Ferenczi e la psicoanalisi ungherese Flashcards
Biografia
fondatore e principale esponente della scuola ungherese di psicoanalisi, diverrà uno dei membri più rappresentativi del movimento psicoanalitico.
farà parte anche del comitato segreto.
si staccherà dalla psicoanalisi per una diversa tecnica di intervento.
temi centrali: pensiero pedagogico e ruolo dell’educazione.
Sviluppo del bambino
è fondamentale la relazione che il bambino instaura con gli altri, in primo luogo la madre.
l’educazione è la variabile in grado di discriminare tra uno sviluppo sano e uno patologico.
un’educazione rigida è nei bambini la fonte della patologia e delle nevrosi.
due tendenze
- il rigore contro natura, la volontà di obbedire all’esterno
- la seconda personalità parassitaria che la rimozione ha originato
il trattamento psicoanalitico deve insegnare all’individuo nevrotico a riconoscere i propri desideri in una consapevolezza che già di per sé guarisce la rimozione, portando al controllo delle passioni agite.
Personalità parassitaria
il bambino ha bisogno dell’adulto per sentirsi apprezzato, e dopo un’educazione errata reprimerà il principio di piacere cercando di obbedire all’adulto, accettando l’idea di poter essere amato solo compiacendo l’adulto.
il bambino inizia a comportarsi come l’adulto vorrebbe da lui, sviluppando una personalità di facciata che mira al compiacimento dell’altro, reprimendo le proprie pulsioni.
psiconalisi
consente di entrare in contatto con il bambino ferito presente nell’adulto, per guarirlo.
è in grado di recuperare gli impulsi negati e repressi dalla personalità parassitaria, permettendo ai pazienti di riconoscerli e diventarne consapevoli, gestirli, e integrarli nella personalità con meccanismi di difesa come la sublimazione.
Modello di sviluppo del bambino
Modello stadiale con fasi progressive. La patologia deriva da un blocco o regressione della libido a uno degli stadi intermedi che impediscono il raggiungimento dello stadio ultimo.
Stadio primario -> periodo di onnipotenza incondizionata. Il desiderare coincide con l’agire. Il bambino si sente il mondo, senza consapevolezza del di fuori. Si conclude subito dopo la nascita.
Stadio secondario -> periodo di onnipotenza magico-allucinatoria. Conduce alla separazione tra le parti di io e non io, con l’acquisizione della consapevolezza dell’esistenza di un oggetto fuori che non coincide con il sé.
Importante è la funzione di mediazione dell’adulto.
importanti proiezione e introiezione -> processi psichici inconsci.
Freud VS Ferenczi
Freud -> il focus è sullo sviluppo psicosessuale del bambino, inteso come cambiamento nei diversi stadi della fonte del piacere, dell’oggetto e della meta, e come la fonte di piacere si lega all’oggetto e alla meta.
Ferenczi -> lo sviluppo riguarda subito il rapporto tra mondo e sviluppo del senso di realtà, con l’aspetto psicosessuale più in secondo piano e integrato con la centratura sulla relazione.
Paranoia
Espelle dal proprio io gli impulsi spiacevoli.
Prevale la proiezione: non è possibile accettare una parte del sé, dunque la si proietta per poi sentirsi perseguitati da un esterno minaccioso che altro non è che l’aggressività che è stata proiettata.
Nevrosi
Accoglie nell’io il mondo esterno.
Prevale l’introiezione: si assimila all’io ciò che si vorrebbe avere.
Trauma
è sempre reale, effettivamente avvenuto. è un trauma relazionale connesso al rapporto con la madre nella primissima infanzia, sono esperienze che compromettono la fiducia di base con la madre.
Questo impatterà su tutte le relazioni e i rapporti di fiducia che l’individuo andrà a instaurare.
L’origine del trauma è più antica rispetto a Freud. Non è nel complesso edipico ma nelle primissime fasi dello sviluppo psicosessuale.
Esperienze traumatiche
ciò che definisce traumatica un esperienza è la messa in atto da parte dell’adulto di comportamenti non appropriati che Ferenczi identifica come comportamenti eroticizzati e seduttivi.
il trauma è causato dall’incongruenza di due linguaggi:
1. della tenerezza del bambino
2. eroticizzato dell’adulto
Poppante saggio
wise baby
è una metafora ossimoro per sottolineare la scissione tra:
- la parte più fragile, il vero sé che va protetta
- la parte più saggia, che asseconda i desideri dell’adulto, identificandosi con lui, e proteggendo la parte più fragile come farebbe un genitore.
Tecnica terapeutica
Non ci deve essere neutralità, ma il terapeuta deve essere vicino emotivamente e fisicamente al paziente, così da entrare in contatto con il bambino dentro di lui.
L’obiettivo clinico è curare le ferite ancora presenti, dunque l’attività terapeutica deve essere tra adulto, il terapista e un bambino - il paziente.
La relazione terapeutica è mezzo per modificare le esperienze traumatiche.
Fasi dell’intervento clinico
TECNICA ATTIVA: per superare il trauma è importante riviverlo, più che ricordarlo, ricreando in analisi le stesse condizioni che l’hanno provocato.
La tecnica della frustrazione ha lo scopo di aumentare la tensione libidica del paziente, affinché si instauri una nevrosi da transfert.
TECNICA DEL RILASSAMENTO: prende piede il concetto di empatia, che F chiama tatto, ovvero la capacità di mettersi nei panni dell’altro.
è fondamentale il rilassamento -> il paziente non deve essere sempre in uno stato di tensione emotiva, F entra in contatto con la tecnica ipnotica, utilizzandola per entrare in contatto con il bambino ferito.
ANALISI RECIPROCA: il coinvolgimento affettivo dell’analista viene estremizzato, diviene necessario e mezzo di lavoro per l’analista.
Eredità
EMPATIA e ALLEANZA TERAPEUTICA
CONTROTRANSFERT -> la reazione emotiva dell’analista nei confronti del paziente, ed è anche il motivo per cui sostiene che l’analista debba sempre essere analizzato e debba sempre essere stato paziente, poiché questo gli permette meglio di comprendere le proprie reazioni emotive quando si trova nel ruolo di analista.
Permette di analizzare e comprendere alcune impasse della terapia e difficoltà.