Dog Training Relazionale Flashcards

1
Q

Educare

A

Indirizzare il cane verso quegli insegnamenti che gli permettano di convivere con il proprietario, nell’ambito familiare ed extrafamiliare, in modo sereno

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2
Q

Addestrare

A

Insegnare al cane comportamenti finalizzati all’apprendimento di un preciso lavoro: difesa, caccia e attività sportive come agility, obedience, mondioring, huntering o sheepdog

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3
Q

Quando iniziare l’Educazione?

A

L’età più idonea per iniziare è quella di due mesi, appena dopo il suo ingresso in famiglia, onde evitare il consolidamento comportamenti inappropriati

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4
Q

Chi educa il cane?

A

L’educazione è responsabilità del proprietario. Delegare questo compito ad una persona diversa, non apporterà alcun beneficio, perché non permette il consolidamento della relazione fra il cane ed il proprietario, che inoltre non avrà strumenti a gestirlo

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5
Q

Metodi educativi scorretti

A

Tradizionale: coercizione e punizioni;
Gentile: condizionamento, clicker, utile per l’addestramento;

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6
Q

Dog Training Relazionale

A

La relazione che si instaura tra due individui che orientano reciprocamente le loro azioni, creando un cane competente che ragiona sui suoi comportamenti.
3 fattori:
- corretta gestione derivante da un corretto stile educativo;
- motivazione che il proprietario saprà dare al cane;
- qualità e quantità della comunicazione fra i due soggetti.

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7
Q

Motivazione

A

Il “motore interno” che porta l’animale ad attivarsi per compiere una determinata azione. Ad un’alta motivazione si accompagna un veloce e duraturo processo di memorizzazione.

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8
Q

La Relazione

A

Consolidamento della coppia uomo-cane basata sulla comunicazione empatica e sulla collaborazione reciproca. Comprende:

  • stile educativo
  • attenzione del cane
  • gioco
  • contatto fisico
  • contatto visivo
  • attività psico-fisica
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9
Q

Mech e il branco

A

In natura il branco di lupi è normalmente composto da una sola famiglia, comprendente una coppia di genitori che si riproduce e i loro discendenti avuti negli 1-3 anni precedenti. Il concetto di alpha è fuorviante: un lupo è alpha come lo è un genitore con i figli!

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10
Q

Stili Educativi Parentali

A

Autorevole: equilibrio regole e affetto;
Autoritario: tante regole, poco affetto;
Permissivo: tanto affetto, poche regole.

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11
Q

Regole principali per i cani

A

Gestione delle risorse e delle iniziative:

  • non avere posizioni di privilegio (divano, letto)
  • non possedere molti oggetti
  • non gestire il cibo
  • non gestire l’attenzione
  • non giocare a giochi competitivi
  • non gestire gli spazi (es: luoghi di passaggio)
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12
Q

Attenzione verso il proprietario (gioco del silenzio)

A

Gioco del Silenzio: in un posto tranquillo e sicuro, lasciare libero il cane mentre il proprietario passeggia senza mai chiamarlo; se il cane sopravanza, cambiare direzione.
Quando il cane mostrerà concreto interesse, premiarlo con un bravo o un premio.

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13
Q

Gioco

A
  • giochi di attenzione
  • giochi con la palla
  • giochi di attivazione mentale
  • mobility
  • agility, obedience, huntering, sleddog, etc.
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14
Q

Contatto Fisico

A
  • carezze, coccole

- vicinanza fisica per vivere la famiglia (sentirsi parte del gruppo)

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15
Q

Contatto Visivo

A

Per costruire una relazione ottimale è necessario che il cane impari a guardare il proprietario e viceversa, così da intavolare un dialogo col cane.

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16
Q

Comunicazione Paraverbale/Metaverbale

A

Paraverbale: legata alle parole, al tono, al volume, al ritmo;
Metaverbale: legata alla posizione nello spazio (prossemica), alla posizione e dai movimenti del corpo, alla gestualità delle mani, allo sguardo, al sorriso e agli atteggiamenti

17
Q

Esercizio dell’attenzione

A

il proprietario dovrà emettere un suono (ad esempio uno schiocco della lingua) per attirare l’attenzione del cane; quando quest’ultimo alzerà gli occhi e lo guarderà, sarà premiato verbalmente (Bravo!) facendo seguire al premio verbale un premio alimentare che partirà sempre dall’altezza del viso del proprietario; gradualmente togliere il premio.

18
Q

Attività Psicofisica

A

Attività di tipo fisico: legate ai bisogni elementari del cane - attività orale legata al cibo e alla masticazione, predatoria, locomotoria, vocale, olfattiva, sociale e ludica.
Attività di tipo mentale: attività dirette ad impegnare mentalmente il cane, come le attività di problem solving, di discriminazione degli oggetti, olfattive complesse o di intelligenza spaziale.

19
Q

Attività Specializzata di Razza

A

Tale attività varrà almeno il doppio in termini di dispendio di energie, perché all’esercizio fisico abbinerà un notevole esercizio mentale, anche se non complesso.

  • cani da caccia: ferma, cerca, riporto, seguita, tana, etc.
  • cani nordici: sleddog, kart, dogtrekking, dogbike, skijoring, pulka scandinava;
  • utilità e difesa;
  • prove su tartufo per Lagotti Romagnoli;
  • racing e coursing per levrieri;
  • Ludotana, Huntering, Agility
20
Q

Premi

A
  • verbale
  • alimentare (diverso dal suo solito pasto e particolarmente gradito dal cane; variare la grandezza e il tipo di premio)
  • ludico (in generale, non è opportuno utilizzare il gioco come premio nell’attività di educazione del cane perché alza eccessivamente il suo livello di eccitazione, impedendogli di concentrarsi sulle nostre richieste e quindi di apprendere; lo useremo solo se il cane non è interessato al premio verbale o alimentare)
  • Il contatto (quando un animale è concentrato su un esercizio solitamente non ama particolarmente essere toccato; usarlo solo nel “vieni”)
21
Q

Punizioni

A

Devono essere somministrate con estrema competenza, una punizione non corretta può generare frustrazione o, ancor peggio aggressività. Le punizioni che utilizza il nostro metodo saranno sempre rispettose del benessere dell’animale.

  • Indifferenza (poi premiare con voce tranquilla)
  • Disapprovazione (“no!”)
22
Q

Esercizio del “NO!”

A

2 tipi:

  • porre un oggetto (ad es. un gioco) sul pavimento. Tenendo il cane al guinzaglio si passerà vicino all’oggetto e, appena il cane tenterà di raggiungerlo, lo si bloccherà pronunciando un fermo “No!” bloccando il guinzaglio. Appena il cane si girerà verso il proprietario gli si dirà “Bravo!”, si complimenterà con lui e lo premierà con un bocconcino (il premio deve essere di entità uguale o meglio ancora superiore rispetto all’oggetto della “rinuncia”).
  • assistente alla ciotola e proprietario a distanza; quando il cane va verso la ciotola il proprietario dice “no” e premia il cane quando si gira verso di lui. L’assistente deve fare in modo che il cane non riesca, in nessuna circostanza, ad impossessarsi del premio dentro la ciotola.
23
Q

Guinzagli, Collari e Pettorine

A

SI:
• Guinzaglio da addestramento
• Guinzaglio “a fettuccia” (solo se lungo almeno 2 metri)
• Collare a fascia
• Collare semi strangolo (solo se la parte fissa ha la stessa circonferenza del collo)
• Pettorina “di tipo svedese” (solo se il cane non tira, altrimenti lo induce a tirare)

NO:
• Guinzaglio estensibile (flexi)
• Guinzagli corti
• Collare a punte.
• Collare a strangolo
• Pettorina "classica"
24
Q

Fasi di sviluppo del cucciolo

A

NEO.TRA.SO.GIO

a. periodo neonatale (1^ e 2^ settimana di vita);
b. periodo di transizione (3^ settimana di vita);
c. periodo della socializzazione (4^-12^ settimana);
d. periodo giovanile (dalla 13^ settimana alla maturità sessuale).

25
Q

Periodo della Socializzazione

A

Durante questo periodo il cucciolo prende coscienza dell’ambiente che lo circonda e impara a reagire agli stimoli in modo appropriato. I cuccioli iniziano a interagire con la madre e i fratelli, e quindi con gli esseri umani e l’ambiente.
I cuccioli iniziano a giocare fra loro mettendo in atto anche comportamenti aggressivi, che implicano il ringhio e il morso, che viene però regolato d’intensità dai guaiti del fratello soccombente, i quali hanno funzione inibente.
Con il gioco, inoltre, si crea una sorta di gerarchia all’interno della cucciolata.
In questo periodo si sviluppa il comportamento di evitamento e, all’inizio dell’8^ settimana, si osservano le prime reazioni di paura; i cuccioli diventano particolarmente sensibili agli stimoli angoscianti. Questo periodo, detto “periodo dell’impronta della paura”, perdura, con differenziazioni individuali o di razza, circa fino alla 12^ settimana.

26
Q

Puppy Class

A
Si tratta di incontri periodici fra cuccioli tra l’8^ e la 18^ settimana (+- 2/4 mesi). I cuccioli devono incontrarsi e socializzare fra loro. Il gioco si svolgerà sempre sotto il vigile controllo dell’Educatore Cinofilo in modo che i più intraprendenti non si comportino troppo rudemente con i più timidi. Innanzi tutto il cucciolo dovrà imparare anche a non giocare: durante la puppy class vi saranno dei momenti di gioco e dei momenti lavoro con il proprietario, durante i quali il cane dovrà smettere di giocare per dedicarsi ad altre occupazioni.
Occorre inoltre che i cuccioli imparino a socializzare con persone diverse dalla sua famiglia umana; per questo dovranno interagire con tutti i proprietari presenti, e sarà opportuno che nel luogo ove si svolge la puppy class si aggirino persone con cappelli di varia foggia, occhiali, barba, abbigliamento particolare.
Sarà inoltre opportuno organizzarsi con un tavolo simile a quello del veterinario, affinché i piccoli imparino a familiarizzare con esso. E’ necessario rendere credibile la messa in scena, altrimenti non avrà nessuna efficacia.Si potrà altresì abituare i cuccioli a rumori particolarmente forti come, ad esempio, quelli del temporale.