Civile Flashcards
Che cos’è il contratto? Quali sono i suoi elementi costitutivi?
Il contratto, ai sensi dell’articolo 1321 c.c., è “l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”.
Il contratto è un negozio giuridico bi o pluri-laterale, di natura patrimoniale ed ha forza di legge tra le parti.
Il contratto è consensuale, cioè è sufficiente che ci sia l’incontro della volontà delle parti per stipulare un contratto; quindi, non richiede necessariamente la forma scritta per esistere.
Elementi costitutivi del contratto sono:
- L’accordo: ovvero il reciproco consenso delle parti in merito alla vicenda contrattuale
- La causa: cioè la funzione pratica del contratto.
- L’oggetto: cioè il contenuto del contratto.
- La forma: è il mezzo tramite il quale si manifesta la volontà contrattuale.
Differenza tra contratti tipici e atipici.
La legge prevede e regola una serie di figure contrattuali tipiche (o nominate) come, per esempio, la vendita, l’appalto e il comodato. Alle parti, però, è consentito anche concludere contratti che non appartengano ai modelli disciplinati dal Codice civile (detti contratti atipici o innominati), purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico.
L’insieme dei contratti atipici comprende sia quelli innominati ed atipici, sia quelli innominati ma tipicizzati: di questi ultimi, nel settore informatico, un esempio è offerto dalla “licenza d’uso software” che, pur innominata, cioè non esistente nel codice civile, è diventata tuttavia una fattispecie negoziale comune (e quindi tipica).
Nel caso di contenziosi in contratti atipici si ricorrerà al principio analogico, ossia al ricorso delle norme proprie del contratto tipico e nominato maggiormente simile alla fattispecie in esame.
Contratti accessori, a cosa bisogna fare attenzione nel caso della manutenzione?
I contratti accessori sono contratti che pur avendo una loro specifica causa sono in stretta dipendenza di un contratto principale. L’inizio della decorrenza di questi contratti può essere difforme dall’inizio della decorrenza del contratto a cui accedono. Il contratto accessorio è sempre meglio legarlo al contratto principale. Nel caso della manutenzione, si stabilisce che è legata al prodotto iniziale e, se decade il prodotto, decade anche la manutenzione.
Cosa sono le trattative pre-contrattuali? Hanno comunque incidenza nel contratto?
La fase delle trattative precontrattuali è una fase in cui le parti stabiliscono condizioni e parametri. Si possono considerare come la vera intelaiatura e struttura portante del successivo contratto.
Si dividono in:
a) lettere di intenti, ossia tutti quei documenti con i quali le parti enunciano la loro intenzione a iniziare una trattativa. Tali lettere non assumono carattere vincolante.
b) verbali di riunione, ossia un documento che attesta l’attività fino a quel momento svolta. Ha scopo probatorio.
c) accordi quadro, in cui le parti evidenziano tutti gli aspetti dell’intesa che desiderano porre in essere. Pur non avendo carattere vincolante, l’accordo quadro costituisce un’espressione del rispetto del principio di correttezza e di buona fede.
d) minuta o bozza contrattuale, per documentare l’intesa raggiunta solo su alcuni punti del contratto e rinviarne la stipulazione ad un momento successivo. È sempre opportuno però indicare nel testo che si tratta di “semplice bozza o minuta puramente indicativa e non vincolante”.
Cos’è il silenzio? Quando ha valore?
Il silenzio è giuridicamente affrontato sotto il duplice aspetto della semplice omessa dichiarazione e della “reticenza”. Il silenzio assume rilevanza giuridica in quelle ipotesi in cui vi sia un espresso impegno di manifestazione di volontà, come per esempio, quando contrattualmente è pattuita tale o quando siano gli usi o la legge a richiederlo. AI di fuori, pertanto, di un impegno contrattualmente assunto o, di aderenza ad usi o leggi, la mancata manifestazione espressa di volontà potrebbe essere valutata quale reticenza.
Offerta vs promessa
l’offerta al pubblico ha la caratteristica di consistere in una proposta che abbia in sé tutti gli estremi essenziali del contratto cui è diretta. L’offerta è revocabile e che costituisce una componente del futuro possibile contratto che si perfezionerà non appena il destinatario della proposta lo accetti.
La promessa la pubblico invece è una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o compia una determinata azione. Non è revocabile.
Quindi offerta/proposta contrattuale assume vero e proprio valore vincolante se ha almeno una delle seguenti caratteristiche:
- Irrevocabile
- Contiene tutti gli elementi del contratto ed è accettata
- Se modifica una precedente offerta/proposta diventando essa nuova offerta/proposta ed è accettata
Cos’è uno studio di fattibilità? Con lo studio di fattibilità si ha una garanzia ulteriore?
Il software è un bene mobile, immateriale, tutelato con la Legge sul Diritto di Autore. Non è un servizio, bensì un bene che può essere utilizzato per effettuare un servizio, come l’outsourcing.
Il software non richiede una forma scritta, si può vendere, trasferire e sviluppare anche consensualmente. Il Diritto d’Autore, usato per tutelare il software, non tutela l’idea bensì la forma. Distingue due diritti fondamentali: la titolarità (paternità) dell’opera e la possibilità di disporre dei diritti patrimoniali dell’opera. La titolarità è il riconoscimento di chi ha creato l’opera come suo creatore, è un diritto non trasmissibile né rinunciabile né immutabile e deve essere provato con una forma scritta. Invece i diritti patrimoniali possono essere ceduti, anche questi devono essere provati con la forma scritta.
Cos’è il diritto d’autore?
Il diritto d’autore è un istituto giuridico all’interno del diritto privato, che ha lo scopo di tutelare i frutti dell’attività intellettuale. Distingue due diritti fondamentali: la titolarità dell’opera, ossia il riconoscimento di hi ha creato l’opera come suo creatore, e la possibilità di disporre dei diritti patrimoniali dell’opera.
Cos’è la licenza d’uso?
La licenza d’uso è un contratto atipico, bensì talmente utilizzato da essere considerato tipico, che può essere identificato in una locazione di bene mobile immateriale. La licenza d’uso garantisce il solo utilizzo del software e non la sua modifica, motivo per cui verranno prestati solo i codici oggetto e non i codici sorgente. Può esser esclusiva, ossia un contratto che conferisce al solo licenziatario la facoltà di utilizzare il marchio che quindi non può essere sfruttato da altri soggetti terzi né dal titolare, o non esclusiva, in cui il titolare del marchio pur concedendone il diritto di utilizzo conserva la facoltà di concedere più licenze a diversi soggetti in relazione allo stesso software.
Inoltre il licenziatario, salvo diverso accordo con il licenziante, NON potrà mai intervenire sul software (e sulla documentazione) modificando o facendo egli (o incaricando un terzo) la manutenzione straordinaria.
Cos’è lo sviluppo di software?
Il contratto di sviluppo software è un contratto atipico riconducibile al contratto di appalto e viene stipulato quando un soggetto commissiona lo sviluppo di un certo software confezionato “ad hoc” in quanto non presente sul mercato. In tal caso, il committente acquisisce piena titolarità del software.
È un contratto più delicato rispetto la licenza d’uso per due motivi: il software sviluppato ad hoc rappresenta un’incognita fino al suo rilascio. E, se è pur vero che sono previsti un collaudo ed un’accettazione, è vero anche che, pur rispondendo pienamente alle specifiche funzionali fornite dal committente, potrebbe scaturirne un programma più o meno brillanti, senza avere quindi alcuna possibilità di rifiutare totalmente il prodotto in caso di insoddisfazione. La seconda ragione è di tipo essenzialmente economico poiché, mentre nella licenza d’uso vi è solo l’esborso di una quota parte rispetto al costo totale di sviluppo del prodotto, nel contratto qui in esame il committente si accolla di solito l’intero costo.
Come può avvenire la manutenzione?
La manutenzione è un intervento di duplice natura su un software già realizzato (in licenza o in proprietà). Può essere ordinaria (correzione degli errori, rientra nella garanzia) o straordinaria (nuove release).
Con la manutenzione straordinaria si stipulerà un contratto accessorio (contratto d’appalto) rispetto al contratto principale. Se quest’ultimo è un contratto di licenza, anche le nuove release saranno in licenza. Lo stesso vale nel caso di un contratto di sviluppo.
Cosa sono i service informatici? Che figura contrattuale è giuridicamente? Possono essere contratti misti?
I service informatici sono delle prestazioni di servizio che una società esercita a un’altra. Sono contratti d’appalto di servizio. Possono essere inclusi in un appalto misto nel caso di un contratto di outsourcing.
Cos’è l’outsoucring?
l’outsourcing è un contratto di appalto il cui oggetto è la prestazione di servizi, d’opera o entrambi. Può essere concluso direttamente tra il fornitore della prestazione e il cliente o tra il fornitore di uno o più prestazioni ed un altro fornitore che, a sua volta, offrirà al cliente l’intero pacchetto di prestazioni. Nell’ultimo caso, o alcune prestazioni vengono effettuate da un solo fornitore principale mentre altre vengono fornite da altri fornitori, o tutte le prestazioni vengono offerte da un solo fornitore che si assume ogni obbligo e garanzia anche per le prestazioni fornite da altri fornitori.
Il vantaggio principale dell’outsourcing è la riduzione dei costi a seguito della mancata necessità di comprare e aggiornare hardware e software.
Il problema principale dell’outsourcing è il rientro a casa, o perché l’azienda vuole riprendere il sistema o perché ha trovato un altro fornitore. In tal caso, chi effettua il service potrebbe far di tutto per creare problemi nel trasferimento dell’attività, motivo per cui bisogna stabilire per bene quali siano le modalità del rientro a casa.
Quando viene stipulato un contratto di outsourcing bisogna valutare per bene: le condizioni del rientro a casa, i contratti già in vigore (particolarmente i contratti di titolarità sw) e la compatibilità tra il contratto di outsourcing con l’utente e altri accordi del fornitore già in essere.
Quali sono le clausole generali e speciali dell’outsourcing?
è un contratto d’appalto di servizio. Può essere stipulato sia come contratto singolo e autonomo sia come parte di un contratto misto, spesso insieme all’outsourcing. La società che offre un servizio di disaster recovery è una società in grado di attuare un sistema di emergenza sulle applicazioni vitali di un’azienda in caso di evento disastroso. L’arco temporale del contratto è suddiviso in tre fasi: durata complessiva dell’accordo (ossia quanto dura il contratto), durata dell’attivazione dei tests di prova (ossia ogni quanto facciamo un test) e la durata del vero e proprio servizio d’emergenza (ossia la durata del recovery dopo il disaster, per quanto tempo ti garantisco che io possa fare recovery). Se il disastro dura più giorni rispetto alla durata del servizio d’emergenza, si può negoziare con chi effettua il servizio per essere coperto dei giorni in più con una tariffa temporale.
Definizione: cos’è l’intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.
Due sottoinsiemi molto noti dell’intelligenza artificiale sono il Machine Learning e il Deep Learning.
Il Machine Learning si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati che utilizzano. Alla base dell’apprendimento, ci sono una serie di differenti algoritmi che sanno prendere una specifica decisione piuttosto che un’altra.
Il Deep Learning, invece, è una branca del Machine Learning i cui algoritmi sono ispiratati alla struttura e alla funzione delle reti neurali cerebrali. Tali reti neurali sono composte da vari livelli di unità non lineari in grado di estrarre caratteristiche specifiche dai dati. Per questo motivo, a causa dei vari livelli, viene chiamato “Deep Learning”.
Nel diritto, l’IA è trattata come normale software. Con l’avvento dell’IA, il diritto ha iniziato a interrogarsi su nuove possibili norme, come per esempio la responsabilità dei danni dovuti ad un prodotto gestito da IA. Ad oggi, dato che l’AI è considerato come un software, in caso di danni la responsabilità ricade su chi lo ha prodotto, chi lo ha installato e/o chi l’ha usato (in base alla situazione posta in essere).