Database part 2 Flashcards
Un alias viene definito attraverso la parola chiave:
A WITH
B AS
C WHERE
D FROM
B AS
Un alias esiste:
A Per tutta la durata della sessione di collegamento al database
B Finchè si effettuano tutte le query da un utente
C Solo per la durata della query
D Solo per la durata dello schema del database
C Solo per la durata della query
Tra i vantaggi dell’uso di un alias si ha:
A Una scrittura più chiara e compatta
B Una scrittura più complessa
C Una scrittura migliore della clausola WHERE
D Una scrittura più efficiente della query
A Una scrittura più chiara e compatta
SQL permette di creare un ordinamento nel result-set attraverso la clausola:
A SORT BY
B SELECT BY
C ORDER
D ORDER BY
D ORDER BY
Il default di ritorno dell’operazione di ordinamento è:
A Discendente
B Ascendente
C Casuale
D Ascendente e Discendente
B Ascendente
In algebra relazionale tutte le condizioni vengono valutate:
A Su tutte le tuple contemporaneamente
B Su un sottoinsieme di almeno due tuple
C Su una tupla alla volta
D Su una tupla che però non abbia valori NULL
C Su una tupla alla volta
Lo standard SQL prevede:
A 4 operatori aggregati
B 2 operatori aggregati
C 7 operatori aggregati
D 5 operatori aggregati
D 5 operatori aggregati
L’operatore aggregato va inserito:
A Nella clausola SELECT
B Nella clausola FROM
C Nella clausola WHERE
D Nella clausola ALIAS
A Nella clausola SELECT
L’operatore aggregato SUM() torna:
A Un numero che rappresenta la somma di parte di una colonna numerica
B Un numero che rappresenta la somma di una colonna di testi
C Un numero che rappresenta la somma di una colonna numerica
D Un numero che rappresenta la somma di una colonna alfanumerica
C Un numero che rappresenta la somma di una colonna numerica
L’operatore aggregato AVG() torna:
A La media aritmetica dei valori di una colonna di testi
B La media aritmetica dei valori di una colonna numerica
C La media aritmetica ponderata dei valori di una colonna numerica
D La media aritmetica dei valori di una colonna numerica e alfanumerica
B La media aritmetica dei valori di una colonna numerica
Le funzioni possono essere applicate a partizioni delle relazioni attraverso la clausola:
A GROUP BY
B GROUP
C ALIAS
D GROUP WITH
A GROUP BY
La clausola HAVING consente di considerare:
A Righe
B Sottoinsiemi
C Colonne
D Schemi
B Sottoinsiemi
Gli operatori insiemistici SQL sono:
A 1
B 2
C 4
D 3
D 3
Nell’unione con il costrutto UNION:
A I duplicati vengono raddoppiati
B I duplicati vengono eliminati
C I duplicati non vengono eliminati
D I duplicati vengono posti a NULL
B I duplicati vengono eliminati
L’operatore intersect è l’operatore di:
A Differenza
B Unione
C L’intersezione
D Complemento
C L’intersezione
L’operatore Except prende anche il nome di:
A Minus
B Plus
C Union
D Intersect
A Minus
Se nella clausola HAVING manca la clausola GROUP BY, l’insieme di righe è trattato come:
A Un insieme di più raggruppamenti
B Un unico raggruppamento
C Un raggruppamento NULL
D Un raggruppamento di campi uguali
B Un unico raggruppamento
Come la clausola WHERE, anche la clausola HAVING ammette come argomento:
A Un’espressione logica su predicati booleani
B Un’espressione logica su predicati semplici
C Un’espressione booleana su predicati composti
D Un’espressione booleana su predicati semplici
D Un’espressione booleana su predicati semplici
La clausola GROUP BY ammette come argomento:
A Un insieme di tuple
B Un insieme di attributi
C Un insieme di relazioni
D Un insieme di schemi relazionali
B Un insieme di attributi
Se gli attributi degi operatori insiemistici hanno nome diverso, il risultato usa:
A Il nome del secondo attributo
B Il nome del primo attributo
C Un terzo attributo stabilito dal programmatore
D La concatenazione dei due attributi
B Il nome del primo attributo
La nidificazione può avvenire:
A solo nella clausola SELECT
B sia nella clausola FROM che nella clausola WHERE
C solo nella clausola WHERE
D solo nella clausola FROM
B sia nella clausola FROM che nella clausola WHERE
La parola chiave ANY:
A specifica che la riga soddisfa la condizione con tutti gli elementi restituiti dall’interrogazione
B specifica che la riga soddisfa la condizione con almeno uno degli elementi restituiti dall’interrogazione
C specifica che la riga soddisfa sempre la condizione
D specifica che la riga soddisfa la condizione solo quando la clausola from è assente
B specifica che la riga soddisfa la condizione con almeno uno degli elementi restituiti dall’interrogazione
il comando: INSERT INTO Tabella [ ( Attributi ) ] VALUES (Valori)
A inserisce una riga in uno schema di database
B inserisce un singolo attributo in una riga
C inserisce singole righe nelle tabelle
D inserisce righe multiple nelle tabelle
C inserisce singole righe nelle tabelle
In una INSERT gli attributi mancanti:
A prendono un valore immesso dall’utente al momento del comando
B prendono il valore di default se previsto
C prendono sempre il valore Null
D prendono un valore casuale
B prendono il valore di default se previsto
La seconda forma del comando INSERT consente di:
A inserire insiemi di righe in una tabella
B inserire una sola riga in una tabella
C inserire sempre un solo attributo in una tabella
D inserire una colonna in una tabella
A inserire insiemi di righe in una tabella
In un INSERT l’ordinamento degli attributi (se presente) e dei valori:
A può essere casuale
B dipende dal numero di righe della tabella
C e’ significativo
D non è significativo
C e’ significativo
Il comando DELETE:
A elimina sempre intere tabelle
B elimina uno schema relazionale
C elimina attributi da una relazione
D elimina righe da una tabella
D elimina righe da una tabella
In un comando DELETE se la clausola WHERE viene omessa:
A viene annullata tutta la tabella
B viene cancellata tutta la tabella
C viene cancellato lo schema che contiene la tabella
D vengono eliminate le ennuple che contengono valori null
B viene cancellata tutta la tabella
Il comando UPDATE consente di:
A aggiornare solo una riga di una tabella
B aggiornare solo una colonna di una tabella
C aggiornare sempre tutte le righe di una tabella
D aggiornare uno o più attributi delle righe diuna tabella che soddisfano l’eventuale Condizione
D aggiornare uno o più attributi delle righe diuna tabella che soddisfano l’eventuale Condizione
Il nuovo valore a cui viene posto un attributo con il comando UPDATE può essere:
A il valore nullo
B sempre il valore di dafault
C sempre il valore medio della riga
D sempre un valore alfanumerico
A il valore nullo
La clausola CHECK:
A Specifica vincoli di colonna
B Specifica vincoli di ennupla
C Specifica vincoli di JOIN
D Specifica vincoli di Selezione
B Specifica vincoli di ennupla
Le condizioni della clausola CHECK:
A Sono le stesse che possono apparire nella clausola WHERE
B Sono le stesse che possono apparire nella clausola FROM
C Sono le stesse che possono apparire nella clausola SELECT
D Sono le stesse che possono apparire nella clausola CREATE
A Sono le stesse che possono apparire nella clausola WHERE
La clausola ASSERTION:
A Specifica vincoli a livello di FROM
B Specifica vincoli a livello di WHERE
C Specifica vincoli a livello di SELECT
D Specifica vincoli a livello di schema
D Specifica vincoli a livello di schema
Ogni vincolo di integrità, definito tramite check o tramite asserzione, è associato:
A Ad una politica di controllo della selezione
B Ad una politica di Verifica della proiezione
C Ad una politica di controllo
D Ad una politica di JOIN
C Ad una politica di controllo
In una politica di controllo, un vincolo può essere:
A Immediato o differito
B Solo immediato
C Solo differito
D Nullo
A Immediato o differito
I vincoli differiti sono verificati:
A Solo all’inizio della transazione
B Solodurante la transazione
C Solo al termine della WHERE
D Solo al termine della transazione
D Solo al termine della transazione
Una vista è:
A Una tabella reale
B Una tabella virtuale
C Una tabella logica
D Una tabella fisica
B Una tabella virtuale
Una Vista è una relazione di cui:
A deve essere sempre presente una PRIMARY KEY
B Viene memorizzata solo la definizione
C Vengono memorizzate le tuple
D Possono essere cancellate tuple dal database
B Viene memorizzata solo la definizione
Le interrogazioni sulle viste:
A Si possono fare solo con il JOIN ad altre tabelle
B Si possono fare solo quando la vista non contiene valori NULL
C Possono fare riferimento alle viste come se fossero relazioni di base
D Non si possono fare
C Possono fare riferimento alle viste come se fossero relazioni di base
La clausola CHECK OPTION prevede che:
A Sono ammessi aggiornamenti solo sulle colonne della vista
B Sono ammessi aggiornamenti solo sulla PRIMAREY KEY
C Sono ammessi aggiornamenti solo sulle righe della vista
D Non si possono fare aggiornamenti
C Sono ammessi aggiornamenti solo sulle righe della vista
le funzioni scalari sono suddivise in:
A Famiglie
B Attributi
C Schemi
D Relazioni
A Famiglie
Le funzioni scalari possono essere utilizzate:
A All’esterno di espressioni complesse
B All’interno di espressioni
C All’interno della clausola WHERE
D All’interno della clausola JOIN
B All’interno di espressioni
La funzione char_lenght() restituisce:
A Il numero di caratteri numerici di una stringa
B I caratteri di una stringa
C La lunghezza di una stringa
D Il numero di caratteri letterali di una stringa
C La lunghezza di una stringa
La funzione cast() consente di:
A Modificare valori numerici
B Modificare valori solo letterali
C Cancellare numeri da una stringa
D Convertire valori da un dominio ad un altro
D Convertire valori da un dominio ad un altro
Le famiglie di funzioni condizionali sono:
A 3
B 4
C 1
D 2
A 3
La funzione coalescence():
A Restituisce tutti valori nulli di una espressione
B Restituisce il primo valore non nullo
C Restituisce una espressione
D Restituisce una tabella
B Restituisce il primo valore non nullo
Un trigger è:
A Una particolare tabella
B Una regola attiva in una base di dati
C Una regola passiva in una base di dati
D Un particolare schema di basi di dati
B Una regola attiva in una base di dati
Il paradigma di comportamento di un trigger è:
A Evento-Condizione
B Azione-Condizione
C Condizione-Evento
D Evento-Condizione-Azione
D Evento-Condizione-Azione
Quando accade un evento il trigger è:
A Spento
B Interrotto
C Attivato
D Parametrizzato
C Attivato
I livelli di granularità di un TRIGGER sono:
A 5
B 4
C 3
D 2
D 2
Il comando GRANT OPTION specifica:
A Se il privilegio può essere trasmesso ad altri utenti
B Se il privilegio può riguardare una transazione
C Se il privilegio rilascia l’opzione di variazione schema
D Se l’utente non deve avere privilegi
A Se il privilegio può essere trasmesso ad altri utenti
Un utente si può autorizzare a vedere solo alcune ennuple di una relazione:
A Attraverso una vista
B Attraverso una query
C Attraverso una espressione
D Attraverso un operatore relazionale
A Attraverso una vista
Le clausole RESTRICT e CASCADE del comando REVOKE servono per:
A La propagazione delle revoche
B La propagazione delle Transazioni
C La propagazione degli UPDATE
D La propagazione delle SELECT
A La propagazione delle revoche
Una transazione inizia:
A Prima del primo comando SQL
B Alla fine dei comandi SQL
C Al primo comando SQL
D Al secondo comando SQL
C Al primo comando SQL
Con il comando ROLLBACK:
A Si riavvia la transazione
B Si rinuncia all’esecuzione delle operazioni specificate prima della transazione
C Si rinuncia all’esecuzione delle operazioni specificate dalla transazione
D Si avviano le operazioni specificate dalla transazione
C Si rinuncia all’esecuzione delle operazioni specificate dalla transazione
Le proprietà acide di una transazione sono:
A 5
B 4
C 3
D 2
B 4
Una transazione è ‘Consistente’ quando:
A La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero e poi annullata
B La sequenza di operazioni sulla base di dati non viene eseguita
C La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero o per niente
D La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero
C La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero o per niente
Una transazione è ‘Coerente’ quando:
A Il suo effetto è nullo
B Il suo effetto è incoerente
C Il suo effetto è misurabile
D Il suo effetto è coerente
D Il suo effetto è coerente
Il comando COMMIT WORK:
A Avvia le operazioni sulla base di dati
B Ferma le operazioni effettuate sulla base di dati
C Avvia tutte le query sulla base di dati
D Avvia un trigger
A Avvia le operazioni sulla base di dati
Un sistema ‘Transazionale’ è un sistema dove:
A Esistono le operazioni di commit e rollback
B Valgono almeno due delle proprietà acide della transazioni
C Valgono le proprietà acide della transazioni
D Valgono i trigger
C Valgono le proprietà acide della transazioni
La progettazione di una base di dati:
A e’ una delle attività di sviluppo di un sistema hardware
B e’ una delle attività di sviluppo di un sistema informativo
C e’ una delle attività di sviluppo di un sistema informatico
D e’ una delle attività di sviluppo di un programma software
B e’ una delle attività di sviluppo di un sistema informativo
Il ciclo di vita di un sistema informativo è:
A l’insieme delle attività svolte da analisti
B la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
C l’insieme e la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
D l’insieme delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
C l’insieme e la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
Il ciclo di vita di un sistema informatovo si compone di:
A 6 fasi
B 5 fasi
C 7 fasi
D 4 fasi
A 6 fasi
Lo studio di fattibilità di un sistema informativo:
A serve a definire costi e priorità di un sistema informativo
B serve a definire solo i costi
C serve a definire solo le priorità di un sistema informativo
D serve a definire gli attori di processo
A serve a definire costi e priorità di un sistema informativo
Nella fasi di implementazione di un sistema informativo:
A vengono solo intervistati gli stakeholders di processo
B viene prodotto solo il codice dei programmi
C viene costruita e popolata la sola base di dati
D viene costruita e popolata la base di dati e viene prodotto il codice dei programmi
D viene costruita e popolata la base di dati e viene prodotto il codice dei programmi
La fase di validazione e collaudo di un sistema informativo:
A serve a verificare se l’utente valida le procedure
B serve a verificare il corretto funzionamento e la qualità del sistema informativo
C serve a verificare solo la qualità del sistema informativo
D serve a verificare solo il corretto funzionamento del sistema informativo
B serve a verificare il corretto funzionamento e la qualità del sistema informativo
La progettazione di un sistema informativo si basa:
A sulla progettazione dei dati, delle applicazioni e degli utenti
B solo sulla progettazione delle applicazioni
C sulla progettazione dei dati e delle applicazioni
D solo sulla progettazione dei dati
C sulla progettazione dei dati e delle applicazioni
Il processo sul quale si basa il ciclo di vita di un sistema informativo:
A e’ sempre e solo sequenziale sulle fasi
B e’ sempre e solo iterativo su più cicli
C può essere a tratti sequenziale ed a tratti iterativo su più fasi
D e’ solo a cascata
C può essere a tratti sequenziale ed a tratti iterativo su più fasi
Le basi di tati costituiscono:
A le procedure di utilizzo dei dati da parte degli utenti
B tutto un sistema informatico
C tutto un sistema informativo
D solo una parte di un sistema informativo
D solo una parte di un sistema informativo
La prototipizzazione
A e’ una fase che a volte si aggiunge come primo blocco alle fasi standard di un sistema informativo
B e’ una delle fasi standard del ciclo di vita di un sistema informativo
C e’ sempre la prima fase del ciclo di vita di un sistema informativo
D e’ la fase di consegna all’utente finale di un sistema informativo
A e’ una fase che a volte si aggiunge come primo blocco alle fasi standard di un sistema informativo
Per metodologia di progettazione in generale si intende:
A Decomposizione dell’intera attività di progetto in passi successivi dipendenti tra loro
B Decomposizione dell’intera attività di progetto in passi successivi indipendenti tra loro
C Accorpamento dell’intera attività di progetto in un unico passo
D Progettazione dei requisiti degli utenti
B Decomposizione dell’intera attività di progetto in passi successivi indipendenti tra loro
Una metodologia di progettazione deve avere le seguenti proprietà:
A Generalità e qualità
B Generalità e facilità d’uso
C Generalità, qualità e facilità d’uso
D Facilità d’uso e basi costi di impegno
C Generalità, qualità e facilità d’uso
La progettazione di una base di dati si basa su:
A Un livello
B Quattro livelli
C Due livelli
D Tre livelli
D Tre livelli
La progettazione logica di n database produce:
A Lo schema logico
B Lo schema concettuale
C Lo schema fisico
D Lo schema dei dati
A Lo schema logico