domande Flashcards

1
Q

Quali sono le linee di codice di R per cambiare e settare una directory?

  • getwd( )
  • getwd( ); sette( )
  • set( )
  • getwd( ); setwd( )
A

getwd( ); setwd( )

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2
Q

Quali sono le linee di codice di R per aprire il data frame airquality?

  • data.frame
  • data (airquality)
  • frame(airquality
  • data.frame(airquality)
A

data.frame(airquality)

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3
Q

Quali sono le linee di codice di R per importare il data frame vend1 in formato testo?
* prova <- table(“vend1.txt”, header=TRUE); prova
* prova <- vend1.txt”; prova
* prova <- read.table(“vend1.txt”); prova
* read.table(“vend1.txt”, header=TRUE); prova

A

prova <- read.table(“vend1.txt”); prova

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4
Q

Quali sono le linee di codice di R per importare il data frame vend2 in formato testo denominato “prova” senza il nome delle colonne nella prima riga?
* prova <- scan(“vend2.txt”); prova
* prova <- (“vend2.txt”); prova
* scan(“vend2.txt”); prova
* prova <- (“vend2.txt”); prova

A

prova <- scan(“vend2.txt”); prova

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5
Q

Quali sono le linee di codice di R per importare il data frame vendite in formato excel con l’estensione .csv che contiene due e più colonne con nome delle
colonne nella prima riga?
* prova <- read.csv2 (“vendite.csv”); prova
* prova <- (“vendite.csv”, header=TRUE); prova
* prova <- read.csv2 (“vendite.csv”, header=TRUE); prova
* read.csv2 (“vendite.csv”, header=TRUE); prova

A

prova <- read.csv2 (“vendite.csv”, header=TRUE); prova

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6
Q

Quali sono le linee di codice di R per importare il data frame vendite in formato excel con l’estensione .csv con il separatore “;”
* read.csv (“vendite.csv”,); prova
* prova <- read.csv (“vendite.csv”, header=TRUE); prova
* read.csv (“vendite.csv”, header=TRUE); prova
* prova <- (“vendite.csv”); prova

A

prova <- read.csv (“vendite.csv”, header=TRUE); prova

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7
Q

Quali sono le linee di codice di R per costruire il data frame m1 prendendo in considerazione i numeri da 1 a 40?
* m1<- matrix(1:40, nrow=6); df<-data.frame(m1); df
* m1<- matrix(1:36, nrow=6); data.frame(m1); df
* matrix(1:36, nrow=6); df<-data.frame(m1); d
* m1<- matrix(1:40); df<-data.frame(m1); df

A

m1<- matrix(1:40, nrow=6); df<-data.frame(m1); df

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8
Q

Quali sono le linee di codice di R per costruire il data frame dove sulle righe vengono riportate le modalità 1,2,3,4,5,6 e sulle colonne le modalità X1, X2, X3
prendendo in cosiderazione i numeri da 1 a 18?
* tab <- matrix(6, 3); rownames(tab) <- c(1,2,3,4,5,6); colnames(tab) <- c(“X1”, “X2”, “X3”)
* tab <- matrix(c(1:18)); rownames(tab) <- c(1,2,3,4,5,6); colnames(tab) <- c(“X1”, “X2”, “X3”)
* matrix(c(1:18),6, 3); rownames(tab) <- c(1,2,3,4,5,6); colnames(tab) <- c(“X1”, “X2”, “X3”)
* tab <- matrix(c(1:18),6, 3); rownames(tab) <- c(1,2,3,4,5,6); colnames(tab) <- c(“X1”, “X2”, “X3”);tab

A

tab <- matrix(c(1:18),6, 3); rownames(tab) <- c(1,2,3,4,5,6); colnames(tab) <- c(“X1”, “X2”, “X3”);tab

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9
Q

Riguardo al software R:
a) da chi è sviluppato;
b) sotto quale licenza è rilasciato;
c) quali sono le linee di codice di R per i comandi di aiuto

A

a) venne inizialmente scritto dal matematico Robert Gentleman e dallo statistico Ross Ihaka.
b) Èun software libero in quanto viene distribuito con la licenza GNU GPL.
c) help() help(comando).

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10
Q

La matrice è?
* Una tabella composta da numeri
* Una tabella composta da numeri tra loro associati
* Una tabella composta da numeri tra loro associati disposti su righe e colonne
* Una tabella

A

Una tabella composta da numeri tra loro associati disposti su righe e colonne

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11
Q

L’autovettore v può essere definito come?
* un vettore caratteristico v
* un vettore caratteristico v associato ad un autovalore λ
* un vettore caratteristico v associato ad un autovettore λ
* un vettore caratteristico v associato

A

un vettore caratteristico v associato ad un autovalore λ

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12
Q

Quali operazioni tra matrici soddisfano la proprietà commutativa?
* Prodotto
* Somma
* Differenza
* Somma e prodotto

A

somma

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13
Q

Quando un vettore colonna si dice trasposto?
* Quando da vettore colonna si trasforma in matrice quadrata
* Quando da vettore colonna si trasforma in matrice rettangolare
* Quando da vettore colonna si trasforma in vettore riga
* Quando da vettore riga si trasforma in vettore colonna

A

Quando da vettore colonna si trasforma in vettore riga

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14
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare il determinate della matrice A (2x2) (1,3,2,4)?
* A <- matrix(A);A; det(A)
* A <- (data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; det(A)
* A <- matrix(data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; det(A)
* A <- matrix(data=c(1,3,2,4);A; det(A)

A

A <- matrix(data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; det(A)

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15
Q

Quando un vettore riga si dice trasposto?
* Quando da vettore riga si trasforma in vettore colonna
* Quando da vettore riga si trasforma in matrice rettangolare
* Quando da vettore riga si trasforma in matrice quadrata
* Quando da matrice si trasforma in vettore colonna

A

Quando da vettore riga si trasforma in vettore colonna

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16
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare gli autovettori della matrice A (2x2) (2, 3, 1, 2)?
* GAMMA <- eigen(A; GAMMA
* GAMMA <- eigen(A)$vectors; GAMMA
* GAMMA <- eigen$vectors; GAMMA
* GAMMA <- eigen(A) vectors; GAMMA

A

GAMMA <- eigen(A)$vectors; GAMMA

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17
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare la traccia della matrice A (2x2) (1,3,2,4)?
* traccia<- (diag(A));traccia
* traccia<-sum(diag(A)); traccia
* traccia<-sum(A);traccia
* sum(diag(A));traccia

A

traccia<-sum(diag(A)); traccia

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18
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare il rango della matrice A (2x2) (1,3,2,4)?
* A <- matrix(A);A; rank(A)
* A <- matrix(data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; rank(A)
* A <- matrix(data=c(1,3,2,4);A; rank(A)
* A <- (data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; rank(A)

A

A <- matrix(data=c(1,3,2,4), nrow = 2, ncol = 2);A; rank(A)

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19
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare gli autovalori della matrice A (2x2) (2, 3, 1, 2)?
* A <- diag(eigen(A)$values); A
* A <- diag(eigen(A) values); A
* A <- diag( (A)$values); A
* A <- diag(eigen(A)); A

A

A <- diag(eigen(A)$values); A

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20
Q

Come si calcola la traccia di una matrice?
* facendo la somma fra i valori della diagonale principale
* facendo la differenza fra i valori della diagonale principale
* facendo il prodotto fra i valori della diagonale secondaria
* facendo la somma fra i valori della diagonale secondaria

A

facendo la somma fra i valori della diagonale principale

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21
Q

Quali sono le linee di codice di R per la somma di due matrici M e D?
* M <- matrix(data = M); D <- matrix(data = D); D+M; M-D
* M <- matrix(data = M); D <- matrix(data = D); D-M; M+D
* M <- matrix; D <- matrix(data = D); D+M; M+D
* M <- matrix(data = M); D <- matrix(data = D); D+M; M+D

A

M <- matrix(data = M); D <- matrix(data = D); D+M; M+D

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22
Q

Il rango di una matrice può essere definito come?
* l’ordine massimo dei minori nulli da essa estraibili
* l’ordine medio dei minori nulli da essa estraibili
* l’ordine minimo dei minori nulli da essa estraibili
* l’ordine massimo dei minori non nulli da essa estraibili

A

l’ordine massimo dei minori non nulli da essa estraibili

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23
Q

L’inversa di una matrice esiste solo e soltanto se?
* il suo determinante è diverso da zero
* il suo determinante è uguale a zero
* il suo determinante è uguale a 2
* Il suo determinante è uguale a 1

A

il suo determinante è diverso da zero

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24
Q

Quando è possibile effettuare il calcolo del determinante di una matrice?
* Quando la matrice di riferimento è triangolare
* Quando la matrice di riferimento è isoscele
* Quando la matrice di riferimento è rettangolare
* Quando la matrice di riferimento è quadrata

A

Quando la matrice di riferimento è quadrata

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25
Q

L’operazione di moltiplicazione tra matrici è possibile solo se?
* Il numero di righe di un vettore è uguale al numero di righe di un altro
* La diagonale di una matrice ha tutti valori uguali ad 1
* Il numero di colonne di una matrice è uguale al numero di righe di un’altra
* Il numero di righe di un vettore è uguale al numero di righe di un altro

A

Il numero di colonne di una matrice è uguale al numero di righe di un’altra

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26
Q

Qual’è la formula con cui si calcola la probabilità di inclusione del I ordine?
* πi=∑N p(c)
* πi =∑N (c) dove N sono tutti i campioni inclusi in Ω che contengono l’elemento i-esimo
* πi=∑N p(c) dove N sono tutti i campioni
* πi =∑Ni p(c) dove Ni sono tutti i campioni inclusi in Ω che contengono l’elemento i-esimo

A

πi =∑Ni p(c) dove Ni sono tutti i campioni inclusi in Ω che contengono l’elemento i-esimo

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27
Q

Qual’è la formula con cui si calcola la probabilità di inclusione del II ordine?
* πi =∑N p(c) dove N sono tutti i campioni
* πij=∑Nij p(c) dove Nij sono tutti i campioni inclusi in Ω che contengono l’elemento i-esimo e j-esimo
* πij =∑Nij p(c) dove N non sono tutti i campioni inclusi in Ω
* πij =∑Nij p(c) dove Ni sono tutti i campioni inclusi in Ω

A

πij=∑Nij p(c) dove Nij sono tutti i campioni inclusi in Ω che contengono l’elemento i-esimo e j-esimo

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28
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare la probabilità di inclusione di I ordine?
* a<-1:40;pik<-inclusionprobabilities(a,12);pik
* a<-1:40; -inclusionprobabilities(a,12);pik
* a<-1:40; inclusionprobabilities(a,12);pik
* pik<-inclusionprobabilities(a,12);pik

A

a<-1:40; pik<-inclusionprobabilities(a,12);pik

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29
Q

Quali sono le linee di codice di R per estrarre un campione di numerosità n=40 senza ripetizione da una popolazione di 4000 unità statistiche?
* lista=1:4000; (lista,40)
* lista=1:4000; sample(l,40)
* lista=1:4000; sample(lista)
* lista=1:4000; sample(lista,40)

A

lista=1:4000; sample(lista,40)

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30
Q

Quali sono le linee di codice di R per calcolare la deviazione standard su un campione simulato di 1000 osservazioni con ripetizione?
* m<-NULL; for(i in 1:1000){x<-sample(x,replace=TRUE);m<-c(m,mean(x))}; sd(m)
* m<-NULL; for(i in 1:1000){ (x,replace=TRUE);m<-c(m,mean(x))}; sd(m)
* m<- for(i in 1:1000){x<-sample(x,replace=TRUE);m<-c(m,mean(x))}; sd(m)
* m<-NULL; for(1:1000){x<-sample(x,replace=TRUE);m<-c(m,mean(x))}; sd(m)

A

m<-NULL; for(i in 1:1000){x<-sample(x,replace=TRUE);m<-c(m,mean(x))}; sd(m)

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31
Q

Come deve essere la probabilità di estrazione in un campionamento casuale semplice?
* Additiva per ogni estrazione
* Uguale per ogni estrazione
* Diversa per ogni estrazione
* Cumulativa per ogni estrazione

A

Uguale per ogni estrazione

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32
Q

Qual è la formula della varianza della proporzione in un DCPCSSR con probabilità costanti per v.c. qualitative?
* V[T(stim)]= N2 * (1-f)p(stim)[1-p(stim)]
* V[T(stim)]= N* (1-f)/np(stim)[1-p(stim)]
* V[T(stim)]= N2 * (1+f)/np(stim)[1-p(stim)]
* V[T(stim)]= N2 * (1-f)/np(stim)[1-p(stim)]

A

V[T(stim)]= N2 * (1-f)/np(stim)[1-p(stm)]

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33
Q

Qual è la formula dello stimatore del totale in un DCCSSR con probabilità costanti per variabili quantitative?
* T(stim)=N/nΣn i=1 Yi =y(media)
* T(stim)=N/n
Σn i=1 Yi =Ny(media)
* T(stim)=N/n
Σn i=1 Yi =N/y(media)
* T(stim)=NΣn i=1 Yi =Ny(media)

A

T(stim)=N/nΣn i=1 Yi =Ny(media)

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34
Q

Qual è la formula dell’ errore standard del totale in un DCCSCR con probabilità costanti per variabili quantitative?
* Estd [T(stim)]= √ V[T(stim)]
* Estd [T(stim)]= √ V[T]
* Estd [T(stim)]= V[T(stim)]
* Estd[T(stim)]= √ V2[T(stim)]

A

Estd [T(stim)]= √ V[T(stim)]

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35
Q

Quali sono le caratteristiche principali di un disegno campionario non probabilistico?
* la probabilità di inclusione ignota; la popolazione da cui si estrae il campione; i risultati non sono «inferenziabili»; la selezione degli elementi del campione basata su criteri di facilità d’uso; la alta affidabilità dei risultati
* la probabilità di inclusione nota; la popolazione da cui si estrae il campione; i risultati non sono «inferenziabili»; la selezione degli elementi del campione basata su criteri di facilità d’uso; la bassa affidabilità dei risultati
* la probabilità di inclusione ignota; la popolazione da cui si estrae il campione; i risultati sono «inferenziabili»; la selezione degli elementi del campione basata su criteri di facilità d’uso; la bassa affidabilità dei risultati
* la probabilità di inclusione ignota; la popolazione da cui si estrae il campione; i risultati non sono «inferenziabili»; la selezione degli elementi del campione basata su criteri di facilità d’uso; la bassa affidabilità dei risultati

A

la probabilità di inclusione ignota; la popolazione da cui si estrae il campione; i risultati non sono «inferenziabili»; la selezione degli elementi del campione basata su criteri di facilità d’uso; la bassa affidabilità dei risultati

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36
Q

Quali sono i disegni campionari non probabilistici?
* improvvisato; ragionato; «snowball»; a valanga; RDS e a piccole aree
* organizzato; «snowball»; a valanga; RDS e a piccole aree
* organizzato; ragionato; «snowball»; a valanga; RDS e a piccole aree
* organizzato; ragionato; «snowball»; a valanga

A

improvvisato; ragionato; «snowball»; a valanga; RDS e a piccole aree

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37
Q

Come è caratterizzato il Disegno Campionario non probabilistico «improvvisato»?
* Scelta accidentale e Metodo soggettivo empirico
* Empirico
* Manuale
* Scelta accidentale

A

Scelta accidentale e Metodo soggettivo empirico

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38
Q

Quali disegni campionari “complessi” sono stati studiati?
* Campionamento stratificato
* Campionamento a grappoli
* Respondent Driven Sampling e Small Area
* Campionamento sistematico

A

Respondent Driven Sampling e Small Area

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39
Q

Cosa si ottiene con il Disegno Campionario non probabilistico per piccole aree?
* Stime aggregate
* Stima ad un livello di disaggregazione basso
* Stime precise
* Stime ad un livello il più disaggregato possibile

A

Stime ad un livello il più disaggregato possibile

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40
Q

Come si applica normalmente il campionamento RDS?
* in situazioni in cui non si conosce il volume della popolazione N
* in situazioni in cui non si conosce l’ampiezza della popolazione N
* in situazioni in cui si conosce l’ampiezza della popolazione N
* in situazioni in cui non si conosce l’altezza della popolazione N

A

in situazioni in cui non si conosce l’ampiezza della popolazione N

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41
Q

Come può essere formalizzato il campionamento RDS?
* come una catena markoviana
* come una catena poissoniana
* come una catena gaussiana
* come una catena binomiale

A

come una catena markoviana

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42
Q

Il predittore EBLUP (Empirical Best Linear Unbiased Predictor) è basato?
* su un modello lineare ad effetti misti
* su un modello lineare ad effetti semplici
* su un modello non lineare ad effetti misti
* su un modello curvilineo ad effetti misti

A

su un modello lineare ad effetti misti

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43
Q

La formula dello stimatore RDS cosa presenta al numeratore e al denominatore?
* Uno stimatore Hansen-Hurwitz e uno di Volz
* Due stimatori Hansen-Hurwitz
* Due stimatori Hansen-Hurwitz distorti
* Due stimatori Hansen-Hurwitz non distorti

A

Due stimatori Hansen-Hurwitz non distorti

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44
Q

Per impostare un campionamento“RDS”:
a) quali punti si affrontano;
b) come si descrive la popolazione di interesse;
c) come si valuta l’attendibilità del metodo RDS e cosa si stabilisce per il reclutamento e le probabilità di selezione

A

a) Framework della popolazione di interesse, applicazione del metodo, problematicità dellasimulazione e dell’indagine.
b) Per descrivere la popolazione d’interesse si può far riferimento, ad esempio, a un sito internet dovesono presenti informazioni quali l’età, il sesso, la provenienza e altre informazioni riguardanti la popolazione da analizzare.
c) Per la valutazione dell’attendibilità del metodo rds c’è sempre da considerare il fatto che gli stimatori in alcuni casi non sono soddisfacenti, per tale motivo si deve essere cauti nell’esprimerevalutazioni, in quanto possono essere poi discordanti ai fini dell’indagine.

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45
Q

Come si imposta il sistema d’ipotesi per il test di Cox e Stuart per un test unilatero sinistro?
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 < (mediana costante da 1 a N)
* H0 =(media costante da 1 a N) vs H1 =(mediana costante da 1 a N)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 > (mediana costante da 1 a N)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(mediana costante da 1 a N)

A

H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 < (mediana costante da 1 a N)

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46
Q

Come si imposta il sistema d’ipotesi per il test di Cox e Stuart per un test unilatero destro?
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 > (mediana costante da 1 a N)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(media costante da 1 a N)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(mediana non costante da 1 a N)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 <(mediana costante da 1 a N)

A

H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 > (mediana costante da 1 a N)

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47
Q

Dove si applica il test per le successioni di Bradley?
* su dati dicotomici o binari od anche su dati continui “ dicotomizzati “
* su dati discreti o binari od anche su dati continui “ dicotomizzati “
* su dati dicotomici o binari od anche su dati continui
* su dati dicotomici o binari od anche su dati discreti “ dicotomizzati “
*

A

su dati dicotomici o binari od anche su dati continui “dicotomizzati “

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48
Q

Come si imposta il sistema d’ipotesi per il test di Bradley?
* H0 = Totale casualità vs H1 = casualità
* H0 = casualità vs H1 = Non casualità
* H1 = Totale casualità vs H0 = Non casualità
* H0 = Totale casualità vs H1 = Non casualità

A

H0 = Totale casualità vs H1 = Non casualità

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49
Q

Qual’ la notazione con cui si calcola il test di tendenza o sulle successioni di Bradley?
* μr =(n1 +n2 )/N
* μr =2(n1 +n2 )/N
* μr =2
(n2 )/N
* μr =2*(n1 +n2 )

A

μr =2*(n1 +n2 )/N

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Perfectly
50
Q

Come si imposta il sistema d’ipotesi per il test di Jonckheere-Terpstra per un test unilatero?
* H0 = mediana(1)=…..=mediana (n) vs H1 = moda <….. < mediana (n)
* H0 = mediana(1)=…..=mediana (n) vs H1 = mediana <….. < devianza (n)
* H0 = media (1)=…..=mediana (n) vs H1 = mediana <….. < mediana (n)
* H0 = mediana(1)=…..=mediana (n) vs H1 = mediana <….. < mediana (n)

A

H0 = mediana(1)=…..=mediana (n) vs H1 = mediana <….. < mediana (n)

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51
Q

Come si imposta il sistema d’ipotesi per il test di Cox e Stuart per un test bilatero?
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(media costante)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(mediana non costante)
* H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(moda non costante)
* H0 =(mediana variabile da 1 a N) vs H1 =(mediana non costante)

A

H0 =(mediana costante da 1 a N) vs H1 =(mediana non costante)

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52
Q

Cosa prevede l’implementazione del metodo Monte Carlo?
* lo svolgimento dei calcoli attraverso la simulazione di prove
* lo svolgimento degli esperimenti attraverso la simulazione di prove ripetute
* lo svolgimento degli esperimenti attraverso la simulazione
* lo svolgimento degli esperimenti attraverso prove ripetute

A

lo svolgimento degli esperimenti attraverso la simulazione di prove ripetute

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53
Q

Su cosa si basa la tecnica “boostrap”?
* Sulla somma
* Sulla speculazione
* Sulla reiterazione
* Sull’amplificazione

A

Sulla reiterazione

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54
Q

Il metodo Monte Carlo è uno degli strumenti più utilizzati nella tecnica della?
* configurazione
* simulazione
* variazione
* sospensione

A

simulazione

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55
Q

Quando il metodo Monte Carlo è efficace?
* a condizione che le v.c. individuate ad un elevato livello di dettaglio siano non rilevanti ai fini dei risultati ottenuti
* a condizione che le devianze individuate ad un elevato livello di dettaglio siano rilevanti ai fini dei risultati ottenuti
* a condizione che le v.c. individuate ad un basso livello di dettaglio siano rilevanti ai fini dei risultati ottenuti
* a condizione che le v.c. individuate ad un elevato livello di dettaglio siano rilevanti ai fini dei risultati ottenuti

A

a condizione che le v.c. individuate ad un elevato livello di dettaglio siano rilevanti ai fini dei risultati ottenuti

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56
Q

Assunto che si voglia utilizzare il Metodo Monte Carlo in una simulazione spiegarebrevemente:
a) che cosa è questo metodo;
b) come si implementa;
c) quali sono le problematiche specifiche

A

a) Il metodo Monte Carlo è uno degli strumenti più utilizzati nella tecnica della simulazione e permette di analizzare statisticamente un fenomeno descritto da variabili casuali la cui soluzione pervia analitica risulta troppo complessa o addirittura impossibile. Tale tecnica consente di verificare ad un livello di dettaglio notevole gli effetti di modificazioni nelle variabili casuali di imput e nelle funzioni di output.
b) i passi più significativi nell’implementazione del metodo Monte Carlo:
1. Individuazione delle v.c. e dei parametri
2. Modellizzazione
3. Attribuzione delle distribuzioni di probabilità alle v.c. osservate
4. Svolgimento degli esperimenti attraverso la simulazione di prove ripetute
5. Ottenimento ed analisi dei risultati
c) problematiche specifiche ed in particolare: sulle ipotesi di base del modello; sull’attribuzione delle distribuzioni di probabilità alle v.c. osservate; sugli algoritmi per la generazione dei numeri casuali; sulla
correlazione sulle v.c. di ingresso; sul numero di ripetizioni delle prove negli esperimenti.

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57
Q

Secondo la teoria economica le variazioni dei prezzi e delle quantità sono correlate negativamente e quindi in questo caso com’è il numero indice di Laspeyres
rispetto a quello di Paasche?
* Uguale
* Maggiore
* Minore
* Minore di zero

A

Maggiore

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58
Q

Che cos’è un numero indice?
* Un rapporto di controllo
* Un rapporto di ripetizione
* Un rapporto di durata
* Un rapporto statistico

A

Un rapporto statistico

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59
Q

Che cosa misurano i numeri indice dei prezzi al consumo?
* La variazione nel tempo dei costi dei beni e servizi consumati in una economia
* La variazione nel tempo dei prezzi dei beni e servizi consumati in una economia
* La variazione nel tempo dei beni e servizi consumati in una economia
* La variazione nel tempo dei prezzi dei beni e servizi prodotti in una economia

A

La variazione nel tempo dei prezzi dei beni e servizi consumati in una economia

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60
Q

Che tipo di indice viene utilizzato per calcolare i prezzi al consumo?
* Fischer
* Paasche
* Laspeyres
* Laagrange

A

Laspeyeres

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61
Q

Nell’indice dei prezzi al consumo il disegno campionario maggiormente utilizzato è quello?
* Probabilistico non ragionato
* Non probabilistico ragionato stratificato
* Probabilistico
* Non probabilistico stratificato

A

Non probabilistico ragionato stratificato

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62
Q

Per quanto riguarda i numeri indice dei prezzi al consumo commentare brevemente:
a) i concetti;
b) le metodologie di calcolo;
c) il tipo di indice che viene utilizzato e perché il disegno campionario è utilizzato

A

a) Gli indici dei prezzi al consumo misurano la variazione nel tempo dei prezzi dei beni e servizi consumati in una determinata economia e forniscono, quindi, una variazione media dei prezzi dei prodotti consumati in un dato periodo. Pertanto, gli indici dei prezzi al consumo sono costruiti per analizzare la dinamica temporale dei prezzi, essendo questo un fenomeno di notevole interesse per gli equilibri economici e sociali di uno Stato
b) Il metodo di calcolo dei numeri indici dei prezzi al consumo è basato sulla variazione pura dei prezzi nel tempo senza risentire né della quantità né dellaqualità dei prodotti consumati. L’aggregato economico di Contabilità Nazionale (SEC 95) che sta allabase del calcolo dei numeri indice al consumo è l’inflazione.
c) Il tipo di indice che viene utilizzatoè quello di Laspeyres che tiene ferme le quantità rispetto ad una base mantenendole invarianti rispettoal tempo coerentemente con le definizioni soprariportate.
Tale indice può essere riferito ad una baseche viene mantenuta fissa per un tempo più o meno lungo configurandosi un indice a base fissa pluriennale. Il disegno campionario maggiormente utilizzato è quello non probabilistico ragionato stra

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63
Q

Che cos’è il correlogramma?
* è una rappresentazione diretta che mette in evidenza le componente di una serie storica
* è una rappresentazione grafica che mette in evidenza le componente di una serie storica
* è una rappresentazione geografica che mette in evidenza le componente di una serie storica
* è una rappresentazione indiretta che mette in evidenza le componente di una serie storica

A

è una rappresentazione grafica che mette in evidenza le componente di una serie storica

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64
Q

Che cos’è il Ciclo di una serie storica?
* il ciclo cattura eventuali oscillazioni che si ripetono di periodo in periodo dette anche congiunturali se riferite a fenomeni micro economici
* il ciclo cattura eventuali oscillazioni che si ripetono di periodo in periodo dette anche congiunturali se riferite a fenomeni macro economici
* il ciclo cattura eventuali oscillazioni che si ripetono di periodo in periodo dette anche strutturali se riferite a fenomeni macro e micro economici
* il ciclo cattura eventuali oscillazioni che si ripetono di periodo in periodo dette anche congiunturali se riferite a fenomeni macro e micro economici

A

il ciclo cattura eventuali oscillazioni che si ripetono di periodo in periodo dette anche congiunturali se riferite a fenomeni macro e micro economici

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65
Q

Quali sono le componenti di scomposizione di una serie storica?
* Trend - Ciclo - Stagionalità - Termine di errore
* Trend - Ciclo - Termine di errore
* Trend - Stagionalità - Termine di errore
* Trend - Ciclo - Stagionalità

A

Trend - Ciclo - Stagionalità - Termine di errore

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66
Q

Che cos’è la Stagionalità di una serie storica?
* è una componente fissa che a distanza di tempi fissi si presenta in una serie storica
* è una componente periodica che a distanza di tempi fissi si presenta in una serie storica
* è una componente periodica che a distanza di tempi variabili si presenta in una serie storica
* è una componente periodica che si presenta in una serie storica

A

è una componente periodica che a distanza di tempi fissi si presenta in una serie storica

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67
Q

Che cos’è la componente Erratica o Casuale di una serie storica?
* è una componente dovuta ad errori non prevedibili nel breve periodo sotto l’influenza di diversi fattori di entità trascurabile ma che, in qualche misura, condizionano il fenomeno di interesse
* è una componente dovuta ad errori prevedibili nel breve periodo sotto l’influenza di diversi fattori di entità trascurabile ma che, in qualche misura, condizionano il fenomeno di interesse
* è una componente dovuta ad errori non prevedibili nel lungo periodo sotto l’influenza di diversi fattori di entità trascurabile ma che, in qualche misura, condizionano il fenomeno di interesse
* è una componente dovuta ad errori non prevedibili nel breve periodo sotto l’influenza di diversi fattori di grossa entità ma che, in qualche misura, condizionano il fenomeno di interesse

A

è una componente dovuta ad errori non prevedibili nel breve periodo sotto l’influenza di diversi fattori di entità trascurabile ma che, in qualche misura, condizionano il fenomeno di interesse

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68
Q

Se dal correlogramma si evidenziasse che prevale la componente stagionale che cosa si potrebbe inserire?
* Una o più variabili Uniforme
* Una o più variabili Gaussiana
* Una o più variabili Binomiali
* Una o più variabili Dummy

A

Una o più variabili Dummy

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69
Q

Che cos’è il Trend di una serie storica?
* la componente di flusso presente nella serie storica che individua un andamento del fenomeno osservato
* la componente di fondo presente nella serie storica che individua la media del fenomeno osservato
* la componente di fondo presente nella serie storica che individua un andamento del fenomeno osservato
* la componente di fondo presente nella serie storica che individua la mediana del fenomeno osservato

A

la componente di fondo presente nella serie storica che individua un andamento del fenomeno osservato

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70
Q

Come si può suddividere una media mobile?
* semplice, pesata, esponenziale, adattiva
* pesata, esponenziale
* pesata, esponenziale, adattiva
* semplice, pesata, esponenziale

A

semplice, pesata, esponenziale, adattiva

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71
Q

Quale è la formula della componente di stagionalità quando viene analizzato il metodo di stima con la media mobile?
* St=(Stu* Sti)
* St=(Stu-Sti)
* St=(Stu+ Sti)
* St=(Stu/ Sti)

A

St=(Stu-Sti)

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72
Q

Quale è la formula del modello additivo di una serie storica?
* Yt =(St + Tt+Et )
* Yt =(St / Tt*Ct + Et )
* Yt =(St + Tt+Ct +Et )
* Yt =( Tt+Et )

A

Yt =(St + Tt+Ct +Et )

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73
Q

In un modello additivo se il grafico di una serie storica si presenta in un modo più o meno piatto ovvero le oscillazioni si muovono lungo una traiettoria quasi
costante essa come si può definire?
* crescente
* evolutiva
* stazionaria
* decrescente

A

stazionaria

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74
Q

In un modello additivo qual è la formula con cui si denota l’errore forecast in una serie storica al tempo t+k?
* eforecast=yt+k –yforecast(t)
* eforecast=yt+k -yforecast(t+k)
* eforecast=yt+k –y forecast(k)
* eforecast=yt–y forecast(t+k)

A

eforecast=yt+k -yforecast(t+k)

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75
Q

In un modello additivo con l’utilizzo delle medie mobili con quale strumento si stima ì il trend lineare e quale notazione si implementa?
* TCt = β0 + β1 *t da una regressione lineare semplice rispetto al tempo
* TCt = β0 + β1 da una regressione lineare semplice rispetto al tempo
* TCt = β0 + *t da una regressione lineare semplice rispetto al tempo
* TCt = β1 *t da una regressione lineare semplice rispetto al tempo

A

TCt = β0 + β1 *t da una regressione lineare semplice rispetto al tempo

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76
Q

Quale è la formula della componente di stagionalità quando viene analizzato il metodo di stima con la media mobile?
* St=(Stu+ Sti)
* St=(Stu-Sti)
* St=(Stu/ Sti)
* St=(Stu* Sti)

A

St=(Stu-Sti)

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77
Q

Quale è la formula del modello moltiplicativo di una serie storica?
* Yt =(St Tt Ct / Et )
* Yt =(St * Tt
Ct )
* Yt =(St / Tt*Ct + Et )
* Yt =(St *Tt *Ct * Et )

A

Yt =(St *Tt *Ct * Et )

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78
Q

Quale è la notazione della trasformazione logaritmica del modello moltiplicativo di una serie storica e come si trasforma il modello?
* logyt =(logSt +logTCt +logEt )in un modello moltiplicativo
* log yt =( log St +log TCt + log Et ) in un modello additivo
* log yt =( log St +log TCt ) in un modello additivo
* log yt =( log St +log TCt ) in un modello additivo

A

log yt =( log St +log TCt + log Et ) in un modello additivo

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79
Q

Che cosa ha proposto il Prof. Alleva rispetto sui limiti dei metodi classici di analisi delle serie storiche:
a) descrivere il punto 1 ;
b) descrivere il punto 2;
c) descrivere il punto 3

A

Il professor Alleva sosteneva che il modello moltiplicativo yt =f(St *TCt *Et ) può trasformarsi inadditivo se si procede alla
trasformazione logaritmica. Esso assumerebbe la seguente notazione: log yt =log (St *TCt *Et ) = log (St + TCt + Et )= (log
St +log TCt + log Et ).
Il punto 1 essendo le componenti non osservabili, non è possibile determinare la bontà o la correttezza della scomposizione
adottata perché non esiste un riferimento oggettivo. Infatti non si identifica la serie, la si descrive;
b. è possibile fare delle valutazioni solo rispetto a delle ipotesi: es.verifica della presenza di variabilità infra annuale;
c. la bontà del metodo dipende principalmente dal fine della scomposizione. Ed inoltre:
1 E’ una analisi descrittiva e non interpretativa della serie.
2 Non esiste certezza sulle componenti identificate, che dipendono dal metodo scelto per identificarle.
3 Esiste molteplicità delle scomposizioni, ognuna ugualmente valida».

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80
Q

Nel processo stocastico ARMA (p,q) cosa si intende per parametro q?
* l’ordine della parte comune
* l’ordine della parte media mobile
* l’ordine della parte non autoregressiva
* l’ordine della parte variabile

A

l’ordine della parte media mobile

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81
Q

Qual’è la notazione del coefficiente di correlazione di un processo stocastico?
* (Coeff.Corr)= ρ (Yt- Yt-k)= Covar(Yt)/√(Var(Yt)Var(Yt-k) )
* (Coeff.Corr)= ρ (Yt-k)= Covar(Yt- Yt-k)/√(Var(Yt)
Var(Yt-k) )
* (Coeff.Corr)= ρ (Yt- Yt-k)= Covar(Yt- Yt-k)/√(Var(Yt)*Var(Yt-k) )
* (Coeff.Corr)= ρ (Yt- Yt-k)= Covar(Yt- Yt-k)/√(Var(Yt-k) )

A

(Coeff.Corr)= ρ (Yt- Yt-k)= Covar(Yt- Yt-k)/√(Var(Yt)*Var(Yt-k) )

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82
Q

Qual’è la notazione della covarianza o autocovarianza di un processo stocastico?
* Covar(Yt Yt-k)= E[Yt – E(Yt-k)] dove t ⊂ T; dove t-k ⊂ T
* Covar(Yt- Yt-k)= E[Yt] dove t ⊂ T; dove t-k ⊂ T
* Covar(Yt- Yt-k)= E[E(Yt-k)] dove t ⊂ T; dove t-k ⊂ T
* Covar(Yt-k)= E[Yt – E(Yt-k)] dove t ⊂ T; dove t-k ⊂ T

A

Covar(Yt Yt-k)= E[Yt – E(Yt-k)] dove t ⊂ T; dove t-k ⊂ T

83
Q

Qual’è la notazione del momento secondo o varianza di un processo stocastico?
* Var (E[Yt – E(Yt)]2 dove t ⊂ T
* Var (Yt = [Yt – E(Yt)]2 dove t ⊂ T
* Var (Yt = E[Yt] 2 dove t ⊂ T
* Var (Yt =E[Yt – E(Yt)]2 dove t ⊂ T

A

Var (Yt =E[Yt – E(Yt)]2 dove t ⊂ T

84
Q

Qual’è la notazione del momento primo o valore atteso di un processo stocastico?
* E(Yt)=Σti=0 tt dove t ⊂ T
* E(Yt)=Σti=0 dove t ⊂ T
* E(Yt)=Σti=0 tt dove t a T
* E(Yt)=Σti=0 tt dove t e T

A

E(Yt)=Σti=0 tt dove t ⊂ T

85
Q

Nel processo stocastico ARMA (p,q) a cosa si riferisce il parametro p?
* l’ordine della parte variabile
* l’ordine della parte non autoregressiva
* l’ordine della parte comune
* l’ordine della parte autoregressiva

A

l’ordine della parte autoregressiva

86
Q

Quale è la notazione del processo stocastico AR(1)?
* Zt =∅1 Zt-1
* Zt= Zt-1 +εt
* Zt =∅1 Zt-1 +εt
* Zt =∅1+εt

A

Zt =∅1 Zt-1 +εt

87
Q

Quale è il “focus” dell’analisi dati multidimensionale e multivariate?
* la matrice dei dati
* le medie-covarianze
* le varianze
* le varianze-covarianze

A

la matrice dei dati

88
Q

Quali sono i tipi di dati nell’analisi statistica multidimensionale?
* numeri e testuali
* testuali
* numerici e testuali
* numerici

A

numerici e testuali

89
Q

Come può essere alimentata la matrice di dati nell’analisi statistica multidimensionale?
* da dati raffinati estratti da un questionario
* da dati grezzi estratti da un questionario
* da dati lavorati estratti da un questionario
* da dati distinti estratti da un questionario

A

da dati grezzi estratti da un questionario

90
Q

Nel MRLS gli errori che tipo di variabili sono?
* v.c. indipendenti e identicamente distribuite (i.i.d.)
* v.c. identicamente distribuite
* v.c. dipendenti e identicamente distribuite (i.i.d.)
* v.c. indipendenti

A

v.c. indipendenti e identicamente distribuite (i.i.d.)

91
Q

Quale è la formula con cui si calcola il coefficiente angolare nel MRLS?
* b(stim)= var(X,Y)/covvar (X)
* b(stim)= var(X,Y) +covar (X)
* b(stim)= cov(X,Y)/var (X)
* b(stim)= cov(X,Y) +var (X)

A

b(stim)= cov(X,Y)/var (X)

92
Q

Quale è la formula con cui si calcola l’intercetta nel MRLS?
* a(stim)= y(media) +b(stim) *x(media)
* a(stim)= y(media) –b(stim)
* a(stim)= y(media) –b(stim) *x(media)
* a(stim)= y(media) –x(media)

A

a(stim)= y(media) –b(stim) *x(media)

93
Q

Quale è la relazione statistica fra due variabili quantitative Y e X in un modello di regressione multipla?
* y=β+ε
* y=Xβ+ε
* y=X+ε
* y=Xβ

94
Q

Quale è la notazione con cui si calcola il vettore dei coefficienti del modello di regressione lineare multipla in forma matriciale?
* β=(XX’)-1X’
* β=(XX’)-1 X’y
* β=(X )-1 X’
* β=(XX’) X’

A

β=(XX’)-1 X’y

95
Q

Quali sono le finalità di un modello di regressione multipla?
* espositiva; interpretativa e previsiva
* verifica; interpretativa e previsiva
* descrittiva; interpretativa e previsiva
* descrittiva; esecutiva e previsiva

A

descrittiva; interpretativa e previsiva

96
Q

Qual’è la notazione con cui si calcola l’errore in un modello di regressione logistica?
* ε = π (x)
* ε = Y-π
* ε = Y-x
* ε = Y-π (x)

A

ε = Y-π (x)

97
Q

In un modello di regressione logistica come deve essere la variabile dipendente?
* diretta
* latente
* indiretta
* dicotomica

A

dicotomica

98
Q

Quale è l’equazione del Modello di regressione logistica?
* Y = (x)+ ε
* Y = π (x)+ ε
* Y = π + ε
* Y = π (x)

A

Y = π (x)+ ε

99
Q

La notazione per il calcolo del modello di regressione con dati panel a effetti fissi può essere espresso anche nella seguente forma, tenuto conto che occorre
stimare il numeri di intercette presenti nel modello stesso?
* Yit = β1Xit+ αi +eit
* Yit =Xit+ αi +eit
* Yit =β1Xit+ eit
* Yit =β1Xit+α

A

Yit = β1Xit+ αi +eit

100
Q

Quando un modello di regressione con dati panel si dice bilanciato?
* tutte le osservazioni sono presenti sia in termini di unità statistiche (i) che in termini di periodi (t)
* nessuna osservazione è presente sia in termini di unità statistiche (i) che in termini di periodi (t)
* tutte le osservazioni sono presenti sia in termini che in termini di periodi (t)
* tutte le osservazioni sono presenti sia in termini di unità statistiche (i)

A

tutte le osservazioni sono presenti sia in termini di unità statistiche (i) che in termini di periodi (t)

101
Q

Quali sono i concetti base del data warehouse?
* Fatto, Misura, Dimensione e Evento
* Misura, Dimensione e Evento
* Misura e Dimensione
* Fatto

A

Fatto, Misura, Dimensione e Evento

102
Q

Su quanti punti si fonda lo studio dei sistemi direzionali o decisionali?
* evoluzione; il modello dei dati multidimensionale; scenari decisionali
* evoluzione; architettura; il modello dei dati multidimensionale
* architettura; il modello dei dati multidimensionale; scenari decisionali
* evoluzione; architettura; il modello dei dati multidimensionale; scenari decisionali

A

evoluzione; architettura; il modello dei dati multidimensionale; scenari decisionali

103
Q

Come si evolve la generazione dei sistemi direzionali o decisionali degli anni ‘70?
* dalle decisioni concordate ai Decision Support Systems (DSS)
* dal Management Information Systems (MIS) ai Decision Support Systems (DSS)
* dal Transaction Processin Systems (TPS) ai Decision Support Systems (DSS)
* dal Decision Support Systems (DSS) al Management Information Systems (MIS)

A

dal Management Information Systems (MIS) ai Decision Support Systems (DSS)

104
Q

Dato un Sistema informativo direzionale:
a) stabilire su quali punti si fonda;
b) quali sono le diverse generazioni;
c) che cosa è il Management Information
Systems (MIS) e su cosa si basa l’ultima generazione dei Sistemi decisionali

A

a) Lo studio dei Sistemi direzionali o decisionali si fonda su quattro punti: evoluzione dei Sistemi Informativi Decisionali, il modello dei dati multidimensionale, scenari decisionali, architettura di un sistema direzionale
b) Le diverse generazioni dei sistemi direzionali sono riferite agli anni: 1950 Transaction Processing Systems (TPS), Reportistica contabile, sono sistemi che hanno riscontrato undiscreto successo. 1960 Management Information Systems (MIS)
Il MIS è un sistema informativo aziendale che ha come obiettivo quello di supportare il management aziendale, si occupa di offrire gli strumenti che verranno utilizzati per le attività di controllo, pianificazione e organizzazione.
c)L’ultima generazione di Sistemi decisionali si basa sulla Businness Intelligence (BI) ovvero su metodi e strumenti per convertire dati in informazioni, informazioni in conoscenza e conoscenza in piani di sviluppo.

105
Q

Qual’è la definizione di varietà in un modello con “Big Data”?
* dati strutturati, semi-strutturati, non strutturati; Immagini, Audio, Video, Record
* dati strutturati, semi-strutturati, strutturati; Testi, Immagini, Audio, Video, Record
* dati strutturati, semi-strutturati, non strutturati; Testi, Immagini, Audio, Video, Record
* dati strutturati, strutturati, non strutturati; Testi, Immagini, Audio, Video, Record

A

dati strutturati, semi-strutturati, non strutturati; Testi, Immagini, Audio, Video, Record

106
Q

Su quali dimensioni si sviluppano i “Big Data”?
* volume, velocità, varietà
* volume, velocità, varietà e valore
* volume, varietà e capacità
* volume, velocità, valore

A

volume, velocità, varietà e valore

107
Q

Che cosa s’intende per “cloud computing”?
* è una tecnologia che consente di usufruire di risorse software e hardware
* è una tecnologia che consente di usufruire di risorse software
* è una tecnologia che consente di usufruire, tramite server remoto, di risorse hardware
* è una tecnologia che consente di usufruire, tramite server remoto, di risorse software e hardware

A

è una tecnologia che consente di usufruire, tramite server remoto, di risorse software e hardware

108
Q

Sapendo che i Big Data si sviluppano su quattro dimensioni commentare brevemente il significatodi:
a) volume;
b) valore;
c) varietà e velocità

A

a) Il Volume.
Può essere espresso in; Gigabyte(109), Terabyte(1012),Petabyte(1015), Exabyte(1018), Zettabyte (1021)
b) Il Valore.
Tutti questi dati raccolti costituiscono un valore per un’azienda. E’ dall’analisi dei dati che si colgono le opportunità e si trae supporto per i processi decisionali in modo tale che possano avere un grande impatto sulla nostra attività, e più dati si hanno a disposizione
c) La Velocità Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, il termine velocità in questo caso non fa riferimento alla crescita, piuttosto alla necessità di ridurre al minimoe di comprimere dunque i tempi di gestione e analisi.
La Varietà riguarda dati: Strutturati, semistrutturati, non strutturati; Testi, Immagini, Audio, Video, Record.

109
Q

Partendo dalla matrice degli scarti standardizzati come devono espresse le variabili?
* in una unità di misura diversa
* nella stessa unità di misura e ordine di grandezza differenti
* nella stessa unità di misura
* nella stessa unità di misura e ordine di grandezza uguali

A

in una unità di misura diversa

110
Q

Di quali proprietà godono le ACP ?
* combinazioni lineari, ordine decrescente rispetto alla varianza
* combinazioni lineari, non correlazione
* combinazioni lineari, non correlazione, ordine decrescente rispetto alla varianza
* non correlazione, ordine decrescente rispetto alla varianza

A

combinazioni lineari, non correlazione, ordine decrescente rispetto alla varianza

111
Q

Quali attitudini devono avere le variabili nell’Analisi ACP per la Customer Satisfaction?
* identificatrice, discriminante ed esplicativa
* identificatrice, indiscriminante ed esplicativa
* identificatrice, discriminante
* discriminante ed esplicativa

A

identificatrice, discriminante ed esplicativa

112
Q

Quali sono i tre pilastri su cui si regge l’Analisi ACP nel Marketing?
* posizionamento del prodotto
* segmentazione del mercato,posizionamento del prodotto e dell’azienda
* segmentazione del mercato,posizionamento del prodotto
* posizionamento dell’azienda

A

segmentazione del mercato,posizionamento del prodotto e dell’azienda

113
Q

Quali sono le tipologie di analisi statistica per misurare la “Customer Satisfaction”?
* analisi descrittiva e inferenziale
* Metric Multidimensional Scaling
* analisi fattoriale-ACP-Cluster Analysis
* analisi fattoriale-ACP-Cluster Analysis-Metric Multidimensional Sca

A

analisi fattoriale-ACP-Cluster Analysis-Metric Multidimensional Scaling

114
Q

A proposito dell’Analisi delle Componenti Principali nella “customer satisfacion“ e nelle ricerche di mercatodescrivere:
a) quali caratteristiche debbono
possedere i segmenti di mercato;
b) quali sono i tipi di variabili individuate;
c) la «Benefit Bundle Analysis» e le variabili latenti sottostante al Modello ACP nella
Customer Satisfaction

A

a) I segmenti di mercato debbono possedere le caratteristiche di: misurabilità, omogeneità al loro interno, eterogeneità fra di loro, economicità, accessibilità, aggredibilità, livello di variabilità.
b) Perquanto riguarda l’individuazione delle variabili esse debbono possedere tre tipi di attitudini: identificatrice, discriminante ed esplicativa.
c) Particolare attenzione va posta alla cosiddetta «Benefit Bundle Analysis» attraverso la quale è possibile affrontare con le stesse tecnichestatistiche sia la segmentazione del mercato che il posizionamento del prodotto.

115
Q

Come può essere scomposta la varianza totale nell’analisi dei gruppi?
* varianza max ai gruppi; varianza esterna tra i gruppi
* varianza interna ai gruppi; varianza esterna tra i gruppi
* varianza massima ai gruppi; varianza minima tra i gruppi
* varianza esterna ai gruppi; varianza interna tra i gruppi

A

varianza interna ai gruppi; varianza esterna tra i gruppi

116
Q

Che cos’è il dendrogramma?
* una rappresentazione letterale della partizione dei gruppi
* una rappresentazione grafica della partizione dei gruppi
* una rappresentazione grafica
* una rappresentazione informatica della partizione dei gruppi

A

una rappresentazione grafica della partizione dei gruppi

117
Q

Come sono caratterizzati i gruppi nella “Cluster Analysis”?
* coerenza interna ovvero omogenei al loro interno
* coerenza esterna ovvero omogenei al loro interno; distinzione esterna ovvero eterogeneità esterna
* coerenza interna ovvero omogenei al loro interno; distinzione esterna ovvero eterogeneità esterna
* coerenza interna ovvero omogenei al loro interno; distinzione interna ovvero eterogeneità esterna

A

coerenza interna ovvero omogenei al loro interno; distinzione esterna ovvero eterogeneità esterna

118
Q

Quali sono i metodi di raggruppamento dei gruppi nella “Cluster Analysis”?
* a legame singolo, a legame completo e a legame medio fra i gruppi
* a legame completo
* a legame singolo
* a legame medio fra i gruppi

A

a legame singolo, a legame completo e a legame medio fra i gruppi

119
Q

Quanti sono i metodi di raggruppamento dei gruppi nella “Cluster Analysis”?
* uno
* quattro
* tre
* due

120
Q

Per ottimizzare un’azione di marketing mirata cosa si deve individuare?
* la corrispondenza dei gruppi
* la distanza dei gruppi
* la gerarchia dei gruppi
* la media dei gruppi

A

la gerarchia dei gruppi

121
Q

Qual’ è l’obiettivo di analisi dei Cluster per la struttura di mercato?
* identificare gruppi di clienti simili rispetto alla fedeltà alla marca
* identificare gruppi di clienti simili rispetto alla coscienza al prezzo
* identificare gruppi di clienti simili rispetto alla coscienza al prezzo e la fedeltà alla marca
* identificare gruppi di clienti dissimili rispetto alla coscienza al prezzo e la fedeltà alla marca

A

identificare gruppi di clienti simili rispetto alla coscienza al prezzo e la fedeltà alla marca

122
Q

Qual’è la numerosità del campione del centro studi Union Camere sulle imprese dei settori del manifatturiero?
* 9.000 aziende
* 1000 aziende
* 10.000 aziende
* 8.000 aziende

A

10.000 aziende

123
Q

Nell’analisi statistica territoriale quali sono i principali indirizzi di ricerca?
* quello delle aree funzionali e amministrative
* quello delle aree omogenee e quello delle aree funzionali propriamente dette
* quello delle aree omogenee
* quello delle aree funzionali propriamente dette

A

quello delle aree omogenee e quello delle aree funzionali propriamente dette

124
Q

In quali raggruppamenti può essere distinta l’analisi statistica del territorio?
* Istituzionale e Funzionale
* Istituzionale
* Funzionale e Amministrativa
* Funzionale

A

Istituzionale e Funzionale

125
Q

Quale tecnica si utilizza per la rilevazione dei dati del campione del centro studi Union Camere sulle imprese dei settori del manifatturiero?
* la tecnica CATI o con tecnica mista CATI-CAWI
* la tecnica del questionario con l’ausilio di un rilevatore
* la tecnica telefonica o con tecnica mista CATI-CAWI
* la tecnica manuale o con tecnica mista CATI-CAWI

A

la tecnica CATI o con tecnica mista CATI-CAWI

126
Q

Qual è la nuova classificazione con cui l’Istat pubblica le serie dei Conti economici regionali?
* ATECO 2000
* ATECO
* ATECO 2007
* ATECO 1997

A

ATECO 2007

127
Q

Cosa hanno per oggetto le analisi settoriali?
* i settori produttivi di una economia
* le imprese produttive di una economia
* i settori di una economia
* gli ambiti produttivi di una economia

A

i settori produttivi di una economia

128
Q

Cosa hanno per oggetto le analisi congiunturali?
* grandezze macro studiate nel breve periodo
* grandezze macro e micro-economiche studiate nel breve periodo
* grandezze micro-economiche studiate nel breve periodo
* grandezze macro e micro-economiche studiate nel lungo periodo

A

grandezze macro e micro-economiche studiate nel breve periodo

129
Q

A proposito dell’Analisi territoriale spiegare brevemente il significato di:
a) approccio micro, macro e mesoeconomico;
b) aree omogenee;
c) aree funzionali propriamente dette evMAUP (Modifiable Areal Unit Problem)

A

a) L’approccio micro, indaga relazioni afferenti alle singole unità elementari (non ulteriormente suddivisibili). Nell’approccio macro, la dimensione territoriale si perde del tutto. l’approccio mesoeconomico, collocandosi su un livello intermedio rispetto ai due precedenti, comporta un’arbitrarietà nella scelta della posizione in cui collocare l’analisi, più o meno vicina all’uno o all’altro degli estremi.
b) Studio di statistica territoriale si procede generalmente all’aggregazione delle unità elementari in unità di maggiore estensione.
c) I dati statistici riferiti ad unità del territorioche mostrano quindi caratteristiche di interdipendenza con le osservazioni di unità contigue (si parlain proposito di autocorrelazione spaziale), e tali caratteristiche variano in funzione del livello dell’area elementare prescelta. Questo problema, che prende il nome di MAUP (Modifiable Areal Unit Problem), assume notevole rilevanza nelle applicazioni della statistica territoriale, anche se influenzato in pratica dall’effettiva disponibilità di dati su più livelli territoriali.

130
Q

Quali sono le componenti della spesa pubblica complessiva per “Long Term Care”(LTC)?
* interventi socio-assistenziali
* sanitaria, spesa per indennità di accompagnamento e interventi socio-assistenziali
* sanitaria e spesa per indennità di accompagnamento
spesa per indennità di accompagnamento

A

sanitaria, spesa per indennità di accompagnamento e interventi socio-assistenziali

131
Q

A proposito dell’Analisi dei modelli di sviluppo di lungo periodo spiegare brevemente il significato di:
a) spesa pubblica LTC;
b) cosa comprende la componente sanitaria della spesaper LTC;
c) indennità di accompagnamento e il concetto di indicizzazione delle prestazioni.

A

a) Spesa pubblica di lungo periodo rivolta agli anziani e ai disabili non autosufficienti.
b) la spesasanitaria per LTC, le indennità di
accompagnamento e gli interventi socioassistenziali, erogati a livello locale, rivolti ai disabili e agli anziani non autosufficienti.
c) L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore degli invalidi civilitotali a causa di
minorazioni fisiche o psichiche per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure
l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. L’indicizzazione delle prestazioni si ha quando a un’obbligazione o prestazione
viene assegnato un contenuto monetario variabile in funzione dei valori assunti da un parametro di riferimento.

132
Q

Quale contributo può dare la politica regionale di sviluppo?
* alla ripresa; competitività e produttività dell’intero Paese; riduzione della persistente sottoutilizzazione di risorse del Mezzogiorno
* alla ripresa; competitività e resa dell’intero Paese; riduzione della persistente sottoutilizzazione di risorse del Mezzogiorno
* alla ripresa; competitività e produttività dell’intero Paese; aumento della persistente sottoutilizzazione di risorse del Mezzogiorno
* al rallentamento; competitività e produttività dell’intero Paese; riduzione della persistente sottoutilizzazione di risorse del Mezzogiorno

A

alla ripresa; competitività e produttività dell’intero Paese; riduzione della persistente sottoutilizzazione di risorse del Mezzogiorno

133
Q

Da dove sono estratte le geomappe che individuano gli elementi di una politica regionale di sviluppo?
* quadro strategico nazionale tratto dal sito del Ministero della Sanità
* quadro strategico nazionale tratto dal sito del Ministero dell’Economia
* quadro strategico nazionale tratto dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico e Coesione sociale
* quadro strategico nazionale

A

quadro strategico nazionale tratto dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico e Coesione sociale

134
Q

A proposito della Politica regionale di sviluppo spiegare brevemente il significatodi:
a) geomappa del VA ;
b) geomappa degli obiettivi di convergenza;
c) geomappa del tasso di disoccupazione e il Quadro Strategico Nazionale

A

a) E’ la mappa che mostra il rapporto tra il valore aggiunto su occupati interni.
b) E’ la mappa che rispecchia l’Obiettivo Convergenza, previsto nell’ambito della politica di coesione e della nuova programmazione dei Fondi Strutturali destinato alle regioni meno avanzate.
c) E’ la mappa che mostra il tasso di occupazione per provincia per la fascia di età da 14 a 64 anni. Il Quadro StrategicoNazionale tratto dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico e Coesione sociale ha il compito di tradurre queste indicazioni in indirizzi strategici e in alcuni indirizzi operativi.

135
Q

Quale tecnica di rilevazione usa l’ISTAT nelle RCFL?
* Capi e Papi
* Tapi e Cati
* Capi e Cati
* Cawi e Cati

A

Capi e Cati

136
Q

Quale tipo di campionamento si utilizza nelle RCFL?
* a due stadi;I stadio Comuni - II stadio Famiglie
* a uno stadio;I stadio Comuni
* a due stadi;I stadio Comuni - II stadio Imprese
* a due stadi;I stadio Stato - II stadio Famiglie

A

a due stadi;I stadio Comuni - II stadio Famiglie

137
Q

A proposito dell’Analisi statistica del sistema domanda spiegare brevemente il significato di:
a) spesa pubblica per consumi;
b) spesa privata per consumi;
c) spesa pubblica investimenti ela spesa privata per investimenti.

A

a) La spesa per consumi intermedi rappresenta il valore dei beni e dei servizi utilizzati come input −insieme con il lavoro dei dipendenti − nel processo di produzione dei consumi finali della Pubblica amministrazione (PA).
b) Si tratta della spesa affrontata dai privati come le famiglie per i consumi come abitazione, alimentari, trasporti, abbigliamento etc.
c) Gli investimenti pubblici sono l’insiemedelle spese in conto capitale dello Stato e delle altre Amministrazioni pubbliche, finalizzate a incrementare lo stock di capitale fisico o tecnologico a disposizione del territorio e del sistema produttivo la cui utilità non si esaurisce nel corso di un esercizio finanziario. Si tratta di investimenti dei privati cittadini in acquisto di azioni o obbligazioni dalla quale ricevono un interesse sull’importo investito al fine di guadagnare.

138
Q

Delle forze lavoro spiegare brevemente il significato di:
a) persone occupate e quelle in cerca di occupazione;
b) di persone occupate e quelle sottoccupate;

A

a) Le persone occupate: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetarioo in natura; hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella qualecollaborano abitualmente;
Le persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupatetra i 15 e i 74 anni che: hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive; oppure, inizieranno un
lavoro entro tre mesidalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

b) lavoratore occupato per un tempo inferiore al normale, perché gli è assegnato un lavoro saltuario o con orario giornaliero ridotto; lavoratore sottoccupato, ovvero che svolge un’attività lavorativa non adeguata alla sua qualifica o alle sue capacità.

139
Q

Quali tipi di capacità produttiva possono essere presi in considerazione?
* massima - teorica - non utilizzata
* minima - teorica - utilizzata
* massima - effettiva - utilizzata
* massima - teorica - effettiva - utilizzata

A

massima - effettiva - utilizzata

140
Q

Quali sono le rispettive notazioni della produttività del lavoro PL e del capitale PK dove K=Capitale e L=Lavoro?
* PL =M/L PK=N/K
* PL=O/L PK=P/K
* PL=Y/K PK=Y/L
* PL=Y/L PK=Y/K

A

PL=Y/L PK=Y/K

141
Q

A proposito dell’Analisi statistica della produttività dei fattori spiegare brevemente il significato di:
a) produttività del lavoro;
b) produttività del capitale;
c) capacità produttivadegli impianti.

A

a) Il concetto di produttività del lavoro definisce la capacità di un determinato input a trasformarsi nel relativo output.
b) La produttività del capitale definisce l’efficienza con cui il capitale viene impiegato nel processo produttivo.
c) capacità produttiva ovvero la quota o percentuale di utilizzo degli impianti odella tecnologia. Esistono diverse misure di capacità produttiva: quella massima, quella effettiva e quella utilizzata.

142
Q

Di quante sotto-analisi consta l’ACB?
* economica, sociale, ambientale e di scenario
* economica, sociale, ambientale, di scenario e finanziaria
* economica, sociale e ambientale
economica

A

economica, sociale, ambientale, di scenario e finanziaria

143
Q

Su quali fattori fondamentali si basa l’analisi di convenienza economica nell’ACB?
* valutazione dei fattori di rischio - valutazione del rendimento
* valutazione dei fattori di rischio - valutazione del costo
* valutazione dei fattori di rischio - valutazione del controllo
* valutazione dei benefici - valutazione del rendimento

A

valutazione dei fattori di rischio - valutazione del rendimento

144
Q

Quale formula si utilizza per calcolare il tasso interno di rendimento nell’ACB?
* TIR=∑nt=0 F/(1+i)
* TIR=∑nt=0 F/(1+n)n
* TIR=∑nt=0 F/(1+n
h)t
* TIR=∑nt=0 F/(1+i)t

A

TIR=∑nt=0 F/(1+i)t

145
Q

Quale formula si utilizza per calcolare il valore attuale netto nell’ACB?
* VAN=∑nt=0 Ft/(1+hn)t
* VAN=∑nt=0 F/(h
n)t
* VAN=∑nt=0 F/(1+w)
* VAN=∑nt=0 F/(1+w)t

A

VAN=∑nt=0 F/(1+w)t

146
Q

A proposito dell’Analisi statistica costi-benefici di investimenti pubblici e privati spiegare brevemente il significato di:
a) studio di fattibilità;
b) convenienza economica attraverso l’analisi valutativa;
c) V.A.N. e T.I.R.

A

a) L’analisi di fattibilità individua la possibilità di realizzare l’idea-progetto e soprattutto a quali condizioni economico-finanziarie e di
mercato.
b) L’analisi di convenienza stabilisce se la realizzazione dell’idea-progetto apporta un “surplus atteso” di natura economica e/o
sociale ai destinatari siano essi entità pubbliche (individui, famiglie, Enti territoriali,ecc.) o private (aziende) che giustifica anche l’eventuale intervento di contributi pubblici.
c) Tasso Interno di Rendimento: TIR=Σt=0n Ft/(1+i)t=0 dove Ft rappresentano le entrate o le uscite riferite al tempo t; t sono i diversi tempi di scadenza delle entrate e delle uscite; i è il tasso di riferimento che individua il costo massimo finanziario che il decisore è disposto a sopportare per un progetto di investimento.
Valore attuale netto:
VAN=Σt=0n Ft/(1+w)t dove Ft rappresentano le entrate o le uscite riferite al tempo t; tsono i diversi tempi di scadenza delle entrate e delle uscite; w è il costo medio ponderato del capitale.

147
Q

Quale è la notazione con cui si calcola il VaR?
* VaR= VΔϭRDQ(t)
* VaR= V
Δ* z(1- α)RDQ(t)
* VaR= V z(1- α)
ϭRDQ(t)
* VaR= V
Δ* z(1- α)ϭRDQ(t)

A

VaR= VΔ z(1- α)ϭRDQ(t)

148
Q

. Che cosa misura il valore a rischio (VaR)?
* la massima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni invariate, può subire ad un dato livello di significatività α scelto a priori
* la minima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni invariate, può subire ad un dato livello di significatività α scelto a priori
* la massima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni invariate, può subire ad un dato livello di confidenza 1-α
* la massima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni variate, può subire ad un dato livello di significatività 1-α scelto a priori

A

la massima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni invariate, può subire ad un dato livello di significatività 1-α scelto a priori

149
Q

A proposito dell’Analisi statistica di rischio sugli investimenti in titoli spiegare brevemente il significato di:
a) rischio finanziario;
b) perché si è avversi al rischio;
c) V.a R. (value at risk) uguale valore a rischio

A

a) In campo finanziario, il rischio è l’incertezza legata al valore futuro di un’attività o di uno strumento finanziario o, più in generale, di un qualsiasi investimento.
b) In base al concetto di avversione al rischio gli individui mal sopportano gli eventi negativi, più di quanto apprezzino eventi positivi equivalenti.
c) Il VaR misura la massima perdita che un portafoglio, detenuto a posizioni invariate, può subire ad un dato livello di significatività 1-α scelto a priori.Data una probabilità (1- α), corrispondente al livello di confidenza ed un periodo espresso in giorni, mesi ecc.il VaR è la perdita attesa che può aumentare solo con probabilità α nel periodo successivo espresso in giorni, mesi, ecc

150
Q

A proposito della analisi statistica di rischio sugli investimenti in titoli;
a) definire il concetto di rischio;
b) commentare il rischio sui titoli di stato a breve termine;
c) descrivere la relazione tra la ricchezza e l’utilità

A

a) Per quanto riguarda i titoli azionari siano considerati attività rischiose per eccellenza, in realtà ne esistono molte altre. Nel caso dei titoli obbligazionari, la società emittente potrebbe fallire e non restituire il capitale o non corrispondere gli interessi ai sottoscrittori
b) I titoli di stato a breve termine dei paesi più avanzati (come i TreasuryBill americani o i BOT italiani) sono privi o quasi di rischio. Giungendo a scadenza nel volgere di pochi mesi, il rischio legato a un aumento inatteso dell’inflazione è esiguo, e si può essere ragionevolmente certi che il governo non mancherà di corrispondere alla scadenza il capitale e gli interessi
c) A ogni livello di ricchezza corrisponde una determinata misura di utilità, che decresce progressivamente all’aumentare della ricchezza stessa. Questo significa che all’aumentare della ricchezza, diminuisce l’utilità di un euro di ricchezza in più.

151
Q

Quale è l’equazione del modello classico macroeconomico del reddito?
* PIL=CPRIVATI +CPUBBLICI+(Var.Scorte)+ (Esp.-Impor)
* PIL=CPRIVATI +CPUBBLICI+(InvFISSI LORDI +Var.Scorte)
* PIL=CPRIVATI +CPUBBLICI+(InvFISSI LORDI +Var.Scorte)+ (Esp.-Impor)
* PIL=CPUBBLICI+(InvFISSI LORDI +Var.Scorte)+ (Esp.-Impor)

A

PIL=CPRIVATI +CPUBBLICI+(InvFISSI LORDI +Var.Scorte)+ (Esp.-Impor)

152
Q

Quale è l’equazione con cui si calcola il PIL dal lato della produzione?
* PIL=(Y-CI)+IP
* PIL=(Y-CI)+IP+CP
* PIL=(Y-CI)+CP
* PIL=(Y)+IP+CP

A

PIL=(Y-CI)+IP+CP

153
Q

Da che cosa è dato il totale degli impieghi nel Conto economico delle risorse e degli impieghi?
* variazione scorte e oggetti di valore+ esportazioni di beni e servizi
* investimenti fissi lordi+variazione scorte e oggetti di valore
* consumi nazionali+investimenti fissi lordi
* consumi nazionali+investimenti fissi lordi+variazione scorte e oggetti di valore+ esportazioni di beni e servizi

A

consumi nazionali+investimenti fissi lordi+variazione scorte e oggetti di valore+ esportazioni di beni e servizi

154
Q

Quale è l’equazione con cui si calcola il PIL dal lato della spesa?
* PIL= IL+E-M
* PIL=CFN+IL+E
* PIL=CFN+IL-M
* PIL=CFN+IL+E-M

A

PIL=CFN+IL+E-M

155
Q

Quale è l’equazione con cui si calcola il PIL dal lato del reddito?
* PIL=REI+RLORDO-CONTR
* PIL=REI+IMP-CONTR
* PIL= RLORDO+IMP-CONTR
* PIL=REI+RLORDO+IMP-CONTR

A

PIL=REI+RLORDO+IMP-CONTR

156
Q

Come si ottiene il Prodotto Interno Netto?
* PIN=PIL*AMM
* PIN=PIL-AMM
* PIN=PIL+AMM
* PIN=PIL/AMM

A

PIN=PIL-AMM

157
Q

A proposito dell’Analisi delle serie storiche degli aggregati di Contabilità Nazionale spiegarebrevemente il significato di:
a) PIL per abitante;
b) i consumi finali delle famiglie;
c) gli investimenti lordi.

A

a) Il PIL pro-capite è l’indicatore generalmente utilizzato per esprimere il livello di ricchezza per abitante prodotto da un territorio in un
determinato periodo, consentendo di operare confronti tra aree di dimensione demografica diversa.
b) Rappresentano il valore dei beni e
servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi.
c) Sono Investimenti Fissi Lordi gli acquisti di beni materiali durevoli effettuati da un’impresa nell’esercizio e comprendono l’acquisto di macchine, impianti, attrezzature,
mobili, mezzi di trasporto, costruzioni efabbricati, terreni e l’incremento di capitali fissi per lavori interni. Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti.

158
Q

A cosa appartengono gli investimenti diretti nella Bilancia dei Pagamenti?
* conto corrente
* conto capitale
* conto finanziario
* conto economico

A

conto finanziario

159
Q

Nella Bilancia dei Pagamenti di quali componenti si forma il Conto finanziario?
* investimenti diretti, investimenti di portafoglio, derivati, altri investimenti e reserve ufficiali
* derivati
* investimenti diretti
* investimenti di portafoglio

A

investimenti diretti, investimenti di portafoglio, derivati, altri investimenti e reserve ufficiali

160
Q

Nella Bilancia dei Pagamenti di quali componenti si forma il Conto corrente?
* merci
* merci, servizi, redditi e trasferimenti
* servizi
* redditi

A

merci, servizi, redditi e trasferimenti

161
Q

Nella Bilancia dei Pagamenti:
a) quali sono i conti che si movimentano e quale è il metodo di rilevazione;
b) cosa contiene il conto corrente;
c) cosa contiene il conto finanziario

A

a) I conti che si movimentano nella bilancia dei pagamenti sono: Conto corrente (dove vengono registrate le transazioni relative a beni e servizi, i redditi da lavoro dipendente e da capitale, i trasferimenti correnti) Conto capitale e Conto finanziario. In ciascun conto si registrano debiti e crediti. Va notato che “debiti” e “crediti” sono tali secondo un criterio di cassa e indicano pertanto, rispettivamente, uscite e entrate di moneta. Si tratta peraltro di flussi che modificano gli stock dei crediti e dei debiti in senso patrimoniale: se un paese
presta denaro a un altro, vanta nei confronti diquesto un maggior credito (criterio patrimoniale) ma registra un’uscita di moneta (un debito, secondo il criterio di cassa). È questo il motivo per cui vengono classificate come debiti le uscite dimoneta che aumentano i crediti (in senso patrimoniale), come crediti le entrate di moneta che aumentano i debiti.
b) Il Conto Corrente contiene merci, servizi, redditi, trasferimenti unilaterali correnti.
c) Il Conto finanziario contiene investimenti diretti, investimenti di portafoglio, derivati, altri investimenti e riserveufficiali

162
Q

Per strutturare una scheda paese è necessario raccogliere le seguenti informazioni sulle caratteristiche generali?
* fuso orario - superficie- popolazione – capitale - città principali con relative popolazioni – moneta - tasso di cambio- religioni principali – ordinamento dello Stato –suddivisione amministrativa
* prospetto - superficie- popolazione – capitale - città principali con relative popolazioni – moneta - tasso di cambio- religioni principali – ordinamento dello Stato – suddivisione amministrativa
* fuso orario - superficie- razza – capitale - città principali con relative popolazioni – moneta - tasso di cambio- religioni principali – ordinamento dello Stato – suddivisione amministrativa
* fuso orario - interno- popolazione – capitale - città principali con relative popolazioni – moneta - tasso di cambio- religioni principali – ordinamento dello Stato – suddivisione amministrativa

A

fuso orario - superficie- popolazione – capitale - città principali con relative popolazioni – moneta - tasso di cambio- religioni principali – ordinamento dello Stato –
suddivisione amministrativa

163
Q

Per strutturare una scheda paese è necessario raccogliere le seguenti informazioni sul quadro dell’economia?
* quadro macroeconomico – principali settori improduttivi – infrastrutture e trasporti – commercio estero - investimenti esteri
* quadro macroeconomico – principali settori produttivi – infrastrutture e trasporti – commercio estero - investimenti esteri
* quadro macroeconomico – principali settori produttivi – infrastrutture e trasporti – commercio estero - investimenti nazionali
* quadro macro – principali settori produttivi – infrastrutture e trasporti – commercio estero - investimenti esteri

A

quadro macroeconomico – principali settori produttivi – infrastrutture e trasporti – commercio estero - investimenti esteri

164
Q

Per strutturare una scheda paese è necessario raccogliere le seguenti informazioni sugli aspetti normative e legislativi?
* regolamentazione degli scambi - attività di impiego e insediamenti produttivi nel paese - sistema fiscale
* regolamentazione degli scambi - attività di investimento e insediamenti produttivi nel paese - sistema fiscale
* regolamentazione degli inversioni - attività di investimento e insediamenti produttivi nel paese - sistema fiscale
* regolamentazione degli scambi - attività di investimento e insediamenti produttivi nel mondo - sistema fiscale

A

regolamentazione degli scambi - attività di investimento e insediamenti produttivi nel paese - sistema fiscale

165
Q

Per strutturare una scheda paese è necessario raccogliere le seguenti informazioni sul rischio paese?
* condizioni di assicurabilità – sistema bancario – parchi industriali e zone di confine, accordi internazionali
* condizioni di assicurabilità – sistema bancario – parchi industriali e zone franche, accordi internazionali
* condizioni di assicurabilità – sistema lavoro – parchi industriali e zone franche, accordi internazionali
* condizioni di assicurabilità – sistema bancario – parchi nazionali e zone franche, accordi internazionali

A

condizioni di assicurabilità – sistema bancario – parchi industriali e zone franche, accordi internazionali

166
Q

Quale relazione si configura tra gli investimenti fissi lordi e gli anni dal 2000 al 2009?
* inversamente proporzionale
* costante
* esponenziale
* ibrida

167
Q

Quale relazione si configura tra il PIL per abitante e gli anni dal 2000 al 2009?
* costante
* esponenziale
* inversamente proporzionale
* direttamente proporzionale

A

direttamente proporzionale

168
Q

Quali sono le tipologie di spesa delle famiglie per i consumi finali nell’analisi statistica del territorio?
* beni strumentali-beni non durevoli-servizi
* beni durevoli-beni non durevoli-servizi
* beni durevoli-beni non durevoli
* beni durevoli-servizi

A

beni durevoli-beni non durevoli-servizi

169
Q

Quali sono le principali aree di ricerca che si utilizzano nell’analisi statistica del territorio?
* aree generiche-aree funzionali
* aree omogenee-aree funzionali propriamente dette
* aree disomogenee-aree funzionali
* aree omogenee-aree correlate

A

aree omogenee-aree funzionali propriamente dette

170
Q

Quali sono i gruppi per distinguere l’analisi statistica del territorio?
* organica - polifunzionale - exstraistituzionale
* organica-funzionale
* flessibile - polifunzionale - exstraistituzionale
* istituzionale-funzionale

A

istituzionale-funzionale

171
Q

Come è costruita una tavola delle risorse?
* ai volumi di acquisto
* ai costi di acquisto
* ai prezzi di acquisto
* ai prezzi di vendita

A

ai prezzi di acquisto

172
Q

Quanti sono i prodotti CPA esaminati nelle tavole Input-Output?
* 90
* 20
* 40
* 63

173
Q

Quante sono le BRANCHE NACE esaminate nelle tavole Input-Output?
* 21
* 12
* 72
* 98

174
Q

A proposito delle Tavole intersettoriali risorse-impieghi degli aggregati di Contabilità Nazionale spiegare brevemente il significato di:
a) tavola degli impieghi;
b) tavola delle risorse;
c) Branche NACE e i prodotti CPA

A

a) Una tavola degli impieghi (o use) presenta gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e per tipodi impiego e illustra i componenti
del valore aggiunto lordo ed inoltre è costruita ai prezzi di acquisto.
b) Una tavola delle risorse (o supply) mostra la disponibilità totale di risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione delle branche interne ed importazioni ed è usualmente
costruita ai prezzi base.
c) Le tabelle Banche Nace sono tabelle di input output che classificano le produzioni e le fabbricazioni in diverse tipologie. I codici dei prodotti CPA delle tavole input-output che costituiscono le righe della matrice intersettoriale secondo il SEC 2010 chevanno dalla R01 alla R96.

175
Q

Da che cosa è dato il Saldo Primario nel Conto Economico Consolidato della P.A.?
* dalla differenza fra il totale delle Spese totali e il totale delle Entrate finali
* dal prodotto fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali
* dalla somma fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali
* dalla differenza fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali

A

dalla differenza fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali

176
Q

Da che cosa è dato l’indebitamento netto nel Conto Economico Consolidato della P.A.?
* dalla differenza tra le entrate finali, al netto della riscossione dei crediti, e le spese iniziali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie
* dalla differenza tra le entrate finali, al netto della riscossione dei crediti, e le spese finali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie
* dalla differenza tra le entrate iniziali, al netto della riscossione dei crediti, e le spese finali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie
* dalla differenza tra le entrate finali, al netto della riscossione delle spese, e le spese finali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie

A

dalla differenza tra le entrate finali, al netto della riscossione dei crediti, e le spese finali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie

177
Q

Da che cosa è dato il Saldo di parte corrente nel Conto Economico Consolidato della P.A.?
* dalla somma fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali
* dalla differenza fra il totale delle Spese correnti e il totale delle Entrate correnti
* dal prodotto fra il totale delle Spese al netto degli interessi e il totale delle Entrate finali
* dalla differenza fra il totale delle Spese totali e il totale delle Entrate finali

A

dalla differenza fra il totale delle Spese correnti e il totale delle Entrate correnti

178
Q

Come è disaggregata la Spesa complessiva?
* per sotto capitolo
* per capitolo
* per programma
* per missione

A

per missione

179
Q

Da che cosa è data la Domanda Aggregata?
* dalla spesa pubblica e privata per consumi e investimenti
* dalla spesa privata per consumi ed investimenti
* dalla spesa pubblica per consumi ed investimenti
* dalla spesa pubblica e privata per investimenti

A

dalla spesa pubblica e privata per consumi e investimenti

180
Q

Come è riclassificata la serie storica degli staziamenti definitivi di competenza e degli impegni per missione?
* in base al contenuto della legge di bilancio
* in base alla struttura della legge di bilancio meno recente
* in base alla struttura della legge di bilancio
* in base alla struttura e al contenuto della legge di bilancio più recente

A

in base alla struttura e al contenuto della legge di bilancio più recente

181
Q

Nel caso di piani gestionali in più unità come deve essere la ripartizione delle risorse da un anno all’altro?
* proporzionale a quella riscontrata nella legge di bilancio meno recente
* maggiore a quella riscontrata nella legge di bilancio più recente
* minore a quella riscontrata nella legge di bilancio più recente
* proporzionale a quella riscontrata nella legge di bilancio più recente

A

proporzionale a quella riscontrata nella legge di bilancio più recente

182
Q

Quale è l’unica fonte di dati utile a ricostruire l’andamento della disuguaglianza in Italia?
* l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) della Banca d’Italia
* l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) dell’Ocse
* l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) dell’Istat
* l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) del FMI

A

l’Indagine sui Bilanci delle Famiglie Italiane (IBFI) della Banca d’Italia

183
Q

Quale è la variabile in grado di descrivere il benessere economico delle famiglie?
* gli immobili delle famiglie italiane
* gli introiti mensili delle famiglie italiane
* gli interessi dei conti correnti delle famiglie italiane
* il reddito disponibile delle famiglie italiane

A

il reddito disponibile delle famiglie italiane

184
Q

Quali sono gli indici di disuguaglianza utilizzati per individuare il reddito delle famiglie italiane?
* gli indice di Atkinson e la deviazione logaritmica media
* l’indice di Gini e la deviazione logaritmica media
* l’indice di Gini, gli indice di Atkinson e la deviazione standard
* l’indice di Gini, gli indice di Atkinson e la deviazione logaritmica media

A

l’indice di Gini, gli indice di Atkinson e la deviazione logaritmica media

185
Q

A proposito dell’Analisi di disuguaglianza spiegare brevemente il significato di:
a) equidistribuzione;
b) disuguaglianza;
c) LSI e la distribuzione del reddito

A

a) Dal punto di vista della distribuzione del reddito, si ha equidistribuzione quando le dotazioniiniziali sono distribuite
in maniera omogenea sulla popolazione.
b) Dal punto di vista della distribuzione del reddito, si ha disuguaglianza quando le dotazioni iniziali sono concentrate maggiormente su una parte della popolazione.
c) Il LIS (Luxembourg Income Study) è lo studiodella distribuzione dei redditi all’interno di una popolazione e tramite l’uso di diversi indici, è ingrado di stabilire l’indice di povertà di un paese.

186
Q

Quali sono gli indici di povertà più significativi?
* di Lorenz e di Atkinson
* di Gini, di Atkinson e di Sen
* di Gini
* di Pearson e di Fisher

A

di Gini, di Atkinson e di Sen

187
Q

Quale notazione esprime il divario di povertà relativo all’i-esimo individuo povero?
* gi = 1- yi(p)
* gi= LP - 1
* gi = yi(p)
* gi = LP - yi(p)

A

gi = LP - yi(p)

188
Q

A quale documento di Contabilità Nazionale appartiene il Programma di Stabilità?
* al DEF
* al DFP
* alla Relazione generale della situazione economica
* al Programma di Stabilità degli USA

189
Q

Di quante sezioni si compone il documento di Economia e Finanza?
* 3
* 4
* 1
* 2

190
Q

Quanti sono gli allegati del documento di Economia e Finanza?
* 7
* 12
* 15
* 8

191
Q

Qual’ è il primo dei sette allegati al DEF?
* rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica
* rapporto sullo stato di attuazione della riforma della finanza pubblica
* rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità
* rapporto sullo stato di presentazione della riforma della contabilità e finanza pubblica

A

rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica

192
Q

In quante fasi può essere sintetizzata l’evoluzione della Programmazione?
* due
* tre
* quattro
* una

193
Q

La terza fase dell’evoluzione della Programmazione in quale periodo è ricompresa?
* da aprile 2009 ad oggi
* da aprile 2011 al maggio 2015
* da aprile 2011 ad oggi
* da aprile 2010 ad oggi

A

da aprile 2011 ad oggi

194
Q

Quando è stato istituito il semestre europeo di coordinamento delle politiche nazionali?
* dal 2010
* dal 2009
* dal 2011
* dal 2012

195
Q

A proposito del Compendio dei documenti di Finanza Pubblica spiegare brevemente il contenuto:
a) del Programma di Stabilità dell‘Italia;
b) Relazione Unificata Economia e Finanza Pubblica;
c) Decisione di Finanza Pubblica e la Legge di Stabilità

A

a) Il PS, basato sui documenti programmatici già presentati nel corso dell’anno, descrive il quadro macroeconomico e gli obiettivi di finanza pubblica per gli anni successivi, la strategia di bilancio per il loro conseguimento, la riduzione del debito coerente con il risanamento finanziario
b) La RUEF è stata presentata al Parlamento, per la prima volta, nel marzo del 2007. Fino al 2006 l’AggRPP è stato presentato come documento autonomo che illustra i dati di consuntivo dell’anno precedente sull’economia e le finanze pubbliche, ed aggiornava le previsioni per l’anno in corso.
c) La Decisione di Finanza Pubblica (DFP) rappresenta lo strumento di programmazione, almeno triennale, sostitutivo del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF), ai sensi della L. 31 Dicembre 2009 n. 196. La legge di stabilità In Italia è il principale strumento della manovra di finanza pubblica insieme alla legge di bilancio, essa introduce variazioni alle entrate e alle spese delle pubbliche amministrazioni, coerentemente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica fissati nel documento di programmazione.

196
Q

L’art. 1 della Legge 31 dicembre 2009, n. 196 è titolato?
* coordinamento e ambito di riferimento
* un principio di controllo
* un principio di programmazione
* princìpi di coordinamento e ambito di riferimento

A

princìpi di coordinamento e ambito di riferimento

197
Q

Con quale legge è stato istituito il Semestre europeo e quale legge è stata modificata?
* L. 7 Aprile 2011 n. 39 che ha modificato L. 31 Dicembre 2009 n. 196
* L. 7 Aprile 2001 n. 49 che ha modificato L. 31 Dicembre 2009 n. 196
* L. 7 Giugno 2011 n. 39 che ha modificato L. 31 Dicembre 2009 n. 204
* L. 17 Aprile 2011 n. 59 che ha modificato L. 31 Gennaio 2009 n. 196

A

L. 7 Aprile 2011 n. 39 che ha modificato L. 31 Dicembre 2009 n. 196

198
Q

Quando è stato pubblicato il regolamento che ha istituito il SEC 2010?
* sulla gazzetta ufficiale del 26 giugno 2012
* sulla gazzetta ufficiale del 16 giugno 2013
* sulla gazzetta ufficiale del 10 giugno 2011
* sulla gazzetta ufficiale del 26 giugno 2013

A

sulla gazzetta ufficiale del 26 giugno 2013

199
Q

Che cos’è il SEC 2010?
* il sistema contabile europeo che entrerà in vigore a partire da settembre 2015
* il sistema contabile di controllo
* il sistema contabile europeo che entrerà in vigore a partire da settembre 2014
* il sistema contabile europeo in vigore

A

il sistema contabile europeo che entrerà in vigore a partire da settembre 2014

200
Q

A proposito dei Sistemi Contabili Europei SEC95 e SEC2010:
a) che cosa è il SEC 95;
b) quale Regolamento ha istituito il SEC 2010;
c) che cosa è il SEC 2010 e che cosa contiene il Conto della Produzione del SEC 2010

A

a) Dal febbraio 2000 il SEC 95 costituisce il quadro di riferimento concettuale formalmente vincolante all’interno
dell’Unione europea. Il presente manuale si propone di agevolare l’applicazione del SEC ai fini del calcolo del disavanzo
e del debito pubblico. Esso fornisce risposte adeguate alla maggior parte dei problemi di ordine statistico e contabile
emersi negli ultimi anni nell’Unione europea.

b) giugno 2013. Sarà attuato a partire da settembre 2014. Dopo tale data,
la trasmissione dei dati da parte degli Stati membri ad Eurostat seguirà le regole del SEC 2010. Il SEC 2010 si distingue
nel campo di applicazione e in concetti dal suo predecessore SEC 95, che riflette gli sviluppi delle economie moderne, i
progressi nella ricerca metodologica e le esigenze degli utenti.

c) Il SEC 2010 prevede:
a) una metodologia (allegato A) relativa alle norme, alle defini- zioni, alle classificazioni e alle regole contabili comuni, che devono essere utilizzate per
l’elaborazione di conti e tavole su basi comparabili per le esigenze dell’Unione, nonché dei risultati come previsto
all’articolo 3;
b) un programma (allegato B) inteso a stabilire i termini entro i quali gli Stati membri trasmettono alla Commissione (Eurostat) i conti e le tavole da compilare conformemente alla metodologia di cui alla lettera a).
Conto della Produzione del SEC 2010 contiene i consumi intermedi, Produzione di beni e servizi destinabili alla vendita, Ammortamenti (consumo di capitale fisso), Produzione di beni per proprio uso finale, Produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita.

201
Q

I due processi di armonizzazione e standardizzazione portano rispettivamente a Norme?
* stringenti e flessibili
* flessibili
* flessibili e particolari
* stringenti

A

stringenti e flessibili

202
Q

In quante parti viene suddiviso il processo di armonizzazione della Contabilità Europea?
* due
* una
* tre
* quattro

203
Q

L’indice dei prezzi al consumo è un indice?
* Concatenato
* Distinto
* Indipendente
* Estraneo

A

Concatenato