

53
Q

Differenza tra cultura e etnicità

A

Sostanzialmente quando parliamo di cultura ci riferiamo agli elementi che costituiscono il modo di vivere di un gruppo umano : credenze, valori, religioni, simboli. Al contrario l’etnicità è un termine sintetico che va a connotare un più ampio gruppo di individui che condividono i tratti di una specifica cultura comune. il concetto di etnicità si ferma alla consapevolezza di essere diversi dagli altri individui che non condividono le medesime caratteristiche peculiari e distintive, né la medesima eredità culturale.

54
Q

Pulizia etnica

A

Sottintende raccapriccianti concetti, e finisce per diventare una sorta di giustificazione del passato e del presente, nonché il nucleo dove ruotano la maggior parte dei conflitti dell’Ex unione sovietica e dell’Europa Orientale.
L’olocausto è inoltre un esempio pratica di questa orribile pulizia etnica , che ha implicato l’eliminazione degli ebrei per poter occupare uno stato.

55
Q

I flussi migratori cosa fanno?

A

I flussi migratori condizionano il paesaggio etnico di qualsiasi nazione,

56
Q

Fattori di controllo esterni ed interni (segregazione)

A

Fattori esterni: Quando la cultura maggioritaria, percepisce un gruppo etnico specifico come una minaccia alla propria integrità. Ne consegue che la maggior parte di questi gruppi tendono ad essere isolati territorialmente mediante tattiche di blocco, che hanno come obiettivo quello di confinare le minoranze in quartieri già occupati o degradati.

i Fattori interni rappresentano quell’insieme di fattori messi in atto sulla base del tradizionalismo e dell’atteggiamento di diffidenza del gruppo che può assolvere a quattro funzioni: difesa, supporto, conservazione e attacco.

difesa poiché permette al gruppo etnico di avere una ridotta esposizione, serve come supporto agli individui che vi risiedono poichè il quartiere delimitato diventa un punto a metà strada tra il paese di origine e la società ospitante; diventa anche luogo di iniziazione per orientarsi, per le istituzioni religiose - ad esempio in una società ebraica delimitata vengono seguite meglio le leggi dell’alimentazione.

57
Q

Agricoltura di sussistenza urbana

A

Non tutta l’agricoltura di sussistenza si colloca nella aree rurali, anche l’agricoltura urbana è in rapido sviluppo. Secondo i dati delle nazioni unite, circa 800 milioni di coltivatori di città forniscono un settimo della produzione globale di derrate alimentari. Ad Accra capitale del Ghana le attività agricole esercitate in città riforniscono la città di verdura fresca per il 90 %. L’inserimento delle derrate alimentari di origine cittadina ha ridotto l’incidenza della malnutrizione.

58
Q

Intensificazione agricola e rivoluzione verde

A

In gran parte del mondo meno sviluppato sono aumentati fattori produttivi come l’acqua, fertilizzanti, pesticidi. La pratica di lasciare inselvatichire i terreni per rinnovarne la fertilità è stata abbandonata a favore del concetto di rivoluzione verde. Si tratta di tecniche finalizzate ad un miglioramento delle colture del terreno. un esempio è ciò che è accaduto in Cina con la produzione di riso. Sono stata prodotte infatti ingenti quantità di fertilizzanti che resistono alle malattie delle piante. Se da un lato però essa ha causato un miglioramento delle produzioni di cibo, dall’altro ha causato gravi danni ai terreni. Vi è stato infatti un impoverimento delle falde acquifere che ha generato scarsità di risorse idriche.

59
Q

Agricoltura delle economie pianificate

A

Già dal nome capiamo che questo tipo di agricolture presentano un profondo controllo sulle risorse e sui settori chiave dell’economia, il che permette di seguire gli obiettivi stabiliti dal governo.

60
Q

Vantaggio comparato

A

Nella localizzazione industriale e nelle decisioni di specializzazione vale il principio del vantaggio comprato, secondo cui le singole aree o gli stati possono migliorare al massimo le proprie economie e i propri standard di vita tramite la specializzazione al commercio di articoli più vantaggiosi, importando altri beni necessari.

61
Q

Da chi furono inventati i concetti di sviluppo e sottosviluppo

A

Furono inventati dagli occidentali, come invenzione del pensiero culturale che si diffuse dopo la seconda guerra mondiale.

62
Q

Continuum

A

Vi sono delle variabili in grado calibrare una scala di progresso rispetto la quale è possibile calibrare la scala di sviluppo di ciascuna nazione. Questa scala mostrerebbe che le nazioni si trovano situate lungo un continuum.

63
Q

I modelli centro periferia

A

Si basa sulla concezione che all’interno di molti sistemi spaziali, esistano violenti contrasti territoriali che riguardano la ricchezza, il progresso economico e la crescita. Il quarto mondo è tenuto prigioniero dalle Nazioni industrializzate dominanti (Europa Occidentale, Giappone e Stati Uniti), che esercitano un controllo politico ed economico su di esse.

64
Q

Il consumo di energia pro capite

A

Il consumo di energia procapite è un metodo utilizzato per misurare l’avanzamento tecnologico di un paese.

65
Q

Cos’è una megacittà e una megalopoli

spiega la questione boston

A

Per Megacittà si intende aggregazioni urbane che superano i 10 milioni di abitanti. Queste previsioni avevano indotto L’ONU a prevedere che ci sarebbero state città impossibili da gestire, con 25 milioni di abitanti in più. Ovviamente si trattava di previsioni in molti casi esagerate e in più molti dati hanno dimostrato come le città non siano le agglomerazioni a crescita più rapida.
Es: area metropolitana di Roma.

MEGALOPOLI: aree metropolitane vicine che costituiscono un polo regionale integrato. La principale conurbazione si trova in Nord America fascia da Boston al Maine fino a sud di Washington.

66
Q

Tecnopoli

A

TECNOPOLI: luoghi caratterizzati dallo sviluppo produttivo e tecnologico delle imprese, grazie alle attività di ricerca scientifica.
Es: Silicon Valley in California.

67
Q

I confini

A

I confini naturali, o fisici, sono quelli basati su caratteristiche fisiografiche riconoscibili,
come montagne, fiumi e laghi (es. Alpi, Himalaya, Pirenei, Reno).

68
Q

I confini geometrici

A

I confini geometrici, o artificiali, sono spesso delimitati come segmenti di paralleli di
latitudine o meridiani di longitudine e si trovano principalmente in Africa, Asia e Americhe,
come nel caso della parte occidentale del confine tra Stati Uniti e Canada.

69
Q

Classificazione dei Confini in base agli Insediamenti

A

Confine Antecedente: è presente in un’area prima che questa si popolasse
notevolmente;
Confine Susseguente: è stabilito dopo lo sviluppo di un paesaggio culturale;
Confine Conseguente: tracciato per assecondare le differenze religiose,
linguistiche, etniche o economiche esistenti tra due o più paesi;
Confine Superstite: quando un’antica linea di confine rimane segnata da alcune
caratteristiche del paesaggio o da altre differenze tra le due zone divise.

70
Q

SUB URBANIZZAZIONE e CBD (CENTRAL BUSINESS DISTRICT) NELLE CITTÀ STATUNITENSI

A

Tra gli anni 50 e 70 in America le aree principali metropolitane conobbero una rapida espansione dal punto di vista territoriale e demografico e l’espansione suburbana raggiunse in questi anni la velocità massima.
Suburbanizzazione: le città perdono abitanti nei centri urbani per acquistarne in zone esterne ai confini, ma facilmente raggiungibili. Inizialmente la corsa verso i sobborghi era finalizzata ad utilizzare il territorio a fini residenziali, successivamente anche l’industria si adeguò spostandosi in periferia, i sobborghi si trasformarono dunque in “outer cities” vaste e nel complesso autosufficienti, in competizione con il CBD per dimensioni e complessità.

71
Q

Effetto Serra e Glibal Warming

A

fenomeno di regolazione della temperatura della Terra.
Il sole emette energia attraverso i raggi che possono raggiungere la Terra ed esserne assorbiti, il calore assorbito dalla Terra viene irradiato sotto forma di raggi infrarossi e si disperde nell’atmosfera. Quando raggiunge l’atmosfera, una parte di questo calore la attraversa, un’altra parte viene trattenuta dai gas serra.
Problema: le attività umane hanno significativamente aumentato la concertazione di gas serra, causando un cambiamento climatico.
la temperatura è aumentata con una rapidità senza precedenti a causa delle attività umane, che hanno fatto aumentare in un tempo brevissimo la concentrazione dei gas serra nell’atmosfera, alterando l’effetto serra naturale e surriscaldando il pianeta. Una delle conseguenze del global warming è lo scioglimento dei ghiacciai.

72
Q

Cos’è un GIS ?

A

COS’È UN GIS? = Sistema Informativo Geografico Pacchetto software integrato per gestire, elaborare ed analizzare i dati geografici. Consente la rappresentazione distinta delle informazioni spaziali contenute nel database, strumento che permette di sovrapporre carte geografiche relative a temi diversi e altre associazioni spaziali difficili da rappresentare nelle carte tradizionali.

73
Q

Risorse rinnovabili e non rinnovabili

A

Risorse rinnovabili: fonti di energia che si rinnovano e si rigenerano, quindi sono inesauribili. Sono presenti in natura (es: acqua, vento, sole).
Risorse non rinnovabili: sono disponibili solo in quantità limitate e, una volta terminata la scorta di cui dispone il nostro Pianeta, non saranno più utilizzabili.
(Es: carbone e combustibili fossili).

74
Q

Cosa genera la globalizzazione ?

A

la validità dei diversi complessi culturali è stata messa in discussione
alla luce della cosiddetta globalizzazione, che genera un’omogeneizzazione culturale,
riducendo, ovviamente, alcune differenze come quelle linguistiche, religiose e delle mode