cos'è l'azienda e che obiettivi ha? Flashcards

1
Q

Cos’è l’azienda e che obiettivi ha?

A

Entità che fa parte del sistema economico e che eroga beni e servizi per soddisfare i bisogni umani

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2
Q

azienda di produzione

A

erogano beni e servizi per il soddisfacimento di bisogni umani attraverso lo scambio di mercato.

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3
Q

aziende di produzione originaria

A

sono quelle aziende che svolgono un’attività alla base di tutte le altre attività aziendali. per esempio, l’agricoltura, la pesca

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4
Q

aziende di produzione derivata

A

trasformano qualcosa messo a disposizione da quelle a produzione originaria

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5
Q

aziende mercantili o commerciali

A

si occupano della distribuzione dei beni

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6
Q

aziende di servizi

A

producono servizi, quindi qualcosa di intangibile, per esempio ristoranti

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7
Q

aziende di erogazione

A

erogano beni e servizi senza lo scambio di mercato, per esempio ospedali

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8
Q

azienda di consumo

A

mette a disposizione le proprie risorse, per esempio famiglia

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9
Q

azienda di erogazione in senso stretto

A

soddisfa i bisogni di membri esterni all’azienda

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10
Q

aziende miste

A

un po’ uno e un po’ l’altro

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11
Q

materiale di produzione

A

la materia prima

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12
Q

immobilizzazioni

A

strumenti di produzione a lungo termine

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13
Q

denaro/capitale

A

liquidità posseduta dall’azienda

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14
Q

ambiente generale

A

dove l’azienda si colloca per svolgere il suo compito, articolato in: politico-legislativo, economico, fisico-naturale, sociale, tecnologico, culturale

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15
Q

ambiente specifico

A

contesto ristretto dove l’azienda si espone al mercato verso cui si affaccia

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16
Q

domanda e offerta

A

la domanda è costituita da volontà dei consumatori e l’offerta sono le imprese idonee a soddisfare i bisogni e il punto di incontro permette lo scambio di mercato

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17
Q

core business

A

è l’attività centrale su cui l’azienda si focalizza

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18
Q

target di riferimento

A

è l’individuazione dei potenziali clienti

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19
Q

l’azienda deve raggiungere tre differenti equilibri

A

economico, finanziario e patrimoniale

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20
Q

equilibrio economico

A

mette in relazione flusso dei ricavi e flusso dei costi, ho un guadagno se la differenza è positiva

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21
Q

esercizio amministrativo

A

periodo di tempo osservato per verificare l’equilibrio economico

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22
Q

partecipazione

A

detenere una quota in un’altra azienda

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23
Q

plus valenza

A

guadagno straordinario e non ripetitivo

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24
Q

equilibrio finanziario

A

mette in relazione il flusso delle entrate e delle uscite monetarie, a differenza dell’equilibrio economico non monitora le entrate e le uscite delle merci ma solo i soldi. ho equilibrio finanziario quando l’importo totale degli investimenti è uguale a quello dei finanziamenti

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25
Q

uscite ed entrate monetarie

A

ho delle uscite monetarie quando restituisco del denaro o pago i fornitori, ho delle entrate quando ricevo del denaro o lo incasso dalle vendite

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26
Q

credito

A

diritto di ricevere una somma di denaro

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27
Q

investimento a lungo e a breve termine

A

quelli a lungo termine (oltre i 12 mesi) sono destinati a permanere per lungo tempo (per esempio macchinari), a breve termine sono destinati a rinnovarsi (entro 12 mesi)

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28
Q

finanziamenti a lungo termine e a breve termine

A

a lungo termine saranno destinati ad essere rimborsati a lungo termine, mentre a breve termine verranno rimborsati a breve

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29
Q

equilibrio patrimoniale

A

pone in relazione le fonti di finanziamento proprie e le fonti di finanziamento esterne, cioè i debiti. se le proprie sono maggiori delle esterne, l’azienda è capitalizzata, altrimenti è sotto capitalizzata

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30
Q

patrimonio netto

A

fonte di finanziamento interna e si tratta del denaro investito dai soci

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31
Q

Quando raggiungo gli equilibri, è importante mantenere gli obiettivi di gestione

A

economicità, capacità di remunerare tutti i fattori produttivi necessari, liquidità, saper far fronte agli impegni finanziari, solidità, quando il capitale proprio è superiore al capitale di credito

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32
Q

area funzionale

A

insieme di operazioni di gestione legate al funzionamento e all’amministrazione dell’azienda, che sono simili tra loro

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33
Q

Classificazione delle varie aree funzionali

A
  • funzionali operazionali caratteristiche: sono quelle aree il cui contenuto è di tipo operativo, sono caratteristiche perché definiscono i connotati di un’azienda (marketing, produzione, ricerca e sviluppo)
  • funzionali op. integrative: hanno la funzione di supporto alle aree funzionali caratteristiche, gestiscono il fattore produttivo lavoro (organizzazione del personale e finanza)
  • funzionali di info e controllo: la loro rilevanza si connette alle esigenze di un operatore consapevole ed organizzato, fissano obiettivi e producono informazioni per prendere delle decisioni
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34
Q

pregi dello studio per aree funzionali

A

raggruppamento delle conoscenze di aspetti specifici della gestione aziendale e alta efficienza

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35
Q

difetto dello studio per aree funzionali

A

le aree potrebbero trasformarsi in compartimenti stagni senza considerare le sollecitazioni dell’ambiente

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36
Q

pianificazione strategica

A

definisce gli obiettivi a lungo termine della gestione aziendale, il raggiungimento degli obiettivi può essere effettuato con azioni strategiche ( a lungo termine) o azioni operative (a breve termine)

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37
Q

Piano operativo

A

Stima il valore dei ricavi e dei costi; ha un orizzonte temporale a medio-lungo tempo; si uniforma e si adatta alla struttura aziendale, molto probabilmente per le varie aree funzionali. Il primo anno si chiama budget

37
Q

Budget

A

È il programma di gestione annuale che definisce precisi obiettivi, non è un puro preventivo, prevede l’articolazione come modello aziendale ed è articolato in periodi infra-annuali per controllare meglio i risultati conseguiti

38
Q

Ricerca e sviluppo

A

Ha il compito di produrre nuove conoscenze da sfruttare dal punto di vista economico. Si tratta anche di un’attività rischiosa, in quanto non vi è alcuna sicurezza circa il conseguimento di un risultato utile, quindi un ritorno economico. Il comportamento dell’azienda rispetto a ricerca e sviluppo può essere:

  • Adattamento: l’azienda osserva le concorrenti e si adatta;
  • Anticipazione: l’azienda anticipa i cambiamenti dei mercati;
  • Innovazione: l’azienda introduce il cambiamento con le innovazioni sul mercato (di solito lo fanno le grandi multinazionali).
39
Q

Produzione

A

svolge una serie di operazioni che è necessario effettuare sui materiali per convertire dallo stato di materie prime, materiali grezzi o di materiali semilavorati ad uno stato successivo di elaborazione.

40
Q

Marketing

A

Il concetto di marketing è molto ampio, perché si riferisce ad una funzione aziendale e ad un processo aziendale, cioè l’intero processo di vendita. Inoltre, rappresenta un orientamento dell’azienda, ossia un modo di operare dell’azienda come orientamento a quelle che sono le sollecitazioni provenienti dall’ambiente esterno. . Il marketing può essere inteso anche come un processo sociale attraverso il quale una persona o un gruppo di persone ottengono beni e servizi, che rappresentano l’oggetto dei propri desideri, utilizzati per soddisfare i bisogni delle persone ed ottenuti scambiandoli con beni e servizi o con denaro (valore) attraverso relazioni con altri soggetti.

41
Q

Piano di marketing

A

rappresenta un documento che definisce gli obiettivi di marketing, le attività da intraprendere e le risorse necessarie. Nel piano di marketing vengono sintetizzate quelle che sono le strategie che si intendono realizzare e si precisano le fasi e tempi previsti per la propria realizzazione.
il piano si articola in: analisi delle opportunità; valutazione e selezione delle opportunità; segmentazione e selezione del target; definizione del marketing mix; controllo dei risultati.

42
Q

Ciclo di vita del prodotto

A

1) Fase di introduzione: lancio del prodotto sul mercato dopo studio e progettazione, gli acquisti vengono effettuati in quantità più ridotte da parte di soggetti che sono considerati propensi a provare ed acquistare beni nuovi.
2) Fase di sviluppo: se il prodotto ha successo, si incrementano le vendite e la curva aumenta l’inclinazione. Iniziano a realizzarsi i primi profitti, la concorrenza acquisisce consapevolezza della nostra realtà e inizia a prendere delle iniziative per contrastare la crescita del nostro prodotto.
3) Fase di turbolenza: la quota di mercato e il valore delle vendite continua a crescere ma la curva tende a diventare leggermente più piatta. Il prodotto è estremamente conosciuto. I prezzi del prodotto tendono a ridursi per cercare di arginare la concorrenza.
4) Fase di maturità: il mercato diventa saturo, il volume delle vendite inizia a rallentare e quindi viene ridotto. Si ha forte concorrenza sui prezzi.
5) Fase di declino: le vendite cominciano a diminuire in maniera sensibile. I consumatori dirottano le proprie esperienze di acquisto verso altri prodotti sostitutivi.

43
Q

Prezzo

A

è il punto di incontro tra la domanda e l’offerta ed è una rappresentazione del valore del bene. La determinazione del prezzo è basata sul costo dei materiali di produzione, la concorrenza, sulla domanda.

44
Q

Distribuzione

A

sono quelle operazioni che si occupano del trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di produzione a quelli di consumo

45
Q

Canali diretti e indiretti

A

I canali diretti non prevedono intermediari, mentre quelli indiretti prevedono uno o più intermediari

46
Q

Organizzazione e personale

A

Consiste nell’unione delle due attività che connesse all’organizzazione del lavoro, cioè decidere la struttura organizzativa del personale, e gestione del personale, cioè acquisizione e gestione delle risorse umane

47
Q

Struttura plurifunzionale

A

Prevede tre differenti livelli:

  1. direzione generale: amministra l’azienda;
  2. direzione delle varie aree generali: verifica che ogni area compia il suo lavoro;
  3. unità operative: lavorano nelle aree funzionali.
48
Q

Punti di forza della struttura plurifunzionale

A

sofisticate competenze tecnico-specialistiche, cioè competenze raggruppate in un singolo insieme. economia di scala.

49
Q

punti deboli della struttura plurifunzionali

A

se le aree non comunicassero si lavorerebbe per compartimenti stagni

50
Q

struttura multi-divisionale

A

è tipica delle aziende che operano in più mercati e prevede un vertice con la divisione generale affiancata da organi di staff, ciascuno gestito come un’azienda autonoma con altre sottodivisioni

51
Q

struttura matrice

A

è tipica delle imprese che lavorano su progetti unici come quelli che costruiscono i ponti. Prevede due criteri di divisione del lavoro: per funzione e per progetto.

52
Q

Acquisizione delle risorse umane

A

si recluta il fattore produttivo e lo si inserisce all’interno dell’azienda

53
Q

Gestione delle risorse umane in senso stretto

A

si occupa dell’addestramento e formazione e dello sviluppo delle carriere

54
Q

Finanza

A

ha come obiettivo la gestione del capitale. decidono le fonti di finanziamento e l’impiego del capitale. Gestisce la tesoreria

55
Q

Gestione della tesoreria

A

determina la liquidità posseduta dall’azienda studiando le entrate e le uscite

56
Q

Struttura finanziaria

A

può essere osservata in maniera statica, cioè in un determinato momento, o dinamica, cioè si studiano tutti i movimenti nel corso del tempo.

57
Q

Leasing

A

forma di finanziamento per cui si pagano delle quote per “affittare” un bene per un lungo periodo di tempo e si distingue il leasing operativo, senza possibilità di riscatto, e il leasing finanziario, con la possibilità di riscatto.

58
Q

struttura finanziaria statica

A

si dividono gli impieghi e le fonti di capitale
gli impieghi sono le liquidità impiegate nell’azienda e li caratterizzano per esempio le immobilizzazioni nette e il capitale circolante lordo (il magazzino e le liquidità nette e differite). le fonti sono le risorse acquisite dall’azienda e ne fanno parte il patrimonio netto, i debiti consolidati (medio-lungo termine) e i debiti correnti (breve termine).

59
Q

ricevuta bancaria

A

è un metodo per incassare il denaro. A vende merci a B e emetta la fattura in banca, B ritira la fattura e paga.

60
Q

margine di tesoreria e margine di struttura

A

il margine di tesoreria è un indicatore per misurare la struttura finanziaria e si calcola facendo: liquidità immediate- debiti correnti, quindi evidenzia la capacità di pagare debiti imminenti con i soldi che si possiedono. il margine di struttura si calcola: capitale a pieno rischio- immobilizzazioni nette

61
Q

capitale a pieno rischio

A

è una forma di finanziamento senza scadenze, perché conferito dai soci o dal titolare, non ha obbligo di remunerazione, è assoggettato al rischio d’impresa.

62
Q

indebitamento a medio-lungo termine

A

è una forma di finanziamento che ha delle scadenze precise, ha obbligo di remunerazione sempre e richiede un tasso d’interesse. Inoltre, non sono assoggettate al rischio d’impresa, perché in caso di fallimento verrebbero liquidati gli impieghi. alcuni esempi sono i mutui, i prestiti obbligazionari e i debiti verso di dipendenti per TFR.

63
Q

indebitamento a breve termine

A

hanno una durata breve, circa 12 mesi al massimo

64
Q

indebitamento a breve ciclo di utilizzo

A

sono indebitamenti a scadenza indeterminata, infatti spesso sono indicati come “a revoca”, perché la banca si riserva di toglierli con una certa situazione finanziaria.

65
Q

amministrazione e controllo di gestione

A

è un’area funzionale con due compiti che producono informazioni. in pratica, quest’area chiude il ciclo aziendale, perché all’inizio fisso gli obiettivi, li realizzo e ora controllo i risultati.

66
Q

amministrazione

A

si occupa della tenuta della contabilità, grazie a cui riescono ad assolvere gli obblighi previsti dalle norme civili e quelle fiscali. produce informazioni di natura monetaria, sono destinate all’esterno dell’azienda

67
Q

tenuta della contabilità

A

si raccolgono le informazioni relative alle relazioni tra l’azienda e l’esterno e si determina il risultato economico

68
Q

controllo di gestione

A

produce informazioni destinate all’interno, cioè al management

69
Q

strumenti del controllo di gestione

A
  1. badget, corrisponde al primo anno della pianificazione operativa e viene articolato infra-annualmente. 2. contabilità generale, rileva le relazioni tra interno ed esterno. 3. contabilità analitica, evidenzia i costi di un singolo prodotto. 4. informazioni di natura extracontabile. tutti insieme fanno il “reporting direzionale”
70
Q

corporate social resposibility

A

l’azienda è rivolta al soddisfacimento dei bisogni umani quindi non produce solo effetti di natura economica, ma anche sull’ambiente e sulla società in cui opera

71
Q

stake holder

A

sono tutti soggetti che in maniera più o meno volontaria hanno un interesse verso l’azienda

72
Q

classificazione degli stake holders

A

sono classificati sulla base di tre parametri: legittimità delle aspettative (es. contratto), potere (es. porto di capitale), urgenza (che fa riferimento alle tempistiche). gli stake holders possono ancora essere primari o secondari (i primari sono interni all’azienda, i secondari no)

73
Q

bilancio d’esercizio

A

principale vettore di conoscenza economico-finanziaria dell’azienda, è il principale documento con cii l’azienda comunica i risultati economici, finanziari e patrimoniali. il bilancio è l’espressione di sintesi della contabilità generale

74
Q

schemi di bilancio

A
  1. ordinario, composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa. 2. il bilancio in forma abbreviata, composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. 3. il bilancio delle microimprese, è composta da conto economico e stato patrimoniale
75
Q

composizione del bilancio

A

conto economico (evidenzia la formazione del risultato economico), stato patrimoniale (indica la composizione del capitale netto), rendiconto finanziario (illustra la liquidità dell’azienda), nota integrativa (ha un contenuto descrittivo)

76
Q

stato patrimoniale

A

rappresenta la situazione finanziaria patrimoniale dell’azienda, mette in contrapposizione l’attivo e il passivo

77
Q

schema di conto economico

A

nella sua struttura ci sono: valore della produzione, costi sostenuti nella produzione, proventi e oneri finanziari e rettifiche di valore di attività finanziarie. ha una struttura scalare e ci permette di avvicinarci al risultato netto

78
Q

analisi della situazione economica e finanziaria

A

ai vari margini si affiancano gli indici, ovvero dei rapporti, i margini confrontano i valori dello stato patrimoniale e finanziario. al margine di tesoreria si affianca l’indice di liquidità, che è dato da liquidità differite+liquidità immediata: passività correnti, che indica la capacità di soddisfare gli impegni a breve termine con le liquidità differite. al margine di struttura è affiancato l’indice di autocopertura e l’indice di copertura del capitale fisso (cioè n+pi greco: i, cove pi greco è l’entità dei debiti permanenti), cioè patrimonio netto: immobilizzazione, che verifica la capacità di finanziare gli investimenti fissi con il capitale proprio. al margine di capitale circolante netto è affiancato l’indice di disponibilità, dato da capitale circolante lordo: passività correnti

79
Q

sistema di bilancio

A

ha una struttura piramidale: al vertice si trova la finalità di bilancio (le linee guida per gli amministratori); al livello intermedio si trovano i principi di redazione del bilancio (orientamenti di natura tecnica); alla base ci sono i principi contabili (delle norme tecniche per raccogliere info e redigere il bilancio)

80
Q

ciclo monetario della gestione

A

è il periodo di tempo che intercorre tra l’uscita monetaria dell’acquisto delle materie prime all’entrata della vendita del bene

81
Q

ROI (Return of investment)

A

è un indicatore che mette in relazione il reddito operativo con il capitale investito nella gestione operativa dell’azienda e fa riferimento alla capacità di remunerare il capitale investito. si riferisce a tre condizioni: attività, efficienze ed elasticità

82
Q

ROE (Return of equity)

A

fa riferimento alla redditività globale e quanto rimane ai soci

83
Q

soggetto giuridico

A

titolare di diritti e di obblighi derivanti dall’attività aziendale. Può essere un unico soggetto, quindi si parlerà di impresa individuale, o un soggetto collettivo

84
Q

soggetto economico

A

gestiscono e amministrano l’azienda

85
Q

tipi di società

A
  • società di persone;
  • società di capitali;
  • società mutualistiche
86
Q

società di persone

A

è rilevante l’apporto di persone più che il capitale. il contratto deve essere in forma scritta e deve esserci un notaio a convalidare. i soci non devono fornire un apporto minimo, ma la responsabilità è illimitata. questo significa che devono rispondere sempre dei debiti della società. esistono tre tipi di società di persone: la società semplice (può essere formata in forma verbale ed è solo agricola), società in nome collettivo (è la più diffusa e ha tutte le caratteristiche della società di persone), la società in accomandita semplice (ci sono due tipi di soci, quelli accomandatari hanno responsabilità illimitata riguardo ai debiti, mentre gli accomodanti hanno responsabilità limitata riguardo al capitale)

87
Q

società di capitali

A

hanno un’autonomia patrimoniale perfetta e la responsabilità è limitata alle risorse dell’azienda. prevale l’elemento finanziario e i soci devono investire un minimo, perché nel caso l’azienda vada male non può rivalersi sui soci, anzi sono i soci che avendo investito possono rivalersi sull’azienda.
le società di capitali sono tenute a pubblicare tramite il bilancio in camera di commercio l’andamento dell’attività.

88
Q

società per azioni

A

le risorse effettuate dai soci vengono suddivise in parti uguali ed associate a delle azioni. ad ogni azione è associato un determinato valore, in relazione al capitale che rappresentano

89
Q

società per responsabilità limitate

A

2 o più persone svolgono insieme un’attività d’impresa con l’obiettivo di dividersi gli utili. il capitale sociale dei soci è individuato in quote diverse a seconda dell’ammontare della quota dei soci.

90
Q

valore delle azioni

A
  • valore nominale: valore che ha quell’azione
  • valore corrente: determinato dal mercato
  • valore di emissione: prezzo pagato
  • valore contabile: patrimonio netto/azioni in circolo
  • valore di rimborso: cifra che viene rimborsata in caso di fallimento
91
Q

società mutualistiche

A