domande seminari Flashcards

1
Q
  1. Qual è la modalità di trasmissione della sindrome adrenogenitale?
    a) Autosomica recessiva
    b) Autosomica dominante
    c) X-linked recessiva
    d) X-linked dominante
    e) La sindrome adrenogenitale non è una condizione mendeliana
A

a) Autosomica recessiva

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2
Q
  1. Il deficit di quale enzima è più frequentemente coinvolto nella sindrome adrenogenitale?
    a) 21-idrossilasi
    b) 17-idrossilasi
    c) 11-beta idrossilasi
    d) 3-beta idrossisteroide deidrogenasi
    e) Desmolasi
A

a) 21-idrossilasi

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3
Q
  1. Qual è la conseguenza principale della carenza enzimatica nella sindrome adrenogenitale?
    a) Aumento dei livelli di cortisolo
    b) Aumento dei livelli di aldosterone
    c) Accumulo di androgeni
    d) Aumento dei livelli di estrogeni
    e) Riduzione della secrezione di ormoni surrenalici
A

c) Accumulo di androgeni

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4
Q
  1. Indicare quale delle seguenti affermazioni è VERA:
    a) La classificazione di Prader fornisce i range di concentrazione di 17-idrossiprogesterone utili per la diagnosi biochimica della sindrome adrenogenitale
    b) Due genitori eterozigoti per varianti associate alla forma classica della sindrome adrenogenitale hanno il 50% di probabilità di avere figli sani
    c) Il gene coinvolto nella sindrome adrenogenitale si localizza nel cluster dei geni del complesso maggiore di istocompatibilità di classe III
    d) I dati biochimici sono sufficienti per formulare la diagnosi di sindrome adrenogenitale
    e) Nessuna delle precedenti
A

c) Il gene coinvolto nella sindrome adrenogenitale si localizza nel cluster dei geni del complesso maggiore di istocompatibilità di classe III

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5
Q
  1. Quale tipo di mutazione è più comunemente associato alla sindrome adrenogenitale?
    a) Delezione
    b) Inversione
    c) Duplicazione
    d) Eventi di conversione genica
    e) Traslocazione
A

d) Eventi di conversione genica

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6
Q
  1. Quale condizione è più spesso associata alla forma non classica della sindrome adrenogenitale?
    a) Sindrome da perdita di sali
    b) Pubertà precoce
    c) Virilizzazione dei genitali esterni
    d) Sindrome di Ehlers-Danlos
    e) Sindrome da insensibilità parziale agli androgeni
A

b) Pubertà precoce

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7
Q
  1. Quale test diagnostico è comunemente utilizzato per la sindrome adrenogenitale?
    a) Test di stimolazione corticosurrenalica
    b) Test di soppressione con desametasone
    c) Test di stimolazione con ACTH sintetico
    d) Test di secrezione di renina
    e) Test di stimolazione con ormone luteinizzante (LH)
A

c) Test di stimolazione con ACTH sintetico

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8
Q
  1. Qual è il gene il cui deficit causa la forma più frequente della sindrome adrenogenitale?
    a) SOX9
    b) NR5A1
    c) CYP21A2
    d) TNXB
    e) CYP11A1
A

c) CYP21A2

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9
Q
  1. Su quale test si basa la diagnosi molecolare della sindrome adrenogenitale?
    a) Real-Time PCR
    b) MLPA
    c) Sequenziamento Sanger preceduto da PCR long-range
    d) Analisi di frammenti
    e) Sono vere la B) e la C)
A

e) Sono vere la B) e la C)

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10
Q
  1. Qual è l’effetto della carenza di 21-idrossilasi sulla produzione di aldosterone?
    a) Aumento
    b) Diminuzione
    c) Nessun effetto
    d) Aumento transitorio seguito da diminuzione
    e) Variazione casuale
A

a) Aumento

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11
Q
  1. Non viene considerata una RASopatia:
    a) Costello
    b) Noonan
    c) Meier-Gorlin
    d) Sindrome di Mazzanti
    e) Legius Syndrome
A

c) Meier-Gorlin

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12
Q
  1. Quali tra questi non è un tratto fenotipico tipico delle RASopatie:
    a) Cardiopatie congenite
    b) Facies peculiare
    c) Autismo
    d) Ritardo di crescita
    e) Anomalie ectodermiche
A

c) Autismo

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13
Q
  1. Nelle RASopatie la maggior parte delle mutazioni patogeniche hanno come effetto:
    a) Iperattivazione del pathway RAS/MAPK
    b) Inibizione del pathway RAS/MAPK
    c) Inattivazione delle proteine MAPK
    d) Inattivazione della proteina ERK
    e) Inattivazione delle proteine RAS
A

a) Iperattivazione del pathway RAS/MAPK

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14
Q
  1. Nella sindrome di Costello:
    a) Si osserva eterogeneità genetica
    b) Si osserva eterogenetià clinica
    c) Si osserva eterogeneità allelica
    d) È coinvolta una singola mutazione del gene KRAS
    e) È coinvolta una singola mutazione del gene HRAS
A

e) È coinvolta una singola mutazione del gene HRAS (NON è VERO!!!!!!!!!!!)

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15
Q
  1. Nella Cardio-Facio-Cutanea:
    a) Si osservano prevalentemente casi sporadici con mutazioni de novo insorte durante la gametogenesi paterna
    b) Si osservano prevalentemente casi sporadici con mutazioni de novo insorte durante la gametogenesi materna
    c) Si osservano prevalentemente casi familiari
    d) Si osservano per la maggior parte die casi mutazioni in KRAS
    e) Non si osserva eterogeneità genetica
A

a) Si osservano prevalentemente casi sporadici con mutazioni de novo insorte durante la gametogenesi paterna

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16
Q
  1. In quale delle seguenti si osserva un significativo aumento del rischio di sviluppare tumori:
    a) Noonan
    b) Leopard
    c) NF1
    d) Cardiofaciocutanea
    e) Costello
A

Costello

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17
Q
  1. Mutazioni somatiche dei principali geni che codificano per componenti del pathway RAS/MAPK sono responsabili di:
    a) Fenotipi più gravi
    b) Fenotipi più lievi
    c) Processi di tumorigenesi
    d) Nessuna delle precedenti
    e) Sono valide a + c
A

Processi di tumorigenesi

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18
Q
  1. Nella sindrome di Noonan:
    a) Le mutazioni a carico di PTPN11 sono per lo più missenso e si riscontrano in pazienti con bassa statura, stenosi della valvola polmonare e JMML.
    b) Mutazioni in SOS1 e RAF1 rispettivamente si riscontrano in pazienti con anomalie ectodermiche e cardiomiopatia ipertrofica.
    c) I pazienti positivi per PTPN11 tendono ad avere bassa statura, mentre quelli SOS1 positivi hanno solitamente statura normale.
    d) Sono tutte vere
    e) Sono tutte false
A

D) sono tutte vere!

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19
Q
  1. Nella NSLH il principale gene coinvolto codifica per:
    a) SCRIB
    b) RAF
    c) SHOC3
    d) PPP1CB
    e) SHOC2
A

) SHOC2

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20
Q
  1. Quale tra le seguenti non è una strategia terapeutica valida nel trattamento delle RASopatie?
    a) Inibitori di MEK
    b) Inibitori delle proteina RAS
    c) Inibitori allosterici di PTPN11
    d) solo la scelta b + c
    e) Inibitori allosterici di PTPN11 specificatamente per la sindrome di Noonan
A

solo la scelta b + c

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21
Q

1) Le SCA autosomiche dominanti (ADCA) sono causate principalmente da…?
A) Varianti missenso
B) Delezioni
C) Espansioni di triplette CAG su regioni codificanti
D) Duplicazioni
E) Varianti LoF

A

Espansioni di triplette CAG su regioni codificanti

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22
Q

2) Qual è la principale alterazione cellulare che avviene nelle cellule del Purkinje nei soggetti affetti da SCA da poliQ?
A) Degenerazione dei microtubuli
B) Alterazione del proteosoma
C) Accumulo di fibre proteiche mal ripiegate
D) Aumento dei ROS
E) Degenerazione lisosomiale

A

Accumulo di fibre proteiche mal ripiegate

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23
Q

3) Quali eredo atassie sono associate al fenomeno dell’anticipazione ?
A) Le atassie X-linked
B) Tutte le ARCA
C) Le ARCA causate da espansioni di triplette
D) Tutte le ADCA
E) Le ADCA causate da espansioni di triplette CAG su regioni codificanti

A

Le ADCA causate da espansioni di triplette CAG su regioni codificanti

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24
Q

4) Qual è il principale sintomo nei soggetti affetti da SCA ?
A) Difficoltà nella respirazione
B) Atassia
C) Epilessia
D) Disartria
E) Disfagia

A

Atassia

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25
5) Nei modelli murini per SCA2 che presentavano 100 espansioni CAG è stato possibile evidenziare quale alterazione nel cervelletto ? A) Alterazioni vascolari B) Alterazioni strutturali delle cellule del Purkinje C) Alterazioni dei motoneuroni D) Alterazioni degli astrociti E) Aumento dello stress ossidativo
Alterazioni strutturali delle cellule del Purkinje
26
6) L’atassia spinocerebellare di tipo 10 (SCA10) è associata fortemente a un effetto del fondatore, descrivendo tale patologia principalmente all’interno di quali paesi? A) Grecia B) Italia C) Messico e alcuni paesi dell’America Latina D) Spagna e Portogallo E) India
Messico e alcuni paesi dell’America Latina
27
7) L’atassia spinocerebellare di tipo 13 (SCA 13) è associata alla perdita di funzione di …? A) Un fattore trascrizionale B) Una RBN C) Un canale del potassio voltaggio dipendente D) Un recettore per il glutammato E) DNMT1
Un canale del potassio voltaggio dipendente
28
8) Nella AVED (atassia con deficit isolato da vitamina E) i soggetti affetti hanno un deficit da vitamina E causato da cosa ? A) Assenza dell’alfa tocoferolo protein trasferasi B) Mancato assorbimento della vitamina E a livello intestinale C) Assenza del trasportatore ABCA1/G4 D) Dieta povera di vitamina E E) Alterazioni nella struttura proteica dell’alfa tocoferolo protein trasferasi con conseguente perdita di funzione
Assenza dell’alfa tocoferolo protein trasferasi (in resltà è Alpha Tochopherol TRANSFER PROTEIN!!!) Trasferisce tocoferolo da chilomicron remnant a VLDL attraverso lisosomi. In sua assenza tocoferolo rimane intrappolato nei lisosomi e viene coniugato con solfato/glucuronato ed espulso nelle urine. https://www.researchgate.net/figure/Absorption-transport-and-metabolism-of-vitamin-E-The-route-of-vitamin-E-after-oral_fig2_296704845
29
9) Per diagnosticare le SCA causate da espansioni di triplette in regioni codificanti o espansioni di sequenze ripetute in regioni introniche viene adoperata quale tecnica ? A) MLPA B) Sequenziamento Sanger C) NGS D) MSI E) Repeat Primed PCR
Repeat Primed PCR
30
10) Nell’atassia di Friederich, oltre a una notevole diminuzione della funzionalità della fratassina vi è anche la perdita di un fattore trascrizionale ad attività antiossidante. Quale ? A) CIC B) NRF2 C) SP1 D) TBP E) TAF
NRF2
31
1. Quale è il gene causativo dell’ acondroplasia? IL-19 MMP9 KIF5 FGFR3 COL01
FGFR3
32
2. Da genitori affetti da acondroplasia possono nascere figli sani nel 10% dei casi NO nel 50% dei casi nel 25% dei casi nel 5% dei casi
nel 25% dei casi
33
3. L acondroplasia è causata da: varianti Frameshift varianti Missenso Duplicazioni Delezioni Traslocazioni
varianti Missenso
34
4. Quale tecnica può essere utilizzata per diagnosticare acondroplasia/ipocondroplasia Cariotipo Real-time PCR Sequenziamento SANGER Analisi STR MLPA
Sequenziamento SANGER
35
5. Quale delle seguenti caratteristiche NON appartiene al paziente con acondroplasia Prognatismo Bassa statura Rizomelia Stenosi del foramen magnum Polidattilia
Polidattilia
36
6. L’ipocondroplasia NON è Una patologia autosomica dominante Una patologia a penetranza completa Una patologia invalidante Una patologia a penetranza incompleta Una patologia che può essere letale embrionale
Una patologia a penetranza incompleta
37
7. La variante causativa di acondroplasia è di tipo Loss of function Gain of function Dinamico Frameshift Sinonima
Gain of function
38
8. Quale aspetto va maggiormente attenzionato durante la gravidanza di una paziente acondroplasica Sesso del nascituro Età della madre Ipertricosi Problemi respiratori Possibilità di compressioni midollari
Possibilità di compressioni midollari
39
9. Il tipo cellulare coinvolto nella patologia (acondroplasia) è Fibroblasto Mieloblasto Eritrocita Osteoblasto Condrocita
Condrocita
40
10. Quale è la frequenza dell’acondroplasia nella popolazione 1:10.000 1:100.000 1:35.000 1.60.000 1.1.000.000
1:35.000
41
1. Qual è l’incidenza della Sindrome di Prader-Willi? A. 1/10.000 B. 1/5.000 C. 1/20.000 D. 1/30.000 E. 1/40.000
A. 1/10.000
42
2. Qual è la regione critica della sindrome di Prader-Willi? A. 15q11-q13 B. 15q11 C. 15q13 D. 15p11 E. 15p13
15q11-q13
43
3. Qual è la causa genetica più comune della sindrome di Prader-Willi? A. Delezione del 15q paterno B. Disomia uniparentale materna del cromosoma 15 C. Delezione dell’imprinting center paterno D. Epimutazione dell’imprinting center E. Nessuna delle risposte precedenti
Delezione del 15q paterno
44
4. Qual è la frequenza dei casi di sindrome di Prader-Willi causati da disomia uniparentale materna del cromosoma 15? A. 35% B. 80% C. 60% D. 90% E. 20%
A. 35%
45
5. Qual è la frequenza dei casi di sindrome di Prader-Willi causati da delezione dell’imprinting center paterno? A. 1% B. 5% C. 10% D. 20% E. 30%
A. 1%
46
6. Qual è la frequenza dei casi di sindrome di Prader-Willi causati da epimutazione dell’imprinting center A. 4% B. 10% C. 15% D. 20% E. 30%
A. 4%
47
7. Secondo i criteri di Gunay-Aygun tra 1 mese e i 2 anni si dovrebbe sospettare la sindrome di Prader-Willi in presenza di: A. Ipotonia con scarso appetito e suzione ipovalida nel periodo neonatale B. Ritardo nello sviluppo C. A e B D. Alimentazione eccessiva con obesità centrale, se non controllata esternamente E. Deficit cognitivo, di solito disabilità intellettiva lieve
C. A e B
48
8. Nei pazienti con sindrome di Prader-Willi l’ipotonia infantile è presente nel: A. 95-100% dei casi B. 80% dei casi C. 70% dei casi D. 60% dei casi E. 50% dei casi
95-100% dei casi
49
9. Qual è il test di primo livello per la diagnosi della sindrome di Prader-Willi? A. MS-MLPA B. MS-PCR C. Oligo-SNP Array D. Array-CGH E. FISH
MS-MLPA
50
10. Nei pazienti con Sindrome di Prader-Willi l’MS-MLPA A. Non permette di distinguere i casi di disomia uniparentale ed epimutazione B. Permette di distinguere i casi di disomia uniparentale ed epimutazione C. Non permette di distinguere i casi di delezione del 15q e disomia uniparentale D. Non permette di distinguere i casi di delezione del 15q ed epimutazione E. Non permette di distinguere i casi di delezione dell’imprinting center ed epimutazione
Non permette di distinguere i casi di disomia uniparentale ed epimutazione
51
La sindrome di Von Hippel-Lindau è una a. malattia da mutazioni dinamiche b. cromatinopatia c. sindrome tumorale ereditaria d. sindrome da difetto dei recettori per i fattori di crescita dei fibroblasti e. RASopatia
. sindrome tumorale ereditaria
52
2) L’ereditarietà della sindrome di Von Hippel-Lindau è di tipo a. autosomico dominante b. autosomico recessivo c. X-linked dominante d. X-linked recessiva e. mitocondriale
a. autosomico dominante
53
Nelle manifestazioni cliniche della Von Hippel-Lindau si osserva il fenomeno a. dell’anticipazione b. della penetranza completa intorno ai 60 anni ed espressività variabile c. del difetto di penetranza d. dell’eterogeneità genetica e. complementazione genica
della penetranza completa intorno ai 60 anni ed espressività variabile
54
Le manifestazioni cliniche della Von Hippel-Lindau sono perlopiù: a. un aspetto peculiare del capo e del volto, ipotonia, padiglioni auricolari piccoli e deficit cognitivo di grado variabile b. ritardo di crescita, macchie cutanee, anomalie genitali e ritardo psicomotorio c. indebolimento simmetrico dei muscoli con graduale perdita della deambulazione d. epilessia con crisi febbrili e. emangioblastoma retinico e del SNC, cisti e carcinoma renale, feocromocitomi e paragangliomi
emangioblastoma retinico e del SNC, cisti e carcinoma renale, feocromocitomi e paragangliomi
55
) Nella Von Hippel-Lindau, la completa perdita di pVHL in cellule sensibili, causa l’alterazione di più meccanismi molecolari che conducono all’autonomia cellulare e graduale tumorigenesi. La funzione canonica della pVHL è: a. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore di trascrizione glur-1, coinvolto nel metabolismo del glucosio b. legare elementi strutturali della matrice extracellulare coinvolti nei processi metastatici. c. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore inducibile dall’ipossia (HIF) quando presente l’ossigeno d. legare proteine di membrana coinvolte nella giunzione cellulare e. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore pH acido dipendente
c. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore inducibile dall’ipossia (HIF) quando presente l’ossigeno
56
6) Nella sindrome tumorale ereditaria di Von Hippel-Lindau: a. esiste una correlazione genotipo-fenotipo età dipendente b. non esiste una correlazione genotipo-fenotipo c. non è stata ancora studiata una correlazione genotipo-fenotipo d. è difficile stabilire una correlazione genotipo-fenotipo e. esiste una correlazione genotipo-fenotipo
e. esiste una correlazione genotipo-fenotipo
57
Nella sindrome di Von Hippel-Lindau, la terapia d’elezione per il trattamento dei tumori è la chirurgia. Recentemente (2021), però, è stato approvato dalla FDA un farmaco, il belzutifan, che è un inibitore a. della proteina VHL b. del fattore di ipossia inducibile c. di una ciclina d. del fattore di crescita piastrinico e. di un fattore di crescita dei fibroblasti
b. del fattore di ipossia inducibile
58
8) Variazioni patogenetiche del gene VHL sono responsabili: a. solo della Von Hippel-Lindau b. della Von Hippel-Lindau e della eritrocitosi di Chuvash c. della sindrome da inappropriata secrezione di vasopressina d. della sindrome da inappropriata secrezione di vasopressina e del rene policistico e. dell’acondroplasia
b. della Von Hippel-Lindau e della eritrocitosi di Chuvash (perché? :) )
59
9) Il meccanismo patogenetico alla base della sindrome di Von Hippel-Lindau è: a. l’accumulo citoplasmatico della proteina VHL tronca tossica b. l’accumulo nucleare dell’mRNA VHL c. la perdita di eterozigosi del gene VHL d. l’up-regolazione dell’espressione di VHL e. la down-regolazione dell’espressione di VHL
c. la perdita di eterozigosi del gene VHL
60
10) Per la diagnosi di Von Hippel-Lindau quali sono le analisi molecolari appropriate? a. Whole exome sequencing b. Pannelli (diagnosi differenziale con numerose sindromi). c. Whole genome sequencing d. il sequenziamento diretto di VHL (gene di piccole dimensioni), MLPA, pannelli e. SNP-array
d. il sequenziamento diretto di VHL (gene di piccole dimensioni), MLPA, pannelli
61
L'ossificazione anticipata di quale sutura cranica è più suggestiva di una causa monogenica? a. Coronale b. Sagittale c. Lambdoidea d. Metopica e. Sagittale o metopica
a. Coronale
62
Quale sutura cranica è ossificata precocemente in un caso di scafocefalia? a. Coronale b. Sagittale c. Lambdoidea d. Metopica e. Suture multiple
b. Sagittale
63
Quale di questi quadri clinici non si associa a varianti in geni FGFR? a. Sindrome di Apert b. Acondroplasia c. Displasia tanatofora d. Sindrome di Muenke e. Sindrome di Saethre-Chotzen
c. Sindrome di Saethre-Chotzen
64
Qual è il principale meccanismo che si crede alla base dell’alta incidenza delle sindromi FGFR de novo? a. Selezione positiva dei gameti con la nuova mutazione nella gametogenesi maschile b. Selezione positiva dei gameti con la nuova mutazione nella gametogenesi femminile c. Maggiore fitness riproduttiva dei soggetti con la sindrome d. La particolare posizione dei geni all’interno del genoma favorisce l’insorgenza di nuove mutazioni e. A+c
a. Selezione positiva dei gameti con la nuova mutazione nella gametogenesi maschile
65
In una popolazione di pazienti con craniostenosi associata ai geni FGFR quale dei seguenti esami strumentali ti aspetteresti alterato con maggiore frequenza? a. Ecocardiogramma b. Densitometria ossea c. Elettroencefalogramma d. Ecografia urinaria e. Esame audiometrico
e. Esame audiometrico
66
In bambino di 6 mesi il neurochirurgo rileva l’ossificazione della sutura coronale destra e richiede una consulenza genetica. Alla valutazione clinica lo sviluppo psicomotorio è regolare per l’età e non sono presenti caratteristiche morfologiche peculiari. Quale tra i seguenti approcci iniziali è il più appropriato? a. Sequenziamento dell’esoma b. Array-CGH c. Sequenziamento del gene FGFR2 d. Sequenziamento di un pannello di geni associati a craniostenosi e. Nessun test genetico e rivalutazione del bambino nel tempo
d. Sequenziamento di un pannello di geni associati a craniostenosi
67
Quale delle seguenti sindromi con craniostenosi si associa più frequentemente a sindattilia? a. Crouzon b. Apert c. Jackson-Weiss d. Saethre-Chotzen e. O’Malley
b. Apert
68
Quale tra le seguenti sindromi genetiche si associa più spesso alla cosiddetta deformità cranica a trifoglio (cloverleaf deformity)? a. Crouzon b. Muenke c. Carpenter d. Craniofrontonasale e. Saethre-Chotzen
a. Carpenter
69
Quale tra i seguenti non è un obiettivo della terapia chirurgica delle craniostenosi? a. Curare l’aspetto estetico del paziente b. Ridurre la pressione endocranica c. Intervenire dopo i 12 mesi di vita in modo da salvaguardare la crescita dell’encefalo d. Consentire un adeguato sviluppo psicomotorio e. Tutti i precedenti sono obiettivi della terapia neurochirurgica
c. Intervenire dopo i 12 mesi di vita in modo da salvaguardare la crescita dell’encefalo
70
Qual è il principale meccanismo patogenetico delle varianti nei geni FGFR causative di craniostenosi? a. Aploinsufficienza b. Acquisto di funzione c. Effetto dominante negativo d. Emizigosi per allele null e. Mutazione somatica
b. Acquisto di funzione
71
Quale via di segnalazione è particolarmente importante nel differenziamento delle cellule staminali della sutura coronale? a. WNT b. SHH c. RAS/MAPK d. Nanog e. JAK/STAT
b. SHH
72
In quale/i di queste suture craniche è presente una popolazione di cellule staminali sutura-specifica? a. Sagittale b. Lambdoidea c. Metopica d. Coronale e. Coronale e sagittale
Coronale
73
1. La malattia di Huntington A) Appartiene al gruppo delle poliglutaminopatie B) l’espansione ricade nella porzione non codificante del gene HTT C) è una malattia genetica neurodegenerativa D) A+C E) B+C
D) A+C
74
2. Qual è la causa principale dei sintomi nella malattia di Huntington? A) Degenerazione della corteccia cerebrale B) Accumulo di proteina amiloide C) Perdita di neuroni dello striato D) Attivazione eccessiva del sistema immunitario E) Deficienza di dopamina
C) Perdita di neuroni dello striato
75
3. Quali sono i sintomi clinici della malattia di Huntington? A) disturbi motori B) disturbi della personalità C) disturbi di tipo cognitivo D) A+B E) A+B+C
E) A+B+C
76
4. A quale età generalmente compaiono i primi sintomi della malattia di Huntington? A) Prima dei 10 anni B) 10-20 anni C) 30-50 anni D) 50-70 anni E) Dopo i 70 anni
C) 30-50 anni
77
5. Qual è la modalità di trasmissione della malattia di Huntington? A) Autosomico recessivo B) Dominante legato al sesso C) Autosomico dominante D) Recessivo legato al sesso E) Mitocondriale
C) Autosomico dominante
78
6. Quale gene è mutato nella malattia di Huntington? A) FMR1 B) HTT C) ATXN1 D) C9ORF72 E) TBP
B) HTT
79
7. dov’è localizzato il gene HTT? A) 4p B) 4q C) 7p D) 9q E) 1p
A) 4p
80
8. Qual è il numero medio di ripetizioni CAG nel gene HTT in una persona affetta da malattia di Huntington? A) Meno di 15 ripetizioni B) 15-25 ripetizioni C) 26-35 ripetizioni D) Più di 36 ripetizioni E) 100 ripetizioni
D) Più di 36 ripetizioni
81
9. Quale esame è utilizzato per confermare la diagnosi di malattia di Huntington? A) array-CGH B) MLPA C) PCR ed analisi della lunghezza dei prodotti amplificati D) MS-MLPA E) QF-PCR
C) PCR ed analisi della lunghezza dei prodotti amplificati
82
10. Qual è l'aspettativa di vita media dopo l'inizio dei sintomi della malattia di Huntington? A) 5-10 anni B) 10-20 anni C) 20-30 anni D) 30-40 anni E) Più di 50 anni
B) 10-20 anni
83
1.Qual è la causa principale della sindrome di Williams? - A. Mutazione nel cromosoma 21 - B. Delezione di una regione del cromosoma 7 - C. Duplicazione del cromosoma X - D. Mutazione nel gene FMR1 - E. Delezione del cromosoma 22
- B. Delezione di una regione del cromosoma 7
84
2. La sindrome di Williams è generalmente associata a quale tipo di comportamento sociale? - A. Isolamento sociale - B. Aggressività - C. Socievolezza estrema - D. Timidezza - E. Indifferenza emotiva
- C. Socievolezza estrema
85
3. Quale problema cardiaco è comune nei pazienti con sindrome di Williams? - A. Difetto del setto atriale - B. Stenosi sopravalvolare dell’aorta - C. Cardiomiopatia ipertrofica - D. Difetto del setto ventricolare - E. Prolasso della valvola mitrale
- B. Stenosi sopravalvolare dell’aorta
86
4. Quale area dello sviluppo è spesso ritardata nei bambini con sindrome di Williams? - A. Sviluppo motorio grossolano - B. Sviluppo del linguaggio - C. Sviluppo visuo-spaziale - D. Sviluppo della memoria - E. Sviluppo della lettura
- C. Sviluppo visuo-spaziale
87
5. Quale gene è comunemente coinvolto nella sindrome di Williams? - A. Gene SRY - B. Gene CFTR - C. Gene ELN - D. Gene DMD - E. Gene BRCA1
- C. Gene ELN
88
6. Qual è la prevalenza stimata della sindrome di Williams nella popolazione? - A. 1 su 500 - B. 1 su 1.000 - C. 1 su 10.000 - D. 1 su 20.000 - E. 1 su 50.000
- D. 1 su 20.000
89
7. Quale dei seguenti problemi è comune nei pazienti con sindrome di Williams? - A. Diabete di tipo 2 - B. Ipertensione - C. Problemi renali - D. Problemi alla tiroide - E. Allergie alimentari
- C. Problemi renali
90
8. Quale test diagnostico è utilizzato per confermare la sindrome di Williams? - A. Analisi del sangue - B. Array CGH - C. Risonanza magnetica - D. Elettroencefalogramma - E. Ecocardiogramma
- B. Array CGH
91
9. Quale capacità cognitiva è spesso meno compromessa nei pazienti con sindrome di Williams? - A. Capacità di calcolo - B. Capacità verbale - C. Capacità di memoria a breve termine - D. Capacità visuo-spaziale - E. Capacità di problem solving
- B. Capacità verbale
92
10. Quale delle seguenti caratteristiche è spesso presente nei bambini con sindrome di Williams? - A. Ipercalcemia - B. Ipocalcemia - C. Iperglicemia - D. Ipoglicemia - E. Ipotiroidismo
- A. Ipercalcemia
93
1. Le ciliopatie: a. Sono causate da alterazioni solo delle cilia motili b. Sono causate da alterazioni solo del cilio primario c. Sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche causate da un'alterazione strutturale o funzionale delle cilia d. Non sono causate da varianti patogenetiche in geni codificati per proteine strutturali del cilio primario e. Sono causate da varianti patogenetiche in meno di 10 geni
Sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche causate da un'alterazione strutturale o funzionale delle cilia
94
2. Il cilio primario: a. è un unico organello simile a un capello, di lunghezza variabile (1-9 μm) b. è presente solo nei linfociti, granulociti, epatociti e cellule acinose c. una sua disfunzione non si associa mai a retinopatia d. il trasposporto intraflagellare (IFT) è unicamente anterogrado e. si trova nel tratto respiratorio, nei polmoni e nell'orecchio medio ed ha un movimento ondeggiante e ritmico. Funziona, ad esempio, per mantenere le vie aeree libere dal muco e da agenti infettivi, permettendoci di respirare facilmente e senza irritazioni.
a. è un unico organello simile a un capello, di lunghezza variabile (1-9 μm)
95
3. La sindrome di Joubert (JS): a. ha una prevalenza di 1:8000–1:10000 b. è stata descritta per la prima volta nel 1986 c. il segno del dente molare (MTS) è sempre presente d. la forma classica presenta una triade clinica caratteristica (MTS, ipotonia neonatale e ritardo dello sviluppo/disabilità intellettiva (da grave ad assente)) e. sono vere la (c) e la (d)
e. sono vere la (c) e la (d)
96
4. Segnalare la risposta corretta: a. JS è caratterizzata da un'estrema eterogeneità genetica con più di 40 geni causativi. b. La JS è più spesso autosomica-dominante. c. Per la JS, non è mai stata descritta ereditarietà X-linked, digenica o oligoenica. d. Sono note correlazioni genotipo-fenotipo. e. sono vere la (a) e la (d)
e. sono vere la (a) e la (d)
97
5. Segnalare la risposta corretta: a. La forma classica di JS ha una facies caratteristica b. Sindrome di Meckel Gruber è tipicamente associata ad una prognosi favorevole c. La sindrome di Bardet Biedl non è mai associata a polidattilia d. L’incisura del labbro superiore e lingua bifida o lobulata si possono riscontrare nella JS orofaciodigitale e. Sono vere la (b) e la (d)
d. L’incisura del labbro superiore e lingua bifida o lobulata si possono riscontrare nella JS orofaciodigitale
98
6. I sottotipi di JS: a. La forma classica non è sempre associata al MTS. b. Nel corso della storia clinica, il fenotipo di un paziente JS può evolvere da una forma ad un'altra. c. La forma con distrofia asfissiante di Jeune è caratterizzata unicamente da displasia scheletrica. d. La forma acrocallosa è raramente associata a varianti patogenetiche nel gene KIF7 e. Nei diversi sottotipi di JS non è stata evidenziata una correlazione genotipo-fenotipo.
b. Nel corso della storia clinica, il fenotipo di un paziente JS può evolvere da una forma ad un'altra.
99
7. Segnalare la risposta errata sulle seguenti varianti: a. p.Arg73Leu in TMEM216 è ricorrente nella popolazione ashkenazita b. p.Arg2904Ter in CPLANE1 è ricorrente nella popolazione olandese c. p.Arg18Ter in TMEM237 e c.363_364delTA in CSPP1 sono varianti ricorrenti negli Hutteriti d. c.6012-12T>A in CEP290 è ricorrente nella popolazione giapponese e. c.71121A>G nel gene CC2D2A è ricorrente nella popolazione foggiana
e. c.71121A>G nel gene CC2D2A è ricorrente nella popolazione foggiana
100
8. Nel sospetto di ciliopatia quale test è più appropriato effettuare in prima istanza? a. Esame cromosomico b. Array-CGH c. Analisi MLPA del gene NPHP1 d. Pannello NGS per ciliopatie e. Sono vere la (c) e la (d)
d. Pannello NGS per ciliopatie
101
9. Si presenta in consulenza genetica un bambino di 6 anni con le seguenti caratteristiche cliniche: ritardo del neurosviluppo, ipotonia, polidattilia, obesità e distrofia retinica. Segnalare la risposta corretta: a. È corretto fare ipotesi di sindrome di Bardet Biedl b. L’obesità è tipica della sindrome di Senior-Loken c. È utile consigliare ecografia della loggia renale per valutare anomalie strutturali renali d. Sono vere la (a) e la (c) e. Sono vere La (a), (b) e la (c)
d. Sono vere la (a) e la (c)
102
10. Segnalare la risposta corretta: a. Le ciliopatie sono tipicamente diagnosticate in età adulta. b. Non è possibile ipotizzare una ciliopatia dall’ecografia morfologica prenatale. c. Disfunzioni delle cilia motili sono spesso associate ad infertilità, infezioni respiratorie croniche e idrocefalo. d. L’anosmia non è mai associata a disfunzione del cilio primario. e. Il cilio primario non interferisce nella morfogenesi embrionale.
c. Disfunzioni delle cilia motili sono spesso associate ad infertilità, infezioni respiratorie croniche e idrocefalo.
103
1. L’atrofia muscolare spinale è: - Una patologia a trasmissione autosomica dominante - Una patologia X- linked recessiva - Una patologia multifattoriale - Una patologia a trasmissione autosomica recessiva - Una patologia X-linked dominante
- Una patologia a trasmissione autosomica recessiva
104
2. Quale è la causa più comune della SMA: - Variante intragenica in SMN1 - Delezione in un allele di SMN1 e variante intragenica sull’altro allele - Delezione in omozigosi di SMN2 - Variante intragenica in SMN2 - Delezione in omozigosi di SMN1
Delezione in omozigosi di SMN1
105
3. A cosa è dovuta la differenza fra SMN1 e SMN2? - Una sostituzione c.860T>C nell’esone 7 del gene SMN1 - Una sostituzione c.860T>C nell’esone 7 del gene SMN2 - Una sostituzione c.840C>T nell’esone 7 del gene SMN2 - Una variante di stop nell’esone7 del gene SMN1 - Una sostituzione c.840C>T nell’esone 6 nel gene SMN2
- Una sostituzione c.840C>T nell’esone 7 del gene SMN2
106
4. Con quale incidenza si verifica la SMA? - 1:50.000 - 1:100.000 - 1:25.000 - 1:10.000 - 1:80.000
- 1:10.000
107
5. Qual è il gene coinvolto nella SMA? - TARDBP - SMN - FXN - PINK1 - VCP
SMN in realtà SMN1!!!!!
108
6. In quale regione mappa il locus SMN? - 5q11.2-q13.3 - 5p15.32 - 7q11.22 - 7p12.3 - 5q13.2
- 5q11.2-q13.3
109
7. Per un paziente con sospetta SMA, quale è il test diagnostico di primo livello? - qPCR o MLPA - Pannello - Cariotipo - Analisi STR - FISH
- qPCR o MLPA
110
8. Quale è l’unico farmaco di terapia genica approvato per il trattamento della SMA? - Risdiplam - Onasemnogene abeparvovec - Nusinersen - Tofersen - Etranacogene dezaparvovec
- Onasemnogene abeparvovec
111
9. Quale è la frequenza dei portatoti SMA nella popolazione generale? - 1:20 - 1:100 - 1:50 - 1:70 - 1:150
- 1:50
112
10. Quale delle seguenti manifestazioni NON è una conseguenza della SMA? - Debolezza progressiva dei muscoli prossimali - Ipotonia - Paralisi - Difficoltà di deambulazione autonoma - Respirazione normale
- Respirazione normale
113
A. Con quale nome è adesso nota la NF2? 1. Neurofibromatosi di tipo 2 2. MISME 3. NF2- Related Schwannomatosis 4. La n.1 e la n.3 sono vere 5. La n.2 e la n.3 sono vere
5. La n.2 e la n.3 sono vere
114
B. Esiste la NF2 a mosaico? 1. Sì, rappresenta circa il 10% dei casi 2. Sì, rappresenta circa l’1% dei casi 3. Non è attualmente noto 4. No 5. Sì, rappresenta circa il 30% dei casi
5. Sì, rappresenta circa il 30% dei casi
115
C. Qual è il criterio unico per porre diagnosi di NF2? La presenza di: 1. Una variante patogenetica nel gene NF2 in un tessuto non tumorale (es.sangue) 2. Schwannoma vestibolare bilaterale 3. Più di due schwannomi, indipendentemente dalla sede 4. La presenza di una identica variante patogenetica nel gene NF2 in due tessuti tumorali NF2 relati presenti in distretti differenti 5. La 2 e la 4 sono vere
5. La 2 e la 4 sono vere
116
D. Cosa rientra nei criteri maggiori utili a porre diagnosi di NF2? La presenza di: 1. Più di due meningiomi 2. Cataratta giovanile 3. Una variante patogenetica nel gene NF2 in un tessuto non tumorale (es.sangue) 4. Membrana epiretinica 5. La 1 e la 3 sono vere
5. La 1 e la 3 sono vere
117
E. Cos’è la merlina? 1. Una protein-chinasi 2. Una proteina transmembrana 3. Una proteina simile alle ERM che funge da oncosoppressore 4. Un fattore di trascrizione 5. Non è noto
3. Una proteina simile alle ERM che funge da oncosoppressore
118
F. Qual è la correlazione genotipo-fenotipo nella NF2? 1. Le varianti missenso di tipo gain-of-function sono associate ai fenotipi più gravi (Wishart) 2. Le varianti missenso di tipo loss-of-function sono associate ai fenotipi più gravi (Gardner) 3. Le varianti di stop sono associate ai fenotipi più gravi (Gardner) 4. Le varianti di stop sono associate ai fenotipi più gravi (Wishart) 5. Le delezioni in-frame sono associate ai fenotipi più gravi (Gardner)
4. Le varianti di stop sono associate ai fenotipi più gravi (Wishart)
119
G. Qual è la detection rate dell’analisi di sequenziamento del gene NF2? 1. 99% 2. Circa del 15%, di NF2 abbiamo principalmente delezioni patogenetiche 3. Approssimativamente del 75% 4. Approssimativamente del 20% 5. Nessuna delle precedenti
3. Approssimativamente del 75%
120
H. Cosa rientra nei criteri minori utili a porre diagnosi di NF2? La presenza di: 1. Più di due meningiomi 2. Cataratta giovanile 3. Una variante patogenetica nel gene NF2 in un tessuto non tumorale (es.sangue) 4. Membrana epiretinica 5. La 2 e la 4 sono vere
5. La 2 e la 4 sono vere
121
I. Cosa fa la merlina? 1. Stimola i pathway pro-proliferativi; 2. Stimola i pathway anti-proliferativi; 3. Inibisce i segnali pro-proliferativi (come Hippo); 4. Inibisce i segnali anti-proliferativi 5. Nessuna delle precedenti
2. Stimola i pathway anti-proliferativi;
122
. Cosa condividono le schwannomatosi NF2-relate e le schwannomatosi non NF2-relate? 1. La presenza della cataratta giovanile 2. La presenza di tumori “a manubrio” 3. La presenza di schwannoma vestibolare bilaterale 4. La presenza di schwannomi 5. La presenza di ependimomi
4. La presenza di schwannomi
123
1) Varianti patogenetiche responsabili di CMT interessano geni che codificano per proteine localizzate: a. A livello delle cellule di Schwann b. A livello assonale c. A livello della guaina mielinica d. La a) e la b) e. Tutte le precedenti
e. Tutte le precedenti
124
3) La Charcot Marie Tooth è una neuropatia periferica: a. Sensitivo/motoria, prossimale, progressiva, asimmetrica b. Solo sensitiva, distale, progressiva, simmetrica c. Solo motoria, distale, progressiva, asimmetrica d. Sensitivo/motoria, distale, non progressiva, simmetrica e. Sensitivo/motoria, distale, progressiva, simmetrica
e. Sensitivo/motoria, distale, progressiva, simmetrica
125
4) Nelle forme più gravi di CMT si osserva un meccanismo di trasmissione: a. Autosomico dominante b. Autosomico recessivo con possibili forme digeniche c. X-linked dominante d. Tutte le precedenti e. Non sembra esserci correlazione tra gravità clinica e meccanismo di trasmissione
b. Autosomico recessivo con possibili forme digeniche
126
5) Le forme più frequenti di CMT sono: a. CMT1A, CMT1B, CMT1C b. CMT1A, CMT1C e CMT2A c. CMT1A, CMT1B, CMTX1, CMT2A d. CMT1C, CMT1D, CMTE e. CMTX1 E CMT2E/1F
c. CMT1A, CMT1B, CMTX1, CMT2A
127
6) Qual è la più frequente neuropatia periferica su base genetica? a. La Charcot Marie Tooth (CMT) in particolare la CMT1A b. La neuropatia ereditaria con predisposizione alle paralisi da pressione (HNPP) c. La miopatia distale da varianti nel gene FLNC d. La neuropatia periferica associata ad atassia di Friedreich (FXN) e. La b) e la c)
a. La Charcot Marie Tooth (CMT) in particolare la CMT1A
128
7) Le CMT demielinizzante sono in circa la metà dei casi associate a: a. Delezioni del gene PMP22 b. Duplicazioni del gene PMP22 c. Varianti di sequenza del tipo loss-of-function nel gene PMP22 d. Varianti di sequenza del tipo gain-of-function nel gene PMP22 e. Duplicazioni del gene MPZ
b. Duplicazioni del gene PMP22
129
8) Le CMT assonali sono più frequentemente associate a: a. Duplicazioni del gene PMP22 b. Varianti di sequenza nel gene PMP22 c. Duplicazioni dei geni MPZ e MNF2 d. Varianti di sequenza dei geni MPZ e MNF2 e. Duplicazioni dei geni PMP22 e dei geni MPZ e MNF2
d. Varianti di sequenza dei geni MPZ e MNF2
130
9) Clinicamente la CMT di tipo 1 è caratterizzata da: a. Penetranza quasi completa ed espressività variabile sia intra che inter-familiare b. Bassa penetranza c. Varianti di sequenza ricorrenti sono associate ad un fenotipo specifico d. Alta penetranza e scarsa variabilità clinica e. Penetranza variabile in base al meccanismo molecolare (varianti puntiformi o duplicazioni)
a. Penetranza quasi completa ed espressività variabile sia intra che inter-familiare
131
10) Le CMT possono presentarsi con un meccanismo di trasmissione del tipo: a. Esclusivamente autosomico dominante b. Autosomico dominante e autosomico recessivo c. Autosomico dominante, recessivo ed X-linked d. Più frequentemente X-linked
c. Autosomico dominante, recessivo ed X-linked
132
1) Che tipo di trasmissione ereditaria ha la Neurofibromatosi di tipo I ? A) Autosomica Recessiva B) Autosomica Dominante C) X-linked recessiva D) X-linked dominante E) Mitocondriale
B) Autosomica Dominante
133
2) Quale di questi non è un segno clinico utilizzato per la diagnosi di NF1? A) Macchie caffè-latte B) Neurofibromi C) Schwannomi D) Noduli di Lisch E) Gliomi delle vie ottiche
C) Schwannomi
134
3) Qual è la principale causa di decesso dei pazienti affetti da NF1? A) Tumori Maligni della Guaine Nervose Periferiche B) Tumori del SNC C) Complicanze cardiovascolari D) Tumori Stromali Gastrointesinali (GIST) E) Neoplasie ossee
A) Tumori Maligni della Guaine Nervose Periferiche
135
4) La Neurofibromina, codificata dal gene NF1 svolge numerose funzioni, alcune ancora da caratterizzare a pieno; qual è il dominio della proteina maggiormente coinvolto nel pathway RAS/Raf/MAPK? A) Il Dominio TBD B) Il Dominio HLR C) Il Dominio LRD D) Il Dominio GRD E) La proteina NF1 non è coinvolta nel pathway RAS/Raf/MAPK
D) Il Dominio GRD (GAP-related domain, NF1 è una GAP!!!)
136
5) Quale di queste affermazioni circa la Neurofibromatosi di tipo I è falsa: A) È una malattia genetica a penetranza completa B) È per lo più dovuta a mutazioni de novo C) Le varianti patogenetiche hanno un meccanismo gain of function D) Può entrare in diagnosi differenziale con la Sindrome di Legius E) Ha un’incidenza di circa 1:3000 nati vivi
C) Le varianti patogenetiche hanno un meccanismo gain of function
137
6) Qual è il prinicipale farmaco FDA approved, utilizzato per il trattamento dei pazienti NF1, e in particolare per quelli affetti da neurofibromi plessiformi non operabili? A) Capivasertib B) Cetuximab C) Sotorasib D) Tepotinib E) Selumetinib
E) Selumetinib
138
7) Talvolta la Neurofibromatosi di tipo I si presenta con un quadro clinico sindromico, molto più grave, dovuto a microdelezioni che coinvolgono il gene NF1; In queste microdelezioni può essere coinvolto un altro gene oncosoppressore facente parte di un complesso di repressione della trascrizione: A) SPRED1 B) NF2 C) SUZ12 D) EGFR E) TP53
C) SUZ12
139
8) Per un paziente pediatrico di 4 anni affetto da NF1 quali segni clinici ci si aspetta di riscontrare? A) Solo macchie caffè-latte B) Macchie caffè-latte e noduli di Lisch C) Macchie caffè-latte e lentiggini D) Solo lentiggini E) Macchie caffè-latte, lentiggini e noduli di Lisch
B) Macchie caffè-latte e noduli di Lisch
140
9) Da quanti esoni è composto il gene NF1? A) 34 B) 61 C) 57 D) 12 E) 89
B) 61
141
10) Per un paziente pediatrico che manifesti 1 segno clinico della NF1 e che abbia il fratello diagnosticato per NF1, quali dei seguenti test è necessario svolgere per formulare la diagnosi di Neurofibromatosi di Tipo I? A) Sequenziamento del gene NF1 B) Pannello multigenico per la diagnosi differenziale con le RASopatie C) MLPA D) Cariotipo E) Non si rendono necessari ulteriori test per la diagnosi
E) Non si rendono necessari ulteriori test per la diagnosi
142
1) Dove si trova il locus genetico legato alla sindrome di Angelman? A)Sul cromosoma 7, regione q21 B) Sul cromosoma 15, regione q11-q13 C) Sul cromosoma 11, regione p13 D) Sul cromosoma 5, regione q31 E) Sul cromosoma 20, regione p12
B) Sul cromosoma 15, regione q11-q13
143
2) Qual è la causa principale della sindrome di Angelman? A) Difetto dell’imprinting genomico, con mancata espressione dei geni materni sul locus 15q11-q13 B) Difetto dell’imprinting genomico, con mancata espressione dei geni paterni sul locus 15q11-q13 C) Mutazione del DNA mitocondriale D) Delezione del gene UBE3A sul cromosoma 21 E) Duplicazione del cromosoma 15 da parte materna
A) Difetto dell’imprinting genomico, con mancata espressione dei geni materni sul locus 15q11-q13
144
3) Qual è il gene principalmente coinvolto nella sindrome di Angelman? A) BRCA1 B) TP53 C) UBE3A D) CFTR E) FMR1
C) UBE3A
145
4) Quale delle seguenti caratteristiche è costantemente presente nella sindrome di Angelman? A) Deficit uditivo B) Ritardo dello sviluppo di grado lieve C) Compromissione del linguaggio, con uso minimo o nullo delle parole D) Perdita della vista E) Movimenti oculari anormali
C) Compromissione del linguaggio, con uso minimo o nullo delle parole
146
5) Qual è la funzione del gene UBE3A nella sindrome di Angelman? A) Codifica per una proteina coinvolta nella regolazione della glicemia B) È un gene attivo sul cromosoma paterno e regola l'immunità C) È coinvolto nel metabolismo lipidico D) È fondamentale per lo sviluppo neuronale e la plasticità sinaptica, con espressione preferenziale nel cromosoma materno E) Regola la produzione di enzimi digestivi
D) È fondamentale per lo sviluppo neuronale e la plasticità sinaptica, con espressione preferenziale nel cromosoma materno
147
6) Quale è la causa più comune della sindrome di Angelman? A) Disomia uniparentale (UPD) B) Mutazione dell’allele materno di UBE3A C) Delezione 15q11-q13 materna D) Difetto dell’imprinting E) Anomalie cromosomiche sconosciute
C) Delezione 15q11-q13 materna
148
7) Quale sottotipo della sindrome di Angelman è considerato il più grave in termini di sviluppo globale e manifestazioni cliniche? A) Sottotipo con disomia uniparentale paterna (UPD) B) Sottotipo con difetto di imprinting C) Sottotipo con delezione 15q11-q13 materna D) Sottotipo con mutazione dell’allele materno UBE3A E) Sottotipo con anomalie cromosomiche sconosciute
C) Sottotipo con delezione 15q11-q13 materna
149
8) Quale test viene eseguito per primo nei casi clinicamente sospetti di sindrome di Angelman? A) Sequenziamento del gene UBE3A B) MS-MLPA C) Analisi dei microsatelliti D) Analisi del cariotipo E) Nessuna delle precedenti
B) MS-MLPA
150
9) Qual è l'incidenza stimata della sindrome di Angelman nella popolazione? A) 1/1.000.000 B) 1/500.000 C) 1/100.000 D) 1/10.000-20.000 E) 1/1.000-2.000
D) 1/10.000-20.000
151
10) In che anno fu descritta per la prima volta la sindrome di Angelman A) 1965 B) 1975 C) 1970 D) 1980 E) 1985
A) 1965
152
1) La sindrome del QT lungo: a. Decorre sempre asintomatica b. è un disordine del neurosviluppo c. è causa di cardiomiopatia dilatativa d. aumenta il rischio di aritmie cardiache, anche letali e. nessuna delle precedenti
d. aumenta il rischio di aritmie cardiache, anche letali
153
2) L’intervallo QT: a. è sempre allungato negli anziani b. non va mai calcolato in corso di ECG c. va valutato sulla base del QT corretto d. va misurato solo su una singola derivazione cardiaca e. tutte le precedenti
c. va valutato sulla base del QT corretto
154
3) Quali fra queste possono rientrano fra le cause di allungamente QT “acquisito”? a. assunzione di droghe b. farmaci c. alterazioni dei metaboli ematici d. miocarditi e. tutte le precedenti
e. tutte le precedenti
155
4) La diagnosi di sindrome del QT lungo: a. è stabilita sulla base delle linee guida ESC b. si basa sulla sintomalogia c. prevede sempre l’esecuzione di un test genetico d. si basa sulla storia familiare e. nessuna delle precedenti
a. è stabilita sulla base delle linee guida ESC
156
5) Le forme “sindromiche” di sindrome del QT lungo: a. si tramettono solo in modalità autosomica recessiva b. indicano la presenza di manifestazioni extra-cardiache, insieme ad un allungamento dell’intervallo QT c. indicano la presenza di malformazioni cardiache d. si basa sulla storia familiare e. nessuna delle precedenti
b. indicano la presenza di manifestazioni extra-cardiache, insieme ad un allungamento dell’intervallo QT
157
6) I geni associati alla sindrome del “QT lungo”: a. sono stati recentemente revisionati da un gruppo di lavoro ClinGen b. non esistono c. sono più di 100 d. nessuna delle precedenti e. tutte le precedenti
a. sono stati recentemente revisionati da un gruppo di lavoro ClinGen
158
7) La revisione dei geni associati alla sindrome del QT lungo eseguita dal gruppo di lavoro ClinGen ha preso in considerazione: a. la frequenza allelica nella popolazione generale delle varianti riportate nei lavori già pubblicati b. la validità degli studi funzionali per la classificazioni delle varianti c. l’analisi di segregazione di varianti in famiglie sufficientemente ampie d. nessuna delle precedenti e. tutte le precedenti
e. tutte le precedenti
159
8) I geni CALM1, CALM2, CALM3: a. codificano per le calmoduline, proteine coivolte nei processi calcio-mediati a livello cardiaco b. presentano varianti più frequentemente presenti de novo nei pazienti c. sono associati a forme atipiche della sindrome del QT lungo d. nessuna delle precedenti e. tutte le precedenti
e. tutte le precedenti
160
9) I geni KCNQ1 e KCNH2 della sindrome del QT lungo: a. codificano per canali del potassio voltaggio dipendenti presenti a livello cardiaco b. rientrano fra i geni con associazione definitiva con la sindrome del QT lungo c. presentano varianti con perdità di funzione d. nessuna delle precedenti e. tutte le precedenti
e. tutte le precedenti
161
10) Il test genetico per la sindrome del QT lungo: a. è indicato in tutti i pazienti con diagnosi clinica di sindrome del QT lungo b. è indicato in tutti i familiari di I grado di soggetti con diagnosi molecolare di sindrome del QT lungo c. può indirizzare la gestione clinica e farmacologica dei pazienti d. nessuna delle precedenti e. tutte le precedenti
e. tutte le precedenti
162
1. Qual è un test diagnostico comune per la sindrome da delezione 22q11.2? a) Cariotipo b) RT-PCR c) WGS d) Array-CGH e) Esoma
d) Array-CGH
163
2. Quale tra i seguenti interventi è comunemente necessario per i neonati con sindrome da delezione 22q11.2? a) Terapia ormonale b) Trapianto di midollo osseo c) Intervento chirurgico al cuore d) Trattamento antibiotico a lungo termine e) Fisioterapia intensiva
c) Intervento chirurgico al cuore
164
3. Quale organo è spesso colpito nei pazienti con sindrome da delezione 22q11.2? a) Cuore b) Fegato c) Polmoni d) Reni e) Milza
a) Cuore
165
4. Quale dei seguenti sintomi è comunemente associato alla sindrome da delezione 22q11.2? a) Iperattività b) Problemi cardiaci congeniti c) Deficit dell'udito d) Tremore e) Anomalie oculari
b) Problemi cardiaci congeniti
166
5. Qual è il rischio di trasmissione genetica della sindrome da delezione 22q11.2 da un genitore affetto? a) 10% b) 25% c) 50% d) 75% e) 100%
c) 50%
167
7. Quale delle seguenti condizioni è frequentemente associata alla sindrome da delezione 22q11.2? a) Diabete di tipo 1 b) Celiachia c) Lupus d) Disturbi tiroidei e) Disturbi del sonno
d) Disturbi tiroidei
168
6. Quale test prenatale può identificare la sindrome da delezione 22q11.2? a) Amniocentesi b) Analisi NGS c) Elettrocardiogramma fetale d) Ecografia e) Test del cariotipo
a) Amniocentesi
169
8. Quale tra le seguenti condizioni può essere presente nei pazienti con sindrome da delezione 22q11.2? a) Ipertensione b) Scoliosi c) Sindrome dell'intestino irritabile d) Osteoporosi e) Malformazioni del palato
e) Malformazioni del palato
170
9. Qual è una delle cause principali della compromissione immunitaria nella sindrome da delezione 22q11.2? a) Ipoplasia del timo b) Atrofia della milza c) Mutazioni dei linfociti B d) Disfunzione dei macrofagi e) Produzione eccessiva di neutrofili
a) Ipoplasia del timo
171
10) Qual è la lunghezza tipica della delezione nella sindrome da delezione 22q11.2? a) Circa 500 Kb b) Circa 1 Mb c) Circa 3 Mb d) Circa 5 Kb e) Circa 10 Mb
c) Circa 3 Mb
172
1) Qual è il gene che causa la Distrofia miotonica di tipo 1? a) SCN4A b) CNBP c) DMPK d) ATXN10 e) CLCN1
c) DMPK
173
2) Qual è il gene che causa la Distrofia miotonica di tipo 2? a) ATXN10 b) DMPK c) CLCN1 d) CNBP e) SCN4A
d) CNBP
174
3) Quale tra queste affermazioni relative alle Distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 è vera? a) La cataratta è stata descritta solo nella DM1 b) La DM1 è una malattia multisistemica, mentre la DM2 è la forma isolata di distrofia miotonica c) Il fenomeno dell’anticipazione è stato descritto in tutte e due i tipi d) Per entrambi i tipi possono esserci forme congenite e) Il fenomeno dell’anticipazione ed i casi congeniti sono stati descritti solo nella DM1
c) Il fenomeno dell’anticipazione è stato descritto in tutte e due i tipi
175
4) Quale tra queste affermazioni relative alle Distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 è vera? a) Sono entrambe malattie a trasmissione autosomica dominante b) Sono entrambe malattie a trasmissione autosomica recessiva c) Sono entrambe malattie a trasmissione X-linked d) La DM1 ha trasmissione autosomica dominante mentre la DM2 ha trasmissione autosomica recessiva e) La DM1 ha trasmissione X-linked mentre la DM2 ha trasmissione autosomica dominante
a) Sono entrambe malattie a trasmissione autosomica dominante
176
5) Qual è il numero di ripetizioni CTG che contraddistingue le forme congenite della Distrofia miotonica di tipo 1? a) 37-49 b) 50-150 c) 100-1000 d) 1000-4000 e) 11.000-15.000
d) 1000-4000
177
6) Quale tra queste affermazioni relative alle Distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 è vera? a) In entrambe le malattie, le espansioni si trovano negli esoni dei rispettivi geni b) In entrambe le malattie, le espansioni si trovano negli introni dei rispettivi geni c) Nella DM1, l’espansione si trova nel 3’UTR del gene, mentre nel tipo 2 è intronica d) Nella DM1, l’espansione è esonica, mentre nella DM2 è intronica e) Nella DM1, l’espansione è intronica, mentre nella DM2 è esonica
c) Nella DM1, l’espansione si trova nel 3’UTR del gene, mentre nel tipo 2 è intronica
178
7) Il riscontro clinico o elettromiografico della miotonia: a) Orienta la diagnosi verso la DM1, ma solo quando è anche presente la cataratta b) Orienta la diagnosi verso la DM2, ma solo quando i livelli di creatinchinasi sono bassi c) Orienta verso una diagnosi di miotonia congenita se il paziente presenta anche diabete d) Non è di alcun supporto alla diagnosi e) Può aiutare a circoscrivere significativamente la diagnosi differenziale
e) Può aiutare a circoscrivere significativamente la diagnosi differenziale
179
8) Quale tra le seguenti affermazioni relative ai meccanismi patogenetici ipotizzati per le Distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 è falsa? a) Le espansioni presenti nei rispettivi geni causano una ridotta espressione delle rispettive proteine b) In entrambi i tipi, i trascritti dei geni sono soggetti a traduzione RAN, dando origine a peptidi omopolimerici tossici c) Il fenomeno della traduzione RAN avviene esclusivamente nella DM1 d) In entrambi i tipi, i trascritti contenenti le espansioni formano una struttura a doppio filamento (mRNA mutante "tossico") che sequestrano importanti proteine coinvolte nello splicing e) In entrambi i tipi sono stati descritti la disregolazione di diversi fattori di trascrizione e microRNA
c) Il fenomeno della traduzione RAN avviene esclusivamente nella DM1
180
9) Nelle Distrofie miotoniche l’instabilità somatica comporta: a) Variabilità intra-tissutale b) Variabilità inter-tissutale c) Variabilità tra differenti tipi cellulari d) Mosaicismo somatico e) Tutte le precedenti
e) Tutte le precedenti
181
10) Quale tra queste affermazioni relative alle mutazioni dinamiche delle Distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 è vera? a) La ripetizione è instabile solo a livello meiotico b) La ripetizione è instabile solo a livello mitotico c) la ripetizione è instabile sia a livello meiotico che mitotico d) L’instabilità della ripetizione è sempre in espansione sia a livello meiotico che mitotico L’instabilità della ripetizione è sempre in contrazione sia a livello meiotico che mitotico
c) la ripetizione è instabile sia a livello meiotico che mitotico
182
1: Qual è la causa genetica della Distrofia muscolare di Duchenne? A: Assenza di actina B: Eccesso di distrofina causato da duplicazioni geniche C: Assenza della proteina distrofina D: Varianti nel gene MYH7 E: Delezioni nel gene BMD
C: Assenza della proteina distrofina
183
2: La distrofia muscolare di Duchenne si trasmette secondo quale modalità di ereditarietà? A: Autosomica dominante B: X-linked recessiva C: Mitocondriale D: Autosomica recessiva E: Y-linked
B: X-linked recessiva
184
3: Quale percentuale di maschi nati vivi è affetto da Distrofia muscolare di Duchenne? A: 1 su 500 B: 1 su 10000 C: 1 su 3500/5000 D: 1 su 1000 E: 1 su 10000/20000
C: 1 su 3500/5000
185
4: Qual è la funzione principale della distrofina nelle cellule muscolari? A: Fornire energia muscolare B: Regola la crescita muscolare C: Indurre la divisione cellulare D: Protegge le cellule muscolari da danni contrattivi E: Promuove la produzione di ATP
D: Protegge le cellule muscolari da danni contrattivi
186
5: Qual è una differenza clinica principale tra la distrofia muscolare di Duchenne e quella di Becker? A) La DMD inizia dopo i 30 anni B) La BMD progredisce più velocemente C) La DMD porta a dipendenza dalla sedia a rotelle prima dei 13 anni D) La DMD è meno grave della BMD E) La BMD porta sempre a disabilità intellettiva
C) La DMD porta a dipendenza dalla sedia a rotelle prima dei 13 anni
187
6: Quale trattamento è stato approvato dall'Unione Europea per la terapia del "readthrough" del codone di stop nella DMD? A) Givinostat B) Ataluren C) Exondys 51 D) Sarepta E) Eteplirsen
B) Ataluren
188
7: In quale età i sintomi della distrofia muscolare di Duchenne tendono a manifestarsi? A) Prima dei 5 anni B) Tra i 5 e i 10 anni C) Dopo i 13 anni D) Durante l'adolescenza E) Prima del primo anno di vita
A) Prima dei 5 anni
189
8: Quale di queste è una complicanza associata alla Duchenne? A) Ictus B) Sclerosi multipla C) Cardiomiopatia dilatativa D) Emofilia E) Alzheimer precoce
C) Cardiomiopatia dilatativa
190
9: Quale proteina viene up-regolata come potenziale strategia terapeutica nella Duchenne? A) Actina B) Miostatina C) Utrofina D) Creatina chinasi E) Miosina
C) Utrofina
191
10: Quale/i esone/i del gene DMD è/sono più frequentemente coinvolti nelle delezioni responsabili della Duchenne? A) Esone 2 B) Esoni 40-50 C) Esone 79 e 2-10 D) Esone 15-20 E) Esone 3-9 e 45-55
E) Esone 3-9 e 45-55
192
1. Come vengono ereditate le diverse forme di sindrome di Ehlers-Danlos? a) Solo per via materna. b) Solo per via paterna. c) Sia per via autosomica dominante che recessiva. d) Sempre legata al sesso. e) Solo per via mitocondriale.
c) Sia per via autosomica dominante che recessiva.
193
2. Quali geni sono più comunemente associati alla sindrome di Ehlers-Danlos? a) COL1A1, COL1A2, COL3A1, COL5A1, COL5A2 b) BRCA1, BRCA2, TP53 c) APOE, LDLR d) F5, F2 e) CFTR
a) COL1A1, COL1A2, COL3A1, COL5A1, COL5A2
194
3. Quali sono i sintomi più comuni della SED? a) Febbre alta e rash cutaneo b) Dolore articolare, ipermobilità e pelle iperflessibile c) Perdita di memoria e difficoltà di concentrazione d) Nausea, vomito e diarrea e) Difficoltà respiratorie e tosse cronica
b) Dolore articolare, ipermobilità e pelle iperflessibile
195
4. Esistono diversi tipi di SED. Qual è la caratteristica principale che li differenzia? a) L'età di insorgenza b) Il sesso del paziente c) I geni specifici mutati d) La gravità dei sintomi e) La risposta ai trattamenti
c) I geni specifici mutati
196
5. Quali sono le possibili complicazioni della SED? a) Fratture ossee, lussazioni e sublussazioni b) Diabete e malattie cardiache c) Cancro e malattie autoimmuni d) Infezioni frequenti e allergie e) Disturbi del sonno e ansia
a) Fratture ossee, lussazioni e sublussazioni
197
6. Come viene diagnosticata la SED? a) Esami del sangue e urine b) Risonanza magnetica (MRI) c) Esame fisico e storia familiare d) Biopsia cutanea e) Tutti i precedenti
e) Tutti i precedenti
198
7. Esiste una cura definitiva per la SED? a) Sì, con farmaci specifici b) Sì, con interventi chirurgici c) No, ma i sintomi possono essere gestiti d) Sì, con una dieta specifica e) Sì, con terapie alternative
c) No, ma i sintomi possono essere gestiti
199
8. Quale ruolo ha la terapia fisica nella gestione della SED? a) Rafforzare i muscoli e migliorare la flessibilità b) Ridurre l'infiammazione e il dolore c) Migliorare la postura e la coordinazione d) Tutte le precedenti e) Nessuna delle precedenti
d) Tutte le precedenti
200
Quale proteina è principalmente interessata dalla SED? a) Elastina b) Collagene c) Cheratina d) Fibrinogeno e) Miosina
b) Collagene
201
La SED può influenzare quali organi interni? a) Cuore e vasi sanguigni b) Apparato digerente c) Organi pelvici d) Occhi e) Tutte le precedenti
e) Tutte le precedenti
202
1. Gene associato alla MEN2 A. MEN1 B. CDKN1B C. RET D. MAX E. CDKN2A
C. RET
203
2. Dove possiamo trovare l’iperparatiroidismo primitivo A. Nella MEN1 B. Nella MEN2A C. Nella MEN5 D. Nella MEN4 E. Tutte le risposte sono corrette
E. Tutte le risposte sono corrette
204
3. L’habitus marfanoide è tipico della A. MEN1 B. MEN2A C. MEN2B D. MEN4 E. MEN5
C. MEN2B
205
4. Gene associato alla MEN4 A. MEN1 B. CDKN1B C. RET D. MAX E. CDKN2A
B. CDKN1B
206
5. Quando proporre il test genetico per MEN1 A. 2 o più tumori MEN1-correlati B. Iperplasia delle ghiandole paratiroidee e/o iperparatiroidismo ricorrente in giovane età (<30 anni C. Gastrinoma, iperparatiroidismo e pNET multipli a qualunque età D. Storia familiare di calcolosi renale o tumori endocrini E. Tutte le precedenti
E. Tutte le precedenti
207
6. Principale causa di morte nella MEN1 A. pNET B. Carcinoidi bronchiali C. Carcinomi del timo D. Nessuna delle precedenti E. A, B, C
E. A, B, C
208
7. Nella MEN2B, dopo aver identificato una variante patogenetica nel gene correlato, quando attuare la procedura di intervento di tiroidectomia profilattica A. A un’età maggiore di 5 anni B. Prima possibile C. A un’età maggiore di 21 anni D. Mai E. Dipende dal tipo di variante
B. Prima possibile
209
8. Qual è la seconda manifestazione più comune della MEN2A A. Feocromocitoma B. Carcinoma midollare della tiroide (forma sporadica) C. Carcinoma midollare della tiroide (forma familiare- FCMT) D. Iperparatiroidismo primitivo E. pNET
C. Carcinoma midollare della tiroide (forma familiare- FCMT)
210
9. La Sindrome di Zollinger-Ellison a quale tipo di MEN è associata A. MEN2A B. MEN2B C. MEN1 D. MEN 4 E. MEN5
C. MEN1
211
10. La MEN2 è associata a quale istotipo di carcinoma tiroideo A. Follicolare B. Papillifero C. Midollare D. Non è associato a carcinoma tiroideo E. A, B, C
C. Midollare
212
1. L’Osteogenesi Imperfecta si trasmette secondo quale meccanismo di ereditarietà? A. Autosomica Dominante e autosomica recessiva B. X-linked C. Autosomica recessiva D. Autosomica dominante E. Autosomica Dominante, autosomica recessiva e x-linked
E. Autosomica Dominante, autosomica recessiva e x-linked
213
2. Quale è l’incidenza dell’Osteogenesi Imperfecta? A. 1/15.000-20.000 nati vivi B. 1/50.000 nati vivi C. 1/5.000 nati vivi D. 1/100.000 nati vivi E. 1/100 nati vivi
A. 1/15.000-20.000 nati vivi
214
3. In quanti tipi l’Osteogenesi Imperfecta viene classificata? A. 3 B. 4 C. 6 D. 5 E. 2
D. 5
215
4. Quali sono i geni coinvolti nella patogenesi dell’Osteogenesi Imperfecta? A. COL1A1 e COL1A2 B. COL1A1, COL1A2, IFITM5, PLS3, BMP1, PLOD2, FKBP10, CRTAP, LEPRE1, PPIB e MBTPS2 C. PLOD2, FKBP10 e BMP1 D. PLS3 e MBTPS2 E. COL1A1, COL1A2 e IFITM5
B. COL1A1, COL1A2, IFITM5, PLS3, BMP1, PLOD2, FKBP10, CRTAP, LEPRE1, PPIB e MBTPS2
216
5. Da cosa è costituita una molecola di collagene di tipo I? A. 2 catene alpha1 e 1 catena alpha 2 B. 1 catena alpha 1 ed 1 catena alpha2 C. 3 catene alpha 2 D. 1 catena alpha 1 e 2 catene alpha 2 E. 3 catene alpha 1
A. 2 catene alpha1 e 1 catena alpha 2
217
6. Quale è la sequenza amminoacidica del collagene di tipo I responsabile delle forme più gravi di Osteogenesi Imperfecta? A. Gly-X-Y B. Gly-X-Gly C. Gly-X-Y-Gly D. Gly-X-Ser E. Gly-X-Y-Pro
A. Gly-X-Y
218
7. Quale è la presentazione clinica dell’Osteogenesi Imperfecta? A. Fragilità ossea, osteoporosi, sclere blu e dentinogenesis imperfecta B. Fragilità ossea e dentinogenesis imperfecta C. Sclere blu D. Fragilità ossea, osteoporosi, sclere blu, dentinogenesis imperfecta e complicazioni cardiovascolari E. Fragilità oseea
D. Fragilità ossea, osteoporosi, sclere blu, dentinogenesis imperfecta e complicazioni cardiovascolari
219
8. Come viene fatta diagnosi di Osteogenesi Imperfecta? A. Il timing di diagnosi dipende dalla gravità del fenotipo clinico: è possibile fare diagnosi prenatale, alla nascita o in età adulta B. Attraverso uno screening prenatale C. E’ possibile fare una diagnosi prenatale o alla nascita D. Viene fatta diagnosi alla nascita E. Viene fatta diagnosi in età adulta
A. Il timing di diagnosi dipende dalla gravità del fenotipo clinico: è possibile fare diagnosi prenatale, alla nascita o in età adulta
220
9. A quale trattamento vengono sottoposti i pazienti affetti da Osteogenesi Imperfecta (OI)? A. Prevenzione per le fratture ossee B. Trattamento farmacologico per l’aumento della massa ossea C. A e B D. Attualmente non c’è trattamento farmacologico per l’OI E. Utilizzo dei Bifosfonati
C. A e B
221
10. Quale di queste affermazione sull’Osteogenesi Imperfecta (OI)è sbagliata? A. Mutazioni nel gene MBTPS2 sono associate all’OI di tipo I, III e IV B. Sostituzioni della Gly in COL1A1 sono associate a fenotipi clinici moderati e severi C. Attualmente non esistono terapie sperimentali per l’OI D. Con il termine di OI si fa riferimento ad un gruppo eterogeno di sindromi del tessuto connettivo caratterizzato principalmente da un’importante fragilità ossea E. OI di tipo I ha un’ereditarietà autosomica dominante
C. Attualmente non esistono terapie sperimentali per l’OI
222
Quale malattia è principalmente associata a varianti patogenetiche nel gene ABCA4? 1. Retinite pigmentosa. 2. Degenerazione maculare legata all’età. 3. Malattia di Stargardt. 4. Glaucoma congenito. 5. Cataratta giovanile.
3. Malattia di Stargardt.
223
Qual è il gene più comunemente associato alla retinite pigmentosa autosomica dominante? 1. RHO (Rod Opsin) 2. RPGR 3. USH2A 4. PRPH2 5. RP1
RHO
224
Qual è la modalità di trasmissione genetica più comune della retinite pigmentosa? 1. Autosomica recessiva 2. Autosomica dominante 3. Legata al cromosoma X 4. Mitocondriale 5. Sporadica
2. Autosomica dominante
225
Qual è il principio attivo di Luxturna e come agisce? 1. Voretigene neparvovec - un vettore virale che introduce copie normali del gene RPE65 nelle cellule della retina. 2. Bevacizumab - un anticorpo monoclonale che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. 3. Ranibizumab - un frammento di anticorpo monoclonale che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. 4. Aflibercept - una proteina di fusione che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. 5. Pegaptanib - un aptamero che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare.
1. Voretigene neparvovec - un vettore virale che introduce copie normali del gene RPE65 nelle cellule della retina.
226
Per quale condizione è indicato Luxturna? 1. Distrofia ereditaria della retina causata da mutazioni bialleliche nel gene RPE65. 2. Degenerazione maculare legata all’età. 3. Retinopatia diabetica. 4. Glaucoma. 5. Cataratta.
1. Distrofia ereditaria della retina causata da mutazioni bialleliche nel gene RPE65.
227
Qual è la funzione principale della proteina codificata dal gene ABCA4? 1. Trasporto di ioni calcio nella retina. 2. Trasporto di all-trans-retinaldeide fuori dai fotorecettori. 3. Sintesi di rodopsina. 4. Degradazione del pigmento retinico. 5. Produzione di melanina nell’epitelio pigmentato retinico.
2. Trasporto di all-trans-retinaldeide fuori dai fotorecettori.
228
Quali sono i principali sintomi della sindrome di Bardet-Biedl? 1. Obesità, retinite pigmentosa, polidattilia, ipogonadismo, insufficienza renale 2. Degenerazione maculare, glaucoma, cataratta, retinopatia diabetica 3. Neovascolarizzazione retinica, emorragie retiniche, distacco di retina, cheratocono 4. Retinopatia diabetica, degenerazione maculare, glaucoma, cataratta 5. Cheratocono, distacco di retina, emorragie retiniche, neovascolarizzazione retinica
1. Obesità, retinite pigmentosa, polidattilia, ipogonadismo, insufficienza renale
229
Quale gene è comunemente associato alla sindrome di Bardet-Biedl? 1. RHO 2. USH2A 3. BBS1 4. PRPH2 5. RPGR
3. BBS1
230
Qual è la funzione principale del database RetNet? 1. Catalogare i geni associati alle malattie ereditarie della retina. 2. Fornire trattamenti per la retinite pigmentosa. 3. Offrire consulenza genetica ai pazienti. 4. Monitorare l’efficacia dei farmaci per la retinite pigmentosa. 5. Pubblicare articoli scientifici sulla retinite pigmentosa.
1. Catalogare i geni associati alle malattie ereditarie della retina.
231
Quali sono le principali caratteristiche cliniche della sindrome di Senior-Loken? 1. Nefronoftisi e distrofia retinica 2. Glaucoma e cataratta 3. Degenerazione maculare e retinopatia diabetica 4. Cheratocono e distacco di retina 5. Emorragie retiniche e neovascolarizzazione
1. Nefronoftisi e distrofia retinica
232
1.Qual è il meccanismo principale che porta alla sindrome dell'X Fragile? A) Delezione del gene FMR1 B) Mutazione puntiforme nel gene FMR1 C) Espansione delle ripetizioni CGG nel gene FMR1, seguita da metilazione del promotore D) Duplicazione del gene FMR1 E) Delezione del cromosoma 21
C) Espansione delle ripetizioni CGG nel gene FMR1, seguita da metilazione del promotore
233
2.Qual è la funzione principale della proteina FMRP, che manca nelle persone con sindrome dell'X Fragile? A) Regola la sintesi proteica nelle sinapsi neuronali B) Modula la produzione di neurotrasmettitori C) Ripara il DNA danneggiato D) Stimola la crescita delle fibre nervose E) Facilita la trasmissione elettrica tra i neuroni
A) Regola la sintesi proteica nelle sinapsi neuronali
234
3.Quali sintomi comportamentali sono più frequentemente associati alla sindrome dell'X Fragile? A) Comportamento felice e risate frequenti B) Iperattività, deficit di attenzione e comportamenti ripetitivi C) Disturbi del sonno e crisi epilettiche D) Aggressività estrema e paranoia E) Problemi di memoria e perdita di orientamento spaziale
B) Iperattività, deficit di attenzione e comportamenti ripetitivi
235
4.Quale test diagnostico viene utilizzato per confermare la presenza della mutazione che causa la sindrome dell'X Fragile? A) Risonanza magnetica cerebrale B) Sequenziamento dell'intero genoma C) Test di espansione delle ripetizioni CGG tramite PCR o Southern blot D) Analisi del cariotipo E) Elettroencefalogramma (EEG)
C) Test di espansione delle ripetizioni CGG tramite PCR o Southern blot
236
5. Quali caratteristiche fisiche sono tipicamente osservate nelle persone con sindrome dell'X Fragile? A) Viso allungato, fronte alta e orecchie prominenti B) Naso appiattito, occhi a mandorla e collo corto C) Piedi grandi, braccia corte e mani piccole D) Collo lungo, pelle ruvida e sopracciglia sottili E) Torace largo, denti affollati e mani grandi
A) Viso allungato, fronte alta e orecchie prominenti
237
6. Quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo la trasmissione della sindrome dell'X Fragile? A) Colpisce solo i maschi B) Le femmine non possono essere portatrici C) È trasmessa dal padre ai figli D) Le femmine portatrici hanno una probabilità di trasmettere la mutazione completa alla prole E) Colpisce in egual misura maschi e femmine
D) Le femmine portatrici hanno una probabilità di trasmettere la mutazione completa alla prole
238
7. Quale delle seguenti opzioni descrive meglio l'eredità della sindrome dell'X Fragile? A) Ereditaria autosomica recessiva B) Ereditaria autosomica dominante C) Ereditaria legata al cromosoma X D) Ereditaria mitocondriale E) Ereditaria poligenica
C) Ereditaria legata al cromosoma X
239
8. In quale dei seguenti casi è raccomandato eseguire il test genetico per la diagnosi della sindrome dell'X Fragile? A) Bambini con ritardo del linguaggio, ma senza altre anomalie di sviluppo o comportamentali B) Donne in età fertile con storia familiare di sindrome dell'X Fragile o di disabilità intellettiva non spiegata C) Uomini sopra i 50 anni senza alcun sintomo neurologico o disabilità intellettiva D) Tutti i neonati indipendentemente dai segni clinici E) Persone con scoliosi, senza alcuna altra manifestazione fisica o comportamentale
B) Donne in età fertile con storia familiare di sindrome dell'X Fragile o di disabilità intellettiva non spiegata
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9. Quali delle seguenti terapie sono comunemente adottate per la gestione dei sintomi nei soggetti affetti da sindrome dell'X Fragile? A) Terapia genica per correggere la mutazione nel gene FMR1 B) Farmaci antiepilettici e terapia del linguaggio per problemi comportamentali e ritardo del linguaggio C) Interventi chirurgici per migliorare le funzioni cognitive D) Farmaci antipsicotici e radioterapia per ridurre i comportamenti aggressivi E) Terapia cognitivo-comportamentale e farmaci per l'ADHD per gestire i problemi di attenzione e iperattività
E) Terapia cognitivo-comportamentale e farmaci per l'ADHD per gestire i problemi di attenzione e iperattività
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10. Qual è la frequenza approssimativa della sindrome dell'X Fragile nella popolazione generale? A) 1 su 10.000 maschi e 1 su 50.000 femmine B) 1 su 1.000 maschi e 1 su 10.000 femmine C) 1 su 7.000 maschi e 1 su 11.000 femmine D) 1 su 4.000 maschi e 1 su 6.000 femmine E) 1 su 500 maschi e 1 su 2.500 femmine
D) 1 su 4.000 maschi e 1 su 6.000 femmine