Definizioni Flashcards
STUDIO SUI GENERIS (esperienza religiosa, linguaggio religioso, misticismo)
autonomia ontologica del sacro, logica interna, autoevidenza, autoautenticazione, validazione fondata sull’autorità della prima persona, parametro per altri tipi di linguaggi ma non è misurabile con altri parametri
LE 4 TEORIE
- intellettuallista (Tylor e Frazer) –> spiegare fenomeni inspiegabili ricorrendo a cosmologie, ad agenti sovrannaturali (interpretazione intellettuallista e letteralista anche del rituale)
- cognitivista/evolutiva –> ha origine dai meccanismi di funzionamento della mente umana (Pascal Boyer: religione è un sottoprodotto evolutivo non adattativo che si fonda sulla propagazione (epidemiologia della rappresentazioni) di rappresentazioni cattura-attenzione che violano le percezioni ordinarie del mondo. E’ un’illusione, inganno, perché abbiamo troppa immaginazione e siamo vulnerabili a un sistema di interferenza che si compone di alcuni aspetti (agente, morte, morale, scambio sociale) + Geertz (pre-requisito biologico delle credenze)
- esistenzialista
- simbolista/della corrispondenza
E-RELIGION
- lingua parlata e comunicata
- molto studiata
- Geertz sostiene che si debba studiare la dimensione culturale della religione
- svolta di Durkheim –> religione è un fatto sociale, un insieme di credenze e di pratiche rituali, un dispositivo socio-culturale che ci governa e che ci regola nella forma di sistemi di classificazione (narrazioni, miti), con un particolare potere coercitivo
- analisi della società come un organismo a se stante
- religione/rito come collante sociale
- teoria della corrispondenza antropologica (si sacralizzano alcune cose ai fini dell’esistenza, religione è espressione delle strutture, bisogni, generi di necessità e dei modi di sussistenza di una società)
I-RELIGION
- lingua pensata, intima
- poco studiata perché si teme il riduzionismo –> studio sui generis (autoautenticazione, autonomia ontologica del sacro, logica interna)
- due dimensioni della religiosità e della psicologia della religione (Wundt con la psicologia culturale e James con studio del misticismo)
COGNIZIONE DISTRIBUITA (per origine culturale della mente/religione)
possedere abilità e conoscenze per svolgere compiti di concerto/lavorare in gruppo.
Spostare l’indagine al di fuori dell’individuo perché i processi di conoscenza non sono localizzabili solo all’interno della singola persona, ci sono caratteristiche materiali e immateriali. La cognizione ha una natura distribuita nel tempo e nello spazio.
La religione ha fornito meccanismi organizzanti per il comportamento sociale e individuale e un sostegno a cui gli esseri umani possono appoggiarsi nella loro individualità.
FUNZIONI DELLA RELIGIONE
- funzionalismo/approccio agnostico e accademico: Kant (fornisce morale/Dio e anima sono concetti normativi, gli uomini proiettano desideri nel mondo religioso e li rappresentano con dei simboli) + Feuerbach: teoria esistenzialista (religione: supporto emotivo/conforto) + Malinowski (modalità di comportamento pragmatico, sorto dopo situazioni di forte stress emotivo)
- fornito meccanismi organizzanti per il comportamento sociale e individuale (coscienza estesa: cultura arricchisce la nostra individualità)
- sostegno a cui gli esseri umani possono appoggiarsi nella loro individualità
ORIGINE NATURALE DELLA CULTURA E ORIGINE CULTURALE DELLA COGNIZIONE
- ORIGINE NATURALE (teoria cognitivista): Pascal Boyer + Geertz + Plotkin e l’immaginazione e mimesi come requisito fondamentale della religione + John Searle intenzionalità collettiva e funzione di status (predisposizione mentale che crea fatti istituzionali) + PSICOLOGIA MORALE (disposizioni morali innate che poi diventano oggetto di riflessione per la religione)
- ORIGINE CULTURALE (Tomasello, cognizione distribuita e coscienza estesa)
SIMBOLI SACRI PER GEERTZ
Sintetizzano ethos di un popolo ed esprimono coerenza tra stile di vita e metafisica, perché si giustificano vicendevolmente
RELIGIONE PER GEERTZ
Sistema di simboli che opera
stabilendo profondi stati d’animo e motivazioni per mezzo della
formulazione di concetti di ordine generale dell’esistenza e del
rivestimento di questi concetti di un’aura di concretezza tale che
gli stati d’animo e motivazioni sembrano assolutamente realistici
SIMBOLI PER GEERTZ –> MODELLI CULTURALI
Grande varietà di cose, espressione indiretta e figurata di qualcosa che non può essere espresso in modo letterale.
Astrazione dell’esperienza, da cui comunque rimane separato. Incarnazine concreta di idee, oggetto per veicolare significati ed evento sociale, perché le credenze si oggettivano nel rito che ripropone mediante simboli i valori di una comunità.
- costituiscono modelli culturali
- indono disposizioni
MODELLI CULTURALI
Complesso di simboli come fonti estrinseche (da trovare nel retroterra di assunti condivisi), ricalco per dare forma e programm ai processi sociali e psicologici che hanno conseguenze sul comportamento collettivo.
MODELLI DI/MODELLI PER
DI: manipolazione strutture simboliche per metterli in parallelo con non simboliche/schema di rapporti fisici che aiuta nell’apprendimento: fonte di concezioni generali e peculiari tra io e mondo
PER: manipolazione dei sistemi non simbolici nei termini dei rapporti espressi in quelli simbolici, per operare sulla realtà. Disposizioni mentali radicate
LE DISPOSIZIONI (GEERTZ)
“tendere” = probabilità che qualcosa sia compiuto.
Indotte dai simboli (che sono…)
- motivazioni
- stati d’animo
IL PROBLEMA DEL MALE
Minaccia alla nostra capacità di formulare giudizi morali, come se le nostre risorse simboliche non fornissero sufficienti criteri etici per governare la nostra azione.
Connesso al problema dello scarto tra concezione morale ed esperienza morale. (paradosso etico)
REAGIRE RELIGIOSAMENTE
Davanti al problema della mancanza di significato della muta insensatezza del dolore, opacità di certi avvenimenti (sofferenza, paradosso etico, lo stupore)
1) Riconoscere l’esistenza inevitabile della sofferenza
2) Tentare di spiegare la sfuggevolezza dei principi morali attraverso, ad esempio, miti che hanno funzione descrittiva dello stato attuale delle cose
3) Formango con simboli immagini che giustifichino, assicurino di comprendere e di definire, di dare un sufficiente bacino di parole per formare un vocabolario in cui cogliere la natura del nostro male
Ma negare che il male faccia parte del mondo in generale (c’è un mondo altro)
PROSPETTIVA RELIGIOSA E PROSPETTIVA SCIENTIFICA
- Scientifica: scompare la datità, a favore del dubbio sistematico e dell’indagine, sospensione della motivazione pratica a favore dell’osservazione disinteressata
- Religiosa: rifiuta ipotesi probabilistiche, mette in dubbio la realtà nei termini di verità più forti
DUE DIVERSE APPLICAZIONI DELL’INTENSITA’ DELLA CREDENZA RELIGIOSA
Resta da chiedersi quanto siano praticabili e ragionevoli le concezioni religiose (sembrano realistici). In realtà ci sono diversi gradi di intensità e articolazione dei livelli di elaborazione delle formulazioni simboliche
Differenza tra religione pura (incontro con il presunto reale nello specifico momento del rituale ed è totalizzante) e religione applicata (pallido riflesso dell’esperienza nella vita quotidiana) –> pensiero concettuale e pensiero percettivo
MITO
- diversi TIPI (cosmogonici, antropogonici, teogonici e su qualsiasi cosa) –> ci fa capire che cosa è importante per l’uomo
- per Plotkin è espressione della nostra immaginazione e quindi della nostra intelligenza (spazio di evasione e di condivisione di significati e di contenuti)
- diverse DEFINIZIONI (Hulkrantz: narrativa epica su agenti sovrannaturali, con diversi tempi, diverse funzioni: 1) istruirci su ordine cosmico 2) confermare ordine sociale e valori culturali) + William Bascom (differenze tra miti, leggende e racconti popolari), Jensen: narrative tradizionali autorevoli con referenti trascendenti che fondono mondo vissuto e mondo pensato in modo che quello vissuto sia l’unica versione plausibile di se stesso (funzione descrittiva dello stato attuale delle cose) e Roland Barthes (ciò che è così senza bisogno di dirlo: autonomia ontologica del sacro).
Usi del mito:
- bacino di riferimenti per politici e oratori
- distinzione tra logos e mito (nasce lo scetticismo per queste storie considerate false e irrazionali) –> elenco di Lauri Honko sul perché continuino ad esistere i miti nell’antichità
NEW AGE
Movimento di carattere spirituale sorto nella seconda metà del ‘900 negli Stati Uniti che proclama la necessità di dischiudersi a una nuova era caratterizzata da
- rinnovamento spirituale e raggiungimento di benessere interiore/progresso dello spirito ma in maniera individuale, lontano da manifestazioni collettive
- bricolage spirituale (cristianesimo, buddhismo, misticismo, astrologia, meditazione
SHEILAISMO
nuova religione negli Stati Uniti, definizione coniata da Bellah (1985)
- non integrata e non espressa, ma eterogenea e individualista
- ma riunisce aspetti comuni della vita religiosa americana in maniera anti-dogmatica e anti-moralista, ma non in forma comunitaria
- no testo sacro, no divinità, no chiesa, ma istituzioni che si possono sottoscrivere
MAGIA
- cambiamento di stato di cose, persone, di qualunque genere o essenza, attraverso azioni speciali simboliche con relazioni di casualità opaca
- modo di comportarsi di carattere analogico e simbolico, non riflesso per influenzare il corso degli eventi, che ha bisogno di un’efficacia soprannaturale che ci dica con quale qualità di forze sia generata la magia (forza di genere inquietante)
- relazioni di casualità opaca (Sorensen: teoria della metafora e della combinazione che sfrutta dei principi individuati già da Frazer (somiglianza e metonimico).
NUMINOSO
speciale categoria evocativa difficile da spiegare razionalmente in riferimento a un particolare stato d’animo in cui si percepisce un oggetto come numinoso (nocciolo dell’esperienza religiosa)
- 4 momenti del numinoso
e che desta un sentimento creaturale
SACRO
viene razionalizzato con attributi morali, ma è una categoria a priori che non può essere spiegata.
Consta di elementi irrazionali e razionali, ma questi non derivano dall’esperienza dei sensi, quindi deve esserci una sorgente autonoma e nascosta (una profonda facoltà conoscitiva dell’animo che è lo spirito stesso) –> per cui viene destato il sentimento del numinoso in individui che hanno una disposizione a priori che noi non sappiamo da dove venga
RAPPORTO RAZIONALE E IRRAZIONALE
Oggi razionalizzazione unilaterale dell’idea del divino, eticizzazione, moralizzazione, attribuzione di qualità umane di cui diventa il custode. Il razionale schematizza l’irrazionale –> ANALOGIE (facilitazioni, ideogrammi