Diritto privato Flashcards

1
Q

Di cosa si occupa il diritto privato?

A

Organizzazioni, uso dei beni, debiti e crediti, contretti, danni, famiglia, successioni in caso di morte.

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2
Q

Perchè nasce il diritto privato?

A

Per risolvere/prevenire conflitti di interessi.

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3
Q

Qual è la differenza tra diritto soggettivo e diritto oggettivo?

A

Diritto oggettivo: complesso di norme giuridiche.
Diritto privato: potere di azione/ pretesa nei confronti altrui.

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4
Q

A cosa servono le norme giuridiche?

A

Influenzare il comportamento degli individui per realizzare interessi, risolvere e prevenire i conflitti.

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5
Q

Di cosa si compongono le norme giuridiche?

A

Regola, sanzione (fattispecie concreta –> effetto giuridico), apparati.

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6
Q

Che ruoli può avere una sanzione?

A

Preventivo/deterrente (sempre), satisfattivo, compensativo, punitivo.

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7
Q

Quando si parla di istituto giuridico?

A

Complesso di norme che riguardano un determinato fenomeno della vita sociale.

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8
Q

Cosa significa “applicare una norma”?

A

Formulare un giudizio, associare alla fattispecie concreta (dato empirico) una o più (combinato disposto) fattispecie astratte (dato giuridico).

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9
Q

Quali sono i caratteri essenziali della norma?

A

Generalità e astrattezza.

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10
Q

Cosa occorre fare prima di applicare una norma?

A

Interpretarla, ovvero dare il giusto significato alle parole della norma e al suo collegamento sintattico.
Le parole talvolta possono essere ambigue e si possono dare 2 interpretazioni: restrittive o espansive.

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11
Q

Come si può considerare la norma?

A

Testo o precetto.

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12
Q

Quali sono i criteri che si utilizzano per interpretare la norma? Da quale articolo viene regolamentata l’interpretazione?

A

Art. 12 preleggi, Criteri: letterale, logico (psicologico o teleologico), sistematico, storico.

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13
Q

Da cosa dipende il grado di autonomia dell’interprete?

A

Dal concetti scritti dal legislatore.

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14
Q

Cos’è una lacuna? Come si procede in caso ci fosse? Quali sono limiti della soluzione?

A

Lacuna = nessuna norma prevede fattispecie concreta.
Soluzione: antologia (norme che prevedono fattispecie analoghe).
Limiti: art. 14 preleggi: norme penali, norme eccezionali/speciali.

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15
Q

Cosa succede se non ci sono norme che prevedono situazioni analoghe?

A

Art. 12 comma 2 preleggi: principi generali dell’ordinamento.

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15
Q

Cosa succede se non ci sono norme che prevedono situazioni analoghe?

A

Art. 12 comma 2 preleggi: principi generali dell’ordinamento.

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16
Q

Cos’è l’argomentazione giuridica?

A

Complesso di operazioni logiche svolte da coloro che svolgono professioni collegate al diritto, il cui scopo pricipale è quello di persuadere sulla scelta di una soluzione, combattendo le altre, attraverso gli ARGOMENTI.

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17
Q

Quali tipi di argomenti si possono portare?

A

A contraris, a fortiori, ad absurdum.

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18
Q

Quale tecnica può essere utilizzata?

A

Analisi econimica del diritto (scelta della soluzione che comporta la migliore allocazione delle risorse economica).
Più utilizzata nelle argomentazioni politiche (richiedere cambiamento norme esistenti).

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19
Q

Chi può interpretare una norma?

A

Tutti, con particolare rilevanza per:
Norme interpretative - Interpretazione autentica (vincolante),
Giudici - Interpretazione giudiziale (common law - vincolante, civil law - non vincolante)
Dottrina - Interpretazione dottrinale.
Tra giudici e dottrina influenza reciproca.

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20
Q

Qual è la differenza tra diritto privato e diritto pubblico?

A

Diritto privato - principi: atonomia e parità, diritto comune;
Diritto pubblico - pricipi: soggezione e subordinazione di un soggetto nei confronti dell’autorità pubblica, regolano organizzazione e funzione delle pubbliche autorità, diritto eccezionale.

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21
Q

Come si è evoluta nel tempo la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato?

A

Passato: stato liberale, dall’ inizio ‘900 stato sociale.

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22
Q

Quali equilibri si sono venuti a creare grazie allo Stato sociale?

A

Individuo, collettività, comunità intermedie (diritto privato-sociale);
Libertà e ugualianza (vedi art. 3 costituzione).

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23
Q

Cosa afferma l’art. 118 comma 4 della Costituzione?

A

Principio di sussidarietà. (Diritto pubblico solo quando diritto privato non ha strumenti per raagiungere i fini)

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24
Q

Quali sono le aree in cui si divide il diritto privato?

A

Diritto civile, diritto commerciale, diritto industriale, diritto del lavoro, diritto della navigazione.

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25
Q

Cosa sono e quali sono le fonti del diritto?

A

Fattori capaci di produrre norme nell’ordinamento giuridico.
1) Costituzione, leggio costituzionali/ di revizione costituzionale;
2) Fonti primarie:
- regolamenti UE,
- leggi ordinarie,
- atti aventi forza di legge (d.l./d.ls.),
- leggi regionali;
3) Fonti secondarie:
- regolamenti
4) Consuetudini (prodotte dalla società, subordinate a tutte le altre fonti).

26
Q

Quali sono le fonti del diritto privato?

A

Codice civile, Costituzione, leggi speciali.

27
Q

Quando avviene l’applicazione del diritto privato internazionale?

A

Conflitto di leggi.

28
Q

Quando si parla di armonizzazione del diritto?

A

Quando parliamo delle esigenze dell’economia, l’armonizzazione del diritto avviene attraverso 2 strumenti: le convenzioni internazionali e regolamenti e direttive.

29
Q

Da quando il diritto privato europeo sta assumendo sempre più importanza?

A

Dalla carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (o carta di Nizza) del 2000, in cui sono redatti tutti i principi e le regole condivisi dagli stati membri.

30
Q

Quando si parla di situazioni giuridiche?

A

Quando vi sono dei conflitti di interesse, le norme creano una graduatoria, la quale attribuisce ai diversi soggetti (titolari) delle situazioni giuridiche.

31
Q

Come possono essere le situazioni giuridiche?

A

Attive- prevalenza dei propri interessi.
Passive- subordinazione dei propri interessi.

32
Q

Quali sono le situazioni giuridiche attive?

A

Il diritto soggettivo, il diritto potestativo, la facoltà, l’aspettativa, l’interesse legittimo, l’interesse collettivo.

33
Q

Quali sono le situazioni giuridiche passive?

A

Il dovere, l’obbligo, la soggezione, la responsabilità.

34
Q

Quali sono le altre situazioni giuridiche?

A

La potestà, l’onere e lo status.

35
Q

Cos’è un rapporto giuridico?

A

La relazione tra il titolare/i di una situazione giuridica attiva (soggetto attivo) e il titolare/i di una situazione giuridica passiva (soggetto passivo). Coloro che fanno parte di un rapporto giuridico si chiamano parti (centro di interessi omogenei). Quando prendiamo in considerazione una parte, l’altra prende il nome di controparte.
Non è detto che nel rapporto ci siano 2 parti (r. bilaterale), ma ce ne possono essere anche di più (r. plurilaterale).

36
Q

Chi sono i soggetti esterni ad un rapporto giuridico?

A

I soggetti esterni al rapporto giuridico vengono chiamati “terzi” e le loro situazioni, generalmente, non vengono toccate nel rapporto giuridico.

37
Q

Come si chiamano i mutamenti e le cause delle situazioni giuridiche?

A

Effetti giuridici, fattispecie giuriche.

38
Q

Cosa significa che un elemento ha rilevanza giuridica?

A

Significa che la fattispecie concreta dell’elemento è espressa in una norma giuridica, e quindi equivale alla fattispecie astratta.

39
Q

Come si possono classificare le fattispecie?

A

Semplici/ complesse (a formazione progressiva).

40
Q

Come si classificano le fattispecie in base al grado di volontà/ consapevolezza?

A

Fatti - tutti quegli eventi che accadono indipendentemente dall’ intenzionalità umana.
Atti - azioni umane che avvengono con un certo grado di consapevolezza. Si distinguono in:
- atti negoziali: (massimo grado di intenzionalità) vi è VOLONTA’ sia nel compiere l’atto, che a produrre effetti giuridici;
- atti non negoziali: vi è volontà nel compiere l’atto ma non nel produrre i suoi effetti giuridici.

41
Q

A cosa servono e come si classificano le dichiarazioni?

A

Le dichiarazioni servono ad esprimere la funzione rappresentativa e comunicativa degli atti. Esse si distinguono in:
- dichiarazioni di volontà, che manifestano la VOLONTA’ dell’autore nel compiere l’atto, rivolta ad uno scopo
-solitamente quello di produrre effetti giuridici- (presenti negli atti negoziali);
- dichiarazioni di scienza, le quali rappresentano/comunicano la REALTA’ (presenti negli atti non negoziali).

41
Q

A cosa servono e come si classificano le dichiarazioni?

A

Le dichiarazioni servono ad esprimere la funzione rappresentativa e comunicativa degli atti. Esse si distinguono in:
- dichiarazioni di volontà, che manifestano la VOLONTA’ dell’autore nel compiere l’atto, rivolta ad uno scopo
-solitamente quello di produrre effetti giuridici- (presenti negli atti negoziali);
- dichiarazioni di scienza, le quali rappresentano/comunicano la REALTA’ (presenti negli atti non negoziali).

42
Q

Quali sono i critri con cui è possibile classificare gli atti?

A

In base a:
- Grado di intenzionalità:
o negoziali (o negozi giuridici),
o non negoziali;
- La natura dell’atto:
o patrimoniali (nat. economica):
- onerosi: richiedono a tutte le parti un sacrificio
economico in cambio di un vantaggio economico,
- gratuiti: il sacrificio economico di una parte si traduce
nel vantaggio economico dell’altra parte,
o non patrimoniali (nat. non economica);
- Fattore in vista del quale si producono gli effetti giuridici:
o a causa di morte (a seguito della morte dell’autore dell’
atto si produrranno effetti giuridici,
o fra vivi;
- Struttura dell’atto:
o unilaterali - dichiarazione 1 parte,
o bilaterali - dichiarazione 2 parti coinvolte,
o plurilaterali - dichiarazione 3 o più parti,
o collegiali - dichiarazione appartenenti a un’
organizzazione attraverso il voto, deliberazione intera
assemblea.

43
Q

Che ruolo ha la classificazione degli atti?

A

La classificazione degli atti è una classificazione convenzionale, serve semplicemente a disciplinare in modo omogeneo gli atti appartenenti alla stessa categoria, e in modo diverso gli atti appartenenti a categorie diverse.

44
Q

Cos’è l’attività giuridica e come si divide?

A

L’attivita giuridica indica il continuo e incessante fenomeno di compiere atti giuridici. L’attività giuridica si distinge in:
- PRIVATA: insieme degli atti prodotti tra i privati, o dagli gli enti pubblici, in situazione di parità con la controparte. L’AUTONOMIA PRIVATA (ovvero il potere del privato a creare e conformare situazioni giuridiche in base alla volontà, l’interesse e ai gusti del soggetto) si lega al concetto di attività giuridica privata poichè grazie a quest’ultima si realizza l’autonomia;
- PUBBLICA (atti delle autorità pubbliche), la quale non è autonoma ma vincolata dal raggiungimento del fine o dell’interesse pubblico.

45
Q

Come si è evoluta l’autonomia privata?

A

L’autonomia privata si è sviluppata a seguito delle lotte contro l’assolutismo e soprattuto grazie alle rivoluzioni borghesi e liberali. Durante il liberismo ottocentesco l’autonomia era intesa come un concetto ampio, soprattutto nel campo economico. Durante il ‘900 l’autonomina viene man mano a restringersi grazie agli interventi Statali, principalmente a favore degli operai e delle classi più deboli. Inoltre se prima si poteva parlare solo di autonomia collegata al singolo individuo, dal XIX secolo si inizia a collegare il concetto di autonomia a un gruppo organizzato di persone (autonomia collettiva), quindi la libertà del singolo viene fortemente limitata da quella della collettività.

46
Q

Cos’è il contenuto del diritto soggettivo?

A

Il conmplesso di poteri attribuiti al titolare dal diritto soggettivo, in relazione all’utilità che si vuole ottenere.

47
Q

Come si può dividere i diritti soggettivi?

A
  • Pubblici: attribuisce al titolare poteri concernenti l’organizzazione politica;
  • Privati;
  • Patrimoniali: la cui utilità è di tipo economica;
  • Non patrimoniali: la cui utilità è di natura ideale/ morale, che riguarda la sfera personale;
  • Assoluti: si possono far valere su tutti, la situazione giuridica passiva corrispondente è il dovere;
  • Relativi: si può far valere su determinati soggetti, la situazione giuridica passiva corrispondente è l’obbligo;
  • Disponibili: il tiolare del diritto soggettivo ha la libertà di trasferirlo, autolimitarlo e cancellarlo (diritti patrimoniali);
  • Indisponibili: il tiolare del diritto soggettivo non ha la libertà di trasferirlo, autolimitarlo e cancellarlo (diritti che hanno interessi e valori preziosi per la persona o per la collettività).
48
Q

Come si è evoluto il diritto soggettivo?

A

Il diritto soggettivo rappresenta la LIBERTA’ del cittadino nei confronti del potere pubblico. Esso nasce infatti durante il liberalismo e non aveva alcun limite. Ben presto (fine ‘8007 inizi ‘900), il diritto soggettivo riscontra 2 problematiche: la trasformazione sociale e lo sviluppo economico, le quali inizieranno a far prevalere l’interesse generale su quello dell’individuo.

49
Q

Cosa significa abusare del diritto?

A

Significa utilizzare il diritto nei limiti della legge, ma in modo tale da scontrarsi con l’interesse generale/meritevole di tutela.
‘900- teoria dell’abuso del diritto= socialità vs autonomia (liberalistI)
attualmente- teoria dell’abuso del diritto=ruolo giudice vs ruolo norme (certezza del diritto).

50
Q

Cosa sono i beni? Qual è la correlazione con i diritti?

A

Art. 810 cc- i beni sono tutte quelle cose (interpretazione espansiva: beni materiali e immateriali) che possono formare oggetto del diritto (hanno valore economico, quindi possono essere oggetto di conflitti di interessi). Il diritto è, inoltre, l’oggetto di mediazione tra soggetto e beni.

51
Q

Come si distinguono i beni?

A

I beni possono essere:
-immateriali;
-materiali:
-mobili o immobili (in natura o per destinazione)- art. 812;
-divisibili o indivisibili;
-consumabili o inconsumabili;
-fungibili o infungibili.

52
Q

Cosa sono le pertinenze?

A

Art. 817- cose (accessorie) destinate in modo durevole a servizio)ornamento di un’altra cosa (principale). Tra la cosa principale e la cosa accessoria vi è il vincolo pertinenziale.

53
Q

Cosa sono i frutti?

A

art. 820- beni prodotti da altri beni, possono essere:
-naturali (direttamente dal bene);
-civili (corrispettivo godimento del bene da parte di altri).

54
Q

In cosa si distinguono i beni pubblici da quelli privati?

A

I beni pubblici appartengono allo Stato o ad altri enti pubblici, e la loro destinazione è quella di soddisfare l’interesse generale della collettività. Essi si distinguono in:
-beni demaniali - la cui caratteristica è l’inalienabilità;
-beni patrimoniali indisponibili - in cui vi è un vincolo di destinazione;
- beni patrimoniali disponibili - appartengono allo Stato ma non seguono il regime giuridico speciale dei primi due, ma si conformano alle regole del diritto privato.
I beni privati sono i beni restanti.

55
Q

Cosa sono i nuovi beni e perchè nascono?

A

I nuovi beni sono tutti quei beni i quali, nell’ultimo periodo hanno avuto rilevanza (politica e sociale) tale da essere regolamentati da nuove norme.

56
Q

Cos’ è il patrimonio?

A

Complesso di situazioni giuridiche (patrimoniali e non) attive e passive appartenenti ad una persona.

57
Q

Cosa sono le vicende dei diritti, come si classificano?

A

Sono i cambiamenti che i diritti subiscono, e sono la nascita, il trasferimento e l’estinzione. Dal punto di vista del titolare, un diritto si può perdere o acquistare.

58
Q

Come si acquista un diritto?

A

A seguito del titolo di acquisto (fattispecie), un titolare ottiene un diritto. Il diritto si acquisisce in modo:
-originario (non entra in contatto con il titolare precedente);
-derivativo (Avente Causa riceve il diritto dal titolare precedente(Dante Causa)), può essere:
-derivativo-translativo (=diritto DC),
-derivativo-costitutivo (nuovo diritto, diverso dal diritto del DC);
- gratuito (AC no sacrifici economici);
-oneroso (AC dà/promette qualcosa in cambio);
-fra vivi;
-a causa di morte;
L’oggetto del diritto può essere:
-successione particolare (1/+ diritti DC);
-successione universale (AC accede al patrimonio del DC).

59
Q

Come si perde un diritto?

A

Un diritto si perde:
- tramite alienazione del dante causa (corrispettivo dell’ acquisto derivativo dell’avente causa)
- a seguito dell’estinzione del diritto, in genere per:
-prescrizione estintiva (prolungata inerzia del tiolare)
CAUSE: certezza situazioni/rapporti giuridici, favore
per l’uso produttivo delle risorse.
Non avviene nei diritti di proprietà, singole facoltà, diritti
indisponibili.
Può essere sospesa o interrotta (riconoscimento diritto).
-decorso (prolungata inerzia del tiolare)
CAUSE: certezza situazioni/rapporti giuridici, termine
non può essere prolungato. Se la decadenza riguarda
diritti indisponibili, la disciplina della decadenza è
inderogabile.

60
Q

Chi sono i soggetti del diritto?

A

Sono i titolari delle situazioni giuridiche, e che le movimentano attraverso il compimento di atti giuridici.
Possono essere persone fisiche o organizzazioni (ovvero complessi unitari di persone e mezzi materiali).

61
Q

Cosa possiedono i soggetti del diritto?

A

La capacità giuridica, ovvero la capacità di essere titolari delle situazioni giuridiche, si attribuisce alla nascita dalle norme (art. 1 cc), e subisce alcune limitazioni di età, condizioni psichiche, difetto di onorabilità e di difetto di riconosciuta competenza professionale. Esistono i soggetti incapaci, i quali non possono essere sostituiti nel compiere gli atti, tutti hanno capacità giuridica sui diritti della personalità.
La capacità di agire, ovvero la capacità di compiere gli atti giuridici. Esistono i soggetti incapaci, i quali possono essere sostituiti/affiancati nel compiere gli atti di cui il soggetto è incapace.

62
Q

Quali sono le qualità della persona, dove vengono rese pubbliche?

A

L equalità delle persone permettono di identificare un soggetto nelle relazioni con gli altri, le più importanti sono:
1) Il NOME (art. 6), il quale è composto da prenome e cognome, il quale siccome rappresenta anche un interesse sociale è molto complesso da cambiare;
2) La SEDE della persona, in cui si svolgono rapporti giuridici, essa si distingue in:
- RESIDENZA (art. 43, c.2 cc) rappresenta il luogo in cui la persona ha dimora abituale;
- DOMICILIO (art. 43, c.1 cc), ovvero il luogo in cui il soggetto ha stabilito la sede principale dei suoi affari e degli interessi;
- DIMORA, in cui la persona si trova in un determinato periodo;
3) La CITTADINANZA, la quale collega la persona ad un ordinamento giuridico statale.
Per quanto riguarda la condizione giuridica dello straniero, si applica l’art. 10 della C. e 16 del cc come principi generali, dai quali si afferma che:
- lo straniero ha capacità di diritto privato al pari di un cittadino italiano, a condizione di reciprocità;
- lo straniero non ha capacità di diritto pubblico;
- ha i DIRITTI FONDAMENTALI E INVIOLABILI DELL’UOMO;
4) Il SESSO.
Tutte queste qualità vengono riportati nei registri e negli atti dello STATO CIVILE, ovvero lo stato della persona in quanto membro di una società, in particolare negli atti e registri:
- di nascita
- di matrimonio
- di morte
- registri di cittadinanza.