Definizioni Flashcards
Popolo
Il popolo consiste in un gruppo di individui legati dallo status della cittadinanza.
Diritto
Il diritto è un fenomeno essenzialmente umano.
è un ente o una struttura sociale in cui si manifesta la tendenza degli uomini ad aggregarsi in un gruppo sociale che segua determinate regole e che sia stabile nel tempo.
Territorio
Il territorio è l’ambito spaziale entro il quale uno Stato esercita la sua potestà.
Sovranità
La sovranità esprime una qualità del potere dello Stato ed è l’elemento che lo distingue dagli altri ordinamenti territoriali. In particolare, possiamo distinguere sovranità interna e sovranità esterna. La prima riguarda la dicitura “Superiorem non recognoscit” che si riferisce al primato del potere politico dello stato all’interno del suo territorio. La sovranità esterna, invece, riguarda i rapporti con gli altri ordinamenti, con i quale lo stato agisce indipendentemente. La sovranità esterna subisce, tuttavia, dei limiti per la necessità di interagire con altri ordinamenti appartenenti alla comunità internazionale. Difatti, per la prima volta (alla fine della guerra dei Trent’anni) con la pace di Westfalia viene riconosciuta agli stati la capacità di diritto internazionale, sancendo così la nascita dello Stato Moderno: per la prima volta i sovrani rappresentano dei precisi territori e non delle religioni
Si è, dunque, sovrani in nome della propria nazione dopo la Rivoluzione Francese, nel 1789.
Forma di Stato
Il rapporto che intercorre tra lo stato inteso come istituzione e ciascuno degli elementi costitutivi dello stesso. Fa, dunque, riferimento al rapporto tra governante e governati.
Forma di Governo
1) Si riferisce alle modalità con cui le funzioni dello stato sono distribuire tra i vari organi costituzionali, nonché l’insieme dei rapporti di potere che intercorrono tra essi.
2) è l’insieme degli strumenti con cui una determinata forma di stato cerca di perseguire i propri fini predeterminati, regolando la titolarità e le modalità di esercizio della potestà autoritativa pubblica. Ha senso fare questa distinzione solo se il potere non è concentrato nelle mani o in capo ad un solo soggetto o una singola istituzione. (Difatti si parla di Forma di Governo dallo stato liberale in poi).
Illuminismo
Nasce l’idea per la quale lo Stato e la sottoposizione dell’individuo alle leggi siano frutto di una spontanea autolimitazione dell’uomo.
L’approccio anti-scientifico e fideistico lascia spazio al metodo scientifico, che si fonda piuttosto sull’induzione e sull’empirismo analitico.
Questo è anche il periodo nel quale nascono le prime dichiarazioni dei diritti dell’uomo: Bill of Rights (1689), Dichiarazione di Indipendenza (1776) e anche in Francia.
Stato unitario
è uno stato in cui il potere sovrano è proprio di un livello di potere centrale che al più affida alcuni limitati poteri amministrativi ad enti territoriali da esso dipendenti
Stato composto
uno stato centrale affida su determinate materie distinti poteri di indirizzo sia politico che amministrativo, nonché una funzione legislativa in determinate materie ad enti territoriali da esso distinti ed espressine del voto locale
Monarchia Costituzionale
Nasce contestualmente allo Stato liberale, in particolare si sviluppa nel Regno Unito a fine 1600 e con le prime costituzioni liberali in Francia e in Italia (con lo statuto Albertino del 1848). Le caratteristiche sono un potere della corona limitato, nonostante essa rimanga ancora il fulcro del sistema istituzionale; e un forte dualismo tra corona e parlamento (spaccatura del potere del Leviatano settecentesca). Per quanto riguarda la divisione dei poteri, la Corona ha il controllo sul potere esecutivo, quindi il re può nominare e revocare i ministri (KING IN COUNCIL), ha una certa influenza sul potere legislativo, quindi può sciogliere anticipatamente il Parlamento e può ratificare le leggi approvate dal Parlamento, e ha potere giudiziario in quanto nomina i giudici. (King in his courts); il Parlamento, composto dalla Borghesia, è titolare del potere legislativo in quanto approva il bilancio. Questi due non hanno un rapporto di fiducia, semmai l’esecutivo può mettere in stato di accusa i ministri (King in Parliament)
Assemblea costituente
Fu votata nel 1946, furono eletti 556 membri con in capo la DC (37,2% dei voti), il PSI (20,7%) e il Partito Comunista (18,7%). In particolar modo le furono assegnati i poteri tipici di un parlamento, quali nominare il capo dello Stato, approvare trattati internazionali e leggi in materia costituzionale e controllare l’attività governativa. Tuttavia, il ruolo principale che ebbe in questo momento storico fu quello di redigere la Costituzione. A questo proposito fu istituita la cosiddetta “Commissione dei 75”, composta da 75 uomini a loro volta divisi in tre sotto-commissioni (sui diritti e i doveri del cittadino, sull’organizzazione dello stato, sui lineamenti economici e sociali).
Principi costituzionali
1) attenzioni per le minoranze
2) forma di governo parlamentare
3) sistema di voto proporzionale puro
4) introduzione di “contropoteri” come le Regioni, Corte costituzionale (modalità per avere degli strumenti di contrasto del governo centrale.
Mozione di fiducia
Entro dieci giorni dalla sua formazione il governo si presenta alle camere per ottenere la fiducia. Le camere verificano la presenza di una maggioranza politica, cioè aggregata stabilmente su un indirizzo politico e non solamente su un singolo provvedimento.
Mozione di sfiducia
Serve a verificare il rapporto tra parlamento e governo e viene responsabilizzata per evitare assalti alla diligenza. Di fatto, deve essere presentata da 1/10 dei componenti delle camere e non viene discussa prima di tre giorni da quando viene presentata (il cosiddetto “tempo di raffreddamento”) al fine di avere una mediazione pensata e calibrata e non impulsiva e dettata dalle emotività temporanee.
Funzione ispettiva
rappresenta la facoltà di disporre di materiale di pubblico interesse anche con nessuna attinenza all’operato del governo e ha la finalità di accertare una verità storica