filologia romanza Flashcards

1
Q

Lingue romanze

A

Lingue derivate dal latino volgare. L’insieme delle lingue romanze costituisce il dominio romanza

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Q

Linguistica

A

Scienza nomotetica (stabilire regolarità, leggi generali, concordanze tra lingue)

Disciplina che studia il lingnuaggio umano, la lingua come sistema di segni

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3
Q

Filologia

A

scienza idiografica (studia fenomeni singoli)

  1. somma tra linguistica e letteratura (lingua + i suoi prodotti) -> filologia romanza come studio di lingue e letterature
    romanze (romanistica)
  2. studio linguistico di testi letterai e non -> filologia romanza come studio dei testi (sia dal punto di vista linguistico -
    formale che contenutistico - culturale) e della genesi di lingue e dialetti romanzi, tradizionalmente del medioevo
  3. storia e processi di trasmissione dei testi per fornire l’edizione critica (critica del testo)
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4
Q

Romania

A

Territori in cui si parlano lingue romanze

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5
Q

Romania perduta

A

Zone in cui il latino non ha continuazione:
- nordafrica (era zona di forte latinità)
- norico, regioni balcaniche e lungo il Reno (erano già nell’età antica meno romanizzate)

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6
Q

Romania sumersa

A

Areein cui si parlava il latino, ma non si sono sviluppate lingue romanze

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7
Q

Romania nova

A

Aree in cui si parlano lingue romanze che non sono continuazione in loco del latino

  • spagnolo esportato dagli ebrei sefarditi (giudeo-spagnolo o sefardì), è un castigliano arcaico
  • lingue romanze esportate con il colonialismo -> pidgins e creoli
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8
Q

Pidging

A
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9
Q

Creoli

A
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10
Q

Legge 482 del 1999

A

Norme in tutela delle minoranze linguistiche storiche (scuola + amministrazione)

Sono: albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, franco-provenzale, francese, friulano, ladino, catalano, occitano

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11
Q

Dominio ibero-romanzo

A
  • Conquista araba della Spagna, restano i regni cristiani a nord (Galizia, Leon, Castiglia, Navarra, Aragona, Barcellona)
  • volgare romanzo sopravvive sotto il dominio arabo (mozarabico)
  • reconquista -> le varietà del nord sostituiscono il mozarabico; predomnano portoghese e castigliano
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12
Q

Hargat

A

Forme di componimenti scritti in arabo o ebraico classico in cui gli ultimi versi sono in mozarabico

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13
Q

Galego (dominio ibero-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale accanto allo spagnolo
  • Inizialmente è una variante di una medesima koinè (galego-portoghese)
  • Quando Galizia e Portogallo si separano, si sviluppa auonomamente (confine, ancora oggi, sul fiume Minho) -> galego
    è più conservativo
  • Lirica galego-portoghese prodotta in tutta la Spagna sul modello della poesia trobadorica ->
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14
Q

Portoghese (dominio ibero-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale anche nelle ex colonie (Brasile, Angola, Mozambico…)
  • Inizialmente è la variante meridionale del galego-portoghese
  • Lirica galego-portoghese prodotta in tutta la Spagna sul modello della poesia trobadorica
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15
Q

Catalano (dominio ibero-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale
  • Non è usato solo in Catalogna, ma fino alle Baleari, ad Alghero…
  • Usato nel regno di Aragona -> dopo l’unione con la Castiglia viene sopraffatto
  • A differenza del galego, è parlato anche nei grandi centri (differenza sociale nell’uso delle lingue)
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16
Q

Castigliano (dominio ibero-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale
  • Con la reconqusta si impone sull’intera penisola
  • Tratti innovativi meridionali (e dello spagnolo dell’America latina)
    1. yeismo: ll > j
    2. caduta della s a fine sillaba
    3. seseo: defonologizzazione e sostituzione di fricativa dentale sorda con fricativa alveolare sorda
  • Caratterizzato da fenomeni innovativi di semplificazione del sistema fonologico
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17
Q

Francese (dominio gallo-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale in Francia, Svizzera romanda, Belgio, Quebec…
  • Evoluzione del franciano (il dialetto di lingua d’oil dell’Ile de France) -> politiche accentratrici
  • Forte uniformità e poca attenzione alle lingue minoritarie (i dialetti sono patois) -> prima il francese è lingua del re e
    poi della rivoluzione
  • Tra le lingue romanze è la più innovativa -> nel Rinascimento risistematizzazione e latinizzazione della grafia
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18
Q

Anglo-normanno

A

Il normanno, varietà di lingua d’oil, viene importato in Inghilterra dopo il 1066 e diventa lingua di cultura e
amministrazione

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19
Q

Patois

A

Parlate prive di prestigio sociale, limitate alla campagna e all’uso familiare, prive di una norma comune

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20
Q

Occitano (dominio gallo-romanzo)

A
  • Detto anche provenzle, ma è più propriamente un dialetto occitano
  • Lingua d’oc di riferisce alle varietà occitaniche e alla loro letteratura nel medioevo
  • Caratteristiche:
    - cadono tutte le vocali finali diverse da a
    - si mantiene la a all’interno di parola
    - declinazione bicasuale
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21
Q

Franco-provenzale (dominio gallo-romanzo)

A
  • Sud della Francia, Svizzera romanda, Valli alpine
  • Etichetta moderna (Scritti franco-provenzali di Ascoli= -> convergenza di patois
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22
Q

Italiano (dominio italo-romanzo)

A
  • Basato sulla lingua fiorentina del trecento -> prove di Ascoli
    1. desienza -aio contro desinenza -aro
    2. desinenza -iamo per tutte le coniugazioni (anzichè -emo, -imo)
    3. anafonesi = fenomeno di innalzamento di e, o in sillaba tonica
    4. dittonghi delle vocali medio basse in sillaba aperta
  • varietà molto conservativa
  • a lungo è lingua solo letteraria (anche se si impone presto come modello di prestigio) -> anche dopo l’unità si
    diffonde più che altro sotto forma di italiani regionali
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23
Q

Dialetti italiani (dominio italo-romanzo)

A
  • continuazioni locali del latino (sono varietà sorelle al fiorentino-italiano) MA subiscono l’influsso del fiorentino
  • italia policentrica e a lungo senza unità politica -> ricchezza dialettale
  • situazione di diglossia = presenza del repertorio di due varietà funzionalmente differenziate
  • utilizzo della letteratura dialettale riflessa dopo la codificazione di Bembo
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24
Q

Dialetti settentrionali (dialetto italo-romanzo)

A
  • Delimitati a sud dall’isoglossa (linea di demarcazione per tratti fonologici) -> Massa-Senigallia (o La spezia-Rimini)
  • Caratteristiche:
    • perdita dell’opposizione tra consonanti lunghe e brevi -> degeminalizzazione
    • sonorizzazione delle occlusive intervocaliche; eventualmente dileguo
    • doppia serie di pronomi soggetto
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25
Q

Dialetti centro-meridionali (dominio italo-romanzo)

A
  • Delimitati a nord dall’isoglossa (linea di demarcazione per tratti fonologici) -> Massa-Senigallia (o La spezia-Rimini)
  • Caratteristiche:
    • conservano l’opposizione tra consonanti lunghe e brevi
    • assimilazione nd > nn; mb > mm
    • neutralizzazione delle vocali atone finali
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26
Q

Sardo (dominio italo-romanzo)

A
  • Varietà molto conservativa nel sistema fonologico e morfologico:
    • conserva -t alla 3S e -nt alla 3P
    • conserva occlusva velare sorda davanti alle vocali i; e
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27
Q

Corso (dominio italo-romanzo)

A
  • Non esiste una varietà standard
  • Influenzato dal sardo e poi dal toscano
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28
Q

Dalmatico

A
  • Estinto a fine Ottocento (pressione del veneziano e poi del croato)
  • Conserva tratti arcaici
    • dittongazione crea dittonghi anche discendenti
    • conservazione di t intervocalica davanti a r
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29
Q

Gruppo reto-romanzo

A
  • Ascoli in Saggi ladini unisce romancio, friulano e ladino (oggi si preferisce mantenernìli nel gruppo italo-romanzo)
    1- conservazione dei nessi CONS + L
    2- palatalizzazione di k + a > affricata palatale e occlusiva palatale
    3- conservazione di -s latina nel plurale
    4- conservazione di -s latina della 2S
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30
Q

Romancio (dominio italo-romanzo)

A
  • Lingua ufficiale nel cantone dei Grigioni
  • Schid elabora una norma per utilizzarlaufficialmente (romancio grigionese)
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31
Q

Romeno (dominio balcano-romanzo)

A
  • Conquista con Traiano della Dacia, ma nonostante i romani la abbandonino la lingua sopravvive
  • Testimonianze scritte molto tarde -> influenza dello slavo ecclesiastico e nel 900 influenza russa
  • Dacoromeno; aromeno o macedoromeno (balcani); meglenoromeno (tra Grecia e Macedonia); istroromeno
  • Per la sua collocazione isolata dalla Romania continua mostra sia tratti consrvativi che innovativi
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32
Q
  1. Paradigma classico
A
  • stretta connessione tra lingua e persiero e quindi grammatica e logica
  • scuole filosofiche ellenistiche fondano la grammatica come è ancora oggi (categorie e modelli di analisi) -> verranno
    riprese dalle grammatiche latine, poi medievali e ancora nelle grammatiche ragionate
  • carattere ellenocentrico -> differenze linguistiche sono imbarbarimento, cambiamento linguistico è corruzione
    (classical fallacy) -> modello assoluto di lingua pura, letteraria. che non percepisce il mutamento linguistico
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33
Q

Grammatiche romanze (paradigma classico)

A
  • precoce la riflessione grammaticale sul latino; per il romanzo bisogna prima che acquisti prestigio letterario
  • utilizzano sempre gli schemi delle grammatiche latine
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34
Q

RAZOS DE TROBAR (lingua d’oc)

A
  • di Raimon Vidal
  • prima grammatica occitana

= i soggetti del poetare

  • è un catalano -> scritto per un pubblico non occitano (danno informazione grammatcali + retoriche e metriche)
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35
Q

DONAT PROENSAL (lingua d’oc)

A
  • di Uc Faidit -> probabilmente Uc de Saint Circ

= donato provenzale -> per antonomasia sulla famosa grammatica latina di Elio Donato

  • realizzato in Veneto -> per un pubblico non occitano (danno informazione grammatcali ma anche retoriche e
    metriche)
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36
Q

DONAT FRANCOIS (lingua d’oil)

A
  • scritto in Inghilterra in contesto plurilingue -> mantenere la correttezza dell’anglo-normanno
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37
Q

De Vulgari Eloquentia

A
  • rassegna dei dialetti italiani -> nessuno è adeguato
  • riconosce una comune origine di lingua d’oc, d’oil, di sì (tre trincipali lingue della tradizione poetica) MA non pensa sia
    il latino
  • pensa che il latino sia invenzione dei dotti
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38
Q

Riflessione rinascimentale su latino e lingue romanze

A
  • Bruni
  • Biondo Flavio

MA anche se capiscono che le lingue romanze derivano dal latino, la vedono come corruzione (paradigma classico)

  • ORIGINE E PRINCIPIO DELLA LINGUA CASTIGLIANA ROMANZA (1606) di Bernardo Alderete
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39
Q

PROSE DELLA VOLGAR LINGUA

A
  • di Pietro Bembo (1525)
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40
Q

GRAMMATICA DELLA LINGUA CASTIGLIANA

A
  • di Anronio de Nebrija (1492)
  • Prima grande grammatica di una lingua romanza
  • Già negli anni ‘30 Leon Battista Alberti scrive una grammatica ma non la pubblica
41
Q

VOCABOLARIO DEGLI ACCADEMICI DELLA CRUSCA

A
  • pubblicato del 1612
  • più importante vocabolario rinascimentale
42
Q

Questione della lingua

A
  • Dibattito cinquecentesco intorno ai modelli della lingua volgare
  • Bembo sceglie Petrarca, Boccaccio e Dante come modelli stilistici e retorici (prospettiva estetico-normativa)
    necessario trattarli con la stessa cura dei classici -> filologia volgare
  • Interesse per Petrarca risveglia l’interesse per i trovatori, suoi modelli
43
Q

Paradigma storico

A
  • scoperta della dimensione storica della lingua -> metodo storico comparativo
  • si procede attraverso la comparazione -> raggruppare le lingue e definirne i rapporti reciproci
  • metodologia scientifica
  • può essere applicato a diversi contesti (facilitato nelle lingue romanze)
  • si concentra sull’evoluzione delle lingue (studi di indoeuropeistica)
44
Q

Franz Bopp

A

Il sistema di coniugazione del sanscrito comparato con quello delle lingue greca, latina, persiana e germanica (1816)

  • indoeuropeo antenato comune ricostruibile nelle sue caratteristiche fono-morfologiche per comparazione
  • comparazone = confronto sistematico delle radici e dei suoni
45
Q

Rasmus Rask

A

aveva scritto già prima (ma non pubblicato) una grammatica comparata che ipotizza parentela tra danese e islandese

46
Q

Jacob Grimm

A

GRAMMATICA GERMANICA (1819)

  • grammatica comparata per ricostrure il proto-germanico (o germanico primitivo)
47
Q

Francois Raynouard

A
  • è un precursone, ma non fa parte del paradigma scientifico (+ pensa che l’occitano sia una fase intermedia tra latino
    e lingue romanze
  • LESSICO ROMANZO -> vocabolaroi della lingua dei trovatori con appendice di grammatica storica comparata
48
Q

Friedrich Diez

A
  • applica il metodo storico-comparativo (con ritardo di mezzo secolo) anche alle lingue romanze

GRAMMATICA DELLE LINGUE ROMANZE -> dimostra comparativamente l’evoluzione delle lingue romanze dal latino

DIZIONARIO ETIMOLOGICO DELLE LINGUE ROMANZE -> presenta le forme latine e le diverse evoluzioni che hanno nelle 6 lingue romanze di cultura (italiano, valacco, portoghese, spagnolo, occitano, francese)

  • si occupa anche di filologia romanza (trovatori) e storia della letteratura
49
Q

Wilhelm Meyer-Lubke

A
  • scuola dei neogrammatici
  • espande e consolida il repertorio di Diez:

GRAMMATICA DELLE LINGUE ROMANZE

DIZIONARIO ETIMOLOGICO ROMANZO (REW) -> dalle forme latine riporta le forme derivate in tutte le varietà romanze,
anche nei dialetti

50
Q

LEGGI FONETICHE

A
  • presupposto del metodo storico comparativo: regolarità dei mutamenti (uno stesso suono cambia nello stesso modo
    in tutte le parole)
  • quelle che sembrano eccezioni sono leggi fonetiche che rispondono a casi specifici dipendenti dal contesto
  • cronologia evolutiva -> le leggi particolari avvengono prima di quelle generali
51
Q

ANALOGIA

A

attrazione che una forma subisce fa parte di un’altra; attiva soprattutto nel verbo (in particolare a regolarizzare le forme di allomorfia dei verbi irregolari)

es: lui non deriva da ILLI (come gli), ma da ILLUI, forma analogica costruita su CUI

52
Q

CULTISMI

A

forme dotte riprese direttamente dal latino, che quindi non si sono trasmesse per via orale e non hanno subito l’evoluzione fonetica (non sono lessico ereditario)

può creare ALLOTROPI = due parole con forma e spesso anche significato diverso, ma che provengono dallo stesso etimo

53
Q

Allomorfia

A

copresenza di più di una radice nel paradigma

54
Q

Allotropi

A

parole con forma e spesso anche significato diverso, ma che provengono dallo stesso etimo

55
Q

Parole semidotte

A

forme di orgine dotta che poi subiscono in parte i cambiamenti fonetici che riguardano il lessico ereditatio

56
Q

PRESTITI

A

forme che vengono prese a prestito da un’altra lingua, nel caso di prestiti da lingue romanze l’etimologia è sempre latina ma non si può spiegare con l’evoluzione fonetica della lingua d’arrivo, bensì con quella di partenza

57
Q

METAFONESI (accidenti generali)

A

processo di assimilazione che porta la vocale tonica a cambiare per effetto della vocale finale

es: e/o si innalzano a i/u per effetto delle vocali finali (che in alcuni casi possono cadere)

58
Q

ASSIMILAZIONE (accidenti generali)

A

processo in cui un segmento vocalico o consonantico assume tutti o alcuni dei tratti fonetici di un elemento vicino

  • può essere progressiva (p2 diventa uguale a p1) o regressiva (p1 diventa uguale a p2)
59
Q

DISSIMILAZIONE (accidenti generali)

A

Un segmento vocalico o consonantico di differenzia da una vicino che coincide in tutti o in alcuni tratti

60
Q

PROSTESI (accidenti generali)

A

Inserzione di un fono vocalico o consonantico a nizio parola per gacilitare l’articolazione

61
Q

EPENTESI (accidenti generali)

A

inserzione di un fono inmezzo alla parola; non serve a rendere la scansione regolare, ma più in genere a evitare l’incontro di suoni simili, quindi a creare dissimilazione

62
Q

EPITESI (accidenti generali)

A

Inserzione di un fono consonantico o vocalico a fine parola

63
Q

AFERESI (accidenti generali)

A

Caduta di uno o più foni vocalici o consonantici a inizio parola

64
Q

SINCOPE (accidenti generali)

A

Caduta di uno o più foni consonantici o vocalici in mezzo alla patola

  • regolare la sincope della vocale post tonica in parole proparossitone (sdrucciole)
65
Q

APOCOPE O TRONCAMENTO (accidenti generali)

A

Caduta di uno o pià foni consonantici o vocalici a fine parola

  • regolare la caduta di -de in parole della terza declinazione uscenti in -ATEM, -UTEM (città da cittade da CIVITATEM)
  • regolare l’ELISIONE della vocale finale quando incontra vocale
66
Q

METATESI (accidenti generali)

A

Fenomeno di scambio che comporta l’alterazione dell’ordine originario dei suoni nella sequenza sillabica

67
Q

Etimologia

A
  • Disciplina che studia l’origine di una parola e il rapporto tra la parola e il suo precedente storico
  • Con il metodo storico-comparatico l’etimologia si può stablire solo nel rispetto delle leggi fonetiche
68
Q

Dialettologia

A
  • Con Saggi ladini di Ascoli (1873)
  • studio scientifico nche delle varietà minori
  • idea di lingua come un continuum dialettale, non si differenzia in modo netto
69
Q

Geografia linguistica

A

-Studio della distribuzione grografica dei fenomeni, anche per l’analisi del cambiamento linguistico (non tutto è
spiegabile con le leggi fonetiche)

  • Rappresentazione della variazione della lingua nello spazio
  • Idea di lingua come un continuum dialettale, non si differenzia in modo netto
70
Q

Jules Gillieron

A

ATLANTE LINGUISTICO DELLA FRANCIA (ALF)

71
Q

Karl Jaberg e Jakob Jud

A

ATLANTE ITALO-SVIZZERO (AIS)
- Sprach und Sach atlas (atlante delle parole e delle cose)
- Al contrario dell’ALS non esclude le città

72
Q

ATLANTE LINGUISTICO ITALIANO (ALI)

A
  • di Bartoli
  • raccolto già prima dell’AIS, ma mai pubblicato
73
Q

Metodo Lachmann

A
  • classificazione degli errori comuni per la ricostruzione dei rapporti genealogici
74
Q

Paradigma strutturale

A

Ferdinand de Saussure -> CORSO DI LINGUISTICA GENERALE (1916)

  • individua principi, elementi e operazioni formali che possono essere estesi a diversi livelli e a diverse lingue
  • dallo strutturalismo nascono diversi movimenti che ne sviluppano e superano i presupposti teorici
75
Q

Sincronia

A
  • descrizione della lingua nei suoi rapporti tra le parti
76
Q

Diacronia

A
  • studio della lingua nel tempo, ma nteso come confronto di due o più stati sincronici
77
Q

Struttura o sistema

A

Le diverse parti della lingua sono in reciproca dipendenza -> valore degli elementi fondamentali della lingua non è intrinseco, ma dipende dagli altri elementi del sistema

78
Q

Langue

A

aspetto fisso, sociale, generale della lingua

  • codice (Jakobson)
  • competence (Chomsky)
79
Q

Parole

A

asletto individuale, realizzazione effettiva della langue

  • messaggio (Jakobson)
  • performance (Chomsky)
80
Q

Asse paradigmatico

A

rapporto associativo, in absentia, nella langue

81
Q

Asse sintagmatico

A

Rapporti lineari, di contiguità, in preaesentia, nella realtà dell’esecuzione

82
Q

Fonemi

A
  • Elementi dotati di funzione distintiva (creano coppie minime)
  • è una rappresentazione astratta, mentale, del fono
83
Q

Allofoni

A

O varianti posizionali

  • fonemi che hanno realizzazioni fonetiche diverse: non hanno valore distintivo perchè sono predicibili dal contesto
  • varianti posizionali = non si trovano mai nello stesso contesto, quindi non creano coppie minime
84
Q

Tratti soprasegmentari

A

= oltre i segmenti (elementi distinti in successione nella catena parlata); possono avere funzione fonologica

  • accento
  • lunghezza
85
Q

Tratti prosodici

A
  • interessano più segmenti; possono avere funzione fonologica
  • tono
86
Q

Teoria dei tratti distintivi

A

= serie di proprietà articolatorie e acustiche

  • universalità fonologica (quindi non c’è un sistema fonologico per ogni lingua)
  • organizzazione binaria: un fonema è caratterizzato da un tratto oppure no
  • ogni fonema è distinto da almeno un tratto
87
Q

Fonologia generativa

A
  • sistema fonologico sta nel sistema soggiacente
  • regole fonologiche intervengono come intermediarie
  • concrete realizzazioni foniche sono l’aspetto di superficie
88
Q

Grammatica generativa trasformazionale

A
  • superamento del principio saussuriano di linearità del significante -> morfemi (= unità minime dotate di significato) si
    strutturano non solo secondo rapporti di contiguità -> organizzazione gerarchica interna
  • rappresentazione sintattica soggiacente -> universalità della lingua sta nella struttura astratta
  • regole formali, grammatica come sistema matematico che sorveglia la creazione di sequenze grammaticali
  • traduzione concreta, struttura di superficie
  • trasformazione = spostamento degli elementi sull’asse sintagmatico; cambia la realizzazione di superficie ma non la struttura soggiacente
89
Q

Sociolinguistica

A
  • studio della variazione diastratica = eterogeneità di una comunità di parlanti in base alle classi sociali
  • variazione di stile o registro = diverso uso della lingua in base al cotesto comunicativo
  • prestigio interviene nella preferenza dell’una o dell’altra scelta linguistica -> diglossia = coesistenza nella società di
    due varietà con distinzione funzionale
90
Q

Uriel Weinreich

A

LANGUAGES IN CONTACT (1953)

  • ripreso e studiato da William Labov
91
Q

Cambiamento linguistico

A

Avviene lentamente, come concorrenza di due forme

  • conservazione
  • innovazione e cambiamento linguistico
92
Q

Dialetto

A

è un termine connotato

  • per i greci indicava varietà di pari valore, tutte letterarie
  • quando viene ripreso dagli umanisti indica una forma in opposizione alla lingua -> minor prestigio sociale per ragioni
    storiche, sociali, culturali
  • in realtà equieffabilità delle lingue (possono esprimere tutte potenzialmente qualsiasi cosa)
93
Q

LATINO

A
  • fa parte delle lingue indoeuropee
  • Lingue di sostrato:
    • lingue italiche o pre-romane
    • lingue pre-indoeuropee e pre-romane
94
Q

Latino volgare

A

varietà di latino da cui hanno origine le lingue romanze

  • distinzione diacronica (latino tardo)
  • distinzione diastratica e diafasica (sermo vulgaris)
  • ricostruibile mediante coparazione
  • emerge nelle testimonianze scritte -> ROMANISMI
95
Q

romanismi

A

o volgarismi

= forme che anticipano lo sviluppo romanzo

96
Q

testimonianze di latino volgare

A
  • grammatiche -> APPENDIX PROBI
  • iscrizioni
  • lettere private
  • letteratura tecnica
  • opere letterarie -> commedie di Plauto e Terenzio, Epistole di Cicerone, Satyricon di Petronio, Peregrinatio Egeriae,
    testi cristiani
97
Q

Protoromanzo o romanzo comune

A
  • la varietà bassa del latino si evolve nel protoromanzo -> lingue romanze
  • la varietà alta continua nel latino medievale, ma è molto corrotto -> latino merovingico, leonese, longobardo
98
Q

Errori

A

dimostrano le interferenze tra i due sistemi linguistici

99
Q

Ipercorrettismi

A

fenomeni di errata correzione di una forma linguistica in sè corretta