Diritto privato Flashcards
Cos’è una norma e quali sono le sue caratteristiche?
Una norma è un’ipotesi di fatto a cui segue, in caso si verifichi il presupposto, un effetto giuridico, passando dalla fattispecie astratta a quella concreta. La norma è generale e astratta.
Cos’è l’equità?
Per valutazione equitativa si intende un criterio decisorio con cui il legislatore valuta le conseguenze all’interno dei casi singoli.
Spiega cosa sono le fonti di produzione del diritto ed elencale
Per fonti di produzione si intende ogni atto o fatto idoneo a produrre diritto con un valore gerarchico. L’ordine viene disciplinato dall’articolo 1 delle preleggi, in base al quale le posizioni sono le seguenti: Costituzione e leggi di rango costituzionale; i regolamenti dell’UE; le leggi ordinarie, i decreti legge e i decreti legislativi; le leggi regionali, i regolamenti; le consuetudini. In passato esistevano le norme corporative, poi eliminate.
Qual è la differenza tra fonti di produzione e fonti di cognizione?
Le fonti di cognizione, a differenza delle fonti di produzione, sono i documenti e le pubblicazioni ufficiali da cui si può prendere conoscenza del testo di una norma.
Spiega le fonti: Costituzione e leggi costituzionali
La costituzione è una fonte di produzione del diritto rigida e lunga, al cui interno sono presenti 139 articoli divisi in 4 sezioni: i principi fondamentali, i diritti e doveri dei cittadini, l’ordinamento della Repubblica e disposizioni transitorie e finali. Nessuna legge può essere anti-costituzionale, mentre il controllo di legittimità delle norme costituzionali spetta alla Corte Costituzionale, che opera per via principale o incidentale
Spiega le fonti: leggi dello stato e leggi regionali
Le leggi ordinarie sono frutto dell’approvazione di entrambe le camere, di promulgazione da parte del presidente della Repubblica e di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Possono essere invece abrogate con un referendum popolare. Allo stesso livello delle leggi ordinarie si trovano i decreti legislativi delegati e i decreti legislativi di urgenza.
Spiega le fonti: regolamenti
Sono fonti secondarie, non emanate dal potere legislativo, ma dall’autorità amministrativa, e regolano ad esempio i pubblici uffici
Spiega le fonti: consuetudini
La consuetudine è una fonte di produzione del diritto che deriva dalla ripetizione, generale e costante, e dall’osservanza doverosa di un atteggiamento. La consuetudine non può mai essere essere contra legem, ma secundum legem e raramente praeter legem.
Racconta la storia del codice civile e come è suddiviso
Il primo grande codice dell’età moderna fu il Code Napoleon emanato nel 1804, adottato in molti paesi europei, tra cui il Regno d’Italia nel 1965. Il codice civile fu però promulgato per intero nel 1942, indifferente alle concezioni ufficiali del fascismo, poiché i giuristi appartenevano ad un precedente clima liberal-borghese. Il codice civile è composto di 2969 articoli, divisi in 6 libri:
1) Libro Primo - Delle Persone e della Famiglia, artt.1-455 - contiene la disciplina della capacità giuridica delle persone, dei diritti della personalità, delle organizzazioni collettive, della famiglia;
2) Libro Secondo - Delle Successioni, artt. 456-809 - contiene la disciplina delle successioni a causa di morte e del contratto di donazione;
3) Libro Terzo - Della Proprietà, artt. 810-1172 - contiene la disciplina della proprietà e degli altri diritti reali;
4) Libro Quarto - Delle Obbligazioni, artt. 1173-2059 - contiene la disciplina delle obbligazioni e delle loro fonti, cioè principalmente dei contratti e dei fatti illeciti (la cosiddetta responsabilità civile);
5) Libro Quinto - Del Lavoro, artt.2060-2642 - contiene la disciplina dell’impresa in generale, del lavoro subordinato e autonomo, delle società aventi scopo di lucro e della concorrenza;
6) Libro Sesto - Della Tutela dei Diritti, artt. 2643-2969
Quali sono i criteri di interpretazione della norma giuridica?
Il passaggio dalla fattispecie astratta a quella concreta è definito sussunzione, e può essere operato dal giudice, dalla dottrina e dallo stesso legislatore. Esso si articola in 5 criteri:
1) Criterio logico: leggendo il testo normativo si fa in modo che il fatto rientri o meno al suo interno
2) Criterio storico: Bisogna sempre considerare la portata da attribuire a una disposizione nel momento attuale
3) Criterio sistematico: bisogna collocare le norme nel quadro complessivo dell’ordinamento
4) Criterio sociologico: fondamentale è la conoscenza di aspetti economico-sociali dei rapporti regolati
5) Criterio equitativo: è necessario considerare il senso di giustizia della comunità.
Cos’è l’interpretazione per analogia di legge?
L’analogia legislatura è un processo interpretativo estensivo della norma per cui, in mancanza di una specifica disposizione che regoli la materia trattata, si guarda alla norma più vicina al fatto.
Quali sono le forme di situazione soggettiva attiva?
Le situazioni soggettive attive sono:
1) Diritto soggettivo: potere di agire del singolo, al quale si riconosce libertà nel godere di tale diritto, protetto dall’ordinamento giuridico
2) Potestà: esercizio di un interesse altrui, solo ispirandosi alla sua cura
3) Facoltà: Manifestazioni del diritto soggettivo contenute in esso e non autonome
4) Aspettativa: la concretizzazione di un diritto soggettivo a determinate condizioni
5) Status: dei diritti soggettivi si acquistano con la posizione di un individuo nella società o in un’impresa.
Quali sono le situazioni soggettive passive?
Dal lato passivo abbiamo:
1) Dovere: il dovere generico di astensione dalla lesione di un diritto assoluto
2) Obbligo: l’obbligo di fare, non fare o dare verso un’altro soggetto attivo
3) Soggezione: Il lato passivo dei diritti potestativi
4) Onere: ricorre quando ad un soggetto è attribuito un potere, che è condizionato da un determinato comportamento, non obbligatorio.
Come avviene l’acquisto di un diritto soggettivo?
Il diritto soggettivo può essere acquistato a titolo originario e a titolo derivativo, in tal caso il titolo può essere derivativo-traslativo o derivativo-costitutivo
Spiega quali possono essere i soggetti della situazione giuridica e in cosa consiste la capacità giuridica
I soggetti di una situazione giuridica possono essere definiti tali se possiedono capacità giuridica, ovvero l’idoneità ad essere centri imputabili di diritti e doveri. I soggetti si dividono in persone fisiche, che acquistano la capacità giuridica con la nascita e la perdono con la morte, e persone giuridiche, gli enti.
Cosa succede giuridicamente con la nascita e con la morte?
La nascita, e quindi l’acquisto della capacità giuridica, coincide con la prima respirazione polmonare. Dopo il parto, i genitori, un procuratore speciale o chi ha assistito al parto, deve formare latuto di nascita presso l’ufficiale di stato civile.
La morte, e quindi la perdita della capacità giuridica, corrisponde alla cessazione di ogni funzione dell’encefalo. Entro 24 ore dal decesso un congiunto, un convivente o una persona a conoscenza del decesso deve informare l’ufficiale di stato civile per la formazione dell’atto di morte. Qualora vi sia incertezza, ad esempio in una catastrofe naturale, si opera la presunzione di commorienza.
Cosa sono le incapacità speciali?
Per incapacità speciali si intende una limitazione della capacità giuridica, dette incapacità possono essere:
1) Assolute: al soggetto è precluso un determinato rapporto o atto
2) Relative: al soggetto è precluso un determinato rapporto con un altro soggetto
Dal punto di vista del diritto come si affronta il concepito?
Lo stato protegge la vita del concepito, a cui attribuisce alcuni diritti (che si concretizzano a fronte dell’effettiva nascita):
1) La capacità di succedere per causa di morte
2) La capacità di ricevere per donazione
Per quanto riguarda i genitori è prevista risarcibilità per:
1) Danno alla salute del nascituro
2) Danno per uccisione del padre da parte di terzi
Cos’è la capacità di agire? Quali sono le differenze con la capacità giuridica? Elenca gli istituti a protezione delle persone prive di autonomia
La capacità di agire coincide con la capacità negoziale, e quindi con l’idoneità a porre in essere atti negoziali destinati a produrre effetti nella sua sfera giuridica. La capacità di agire si acquista a 18 anni e si differenzia dalla capacità di agire, che si ottiene con la nascita. Esistono istituti a protezione di coloro che sono privi di capacità di agire:
1) Minore età
2) Interdizione giudiziale
3) Inabilitazione
4) Emancipazione
5) Amministrazione di sostegno
6) Incapacità naturale (di intendere e di volere)
Spiega l’istituto della minore età
La legge fissa l’acquisto della capacità di agire a 18 anni. Perciò qualsiasi atto posto in essere dal minore è annullabile, salvo che egli non abbia occultato la sua minore età. L’atto posto in essere dal minore può essere impugnato, solo da lui, entro 5 anni dal compimento dei 18. L’istituto della minore età tuttavia ha funzione di protezione contro il rischio che egli ponga in essere atti pregiudizievoli nei suoi confronti, perciò non preclude al soggetto di soddisfare le esigenze della vita quotidiana. La gestione del patrimonio del minore competono in via esclusiva ai genitori che lo amministrano:
a) Disgiuntamente: per gli atti di ordinaria amministrazione
b) Congiuntamente: per gli atti di straordinaria amministrazione
Spiega l’istituto dell’interdizione giudiziale
L’interdizione viene pronunciata con sentenza del tribunale qualora si verifichino congiuntamente i seguenti fattori:
1) Infermità mentale
2) Abitualità di detta infermità, che non dev’essere transitoria
3) Incapacità del soggetto di provvedere ai propri interessi, a causa di detta malattia
4) Necessità di assicurare all’interdetto protezione
Il procedimento può essere promosso da: interdicendo, coniuge, convivente, parenti entro il 4 grado, affini entro il 2 grado, pm.
Procedimento: Il giudice se lo ritiene necessario nomina un tutore provvisorio, pubblica la sentenza, che viene annotata nel registro delle tutele. L’interdetto si trova nella situazione del minore, per cui gli atti negoziali sono annullabili.
Quali sono le differenze tra interdizione giudiziale e legale?
L’interdizione legale, a differenza di quella giudiziale, ha funzione sanzionatoria, e deriva da una pena per reati con pena la reclusione per più di 5 anni.
Spiega l’istituto dell’inabilitazione
L’inabilitazione è un istituto di protezione più leggero dell’interdizione, per il quale devono ricorrere alternativamente:
1) Infermità mentale non talmente grave da portare all’interdizione
2) Prodigalità: impulso patologico che incide sulla lucidità del soggetto
3) Abuso abituale di alcolici o sostanze stupefacenti
4) Sordità o cecità
In questi casi l’inabilitato può compiere gli atti di ordinaria amministrazione, mentre per quelli di straordinaria amministrazione serve l’assistenza del curatore.
La differenza con l’inabilitazione è che il curatore non si sostituisce al soggetto, ma ne integra le facoltà.
Spiega l’istituto dell’emancipazione
Il minore ultrasedicenne, con autorizzazione del tribunale, acquisisce l’emancipazione automaticamente in seguito al matrimonio. L’emancipato è nelle stesse condizioni dell’inabilitato, e il curatore di norma è il coniuge del soggetto se maggiore di età o uno dei genitori.
Spiega l’istituto dell’amministrazione di sostegno
L’amministrazione di sostegno si apre con decreto del giudice tutelare per menomazione psichica o fisica. A differenza dell’interdizione e dell’inabilitazione:
1) Menomazione psichica, e non una vera e propria malattia
2) Infermità fisica
3) Detta infermità può anche essere temporanea
Dopo l’audizione personale il giudice esamina, a differenza dell’interdizione, il caso specifico per determinarne le condizioni.
Nominato l’amministratore di sostegno, egli, come per il curatore, ha bisogno del consenso dell’amministrato per atti di straordinaria amministrazione, che rimangono annullabili in caso siano compiuti senza l’assistenza dell’amministratore.
Rimane comunque il principio di massima salvaguardia di autodeterminazione.
Spiega l’istituto dell’incapacità di intendere e di volere
Si ha incapacità naturale quando il soggetto è totalmente privo in modo assoluto, temporaneamente o permanentemente, della propria capacità di autodeterminarsi. In tali caso gli atti da egli compiuti sono impugnabili, a condizione che egli non fosse cosciente delle proprie azioni.
Distinguiamo tra:
1) Matrimonio, testamento e donazione: sono impugnabili
2) Atti unilaterali (come le dimissioni): sono impugnabili se si dimostra che da essi è derivato un grave pregiudizio per l’incapace
3) Contratti: sono impugnabili se si dimostra che la controparte contrattuale era in malafede
Quali sono le sedi della persona fisica?
È fondamentale capire la sede di una persona in ambito sostanziale e processuale. Riguardo ciò la legge distingue:
1) Domicilio: il centro di interessi del soggetto
2) Dimora: luogo in cui la persona abita attualmente
3) Residenza: luogo in cui la persona ha abituale e volontaria dimora
Definisci e differenzia «Scomparsa», «Assenza» e «Morte presunta»
Spiega gradi e affinità della persona fisica nella famiglia
Spiega il diritto alla vita
Spiega il diritto alla salute
Spiega il diritto al nome
Spiega il diritto all’integrità morale
Spiega il diritto all’immagine
Spiega il diritto alla riservatezza
Spiega il diritto all’identità personale