estetica Flashcards
estetica
settore della filosofia che studia la teoria del bello, delle arti, in generale del sensibile (da aisthesis = percezione, sensazione)
episteme
- per Platone coincide con il mondo delle idee (raggiunfibile con logos e filosofia)
- in generale è la conoscenza universale (quello che oggi affidiamo alla scienza era compito esclusivo della flosofia)
archè
sostanza primordiale, principio che nei filosofi presocratici rappresenta l’origine di tutte le cose
“bello” nell’antica grecia
- significato gnoseologico, religioso ed etico sociale
- harmonìa -> il bello coincide con l’ordine della natura
- per Platone è un’idea (eidos) innata, percepibile nelle nell’armonia delle cose sensibili
- per Aristotele è aderenza al proprio fine (quindi forma)
- per Plotino è forma unificante che conduce all’Uno
“arte” nell’antica grecia
- è techné = ogni attività di carattere produttivo (poietico)
sono canoni, strutture - è mimesis (per Platone è negativo: è imitazione di imitazione -> scandalo dell’arte)
traduzione e non creazione -> è l’opera che agisce attraverso l’artigiano
Mito
- giudizio negativo di Platone: è poieis che insegna la mescolanza di vizi e virtù -> andrà sostituito da logos e filosofia
Dualismo platonico
- sostituzione del mythos con l logos
- cambia la mentalità greca: prima tutto è immanente, la verità sta nel mondo sensibile (anche nella physis)
Mito della caverna
descrive i gradi della conoscenza:
- immaginazione (eikasìa) = ombre nella caverna
- credenza (pìstis) = statue
- conoscenza matematica (diànoia) = ombre degli oggetti esterni
- conoscenza intellettuva (nòesis) = oggetti esterni
Linea divisa della coscienza
- conoscenza sensibile (doxa): eikasìa + pìstis
- conoscenza intellettuale (episteme): diànoia + nòesis
Sostanza aristotelica (ousia)
- è sinolo di materia (potenza) e forma (atto)
- nei viventi la forma è l’anima (entelechia)
Categorie aristoteliche
- caratterizzano l’essere, generi sommi dell’essere
- sostanza, qualità, quantità, relazione, tempo, luogo, agire, patire
Cause artistoteliche
contribuiscono alla formazione dell’essere
o Causa materiale (ciò di cui qualcosa è fatto)
o Causa formale (forma di qualcosa)
o Causa efficiente (ciò che fa sì che qualcosa sia)
o Causa finale (scopo)
autoevidenza dell’io (Cartesio)
- messa in atto del dubbio iperbolico
- ipotesi del genio maligno
- principio indubitabile del cogito
- razionalismo filosofico
Cupiditas (Spinoza)
- sforzo consapevole dell’uomo verso conservazione e perfezionamento
- usa l’immaginazione per creare rappresentazioni estetiche che producono diletto
nascita dell’estetica
- teoria delle belle arti e del gusto (Aestethica di Baugarten, 1750)
- importanza della sensibilità per la percezione del bello e il valore di un’opera
gusto
= capacità di formulare giudizi estetici
- dipende dai sentimenti di piacere e dispiacere
genio
- rivalta la concezione di arte e tecnica classica
belle arti
-pittura, musica, poesia, scultura
- opposte alle arti meccaniche, perchè hanno per oggetto il piacere e non l’utilità
sublime
- delight (Burke); è terrore piacevole, potenza, privazione, percezione del rischio
- Kant: sublime matematico (grandezza della natura) e dinamico (potenza della natura)
empirismo
Non esistono idee innate: la conoscenza deriva dall’esperienza (mediante i sensi, le relazioni, la riflessione)
Locke
- critica al concetto di sostanza: siamo abituati ad associare le idee e le consideriamo come derivanti da un sostrato unico (ciò che chiamiamo sostanza)
Berkeley
- immaterialismo: la realtà è spirito, della materia possiamo conoscere solo le idee e le percezioni (esse est percepi)
- associazionismo: quando conosciamo un oggetto in realtà conosciamo collezioni di idee
- nominalismo: la conoscenza è astratta, idea, immagine mentale e non oggetto in quanto tale
Hume
- contro il principio di causalità (ci aspettiamo delle costanti solo per abitudine)
- contro l’unità dell’io (possiamo esser certi solo del susseguirsi di impressioni)
- abbiamo solo impressioni (immediate), idee (ricordi di impressioni) e relazioni tra idee
Critica della ragion pura
- rivoluzioe copernicana: sottoporre la ragione a un tribunale per individuare i limiti della conoscenza
- distinzione tra noumeno (cosa in sè) e fenomeno (ciò che appare)