Come compilare il caso clinico? Flashcards

1
Q

Pasti e spuntini

A

Dieta equilibrata salutare/consistenza modificata, suddivisa in X pasti principali e X spuntini. Dieta modificata per: elencare le modifiche (specificando se in base a LG o in base al momento attuale). Se ci sono da fare due diete di Rial scrivere 🡪 2 piani dietetici seguono una progressione calorico-proteica.

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2
Q

Integratori vitaminici e minerali

A

si raccomanda di valutare con il medico/proseguire l’integrazione di, sempre su indicazione medica. Se si prescrivono ONS, si scrivono qua, indicando la composizione bromatologica e in che posologia lo si prescrive

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3
Q

caso disfagia nel piano di trattamento

A

Assistenza al pasto/posizione del corpo/igiene orale

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4
Q

Gestione delle sostanze bioattive

A

caffè, tè, alcol, cioccolato, fumo.

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5
Q

Obiettivi del piano di trattamento dietetico-nutrizionale

A

Favorire il mantenimento/recupero di un buono stato nutrizionale e di salute del pz (tramite il raggiungimento di una alimentazione equilibrata), che permetta di evitare/correggere la malnutrizione - arrestare/prevenire calo ponderale o perdita di massa magra/favorire un graduale calo ponderale (in genere 10% peso iniziale in circa 4-6 mesi)
Rallentare la progressione della patologia, preservando la funzionalità residua dell’organo.
Fornire un trattamento di supporto per malattia scompensata.
Correggere le carenze nutrizionali (macro e micronutrienti), a breve e a medio termine
Garantire il soddisfacimento/graduale raggiungimento dei fabbisogni nutrizionali e del fabbisogno idrico
Miglioramento delle condizioni cliniche, della funzionalità GI, prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattia, risolvendone l’eziologia
Normalizzazione degli esami ematochimici (relativi allo stato nutrizionale e non).
Garantire la sicurezza dell’alimentazione, prevenendo complicanze (es. della disfagia)

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6
Q

Macro obiettivo educazione nutrizionale

A

gestione dell’alimentazione in pz con condizione X, con il fine di mantenere/favorire il recupero di un buono stato nutrizionale e di salute, permettere un adeguato recupero ponderale/arrestare il calo ponderale/favorire un graduale calo ponderale, prevenire/arrestare la malnutrizione e la sarcopenia, evitare complicazioni, preservare la funzionalità residua dell’organo X, riprendere gradualmente l’alimentazione (se al momento non si alimenta-non lo fa a sufficienza), migliorare la sintomatologia GI.

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7
Q

Applicazione educazione nutrizionale

A

saper applicare strategie per:
> o < fibra,
reintrodurre gradualmente il lattosio,
frazionare l’alimentazione,
> o < densitĂ  calorica delle pietanze,
modificare la consistenza degli alimenti,
stimolare la salivazione e la deglutizione,
ottenere alimenti scivolosi/viscosi,
rendere le pietanze nutrizionalmente adeguate e sicure ma al contempo appetibili,
raggiungere il fabbisogno proteico,
favorire l’assorbimento del Fe contenuto negli alimenti,
> o < l’apporto idrico,
> attivitĂ  fisica,
variare l’alimentazione,
valutare la propria tolleranza alla dieta,
controllare l’apporto di minerali (es. Na, K, P),
gestire il ridotto apporto di sodio,
cessare progressivamente l’abitudine al fumo,
> o < apporto lipidico,
gestire i pasti fuori casa con preparazioni domiciliari

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8
Q

Obiettivi dell’educazione nutrizionale

A

Favorire l’acquisizione di conoscenze in ambito nutrizionale, rendendo il pz consapevole dell’importanza della relazione tra corretta alimentazione e stato di salute, in relazione alla condizione patologica X presente, per evitare il peggioramento della stessa e l’insorgenza di eventuali complicanze/recidive di malattia.
Nello specifico, rendere il pz in grado di:
- Essere autonomo nelle scelte alimentari
- Frazionare l’alimentazione
- Alimentarsi in sicurezza
- > o < apporto idrico/di fibra
- > o < densitĂ  calorica/contenuto lipidico pietanze
- Rispettare la distribuzione giornaliera degli alimenti ed evitare i fuori pasto
- Modificare consistenza pietanze
- Ottenere consistenze giuste ma pietanze anche appetibili
- > attivitĂ  fisica e raggiungere uno stile di vita attivo
- > assorbimento Fe negli alimenti
- Controllare l’apporto di minerali
- Conoscere il contenuto di X sostanza all’interno degli alimenti tramite educazione alla lettura delle etichette
- Rispettare la prescrizione del medico per quanto riguarda …
- Cessare/ridurre alcol/fumo
- Variare l’alimentazione, seguendo le indicazioni della Piramide Alimentare Mediterranea
- Riconoscere segnali di allarme che richiedono l’interruzione dell’alimentazione (disfagia)

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9
Q

Strategie del counseling nutrizionale

A

Definizione degli obiettivi 🡪 aderenza al piano di trattamento
Colloquio motivazionale 🡪 far forza sui punti positivi del piano rispetto all’attuale stile di vita del pz
Automonitoraggio 🡪 diario alimentare, con annotazione della sintomatologia relativa all’assunzione di X alimenti, e dell’attività fisica
Problem-solving 🡪 alimenti appropriati dal pdv nutrizionale ma anche appetitosi
Controllo degli stimoli 🡪 verso gli “errori” nutrizionali che fa il pz
Supporto sociale 🡪 in genere, coinvolgimento della famiglia nell’illustrazione del piano di trattamento
Ristrutturazione cognitiva 🡪 smontare le eventuali credenze erronee del pz fornendogli le giuste informazioni
Gestione dello stress 🡪 dovuto a X motivo, considerare un eventuale supporto psicologico
Prevenzione delle ricadute 🡪 simile a “controllo degli stimoli”
Gestione dell’imprevisto 🡪 saper adattare le scelte alimentari se si presenta X sintomatologia.

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10
Q

Obiettivi del counseling nutrizionale

A

Favorire l’aderenza al piano di trattamento, motivando il paziente
Rafforzare gli obiettivi dell’educazione nutrizionale
Aiutare il pz a sviluppare consapevolezza del suo stato di salute, e dell’importanza di una corretta alimentazione in relazione alla patologia X presente
Rendere il pz consapevole delle proprie scelte/proprio comportamento alimentari, tramite la redazione del DA, di cui si illustra la corretta compilazione, per permettergli autonomia nell’alimentazione
Gestire gli stimoli del paziente verso X
Supportare il pz nella gestione del piano di trattamento e nelle eventuali ricadute
Coinvolgere la famiglia del pz, in modo da creare un setting favorevole all’applicazione del piano di trattamento
Migliorare la qualità di vita correlata all’alimentazione.

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11
Q

Coordinamento dell’assistenza nutrizionale

A

Elaboro relazione/report circa valutazione, diagnosi, intervento e monitoraggio nutrizionale, da inviare/rivalutare con il medico specialista che ha richiesto la consulenza e con il MMG del pz.
Coordinamento con la SOD Nutrizione Clinica quando si prescrivono ONS.

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12
Q

Piano di monitoraggio

A

Si rivaluta il pz tra X giorni, l’incontro avrà una durata di X tempo.
In seguito, in base ai risultati ottenuti e a eventuali criticità riferite dal pz in relazione al piano di trattamento, si programmeranno i controlli successivi (dare una ipotesi di cadenza 🡪 es. 3 incontri a cadenza mensile), fino al raggiungimento degli obiettivi nutrizionali concordati.
Nel pz obeso: 14 incontri nei prossimi 6 mesi + 1 al mese per il successivo anno.

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13
Q

Aspetti da monitorare (I colonna monitoraggio)

A

Aderenza al piano nutrizionale 🡪 recall 24h, diario alimentare o scala 0-10 autoriferita dal pz/caregiver
Cambiamenti del comportamento alimentare 🡪 in base agli obiettivi stabiliti
Rivalutazione delle conoscenze acquisite riguardo ai contenuti dell’educazione nutrizionale
Ricerca di cause di mancati progressi
Verifica di aspetti positivi e negativi.

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14
Q

Alimentazione (II colonna piano di monitoraggio)

A

domande da fare al pz, in base ai contenuti/applicazione dell’educazione.

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15
Q

Stato di salute (III colonna monitoraggio)

A
Misure antropometriche 🡪 peso, altezza, BMI, cambiamenti ponderali, CV, calo ponderale involontario, circonferenze, pliche, BIA, funzionalità muscolare (handgrip strenght test)
EO finalizzato alla valutazione dello stato nutrizionale:
aspetto fisico, 
appetito, 
sazietĂ  precoce, 
nausea, vomito, 
reflusso, tosse, 
digestione, 
dolore addominale, 
alvo (BSC), 
astenia, 
PA, 
segni di disidratazione, 	
ascite, edemi, 
T° corporea,
durata del pasto, affaticabilitĂ  durante il pasto
	Esami biochimici, test clinici e procedure:
emocromo con formula, 
minerali (Na, K, Mg, Se, Fe, Ca, Zn, Cl, P), 
ferritina-transferrina-albumina-proteine totali, 
glicemia-HbA1c, 
creatinina-eGFR, 
colesterolo Tot-HDL-LDL-TG, 
vitamine (A-D-E-K-gruppo B), 
AST-ALT-GammaGT, 
bilirubina totale, 
PCR, acido urico, 
endoscopia-biopsia-TAC-RMN-ecografia-valutazione danno d'organo, 
valutazione specialistica
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16
Q

QualitĂ  della vita (Ultima colonna monitoraggio)

A

CapacitĂ  di gestione del piano alimentare
Soddisfazione e motivazione del paziente (nonostante i cambiamenti operati)
Verifica del miglioramento dello stato di benessere e assenza di complicanze
Eventuali criticitĂ .