economia pubblica Flashcards

1
Q

Adam smith

A

Ricchezza delle nazioni-Gli interessi privati riescono a soddisfare anche l’interesse pubblico: situazione economica soddisfacente e sopravvivono solo le imprese efficienti.

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2
Q

Mano invisibile/Laissez faire

A

Lo stato deve interferire il meno possibile. Il mercato è in grado di raggiungere l’equilibrio di piena occupazione, massima produzione al minimo costo, massima efficienza.

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3
Q

Musgrave 3 funzioni

A

Allocativa, distributiva e di stabilizzazione

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4
Q

Funzione Allocativa del sistema pubblico

A

efficienza economica: usare bene le risorse e correggere le distorsioni. Per beni pubblici: spese per produrli, entrate per finanziarli, minimizzare effetti del fallimento di mercato

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5
Q

Funzione distributiva del sistema pubblico

A

Redistribuzione della ricchezza: principio di equità e giustizia distributiva–> trasferimenti monetari, interventi sui prezzi, red. attraverso il sistema fiscale

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6
Q

Funzione di stabilizzazione sis. pub.

A

Mantenre il livello di produzione più vicino possibile a quello di pieno impiego. Uguaglianza domanda e offerta.

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7
Q

Pareto

A

senso debole e forte

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8
Q

Limiti di Pareto

A

Non confrontabili più ottimi, può solo mettere in ordine. Non considere il benessere relativo di più individui

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9
Q

Unanimità

A

raggiunta–> debole, nessuno peggiora e almeno uno migliora
non raggiunta–> non confrontabili
solo astensioni–> partenza già ottimo paretiano

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10
Q

isoquanto

A

diverse possibili combinazioni di input che danno lo stesso livello di output

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11
Q

SMST: saggio marginale di sostituzione tecnica

A

rapporto tra la parte al margine di ciascun input per ottenere lo stesso output: Grado di sostituibilità

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12
Q

Curva di trasformazione

A

Tutti i punti di tangenza tra SMSTa e SMSTb

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13
Q

frontiera delle possibilità produttive

A

irragiungibili, efficienti e inefficienti, data la distribuzione delle risorse e i prezzi

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14
Q

curva di indifferenza

A

diverse combinazioni di output che danno lo stesso livello di utilità

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15
Q

SMS: saggio marginale di sostituizione

A

grado di sostituibilità di 2 output a parità di livello di utilità

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16
Q

curva dei contratti

A

lungo i punti di tangenza tra SMSa e SMSb

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17
Q

efficienza generale (microeconomia)

A

SMSa0SMSb=SMSTa=SMTb=P’/P’’–> produttori max prof al min cos. Consumatori max U

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18
Q

Teorema 1 EB

A

ogni punto di equilibrio in concorrenza perfetta è un ottimo paretiano

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19
Q

Teorema 2 EB

A

Ogni punto sulla forntiera delle possibilità produttive è efficiente, non è detto che sia desiderabile. Allocanod bene le risorse si può raggiungere qualsiasi ottimo paretiano.

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20
Q

Fallimenti di mercato

A

Concorrenza: monopolio
Asimmetria informativa: azzardo morale e selezione avversa
Beni: beni pubblici
effetti su terzi. esternalità
macroeconomia

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21
Q

Monopolio

A
  • max prof, price maker, f=q(p)=Q, 3 tipi di monopolli (risorse, legale e naturale). soluzioni al monopolio (stimolare la concorrenza, trasformare in impresa pubblica, no intervenire regolamentazioene dei prezzi)–>caratteristiche di un mercato con monopolio naturale:sunk cost, poss, di eco di scala, ampia cap prod, alti CF. CMe decr+prod nella fase calante dei costi. Quando interviene lo Stato? Funzione subadditiva: Cm(x)<Ca(x)+Cb(x); costi medi sempre sotto costi marginali; subadditiva multiprodotto; costo incrementale minore–> economie di scopo
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22
Q

Intervento diretto dello stato in caso di monopolio

A

concorrenza per il mercato e impresa pubblica

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23
Q

prezzi applicati da un impresa pubblica

A

First Best: Cmg=P bene prodotto dalla pubblica. sussidi e imposte
Discriminazione di prezzi: far pagare la propria disponibilità. monoprodotto con diversi servizi
Second Best: t=CMe –> Ramsey-Boiteaux –> elasticità

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24
Q

Concorrenza per il mercato

A

Acquistare il diritto di essere monopolista: fare concorrenza prima che si formi il mercato –> aste e buste

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25
Esternalità
positiva, negativa, produzione e consumo. Regolamentazione (standard) e internalizzazione (pigou e coase). Diritto negoziabile (senza costi di transazione e diritti definiti si risolve l'esternalità --> le parti trovano facilmente un accordo) + endowment effect e loss avversion; imposta pigouviana punire o premiare l'esternalità positiva o negativa, sussidiare la perdita per non produrre l'esternalità, non distorce perchè è già distorto dall'esternalità.
26
asimmetria informativa
incompleta: non si conosco tutte le offerte imperfetta: non conoscono le caratteristiche del bene
27
Selezione avversa
Prima del contratto. comportamento opportunistico. omettere difetti--> mercato dei bidoni. Tutti vogiono pagare un prezzo medio, ci sono anche bidoni che abbassano il prezzo medio--> buona qualità esce dal mercato--> si abbassa ulteriormente il prezzo medio e cos' via fino al fallimento del mercato.
28
Azzardo morale
DOPO. Comportamento opportunistico. hidden actions/knowlege Non prendere le precauzioni necessarie dopo la stipula di un'assiurazione, non verificabile. h
29
Soluzioni asimmetria informativa
Obblighi informativi (bene pubblico--> mercato sottoprodurrà); obblighi assiurativi; standard minimi di qualità
30
4 tipi di beni
escludibilità e rivalità--> privati, pubblici, comuni e tariffabili
31
Free rider
Nel mercato privato Nessuno ha incentivo a produrre un bene pubblico nè a pagare per esso
32
Domanda aggregata beni privati
Somma orizzontale. in quilibrio q*=qa+qb
33
Domanda aggregata di beni pubblici
Somma verticale: l'ottimo si ha quando la somma dei BMg=CMg--> se ci sono pochi che domandano il bene pubblico, questi dovranno pagare di più perchè il prezzo non è ripartito su tante persone. p*=Cmg p=Bmg
34
Efficienza S beni pubblici
quando la somma dei SMS=SMT
35
bene meritorio
Beni che pur avendo esternalità positive per la società potrebbero essere sottoconsumati: es istruzione-->imporre il consumo--> paternalismo e libertarlismo
36
Teoria positiva
Capire il fenomeno economico e ciò che lo determina utilizzando semplificazioni matematiche e modelli
37
Teoria normativa
strumenti che permottono di arrivare a una situazione desiderabile. Se questa interessa tutta la collettività allora è un ottimo sociale--
38
Pareto in economia del benessere
è pareto efficiente se è sulla frontiera delle utilità
39
funzione del benessere
BERGSON W=f(Ui)-_> utilità della società; curva di indifferenza sociale; avversione alla disuguaglianza (concavità-->marginalmente decrescente);SMSS; BENTHAM (sum); EGALITARIA (curve puntiformi); RAWLS (min L shaped)
40
come avviene l'Allocazione delle risorse per beni privati e pubblici
beni privati (p contiene le info); beni pubblici (si vota, i rappresentanti votano un bilancio, tanti amministratori)
41
Preferenze individuali per l'offerta di beni pubblici
Differenti(gusti, prezzi, reddito); imposte uniformi, proporzionali, progressiva e regressiva; G=/G* minore utilità; solo una quantità di G erogabile
42
unanimità di WICKSELL
Solo il voto unanime può essere pareto efficiente. imposte di scopo e maggioranza molto qualificata
43
votazioni
maggioranza, coppie alterantive con eliminazione (ballottaggio), ordine di classifica (ciclicità della maggioranza: non sanno decidere univocamente)
44
teorema di arrow
dominio non ristretto, razionalità collettiva, universalità, indipendenza delle alternative rilevanti
45
46
preferenze unimodali
n elettori dispari, si raggiunge una preferenze definita coincidente alla preferenza dell'elettore mediano
47
Welfare state
istituti atti a tutelare gli individui dai rischi sociali ed erogare i diritti della cittadinanza. '800, periodo bismarkiano, movimento dei lavoratori, quano rischi individuali vengono riconosciuti come collettivi
48
criterio di distinzione erogazione WS
chi, come e quanto
49
attori coinvolti nel WS
mercato del lavoro (rap. contrattuale), famiglia (reciprocità), stato (autorità)
50
Modelli
Socialdemocratico (a tutti tutto, indipendentemente da tutto, nessuna scelta di tipo, peso sulla fiscalità pubblica), Liberale (forte ruolo delle assicurazioni, mean testing, prest minime), corporativo (lavoratore al centro delle tutele, prop ai contributi/retribuzioni), mediterraneo (famiglia, dualismo, ritardo base)
51
Misure valutazione WS
defamilizzazione, destratificazione, demercificazione
52
determinati spesa sanitaria
D: aspettativa di vita, elevata elasticità al redditio, esistenza WS; S: tecnologia
53
ragioni intervento pubblico sanità
Bene intermedio (riguarda anche questo U), experience goods, bene privato. equità (merito e primario), efficienza (esternalità e asim info-->assicurazioni)
54
modelli estremi
Privato (mercato, assic volontarie, libere decisioni, ospedali scelti); Pubblico (ridotta libertà di decisione, universalità di offerta)
55
modelli intermedi sistema sanitario
integrato, contrattuale (discreta offerta, req tecnici, contrati x pagamento), a rimborso (ass san obl, con contr, isitituti senza lucro contrattano, tarriffa fissa e rimborso da mutue)
56
tipi di pensione
vecchiaia (età), anzianità (contributi di lavoro), invalidità, superstiti, sociale
57
ragioni intervento pubblico pensioni
efficenza (fallimenti di mercaato, rischio inflazione, esternalità e strumenti di risparmio non adeguati) ed equità (cecità intertemporale, scambio intergenerazionale, std di vita)
58
Ragioni di equità (intervento pubblico pensioni)
previdenziale (per stessa vita lavorativa stessa pensione--> tasso di sostituzione P/Ultima W); Assistenziale (redd min); Attuariale (VAC=VAP)
59
Indicatori di valutazione delle pensioni
tasso di sostituzione (adeguatezza, computo, uniperiodale, R=wH); ricchezza pensionistica netta (convenienza, VAP-VAC); Net present value ratio (VAP/VAC); TIR (Npvr=0 o NSSW=1)
60
sistema pensionistico a capitalizzazione
FULL FUNDED: contributi investiti sul mercato finanziario, nessun patto intergen, contr oggi sono pens di domani, CD (sul lavoratore)-BD(sull'ente), RENDIMENTO
61
sistema a ripartizione
UNFUNDED/Pay as you go: contr oggi pens oggi, patto intergen, priccipalmente BD, ma anche CD, RENDIMENTO
62
stessi rendimenti capitalizzazionee ripartizione
m+n=r
63
effetti sul risparmio
cap non distorce se il rendimento dei contributi è uguale a quello che si sarebbe risparmiato. diverso grado d risparmio, effetto prima generazione.
64
Criteri della ripartizione
contributivo o retributivo
65
misure patti intergenerazionali
tasso fisso di sostituzione, MP/MS fisso, posizioni relative fisse
66
problema sistema pensionistico italiano
invecchiamento della popolazione, riuzione della forza lavoro--> soluzioni: rifrome parametriche, passaggio a capitalizzazione, aumento popolazione attiva (immigrazione), aumento produttività (investimento in capitale umano), capitale fisico (pensione complementare)
67
passaggio a capitalizzazione
effetto ultima generazione, doppio onere contributivo, finanziamento (sui pensionati, collettività o generazioni future)
68
parametriche
ridurre la pensione pro capite, ridurre i percettori, aumentare i contribuenti
69
riforme del ssitema pensionistico italiano
amato, dini, maroni, fornero (1992, '96, '04, '11)
70
Amato
aumento età pensionabile e cambio del metodo di calcolo, tasso sos fisso
71
Dini
introduce metodo contributivo, creare ammontare pensione e aspettativa di vita, media mobile quinquennale del var del PIL, MP/MS fisso. P AUMENTA se..., 18 anni
72
Maroni
incentivi per rimanere a lavoro chi ha raggiunto i requisiti pensionistici.
73
Fornero
abolizione quote, revisione frequente dei coefficienti di trasformaizione, aumento aliquote contributive
74
75
Previdenza integrativa
1 (obbligatoria, pubblica, a ripartizione), 2 (privata, volontaria, capital, ade coll): f.do pens neg, f.do pens chiuso, 3 (priv, vol, cap, ade ind): pip, f.do pens ap.
76
FPNC
coll, territoriali
76
adesione esplicita
6 mesi per idnicare dove mettere il tfr, se tacito
77
FPA
banche, ass, SGR, SIM, ind e coll
78
fondi pensione preesistenti
esistevano prima del dlgs 124/1993
79
curva di lorenz
tanto più la curva è vicina alla retta di perfetta uguaaglianza meno disuguaglianza c'è
80
81
indice di gini
rapporto tra l'are della retta e la curva di lorenz e la somma di questa con l'area fuori dalla curv
82
tipi di programmi per erogazione della pensione sociale
selettivi (mean tsesting, es reddito di cittadinanza), universali (basic income), categoriali
83
reddito vs consumo
il consumo è più stabile, ma non si smette mai di consumare anche senza salario. differenza tra un consumatorio più o meno in gordo a parità di ricchezza.
84
individuo vs famiglia
EB ha focus sugli individui; definire la famiglia, permette di non essere considerato povero a chi non lavora (bambini); reddito equivalente (reddito di cui ogni omponente avrebbe bisogno per mantenere lo stesso stile di vita).
85
scale di equivalenza
econometriche (su spesa), caloriche (su panieri), soggettivi (carratteristiche sogg), pragmatiche (criteri di calcolo semplici)
86
povertà assoluta
ispira scale caloriche, paniere minimo di sussistenza, std di vita sotto un minmo assoluto. ISTAT: povero chi ha spesa per consumi <= alla media pro capite
87
povertà relativa
povero rispetto a media, mediana, fascia
88
misure della povertà
HCR (quantitativo non qualitativo), IGR (qual non quant ind), PGR (HCR*IGR), FGT (avversità alla povertà, più peso ai più poveri).
89
selettivo vs universale
selet: meno costoso, risolve più velocemente, mean testing costoso, asim info, take up, no incentivo a uscire.
90
programmi di contrasto: reddito minimo garantito
universale (indip da Yi), selettivo (a chi ha Yi
91
Programmi di contrasto: dividendo sociale universale
non sottoposto a tassazione, imposta sul reddito
92
programmi di contrasto: imposta negativa sul reddito
redditto con deduzione pari a Y^r
93
modelli organizzativi del decentramento
centralista, regionale (più autonomia alle regioni in certe materie), federalismo (delega dai membri al centrale)
94
ragioni ideologiche decentramento
sussidarietà orizzontale (alla vita comunitaria possono partecipare diversi istituti allo stesso livello gerarchico9 e verticale (dalla più bassa)
95
ragioni politiche decentramento
meccanismi decisionali imperfetti: cittadini più coinvolti, amministratori più responsabili, più facile trattamento differenze territoriali
96
ragioni economiche decentramento
been pubblico locale--> oates e tiebout (federalismo competitivo)
97
Modello di oates
per prreferenze differenziate è meglio un meccanismo di offerta differenziato di beni pubblici; gruppi diversi con preferenze diverse, nello stesso gruppo stesse pref, offerta uniforme, Cmg centrale =Cmg locale, area bene pubblico= area amm locale
98
Modello di Tiebout
non c'è espressione di preferenza dei beni pubblici--> voting by feet --> exit hirschman 1970: loyalty, voice, exit; esistenza di beni pubblici locali, libertà di movimento, conoscenza perfetta dell'offerta altrove, lo spostamento dipende solo dall'offerta di b pu, b pu loc non generano esternalità, rendimenti costanti, n sufficiente di località.
99
Federalismo competitivo
se il governo vuole max il G, il gov loc limita la press fisc. Per tiebout il cittadino andrebbe dove la pressione è meno elevata--> concorrenza orizzontale. Political accountability: quando due loc in competizione, non conferma per non efficienza, incentivo all'efficienza
100
funzioni ai livelli di governo
allocativa (distinzione pubblici puri e locali), stabilizzazione (loc talmente piccoli che non incidono sulla macroeco), distributiva (loc: trattamento diverso dei poveri, mobilità territoriale)
101
fonti di finanziamento del governo locale
tasse e tariffe (principio del beneficio), addizionale (aliquota loc in più su quella centrale, imposta), sovraimposta (imposta ulteriore sul gettito riscosso dal centrale), Compartecipazione (imposta, quota di gettito centrale devoluta al locale), imposte proprie e trasferimento
102
Caratteristiche Trasferimenti governi locali
Misura (discrezionali, automatici), uso (condizioani, non cond), modalità (a somma fissa, compartecipati), quantità (limitati, non limitati)
103
effetti dei trasferimenti
addizionalità diretta netta (beni non prodotti), addizionaità indiretta netta (diversificare domanda), spiazzamento (finanziare già esistenti)
104
grafici trasferimento
non condizionato a somma fisso (spostamento verso l'alto parallelo), compaartecipato non limitato (rotazione verso destra), compartecipato limitato (stringente, al punto dove smette di essere erogato non stringente, torna parallelo)
105
modello della spesa storica
a ogni ente viene data la somma pari alla spesa che ha deciso di sostenere; se il governo locale è inefficiente il centrale ripiana l'inefficienza. l'aliquota locale non incide
106
modello della performance
tiene in considerazione il gettito medio locale: ogni gov loc ha a disposizione stesse risorse, chi è meno efficiente offrirà meno servizi. aliquota locale non incide sulla dotazione, nesssun incentivo a variare
107
modello della capacità
cerca responsabilizzazione fiscale: se t
108
modello del potenziale
premiare l'impegno fisale, la dotazione di pende dall'aliquota fiscale.
109
tassonomia entrate pubbliche
sfrera privatistica (originarie): prezzo privato, quasi privato, tariffa; sfera pubblica (derivate): tasse, contributi, imposte
110
sist trib: efficienza economica
riduzione al minimo degli effetti distorsivi, l'imposta neutrale è solo quella che ha effetto reddito, sono a somma fissa , è impossibile cambiare la base imponibile
111
sist trib: sempplicità amministrativa
costi più bassi possibile, costi diretti (funzionamento sistema) e indiretti (ai contribuenti)
112
sist trib: trasparenza politica
chiarezza nell'uso delle risorse accumulate attraverso la fiscalità . non nascondere vero costo dei servizi
112
sist trib: flessibilità
capacità di reaggire velocemente ai cambiamenti del ciclo economico (automatica: imposta progressiva; non auto: aggiustare aliq)
113
sist trib: equità
trattamenti uguali per diversi contribuenti. equità orizzontale (pagare lo stesso per stesso livello), e verticale (pagare in base alla propria disponibilità--> principio di capacità contributiva: serve anche la redistribuzione del reddito)
114
principio del beneficio
il costo dei beni pubblici dovrebbe essere commisurato al beneficio tratto dal loro uso--> free riding, finanziamento meritori e privati (con est pos); difficle individuare il p-imp per ciascun individuo
115
elementi costitutivi dell'imposta
presupposto d'imposta (reddito), soggetto passivo, base imponibile (ad valorem, monetaria o specifica, fisica, accisa), aliquota (ad valorem, % o specifica, monetaria), debito d'imposta
116
imposta proporzionale
aliquota marginale e media coincidono
117
imposta progressiva
aliquota me>mg
118
imposta regressiva
aliquota me
119
effetti delle imposte: perdita secca
perdita di benessere/utilità dovuta a distorzione del prezzo (puro eff redd neutrale; eff sost: effetti allocativi)--> eccesso di pressione
120
imposta ad valorem sul consumo
curva di domanda ruota verso io basso
120
imposta specifica (accisa) sulla produzione
curva di offerta si sposta parallelamente verso l'alto
121
imposte neutrali e comportamento del consumatore
imposte neutrali quelle che la cui base imponibile non dipende dal comportamento del consumatore, nessun effetto sull'edfficienza ma fortemente regressive
122
effetti allocativi dell'imposta
scelta di lavoro e tempo libero, consumo e risparmio, e beni diversi
123
Offerta di lavoro con imposta fissa
a parità di sacrificio l'imposta fissa ha un gettito maggiore rispetto all'imposta sul salario (a parità di gettio, sacrificio minore). ER: più lavoro ES: meno lavoro
124
consumo e risparmio imposta su tutte le fonti di reddito
cambia intercetta e inclinazione. distanza orizzontale=gettito dell'imposta in termini di x
125
consumo e risparmio imposta sul consumo
cambia intercetta ma non inclinazione. a parità di sacrificio produce più gettito rispetto all'imposta su tutte le fonti di reddito. STESSO RISULTATO PER IMPOSTA SU REDDITO SOLO DA LAVORO
126
beni di consumo: imposta diretta e indiretta
indiretta: si aggiunge al p del bene. diretta: toglie al reddito Teorema di Barone: a parità di sacrificio la diretta produce un gettito maggiore
127
comportamenti del consumatore per ridurre il debito d'impsota
rimozioni (comportamenti per recuperare l'ottimo), percussione (individuazione del sogg pass), traslazione (spostare il soggetto su cui grava l'impsota), elusione (sfrutta le leggi), erosione (es. redditi agevolati), evasione, incidenza (su chi grava effettivamente)
128
cuneo tra i prezzi
l'effetto dell'imposta in un mercato concorrenziale dipende dal cuneo fra i prezzi (differenza tra il prezzo pagato dai consumatori e il prezzo ricevuto dai produttori)
128
imposta specifica e ad valorem in monopolio
in con perf stesso risultato di q post-imposta; in monopolio ad valorem dà luoggo a un livello di produzione più alto
129
imposte equivalenti
imposta sul consumo=imposta sul reddito (tutta la vita) iva (senza esenzione da inv)= imosta sul reddito iva (con esenzione da inv)= imposta sul consumo
130
tassazione ottimale (H-L)
tassare tutti i beni (compreso L) riduce il valore della dotazione di tempo, inoltre con wH sarebbe equivalente ad un'imposta fissa (non distorsiva)
131
trade off imposta
tanto mggiore è la progressività, minore è la disuguaglianza e maggiore è l'inefficienza
132
ramsey
aliquote inversamente proporzionali all'elasticità
133
imposta reale
fiscalmente mno evoluti: olpisce in maniera diversa le diverse tipologie di reddito
134
imposta complessiva
colpisce il reddito complessivo, differenzia in base anche alla situazione soggettiva , determinare la no tax area, impo fisc progressiva
135
progressività e unità impositiva
reddito individuale, cumulo dei redditi, splitting, quoziente familiare
136
valore pieno e aggiunto
imposta monofase sul valore pieno: una sola volta durante il processo sul valore pieno imposta plurifase..................... Imposta plurifase sul valore aggiunto: più volte lungo la catena e colpisce il valore aggiuntivo che ogni fase conferisce
137
imposta sulle società
classico: tassazione degli utili con aliquota socetaria e dei dividendi distribuiti con aliquota reddito individuale integrazione completa: l'utile societario rientra nella base imponibile della imposta individuale (neutrale alla distribuzione di utili) credito dell'imposta: l'imposta sugli utili è credito d'imposta sull'imposta individuale
138
tax gap
differenza tra contributi dovuti ed effettivamente versati. assassement e collection.
139
propensione al tax gap
tax gap/ G teorico
139