Filosofi Flashcards

1
Q

Quali sono i 5 gradi della realtà in Ficino?

A

1Dio
2Angelo
3Anima
4Qualità
5Corpo

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2
Q

Qual’è il ruolo dell’Anima secondo Ficino

A

È insita nell’uomo e funge un ruolo da mediatrice tra il mondo terreno e Dio tramite la forza dell’amore

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3
Q

Cosa è l’Antropocentrismo umanistico e chi lo ha formulato?

A

Lo ha formulato Ficino ed è un’ideologia tipica dell’Umanesimo in cui l’uomo viene posto al centro dell’universo, contro la precedente visione teocentrica della realtà, che vedeva piuttosto Dio al centro e l’uomo sottoposto al suo volere

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4
Q

Di chi è l’opera “Homo miraculum est”? Cosa esplica?

A

È un’opera di Pico della Mirandola nella quale espone la teoria secondo cui l’uomo non è dotato di caratteristiche specifiche ma è dotato di libertà di scelta; questo gli permette di essere ciò che vuole, per questo è un miracolo.

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5
Q

“De hominis dignitate” ?

A

È un’opera di Pico della Mirandola il quale esalta là superiorità umana a causa della sua libertà; può decidere di innalzarsi verso Dio ma solo tramite la conoscenza che implica pace e armonia (attributi divini)

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6
Q

Di chi è l’opera “Sull’immortalità dell’anima”?

A

L’opera è di Pomponazzi e afferma che l’anima non può agire senza il corpo e ci sono 3 dimostrazioni dovute alla tripartizione: -l’anima sensibile (è legata al corpo perché i dati derivano dai sensi) -l’anima intellettiva (la mente lavora sui dati provenienti dai sensi) -l’anima angelica (tipica solo degli angeli)

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7
Q

Secondo Pomponazzi perché l’uomo deve essere virtuoso?

A

L’uomo deve essere virtuoso sia in caso ci sia o meno l’al di là perché:
- se non c’è trova la felicità nel mondo terreno
-se c’è trova la pace dopo la morte

La virtù corrisponde all’armonia tra anima e corpo

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8
Q

Quale opera scrive Cusano?

A

Cusano scrive “La dotta ignoranza” nella quale riconosce che la conoscenza umana è limitata e che il vero dotto è colui che è in grado di accettare i propri limiti.

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9
Q

Qual’è il processo conoscitivo secondo Cusano?
Dove può arrivare?

A

La conoscenza è possibile solo nel mondo finito perché l’uomo confronta ciò che sa con l’oggetto da conoscere. L’uomo si può avvicinare alla verità ma non la conoscerà mai pienamente

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10
Q

Secondo Cusano, l’uomo può conoscere Dio?

A

L’uomo non può conoscere Dio perché metterebbe a confronto due estremi che non hanno proporzione, cioè il finito (mondo) con l’infinito (Dio)

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11
Q

Qual’è l’intento di Cartesio? Come procede?

A

Cartesio pensa sia necessario stipulare un metodo che abbracci sia la sfera teorica ma anche pratica

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12
Q

Discorso sul metodo, di chi è?

A

L’opera di Cartesio è divisa in: “part destruens” in cui smonta tutti i dogmi tradizionali e in una “part construens” nella quale tenta di formulare un nuovo metodo. Innanzitutto ritiene che il metodo debba avere 4 regole: 1. Regola dell’evidenza 2.Regola dell’analisi 3.Regola della sintesi 4. Regola dell’enumerazione.
Dopodiché è necessario trovare una verità sulla quale consolidare il metodo

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13
Q

Qual’è lo strumento di Cartesio?

A

Lo strumento di Cartesio è il dubbio metodico. Bisogna dubitare di tutti i dogmi per risalire alla verità; questo vale sia per la realtà sensibile, sia quella teorica e addirittura bisogna dubitare anche della propria esistenza

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14
Q

Perché secondo Cartesio bisogna dubitare dei sensi?

A

Bisogna dubitare dei sensi perché dal momento in cui talvolta sono ingannatori (es. i sogni), non abbiamo la garanzia che non lo siano sempre

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15
Q

Perché per Cartesio bisogna dubitare dell’intelletto?

A

Cartesio mette in dubbio l’intelletto perché presuppone l’esistenza di un genio maligno che ci dia delle convinzioni che in realtà si rivelano false

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16
Q

Qual’è la verità dalla quale fondare il metodo cartesiano?

A

La verità certa è: “ cogito ergo sum”. se sono in grado di dubitare, ciò significa che esiste un soggetto capace di compierlo. L’uomo è qualcosa che pensa (res cogitans) ma non sa ancora qual’è la sua forma

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17
Q

Qual’è l’oggetto del pensiero secondo Cartesio?

A

L’oggetto del pensiero sono le idee che si dividono in: -innate (Dio) -avventizie (sensi) -fattizie (create dall’uomo)

18
Q

Quali sono le dimostrazioni cartesiane a favore dell’esistenza di Dio?

A

1^: Dio è infinito e se l’uomo ha l’idea di infinito è solo perché Dio gliel’ha inculcata
2^: se l’uomo si fosse creato da solo si sarebbe attribuito la proprietà dell’infinito ma non è così, dunque deve averlo generato un terzo dotato di questa qualità
3^: Dio è perfetto dunque non può mancare della sua esistenza

19
Q

Cosa presuppone l’esistenza del Dio cartesiano?

A

Se Dio esiste, è dotato di bontà dunque non ci ingannerà, anzi è garante della verità; di conseguenza viene smontata l’ipotesi del genio maligno. Con questo si può prendere come valido l’intelletto

20
Q

Se i sensi sono affidabili secondo Cartesio cosa si può dedurre?

A

Si può dedurre l’esistenza della sfera sensibile dato che viene percepita. La res extensa è la sostanza materiale, estesa, inconsapevole e meccanicamente determinata

21
Q

Determinismo meccanicistico di Cartesio

A

È la teoria secondo cui la materia è in continuo movimento perché Dio in principio ha innescato un meccanismo di movimenti necessari. La materia è dotata di estensione e movimento che seguono schemi casuali

22
Q

C’è coesione tra res cogitans e res extensa?

A

Vi è una fonte di coesione tra le due, presso la ghiandola pineale. Il corpo umano comunica con la mente tramite affezioni che sono gioia e tristezza; sono i parametri tramite i quali la mente può capire ciò che è bene e male

23
Q

La morale provvisoria di Cartesio

A

Tre sono le regole:
1. Obbedire alle leggi e ai costumi tradizionali del paese
2. Essere coerente con le scelte intraprese
3. Lavorare più su se stessi che sul mondo esterno

24
Q

“Etica dimostrata con ordine geometrico”, di chi è? Di cosa tratta?

A

È di Spinoza e insegna all’uomo come vivere per giungere alla felicità ma prima di tutto bisogna capire la realtà circostante. Per far ciò si deve ricorrere alla geometria in quanto disciplina che permette di formulare un ragionamento coerente

25
Q

Determinismo di Spinoza

A

Tutto deriva da un unico principio che ha la medesima necessità

26
Q

Cosa è la sostanza per Spinoza? Che caratteristiche ha?

A

La sostanza è ciò che non ha bisogno di altro per esistere e per essere pensata. Essa è: infinita, eterna, unica. La sostanza è Dio

27
Q

Metafisica monistica, cosa significa? Si chi è?

A

Spinoza afferma la metafisica monistica secondo cui esiste un’unica sostanza in principio ed è Dio

28
Q

Di cosa è dotata la sostanza di Spinoza?

A

È dotata di attributi infiniti ma l’uomo ne percepisce solo due cioè estensione e pensiero

29
Q

I restanti enti, separati dalla sostanza Spinoziana cosa sono?

A

Sono modi finiti della sostanza infinita; in particolare i corpi sono modi finiti dell’attributo dell’estensione, invece le idee sono corpi finiti dell’attributo del pensiero

30
Q

Concezione panteistica, di chi è?

A

La convenzione panteistica è elaborata da Spinoza, il quale ritiene che tutto ciò che esiste è in Dio e non può nè esistere nè essere concepito senza quest’ultimo

31
Q

“Il trattato sull’emendazione dell’intelletto” di chi è e di cosa tratta?

A

Spinoza tramite quest’opera afferma che gli uomini si lasciano catturare da beni futili e fugaci dunque bisogna ricercare qualcosa di eterno, cioè Dio

32
Q

L’uomo di Spinoza:

A

L’uomo è un modo finito come tutti gli altri dunque non è escluso da nessuna legge di comportamento. Il comportamento è finalizzato al principio di autoconservazione

33
Q

Cosa è il conatus ?

A

Secondo Spinoza il conatus è lo sforzo di autoconservazione e suscita emozioni (o affetti primari) quando viene soddisfatto o meno suscita affezioni primarie, cioè gioia o tristezza

34
Q

L’uomo è libero delle proprie emozioni secondo Spinoza?

A

L’uomo non può evitare di provare emozioni perché esse sono forze naturali, dunque necessarie; però può scegliere come reagire, come dirigere il conatus

35
Q

Come definiresti l’etica di Spinoza

A

Quella di Spinoza è un’etica di direzionamento delle emozioni; bisogna gestire le emozioni cercando il piacere

36
Q

La conoscenza di Spinoza:

A

Esistono tre gradi di conoscenza a cui corrispondono corrispettivamente tre stili di vita: 3. Grado sensibile ( uomo schiavo) 2. Grado della ragione (direzione conatus) 1. Grado conoscenza intuitiva (amore per Dio)

37
Q

Il ruolo di Dio per Spinoza

A

Dio è in tutto…tutto ciò che esiste è una manifestazione di Dio. Dio non ha creato il mondo per sua volontà ma il mondo si è creato secondo la sua necessità. Dio non ha un finalismo o ciò significa che vorrebbe raggiungere qualcosa che non ha ma lui è perfetto

38
Q

Cosa è il giansenismo, chi aderisce a ciò?

A

È una dottrina religiosa a cui aderisce Pascal. Secondo questo movimento per ottenere la salvezza divina è necessario ottenere la grazia tramite le opere buone.

39
Q

“Pensieri” a chi appartiene?

A

Pascal in quest’opera si dedica ai temi esistenziali e capisce che gli uomini cercano costantemente delle distrazioni per evitare la paura della propria miseria costitutiva. Così facendo la felicità è irraggiungibile perché non vengono risolti i problemi

40
Q

Secondo Pascal la scienza risolve i problemi esistenziali?

A

Non completamente perché ha dei limiti:
1. L’esperienza: l’esperienza è il fondamento della scienza ma i temi esistenziali non possono essere risolti tramite un esperimento.
2. Principi di base: la scienza si fonda su principi a priori che non sono dimostrabili
3. Incapacità di affrontare i temi esistenziali perché caratterizzata dallo spirito di geometria che ricorre ad una dimensione dimostrativa

È necessario lo spirito di finezza che studia l’uomo come essere pensante; si basa come intuito, empatia

41
Q

La miseria umana secondo Pascal?

A

Secondo Pascal l’uomo occupa una posizione mediana tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande dunque si sente misero

42
Q

Secondo Pascal l’uomo di fronte alla miseria cosa deve fare?

A

L’uomo si deve affidare alla fede. L’uomo a causa del peccato originale ha perso tutto ma può ottenere la salvezza scommettendo su Dio. È una scommessa perché l’uomo non è certo dell’esistenza di Dio ma deve scommettere perché in caso esistesse otterrebbe la beatitudine.