Genetica vegetale Flashcards

1
Q

Maschiosterilià

A

La pianta non è in grado di produrre gameti maschili oppure li produce non vitali. è un tipo di incompatibilità e può essere genetica, citoplasmatica o genetico-citoplasmatica

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2
Q

Maschiosterilità genetica e/o citoplasmatica

A

La maschiosterilità genetica è controllata da un gene nucleare recessivo, quella pianta può essere usata solo come parentale femminile.
La maschiosterilità citoplasmatica è dovuta a diverse mutazioni nel genoma mitocondriale.
La maschiosterilità genetico-citoplasmatica è una forma di maschiosterilità citoplasmatica che può essere inibita da un gene restauratore R nel nucleo.

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3
Q

Cos’è una pianta GM?

A

Una pianta GM è una pianta in cui è stato introdotto nel suo genoma un gene o una parte di esso tratto da un altro organismo tramite ingegneria genetica.
La proteina codificata dal transgene è detta proteina ricombinante.
Dal punto di vista legislativo è una pianta creata con tecniche di ricombinazione dell’acido nucleico, tecniche che comportano l’introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno tramite fusione cellulare o tecniche di ibridazione per la costruzione di cellule vive

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4
Q

Cos’è una pianta Cis-genica?

A

è una pianta in cui sono state introdotte ulteriori copie di un gene già presente in quella specie, oppure uno o più geni sono stati silenziati

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5
Q

Come si ottiene e inserisce il gene di interesse nella pianta (generale)?

A

Si usano degli enzimi di restrizione per tagliare il frammento di interesse, viene poi inserito un marker, cioè un gene con la resistenza agli antibiotici che viene usato successivamente per riconoscere le piante trasformate.
Una volta ottenuto il gene lo si può inserire tramite metodi indiretti (mediati da agrobacterium) o metodi diretti (tecnica biolistica).

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6
Q

Descrivere il metodo indiretto di inserimento di un gene

A

In Agrobacterium tumefaciens è presente il plasmide TI, esso è formato da:
- geni vir: 6 operoni per la virulenza;
- ori: sequenza di origine di replicazione
- geni per l’utilizzo di opine: derivati di amminoacidi, fonti di C e N;
- T-DNA: transfer DNA.
Il T-DNA contiene a sua volta diversi geni: il left e right border, geni per auxine e citochine (ormoni per la crescita incontrollata) e geni per la sintesi di opine (molecole necessarie alla sopravvivenza del batterio).
Quando una pianta ha un tessuto danneggiato inizia a produrre fenoli, essi vengono riconosciuti da agrobacterium che attiva i geni vir. Vengono quindi prodotte delle endonucleasi che tagliano left e right border liberando il T-DNA, esso viene trasferito nella pianta ospite.
Si manipola il plasmide rimuovendo i geni per la produzione di auxina e citochina e quelli per le opine, si aggiunge un marker e delle regioni polilinker. Si ottiene quindi un plasmide disarmato nel cui T-DNA si inserisce il gene di interesse.

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7
Q

Che cos’è la micropropagazione?

A

La micropropagazione è un metodo per riottenere una pianta completa a partire dalle cellule trasformate. Questo metodo si basa sulla morfogenesi, una cellula è competente alla morfogenesi quando risponde in modo positivo agli stimoli e quindi si sviluppa assumendo una forma ben precisa.
La micropropagazione è influenzata dall’età della pianta, dalle sue condizioni fisiologiche, il suo stato vegetativo e la composizione chimica e ormonale.

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8
Q

Cos’è la morfogenesi?

A

La morfogenesi è il processo che porta un organismo in un determinato ambiente ad assumere una forma ben precisa. La morfogenesi può essere divisa in organogenesi e embrionogenesi somatica.
Nella prima le cellule somatiche producono germogli (caulogenesi) o radici (rizogenesi).
Nella seconda le cellule possono produrre strutture simili ad embrioni senza che vi sia però la fusione di gameti.
Si può anche distinguere una morfogenesi diretta (sviluppo di embrioni somatici su espianto di tessuto) e indiretta (da cellule de-differenziate di callo).

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9
Q

Descrivere una pianta BT

A

Una pianta BT è una pianta in cui è stato inserito il gene cry per la produzione della proteina BT, una tossina che viene depositata in forma cristallizzata nelle spore sul tessuto vegetale, quando un erbivoro mangia le spore esse vengono attivate da taglio proteolitico e viene distrutto l’intero tratto digerente.
è possibile lo sviluppo di meccanismi di resistenza alla proteina BT per questo di solito viene inserita in due isoforme.

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10
Q

Piante GM, quali possono essere le applicazioni?

A

Si possono creare piante tolleranti allo stress idrico (almeno parzialmente), resistenti agli erbicidi, con ritardo della maturazione dei frutti, con una maggiore qualità nutrizionale, possono anche essere usate come biofabbriche

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11
Q

Che cosa sono le new breeding techniques?

A

Sono tecnologie per l’evoluzione assistita, possono essere il breeding cisgenico o l’editing genomico. Queste tecniche hanno l’obbiettivo di facilitare i processi adattativi e hanno gli stessi risultati che si potrebbero verificare con mutazioni spontanee in seguito ad incroci.

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12
Q

In cosa consiste il breeding cisgenico?

A

Viene inserito un piccolo tratto di DNA estraneo prelevato dalla stessa specie o da specie sessualmente compatibili. Facendolo tramite ingegneria genetica (agrobacterium) impiego meno tempo ma devo sottostare ad una ferrea normativa.

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13
Q

In cosa consiste l’editing genomico?

A

è un approccio che viene usato per creare ed inserire mutazioni all’interno di un genoma. Si utilizzano delle nucleasi in grado di tagliare punti precisi di DNA e poi si sfrutta il meccanismo di non-homologous end-joining. Le nucleasi possono essere a dita di zingo, a tale o CRISPR/Cas

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14
Q

Come identifico una pianta OGM?

A

Bisogna fare rilevamento genetico tramite PCR qualitativa per vedere se ci sono promotori e terminatori di un costrutto transgenico, si quantifica poi il rapporto geni OGM/geni totali x100. Se è inferiore dello 0,9% allora non è OGM.

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15
Q

Quali metodi si possono usare per migliorare una specie vegetale?

A

Si possono usare metodi tradizionali come la selezione della variabilità in una popolazione, o metodi moderni, come MAS o ingegneria genetica

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16
Q

Metodi di riproduzione delle angiosperme

A

è possibile riproduzione asessuata, come apomissia o propagazione vegetativa, o riproduzione sessuata (anfimissia).

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17
Q

In cosa consiste e che vantaggi ha l’apomissia?

A

L’apomissia è la riproduzione asessuata tramite un seme non frutto della fecondazione. Esso può essere generato da una cellula somatica della pianta madre (embrionia avventizia) o dalle cellule del sacco embrionale non ridotte (apomissia gametofitica).
La riproduzione è sempre garantita, anche in assenza di impollinatori e la pianta non usa energia per la mitosi, non è però possibile controllare l’accumulo di mutazioni genetiche negative e non esiste possibilità di evoluzione

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18
Q

In cosa consiste la propagazione vegetativa?

A

è una riproduzione asessuata per parti vegetative, si basa sulla totipotenza delle cellule vegetali, si formano delle strutture vegetative in grado di radicare e dare origine a nuove piante geneticamente uguali alla madre, sono esempi:
- rizobi: fusti sotterranei che tendono a radicare;
-bulbi: organi con funzione di resistenza a condizioni climatiche avverse che possono anche radicare;
-tuberi: fusti modificati con funzione di riserva, possono anche radicare;
- stoloni: fusti che si originano da gemme ascellari e che radicano.
La propagazione vegetativa può essere obbligata, se la pianta non è in grado di produrre un seme, o facoltativa, se può sia produrre il seme che fare moltiplicazione vegetativa.

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19
Q

Descrivere la sporogenesi

A

La sporogenesi è la formazione di gameti femminili e maschili.
Le spore maschili si formano attraverso la microsporogenesi. Si parte dalle cellule madri delle microspore che fanno meiosi, ognuna forma 4 cellule aploidi vitali dette microspore, ogni microspora fa mitosi e mantiene entrambi i nuclei (uno generativo e uno vegetativo), poi quello generativo si duplica ancora una volta e si dorma quindi un granulo pollinico con 3 nuclei.
La sporogenesi femminile è detta megasporogenesi e parte dalle cellule madri delle macrospore. Ognuna fa meiosi ma resta vitale una sola cellula, essa fa 3 mitosi e si formano 8 nuclei (1 cellula uovo, 2 sinergidi, 2 nuclei polari e 3 cellule antipodali)

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20
Q

Descrivere il processo di fecondazione

A

Il polline raggiunge lo stigma, si forma il tubetto pollinico lungo cui scendono i nuclei generativi. Uno va a fecondare la cellula uovo dando origine allo zigote, l’altro si unisce ai nuclei polari generando l’endosperma (un tessuto di riserva)

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21
Q

Come può avvenire l’impollinazione?

A

Il polline può raggiungere lo stigma mediante autofecondazione (se proviene dalla stessa piante) o allofecondazione (se proviene da una pianta diversa).
Una pianta può essere sia autogama che allogama, la differenza sta nella variabilità genetica potenziale

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22
Q

Che cosa vuol dire diocismo?

A

La pianta presenta o solo l’apparato maschile o solo quello femminile

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23
Q

In cosa consiste il sub-diocismo?

A

Un individuo è solo maschile (sub-adronica) o solo femminile (sub-dionica) ma presenta qualche fiore ermafrodita

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24
Q

In cosa consiste il monoicismo?

A

La pianta può avere sia fiori femminili che maschili separati (pianta dicline) oppure lo stesso fiore può avere avere sia l’apparato maschile che quello femminile

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25
Q

Quali elementi favoriscono un tipo di fecondazione piuttosto che un altro?

A

La struttura fiorale, la dicogamia (maturazione sfasata degli organi sessuali), clistogamia (fecondazione a fiore chiuso) o l’incompatibilità

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26
Q

Che cos’è l’autoincompatibilità?

A

è l’incapacità di una pianta fertile ermafrodita di originare zigoti con autofecondazione

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27
Q

Come può essere l’incompatibilità?

A

L’incopatibilità può essere gametofitica o sporofitica

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28
Q

In cosa consiste l’incompatibilità sporofitica?

A

La fecondazione non avviene grazie a particolarità morfologiche che caratterizzano i diversi fenotipi S. Le uniche unioni che danno progenie sono quelle tra due genotipi diversi.
Ciò può avvenire in diversi modi: il polline potrebbe cadere sullo stigma senza riuscire a germinare, potrebbe venir inibita la formazione del tubetto pollinico oppure essere impossibilitata la fecondazione

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29
Q

Che cos’è la depressione da incrocio?

A

La depressione da incrocio, anche detta depressione da inbreeding è uno stato in cui la progenie di una pianta sta male perchè soggetta alle malattie dettate da caratteri recessivi resi omozigoti dall’autogamia

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30
Q

Definizione di popolazione

A

la popolazione è un insieme di individui all’interno della stessa specie che occupano un certo spazio e condividono uno stesso pool genetico. La loro successione nel tempo è assicurata dal susseguirsi delle generazioni

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31
Q

Definizione di genetica delle popolazioni

A

è una disciplina che studia la frequenza dei geni e dei genotipi e la variazione di tali frequenze da una generazione all’altra, si basa sulle leggi di Mendel

32
Q

Definizione di fitness

A

è il contributo di una pianta alla generazione successiva. Rappresenta la sua capacità di lasciare figli; se è pari a 1 allora la popolazione è stabile, se è maggiore di uno è in crescita, se è minore di uno è destinata ad estinguersi. Maggiore è la fitness più gli individui sono adatti a un certo ambiente

33
Q

Definire il meccanismo di eterosi

A

Se si fa autofecondare una pianta allogama si ottiene depressione da inbreeding, si fanno poi autofecondare le tre o quattro generazioni successive e si ottiene così l’eliminazione degli alleli negativi in omozigoti

34
Q

Cosa stabilisce la legge di Hardy Weinberg?

A

In una popolazione infinitamente grande, ad accoppiamento casuale, in assenza di mutazione, migrazione e selezione, le frequenze alleliche non variano nel tempo e le frequenze genotipiche si ottengono da (p+q)^2=p^2+2pq+q^2.
Dove p è la frequenza di A, q è la frequenza di a, p^2 è la frequenza di AA, 2pq è la frequenza di Aa e q^2 è la frequenza di aa.
AA+Aa+aa è sempre uguale a 1

35
Q

Come può essere definito l’effetto di una mutazione?

A

A seconda dell’effetto che ha su un individuo, una mutazione può essere deleteria, cioè altera funzione, struttura o comportamento di un gene in modo dannoso, neutrale, cioè nè dannosa nè utile, o vantaggiosa, cioè conferisce benefici.

36
Q

Che cos’è l’effetto collo di bottiglia?

A

Si manifesta quando, a partire da una popolazione, solo una piccola parte contribuisce alla formazione della generazione successiva

37
Q

Definire la selezione naturale e le varie tipologie che esistono

A

La selezione naturale prevede che solo gli individui più adatti sopravvivano e abbiano una fitness.
Può agire in modalità diverse:
- selezione direzionale: i caratteri sono su una curva di gauss, la fitness più elevata la hanno gli elementi ai margini, la curva si sposta a desta
- selezione stabilizzante: Gli individui con valore fenotipoico intermedio sono favoriti;
-selezione diversificante: gli individui con classi fenotipiche estreme sono favoriti
- selezione contro il fenotipo dominante
- selezione contro il fenotipo recessivo
-selezione contro l’eterozigote
-selezione a favore dell’eterozigote

38
Q

Che cos’è una chimera?

A

Una chimera è una pianta che possiede tessuti genotipicamente diversi.
Può essere:
- periclinale: riguarda tutte le cellule di uno strato
- settoriale: è presente in tutti gli strati ma solo in una porzione
- mericlinare: c’è in uno strato ma solo parzialmente

39
Q

Le mutazioni: informazioni generali

A

Possono essere spontanee o indotte e agire su cellule somatiche o germinali (vengono trasmesse alla progenie).
è possibile distinguere le mutazioni come geniche, cromosomiche o genomiche

40
Q

Cosa sono le mutazioni geniche?

A
Sono la sostituzione, l'inserzione o la delezione una base azotata.
Possono essere:
- missenso: cambia aa
- non senso: crea un codone di stop
-silente: resta lo stesso aa
41
Q

Che cosa sono i trasponi?

A

Sono elementi genetici mobili in grado di liberarsi e reinserirsi autonomamente nel dna (trasposoni a DNA) oppure di copiare e incollare delle loro copie (retrotrasposoni). In condizioni di stress la pianta fa partire delle retro-trasposizioni sperando di ottenere una mutazione favorevole

42
Q

Quali sono le tipologie di mutazioni genomiche? (solo i nomi)

A

Euploidia, aneuploidia, Aploidia, poliploidia

43
Q

In cosa consiste l’euploidia?

A

è un tipo di mutazione genica presente solo nelle piante, si ha un corredo cromosomico multiplo del numero base della specie. Tutti i cromosomi sono presenti in egual numero

44
Q

In cosa consiste l’aneuploidia?

A

La piante aneuploidi presentano un corredo cromosomico che è un multiplo irregolare del corredo di base a causa di uno o più cromosomi in difetto o in eccesso.
Può essere:
- monosomico: manca 1 cromosoma
- doppio monosomico: mancano 2 cromosomi diversi
- nullisomici: mancano due cromosomi uguali
- trisomici: c’è un cromosoma in più
- doppi trisomici: ci sono 2 cromosomi diversi in più
- tetrasomici: ci sono 2 cromosomi uguali in piu

45
Q

In cosa consiste l’aploidia?

A

è presenta una sola copia di tutti i cromosomi. può dare origine a piante vitali ma con dimensioni ridotte e alcuni difetti

46
Q

In cosa consiste la poliploidia?

A

Un individuo poliploide presenta nelle cellule somatiche più di due assetti cromosomici. Possono essere di ordine dispari o di ordine pari, autopoliploidi (si origina nella stessa specie tramite il raddoppiamento di uno stesso genoma o la fusione di gameti non ridotti) o allopoliploidi (si origina in seguito alla formazione di ibridi di specie diverse).
Le piante poliploidizzano come risposta a condizioni negative, possono poi tornare a uno stato diploide tramite gene loss.
La formazione dei poliploidi può avvenire a causa di due meccanismi: first division restitution, cioè non avviene la separazione dei cromosomi omologhi, o second division restitution, cioè nella seconda divisione vengono generati due individui invece che 4.

47
Q

Quali sono le caratteristiche dei triploidi?

A

I triploidi, cioè individui che si originano dall’unione di un gamete non ridotto e uno normale hanno maggiori dimensioni cellulare, maggiore vigoria delle piante ma un’elevata sterilità

48
Q

Quali sono i vantaggi degli organismi poliploidi?

A

I vantaggi selettivi sono il gigantismo, la combinazione di diversi genomi e le interazioni geniche tra di essi che possono essere positive

49
Q

In cosa consiste il plant breeding?

A

Il plant breeding è l’identificazione in natura o la creazione artificiale di variabilità genetica in una specie e la successiva selezione di piante con caratteri utili che possono essere ereditati in modo stabile.

50
Q

Che cos’è una varietà?

A

La varietà è un individuo o un insieme di individui che presentano le stesse caratteristiche distinguibili e stabili

51
Q

Che cos’è un centro di origine della specie?

A

è un’area caratterizzata da un’enorme ricchezza di forme, al di fuori di essa la variabilità tende a ridursi . è possibile che si sviluppi anche un centro di origine secondario quando una specie, allontanandosi dal suo centro di origine primario, trova un territorio con caratteristiche ecologiche in cui originare un’ulteriore variabilità di forme

52
Q

Cos’è l’ideotipo?

A

è l’insieme di caratteristiche che la piante deve avere per adattarsi facilmente all’ambiente

53
Q

Quali sono i metodi di miglioramento genetico tradizionali?

A

Sono lo sfruttamento della variabilità naturale e lo sfruttamento della variabilità creata dall’uomo

54
Q

In cosa consiste lo sfruttamento della variabilità naturale per migliorare una popolazione?

A

Può essere selezione massale (fenotipica, si tengono i semi delle piante migliori ogni anno), selezione genealogica (seleziono le piante migliori di ogni generazione facendole autoimpollinare) o selezione ricorrente semplice (selezione massale ripetuta per fissare i geni)

55
Q

In cosa consiste lo sfruttamento della variabilità creata dall’uomo per migliorare una popolazione? (solo nomi)

A

SI possono sfruttare:

  • mutazioni indotte
  • impollinazioni controllate
  • ibridazioni intraspecifiche: incrocio tra due varietà con caratteristiche diverse e poi selezioni
  • ibridazioni interspecifiche: incroci per far acquisire una caratteristica precisa
  • metodo pedigree
  • metodo per popolazione riunita
  • single seed descent
56
Q

Descrivere il metodo pedigree

A

Si incrociano due linee pure, poi si fa autofecondare tutta la F1, si seleziona e si piantano i semi. Si fa autofecondare la F2 e si seleziona. Avanti così fino alle F6 e si ottiene quindi la linea migliore.
Il problema è la selezione che può essere influenzata dall’ambiente, inoltre selezionando in F2 il materiale è altamente eterozigote e selezionando posso perdere alleli potenzialmente positivi

57
Q

Descrivere il metodo per popolazione riunita

A

Si incrociano le due linee pure, si fa autofecondare la F1 e pianto i semi, per la F2 lascio fare l’incrocio all’ambiente e proseguo per selezione naturale fino alla F7. Poi scelgo le piante che preferisco.
Il problema di questa selezione è che funziona se il carattere che voglio ottenere è in linea con quello che selezionerebbe la natura

58
Q

Descrivere il metodo single seed descent

A

Prendo 2 linee pure, le incrocio, ottengo la F1 e la faccio autofecondare. Nella F2 raccolgo un seme per pianta e li risemino, faccio lo stesso fino alle F5. Alla F6 seleziono le piante migliori (100/150) e alle F7 ne seleziono 20/25. Alla F10 avrò 5 o 10 linee

59
Q

Che cos’è il reincrocio?

A

Si parte da due genotipi, il progenitore che fornisce il gene di interesse è detto donatore, quello che lo riceve è detto ricorrente. L’F1 viene ripetutamente reincrociata con il ricorrente, in questo modo si dimezza il genoma del donatore e si raddoppia quello del ricorrente, si prosegue in questo modo fino ad ottenere un individuo con solo il gene di interesse dal donatore e il resto del genoma dal ricorrente

60
Q

Cosa solo le prove di progenie?

A

Sono test che permettono di valutare l’attutidine alla combinazione di piante singole. Possono essere:

  • ACG: attitudine generale alla combinazione, cioè il comportamento medio di un genotipo nelle sue combinazioni ibride
  • ACS: attitudine specifica alla combinazione, cioè il comportamento di un genotipo in incroci particolari
61
Q

A cosa potrebbe essere dovuto il fenomeno dell’eterosi?

A

Sono state formulate due teorie ma non è ancora ben chiaro.
Una è l’ipotesi della dominanza: non si manifesta la depressione da inbreeding dato che si portano gli alleli negativi in eterozigosi.
L’alternativa è l’ipotesi della sovradominanza: la F1 è superiore perchè in eterozigosi

62
Q

Quali sono i metodi moderni di miglioramento genico?

A

Marcatori molecolari e ingegneria genetica

63
Q

Quali sono e a cosa servono le varie tipologie di marcatori molecolari?

A

I marcatori molecolari sono nati per identificare i polimorfismi di sequenza, di inserzione e delezione e nel numero di ripetizioni.
Attualmente vengono usati abbinati a due tecniche: tecniche di restrizione e ibridazione e tecniche di amplificazione PCR.
Possono essere a singolo locus (analizzano una regione particolare) o multilocus (analizzano simultaneamente diverse regioni), si possono distinguere anche in base al numero di locus che prendono in considerazione (multi allelici o bi allelici).
Un’ultima distinzione che si può fare è in dominanti (quando si ha la presenza di un fenotipo ma non si sa se in omozigosi o eterozigosi) o co-dominanti (per capire se si è in omozigosi o eterozigosi)

64
Q

Che cosa sono gli RFLP?

A

Sono i restriction fragment lenght polymorphism, cioè marcatori a singolo locus, multi allelici e co-dominanti.
Dopo aver prelevato e frammentato il DNA di uno o più individui viene effettuata una corsa elettroforetica, si inseriscono quindi delle sonde molecolari che si legano a specifici tratti di DNA.
Le sonde possono essere marcate con un isotopo radioattivo (calde), marcate con coloranti o fluorocromi (fredde), a gDNA (corrispondo anche a zone non codificanti), a c DNA (corrispondono solo a zone codificanti), omologhe (ottenute da DNA della stessa specie) o eterologhe (ottenute da DNA di specie affini).
è una tecnica molto riproducibile che però non è automatizzabile e richiede tanto dna

65
Q

Che cosa sono gli SSR?

A

Sono i simple sequenze repeat, sono marcatori a singolo locus, co-dominanti e multi allelici. Si usano per individuare microsatelliti (brevi sequenze ripetute).

66
Q

Che cosa sono gli SNPs?

A

Sono dei marcatori di polimorfismi lungo tutto il genoma

67
Q

Quali sono i maggiori utilizzi dei marcatori molecolari?

A

Possono essere usati per la caratterizzazione della varietà genetica (costruzione di alberi filogenetici ed evoluzionistici), per il fingerprint varietale (ottenere un barcode che permetta di riconoscere e tracciare una varietà) oppure per costruire mappe genetico-molecolari (rappresentazioni grafiche dell’ordine dei geni in termini di distanza di replicazione)

68
Q

Che cos’è un test a due punti?

A

è un test utilizzato per calcolare la distanza tra due geni o marcatori molecolari, viene calcolato il numero di individui ricombinanti sul totale

69
Q

Che cos’è un test a tre punti?

A

è un test che prende in esame 3 loci invece che due anche a causa si tutti i crossing over possibili.
Viene usato per costruire mappe genetico molecolari

70
Q

Esperimento di nelsson-ehle

A

viene incrociata una pianta rossa con una bianca, si ottiene una F1 rosa, si fa fecondare la F1 e invece di un rapporto 1:2:1 tra bianco, rosa e rosso si trovano 5 classi fenotipiche diverse.
In seguito a questo esperimento vengono introdotti il concetto di allele plus, che contribuisce ad alimentare il carattere, e allele minus, che invece non contribuiscce.
Non avviene quindi epistasia, nessun allele è in grado di mascherarne un altro.

71
Q

In cosa consiste e come si calcola l’ereditabilità di un gene?

A

Bisogna innanzitutto capire quanto la variabilità sia dovuta alla componente genetica e quanto all’ambiente. L’ereditabilità in senso lato si calcola dividendo la varianza genetica per la varianza fenotipica totale

72
Q

Che cosa rappresenta il differenziale di selezione

A

è la differenza tra la media del gruppo selezionato e la media generale e rappresenta quanto si sta selezionando per incrementare quel carattere

73
Q

Che cos’è la risposta alla selezione?

A

è la media della popolazione della seconda generazione meno il valore della media della prima generazione

74
Q

Cosa è necessario per costruire una mappa genetica?

A

bisogna individuare le regioni di genoma che controllano il carattere quantitativo di interesse e incrociare due individui con genotipo contrastante

75
Q

Qual è l’obbiettivo della MAS?

A

è fare una selezione precoce degli individui con il gene di interesse. è possibile grazie a una di queste tecniche:

  • recombinant selection: prendo un gene con due marcatori vicini
  • background selection: si spargono marcatori su tutto il genoma
  • foreground selection: si lega il marcatore al gene di interesse