chi Flashcards

1
Q

Brinamento

A

Gas diventa solido, assorbe energia

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2
Q

Che cambia tra proprietà fisiche e proprietà chimiche?

A

Le proprietà fisiche sono intrinseche e possono essere osservate senza variare l’identità della sostanza (colore, conducibilità, temperatura, durezza)

Le proprietà chimiche emergono solo con l’interazione di altre sostanze (infiammabilità, corrosività, reattività)

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3
Q

Condensazione

A

Gas diventa Liquido

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4
Q

Cos’è una miscela

A

Una miscela è costituita da due o più sostanze mescolate FISICAMENTE (no legami chimici) in proporzioni non definite

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5
Q

Cosa cambia tra miscele omogenee e miscele eterogenee?

A

Le dimensioni delle particelle, in quelle omogenee son molto più piccole

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6
Q

Cosa sono i composti molecolari?

A

Entità chimiche legate da due o più atomi legati tramite legami covalenti

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7
Q

Cosa sono i composti non molecolari (chimici)?

A

Sono sostanze costituite da due o più elementi diversi combinati in proporzione definita. Un composto chimico è una sostanza pura, non può esistere in forma molecolare

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8
Q

Cosa sono le proprietà estenzive?

A

Sono quelle proprietà di una sostanza che dipendono dalla quantità di materia considerata (massa, volume…)

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9
Q

Cosa sono le proprietà intensive?

A

Quelle proprietà che non dipendono dalla quantità di materia considerata (densità, temperatura, pressione, conducibilità)

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10
Q

Cosa sono le trasformazioni chimiche?

A

La trasformazione di una sostanza in una o più sostanze diverse. Cambiando proprietà fisiche e chimiche

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11
Q

Evaporazione

A

Liquido diventa Gas, acquisisce energia

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12
Q

Fusione

A

Solido diventa liquido

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13
Q

Qual è la differenza tra trasformazioni fisiche e chimiche?

A

Le trasformazioni fisiche non variano la natura chimica della sostanza, un esempio sono le variazioni di stato.

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14
Q

Solidificazione

A

Liquido diventa solido, perde energia

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15
Q

Sublimazione

A

Solido diventa Gas, assorbe energia

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16
Q

Che cos’è la costante di equilibrio?

A

È un valore che descrive la posizione dell’equilibrio per una data reazione.
Aiuta a capire se una reazione sarà spostata sui reagenti (valore basso) o sui prodotti (valore alto).

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17
Q

Che cosa si sintende per equilibri eterogenei

A

Quando le sostanze coinvolte nell’equilibrio si trovano in fasi diverse

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18
Q

Che cos’è l’equilibrio dinamico?

A

Una condizione in cui velocità di reazione diretta eguaglia quella inversa

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19
Q

Cosa si intende per equilibrio chimico?

A

È una condizione in cui la velocità di reazione diretta (conversione in prodotti) e la velocità di reazione inversa (conversione in reagenti) si si stabilizzano nel tempo

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20
Q

Principio di Le Chatelier

A

Ogni sistema tende a reagire a una modifica esterna, mirando sempre a condizioni di equilibrio.
Se è spostata verso i prodotti tenderà verso i reagenti e vv

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21
Q

Cos’è il pH?

A

Potenziale di Idrogeno. Dà una misura del livello di acidità o basicità in una soluzione acquosa

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22
Q

Qual è la definizione di acidi e basi secondo Bronsted-Lowry?

A

Non esistono basi e acidi a sè stondi, ma solo quando sono in contatto tra loro. La differenza sta nel fatto che un acido perde elettroni e una base li acquisisce.

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23
Q

Qual’è la definizione di acido e base secondo Arrhenius

A

Acido: sostanza che contiene H, libera ioni H+
Base: sostanza che contiene OH, libera ioni OH-
Osservazione possibile solo in soluzione acquosa

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24
Q

Qual’è la definizione di acido e base secondo Lewis

A

Lewis afferma che un acido è un composto che accetta una doppietta elettronica.
Base una sostanza in grado di donare un doppietto elettronico

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25
Q

Qual’è la differenza tra acidi forti, deboli e basi forti, deboli?

A
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26
Q

Che differenza c’è tra celle galvaniceh priarie e secondarie?

A

Le primarie sono irreversibili, tipico delle batterie usa e getta, pile zinco-carbone e batterie alcaline.
Le secondarie sono ricaricabili, le reazioni chimiche sono reversibili. Come nelle batterie al litio

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27
Q

Che differenza c’è tra celle galvaniche e celle elettrolitiche?

A

Celle galvaniche trasformano l’energia chimica in elettrica e sono reazioni spontanee.
Le celle elettrolitiche trasformano l’energia elettrica in energia chimica e hanno bisogno di un input di energia per avviare la reazione

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28
Q

Com’è fatta una batteria al litio

A

Anodo composto da Litio e grafite
Catodo composto da un litio e un altro metallo
Elettrolita composto da sali di litio dissolti in solvente organico

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29
Q

Cosa sono le ossidoriduzioni?

A
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30
Q

Il catodo è

A

positivo

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31
Q

L’anodo è

A

negativo

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32
Q

Perché si conservi la carica elettrica in una reazione redox è necessario

A

che il numero di elettroni ceduti da un agente riducente sia uguale al numero di elettroni acquisiti da un agente ossidante

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33
Q

Perché si generi energia elettrica, in una reazione redux, è importante che

A

non ci sia contatto diretto tra agente ossidante e riducente

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34
Q

Quali sono i componenti alla base di una cella elettrochimica?

A

Elettrodi, elettrolita, ponte salino

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35
Q

Spiega il funzionamento di una pila di Daniell

A
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36
Q

Cosa cambia tra solidi cristallini e solidi amorfi?

A

I solidi cristallini hanno una struttura regolare ben definita, chiamata reticolo cristallino. I solidi amorfi no.

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37
Q

Cosa si intende per drogaggio?

A

Introduzione controllata e intenzionale di impurità al fine di modificare le proprietà di base.

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38
Q

Cosa sono i solidi molecolari?

A

Sono solidi composti da singole molecole tenute insieme da forze intermolecolari. Un esempio è il ghiaccio

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39
Q

Quali sono le caratteristiche dei solidi amorfi?

A

Non hanno struttura regolare, si ottengono spesso da una rapida solidificazione, non hanno un punto di fusione preciso ma rammolliscono. Un esempio è il vetro

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40
Q

Quali sono le proprietà dei solidi cristallini?

A

Hanno punto di fusione ben definito, hanno facce e angoli visibili a occhio nudo, le particelle che lo compongono hanno un reticolo cristallino

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41
Q

Quali sono le proprietà dei solidi reticolari?

A

Sono legami tra atomi, il legame è di tipo covalente, punto di fusione molto elevato, pessima conducibilità. Un esempio sono i silicati

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42
Q

Quali sono le proprietà dei solidi?

A

incomprimibili, hanno forma e volume, sono rigidi, densità elevata, mobilità delle molecole scarsa, energia cinetica bassa

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43
Q

Quanti tipi di solidi esistono?

A

Cristallini, amorfi, molecolari, reticolari.
(Ionici, metallici)

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44
Q

Un esempio di solido amorfo è

A

Il Quarzo (SiO2)

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45
Q

Che cos’è il peso molecolare?

A

Si ottiene dalla somma delle masse atomiche dei diversi elementi che compongono la molecola

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46
Q

Che cos’è la massa atomica e come si esprime?

A

È la massa di un atomo. Si esprime in 1/12 della massa dell’atomo di carbonio 12 (u)

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47
Q

Cos’è una molecola?

A

Un unità strutturale indipendente composta da due+ atomi legati chimicamente in prop. definite

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48
Q

Cos’è uno ione?

A

Qualsiasi atomo che non ha carica neutra. Il numero di prot. ed elett. è sbilanciato

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49
Q

Cosa sono gli anioni?

A

Atomi carichi negativamente, eccesso di elettroni

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50
Q

Cosa sono gli isotopi?

A

Atomi che presentano un numero diverso di neutroni rispetto ai protoni

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51
Q

Cosa sono i cationi?

A

Atomi carichi positivamente, difetto di elettroni

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52
Q

Cos’è il numero di ossidazione?

A

È la carica che ogni elemento in un composto assumerebbe se gli elettroni di legame fossero assegnati all’atomo più elettronegativo

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53
Q

Legge delle proporzioni definite di Proust

A

Quando due o più elementi formano un composto, le quantità che reagiscono sono in rapporto definito e costante

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54
Q

Legge delle proporzioni multiple di Dalton

A

quando due elementi si combinano in modi diversi per formare diversi composti, posta fissa la quantità di uno dei due elementi, la quantità dell’altro elemento necessaria a reagire per formare un diverso composto risulterà essere un multiplo o sottomultiplo di se stessa, in rapporti esprimibili con numeri piccoli ed interi

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55
Q

Legge di conservazione della massa di Lavoisier

A

Nulla si crea, nulla di distrugge, tutto si trasforma

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56
Q

Quale fu l’esperimento di Millikan?

A

A cosa è servito?: A determinare la carica elettrica e la massa degli elettroni

In cosa consisteva?
L’esperimento consisteva nel far cadere delle piccolissime gocce di olio cariche in una camera a vuoto, dove erano presenti campi elettrici di intensità nota (regolati da piastre elettriche).
Misurando la velocità di caduta delle gocce di olio tramite una lampada stroboscopica e variando la forza del campo elettrico per bilanciare la forza di gravita sulla goccia, ha determinato la carica elettrica dell’elettrone.

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57
Q

Quali sono le leggi fondamentali ponderali?

A
  • Conservazione della massa di lavoisier
  • Proporzioni definite di Proust
  • Proporzioni multiple di Dalton
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58
Q

Quanto pesa un elettrone?

A

9.07 10e-31kg

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59
Q

Quanto pesa un neutrone?

A

1.67•10ˆ-27kg

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60
Q

Quanto pesa un protone?

A

1.67 10e-27kg

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61
Q
  1. Qual è il simbolo chimico dell’elemento idrogeno?
A

H

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62
Q
  1. Cosa sono i coefficienti stechiometrici?
A

Numeri usati per bilanciare le equazioni chimiche e indicano il rapporto molare tra reagenti e prodotti

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63
Q
  1. Qual è lo scopo dei coefficienti stechiometrici?
A

Assicurano che sia rispettata la legge di conservazione della massa e stabiliscono il rapporto quantitativo corretto tra reagenti e prodotti

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64
Q
  1. Come si verifica se un’equazione chimica è bilanciata?
A

Contando il numero di atomi di ciascun elemento su entrambi i lati dell’equazione e assicurandosi che siano bilanciati correttamente

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65
Q
  1. Qual è la regola generale per bilanciare un’equazione chimica?
A

Bilanciare prima l’elemento che compare nel minor numero di formule• bilanciare i metalli prima dei non-metalli• e aggiustare i coefficienti verificando che il numero di atomi sia uguale tra reagenti e prodotti

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66
Q
  1. Quali altri principi devono essere rispettati nel bilanciamento delle equazioni chimiche?
A

Nel caso in cui sono coinvolte specie cariche• è necessario rispettare anche il principio di conservazione della carica

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67
Q
  1. Quale unità di misura esprime la quantità di una sostanza?
A

mol

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68
Q
  1. Cosa rappresenta una mole?
A

Una mole corrisponde a una quantità di sostanza che contiene esattamente 6.02x10^23 entità elementari (atomi/molecole/ioni/elettroni/altre particelle).

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69
Q
  1. Fornisci un esempio di 1 mole di atomi di carbonio.
A

6.02x10^23 atomi di C

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70
Q
  1. Fornisci un esempio di 1 mole di molecole di acqua.
A

6.02x10^23 molecole di H2O

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71
Q
  1. A cosa serve la mole?
A

Consente di stabilire una relazione tra massa di una sostanza e il numero di particelle

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72
Q
  1. Cosa rappresenta la massa molare di una sostanza?
A

La massa di una sostanza• in grammi• che corrisponde a una mole di quella sostanza

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73
Q
  1. In che unità di misura viene espressa la massa molare?
A

g/mol

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74
Q
  1. Come si calcola la massa molare di una sostanza?
A

Sommando le masse atomiche o molecolari dei costituenti

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75
Q

Cos’è la massa molare?

A

La massa di una mole di sostanza in grammi

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76
Q
  1. Cosa sono gli orbitali atomici?
A

Gli orbitali atomici sono spazi tridimensionali intorno al nucleo di un atomo in cui gli elettroni possono essere localizzati con una determinata probabilità.

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77
Q
  1. Che forma hanno gli orbitali atomici?
A

S: sferica
P: lobo/fagiolo
D,F: forme complesse

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78
Q
  1. Perché la conoscenza della radiazione elettromagnetica è importante per capire gli orbitali atomici?
A

È importante per capire il concetto di transizione elettronica: quando un elettrone in un atomo passa da un orbitale all’altro• deve assorbire o emettere energia sotto forma di fotoni. Questi fotoni hanno una frequenza (e quindi un’energia) che corrisponde alla differenza di energia tra gli orbitali in cui avvengono le transizioni.

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79
Q
  1. Che cosa rappresentano la lunghezza d’onda (λ) e la frequenza (v) nella radiazione elettromagnetica?
A

La lunghezza d’onda rappresenta la distanza tra due minimi o massimi successivi e viene espressa in metri (m). La frequenza rappresenta il numero di cicli che si verificano nell’unità di tempo e viene misurata in cicli al secondo (Hz).

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80
Q
  1. Che cos’è l’ampiezza d’onda nella radiazione elettromagnetica?
A

L’ampiezza d’onda rappresenta l’altezza di un massimo dell’onda.

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81
Q
  1. Qual è la relazione tra la velocità della luce• la lunghezza d’onda e la frequenza?
A

La relazione è data dalla formula c = λv• dove c rappresenta la velocità della luce nel vuoto (che è approssimativamente 299•792•458 metri al secondo)• λ rappresenta la lunghezza d’onda e v rappresenta la frequenza.

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82
Q
  1. Cosa afferma la teoria dei quanti di Planck?
A

La teoria dei quanti di Planck afferma che l’energia di un oscillatore armonico è quantizzata e può essere emessa o assorbita solo in pacchetti discreti chiamati “quantum” o “quanta” di energia. Questo implica che l’energia non può essere assorbita o emessa in modo continuo• ma solo in quantità discrete.

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83
Q
  1. Che cos’è l’effetto fotoelettrico?
A

L’effetto fotoelettrico è la generazione di una corrente elettrica quando un catodo (terminale negativo) viene colpito dalla luce e una tensione viene applicata tra gli elettrodi in un sistema sottovuoto.

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84
Q
  1. Quali sono le proprietà dell’effetto fotoelettrico?
A

Le proprietà dell’effetto fotoelettrico includono la frequenza critica al di sotto della quale l’effetto non si verifica• l’energia dei fotoni che deve superare l’energia di legame degli e

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85
Q

Perché ci serve sapere che l’energia è quantizzata in pacchetti discreti (quanta)?

A

Perché ci ha portato a capire l’effetto fotoelettrico e il funzionamento della radiazione elettromagnetica

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86
Q

Principio dell’Aufbau

A

Gli elettroni occupano gli orbitali di energia più bassa prima di quelli di energia maggiore

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87
Q

Principio di esclusione di pauli

A

Due elettroni in un orbitale devono avere spin opposto

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88
Q

Principio di indeterminazione di Heisenberg

A

Non è possibile conoscere simultaneamente e con precisione la posizione e il momento di una particella

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89
Q

Quali sono i numeri quantici degli orbitali atomici?

A

N: principale
L: secondario, descrive la forma
M: specifica l’orientamento spaziale
S: rappresenta lo spin dell’elettrone

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90
Q

Quanti elettroni possono stare in un orbitale?

A

Ogni orbitale può ospitare massimo due elettroni con spin opposto

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91
Q

Regola di Hund

A

Gli elettroni tendono a occupare orbitali separati con lo stesso valore del numero quantico magnetico (m) prima di appaiarsi all’interno dello stesso orbitale

Prima si riempiono gli elettroni con un elettrone, dopo si appaiano con elettrone dallo spin opposto

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92
Q

Teoria dei quanti di Planck

A

L’energia di un oscillatore armonico (atomo) è quantizzata e può essere emessa o assorbita solo in pacchetti discreti chiamati quanti di energia

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93
Q
  1. Qual è la definizione di periodicità nella tavola periodica?
A

La periodicità è la tendenza di vari elementi chimici di mostrare modelli ripetitivi di comportamento chimico e proprietà fisiche quando organizzati in base al numero atomico.

94
Q
  1. Come varia il raggio atomico lungo un periodo?
A

Il raggio atomico diminuisce lungo un periodo da sinistra verso destra.

95
Q
  1. Come varia l’energia di ionizzazione lungo un periodo?
A

L’energia di ionizzazione aumenta lungo un periodo da sinistra verso destra.

96
Q
  1. Come varia l’affinità elettronica lungo un gruppo?
A

L’affinità elettronica diminuisce lungo un gruppo scendendo verso il basso.

97
Q
  1. Qual è il significato dell’elettronegatività di un elemento?
A

L’elettronegatività di un elemento rappresenta la sua capacità di attirare gli elettroni in un legame chimico.

98
Q
  1. Quali sono le proprietà tipiche dei metalli?
A

I metalli sono solidi lucenti a temperatura ambiente• conducono calore ed elettricità• e sono duttili e malleabili.

99
Q
  1. Quali sono le caratteristiche dei non metalli?
A

I non metalli sono spesso solidi fragili o gas a temperatura ambiente e conducono male calore ed elettricità.

100
Q
  1. Cosa rappresentano i gruppi nella tavola periodica?
A

I gruppi sono le colonne nella tavola periodica e contengono elementi con proprietà simili.

101
Q
  1. Cosa rappresentano i periodi nella tavola periodica?
A

I periodi sono le righe nella tavola periodica e mostrano variazioni graduali nelle proprietà degli elementi.

102
Q
  1. Cosa indica la configurazione elettronica di un elemento?
A

La configurazione elettronica di un elemento descrive come sono distribuiti gli elettroni all’interno degli orbitali.

103
Q
  1. Cosa sono gli elettroni di valenza?
A

Gli elettroni di valenza sono gli elettroni esterni di un atomo che sono coinvolti nella formazione dei legami chimici.

104
Q
  1. Qual è la relazione tra la configurazione elettronica e le proprietà degli elementi nello stesso gruppo?
A

Gli elementi dello stesso gruppo hanno configurazioni elettroniche relative al guscio più esterno analoghe• il che conferisce loro proprietà simili.

105
Q
  1. Come variano le proprietà degli elementi nello stesso periodo?
A

Gli elementi dello stesso periodo mostrano variazioni graduali nelle loro proprietà.

106
Q
  1. Quali sono i principali blocchi della tavola periodica?
A

I principali blocchi della tavola periodica sono il blocco s• il blocco p• il blocco d e il blocco f.

107
Q
  1. Cosa rappresentano gli elementi del blocco s?
A

Gli elementi del blocco s sono principalmente i metalli alcalini e i metalli alcalino-terrosi.

108
Q

Certamente! Sarò lieto di generare delle domande con risposta basate sugli appunti che hai fornito. Ecco alcune domande con le relative risposte:

A
109
Q

Spero che queste domande e risposte siano utili! Se hai bisogno di

A
110
Q
  1. Che cos’è un legame chimico?
A

Un legame chimico è una forza attrattiva che tiene insieme gli atomi in una molecola o in una struttura cristallina.

111
Q
  1. Quali sono alcuni esempi di legami intermolecolari?
A

Alcuni esempi di legami intermolecolari sono i legami a idrogeno• le forze di dispersione di London e le interazioni dipolo-dipolo.

112
Q
  1. Cosa determina la forza dei legami intermolecolari?
A

La forza dei legami intermolecolari dipende da fattori come la polarità delle molecole• la forma delle molecole e la presenza di legami a idrogeno.

113
Q
  1. Qual è l’importanza dei legami chimici?
A

I legami chimici sono fondamentali per determinare le proprietà chimiche e fisiche delle sostanze• influenzando la reattività chimica• la struttura molecolare e le proprietà dei materiali.

114
Q
  1. Quali sono i tre principali tipi di legami chimici?
A

I tre principali tipi di legami chimici sono: il legame ionico• il legame covalente e il legame metallico.

115
Q
  1. Cosa succede durante un legame ionico?
A

Durante un legame ionico• gli atomi cedono o acquisiscono elettroni• formando ioni positivi e negativi che si attraggono reciprocamente.

116
Q
  1. Cosa succede durante un legame covalente?
A

Durante un legame covalente• gli atomi condividono elettroni per stabilire una configurazione elettronica più stabile.

117
Q
  1. Qual è la principale differenza tra il legame ionico e il legame covalente?
A

Nel legame ionico• avviene un trasferimento di elettroni tra gli atomi• mentre nel legame covalente gli elettroni sono condivisi tra gli atomi.

118
Q
  1. Cosa determina la polarità di un legame covalente?
A

La differenza di elettronegatività tra gli atomi che formano il legame determina la polarità del legame covalente.

119
Q
  1. Cosa succede durante un legame metallico?
A

Durante un legame metallico• gli atomi metallici cedono i loro elettroni di valenza formando una “nuvola” di elettroni liberi che si muovono tra gli ioni positivi.

120
Q
  1. Quali sono i legami intramolecolari?
A

I legami intramolecolari sono i legami che tengono insieme gli atomi all’interno di una molecola.

121
Q
  1. Quali sono i legami intermolecolari?
A

I legami intermolecolari sono le forze attrattive tra molecole che tengono insieme le molecole in uno stato solido o liquido.

122
Q

Proprietà dei legami covalenti

A
123
Q

Proprietà dei legami dipolo-dipolo

A
124
Q

Proprietà dei legami idrogeno

A
125
Q

Proprietà dei legami ionici

A
126
Q

Proprietà dei legami iono-dipolo

A
127
Q

Proprietà dei legami metallici

A
128
Q

Proprietà delle forze di dispersione di london

A
129
Q

Quali sono le caratteristiche dei legami intermolecolari?

A

Sono più deboli di quelli intramolecolari, avvengono tra molecole e non atomi, tipiche dello stato liquido e alcuni solidi

130
Q

Quali sono le caratteristiche dei legami intramolecolari?

A

Sono legami forti, si instaurano tra atomi per formare molecole, creano reticoli cristallini

131
Q

Come si calcola la pressione parziale di un gas all’interno di una miscela?

A

frazione molare del gas moltiplicata per la pressione totale della miscela

132
Q

Come si calcola la pressione totale di una miscela di gas secondo la legge di Dalton?

A

somma delle pressioni parziali dei gas

133
Q

Come varia il volume di un gas in relazione al numero di moli secondo la legge di Avogadro?

A

volume aumenta con il numero di moli

134
Q

Come varia il volume di un gas in relazione alla temperatura secondo la legge di Charles?

A

volume aumenta con la temperatura

135
Q

Come varia la pressione di un gas in relazione alla temperatura secondo la legge di Gay-Lussac?

A

pressione aumenta con la temperatura

136
Q

Come viene calcolato il rapporto delle velocità di diffusione tra due gas secondo la legge di Graham?

A

radice quadrata del rapporto delle masse molecolari

137
Q

Come viene definita la pressione di un gas?

A

forza esercitata dalle molecole del gas sulle pareti del contenitore

138
Q

Come viene definita la temperatura di un gas?

A

misura della cinetica molecolare media

139
Q

Cosa rappresenta l’equazione di stato dei gas perfetti e quali sono le variabili coinvolte?

A

PV = nRT, descrive la relazione tra pressione (P), volume (V), numero di moli (n), costante dei gas (R) e temperatura (T) di un gas ideale.

140
Q

Cosa significa “frazione molare” di un componente di una miscela di gas?

A

proporzione delle moli di un componente rispetto al totale delle moli nella miscela di gas

141
Q

Cosa significa che un gas è miscibile in tutte le proporzioni?

A

si mescola uniformemente con altri gas senza separarsi.

142
Q

Qual è la legge di Avogadro e cosa descrive?

A

volumi uguali di gas contengono lo stesso numero di molecole

143
Q

Qual è la legge di Boyle e cosa descrive?

A

volume inversamente proporzionale alla pressione a temperatura costante

144
Q

Qual è la legge di Charles e cosa descrive?

A

volume direttamente proporzionale alla temperatura a pressione costante

145
Q

Qual è la legge di Dalton e cosa descrive?

A

pressione totale di una miscela di gas è la somma delle pressioni parziali dei gas componenti

146
Q

Qual è la legge di Gay-Lussac e cosa descrive?

A

pressione direttamente proporzionale alla temperatura a volume costante

147
Q

Qual è la legge di Graham e cosa descrive?

A

velocità di diffusione o effusione di un gas inversamente proporzionale alla radice quadrata della sua massa molecolare

148
Q

Quali sono le proprietà dei gas ideali?

A

molecole puntiformi, collisioni elastiche con le pareti, proporzionalità tra temperatura e energia cinetica media, leggi di Boyle, Charles e Avogadro

149
Q

Quali sono le proprietà fisiche di un gas?

A

forma e volume variabili, bassa densità, movimento caotico delle molecole, miscibilità con altri gas.

150
Q

Spiega la relazione tra volume e pressione secondo la legge di Boyle.

A

volume ridotto, pressione aumenta e viceversa.

151
Q

Che cos’è l’entalpia?

A

È una funzione di stato che rappresenta la quantità totale di energia di un sistema che può essere scambiata con l’ambiente sottoforma di calore, a pressione costante.

H=U+PV

152
Q

Che cos’è l’energia interna?

A

L’energia interna, o energia complessiva di un sistema, è la somma di tutte le forme di energia presenti all’interno di un sistema.

Tipicamente si tratta di energia cinetica e potenziale

153
Q

Che cos’è un sistema e quanti tipi esistono

A

Un sistema è una porzione di spazio considerata come oggetto di studio. L’ambiente è tutto ciò che sta al di fuori del sistema. L’universo è l’unione tra questi due insiemi.

Sistemi aperti scambiano energie e materia con l’ambiente.
Sistemi chiusi scambiano energia ma non materia con l’ambiente
Sistemi isolati non scambiano né energia né materia con l’ambiente

154
Q

Cos’è la variazione di energia interna di un sistema

A

Siccome non si può conoscere l’energia interna di un sistema (non isolato), si può osservare solo la variazione tra stato iniziale e finale. Che è data dalla differenza tra energia finale e iniziale.

La variazione di energia è accompagnata da una variazione uguale ed opposta dell’energia nell’ambiente

155
Q

Cos’è una funzione di stato?

A

Una funzione di stato è una proprietà termodinamica di un sistema che dipende solo da stato iniziale e finale del sistema. Non considera le trasformazioni intermedie.

156
Q

In quali modi si può scambiare energia tra sistema e ambiente?

A

Tramite energia cinetica, quindi lavoro.
Tramite energia potenziale, quindi calore

157
Q

Perché nelle reazioni è sempre incluso uno scambio di energia?

A

Perchè è coinvolto il riarrangiamento delle particelle. Questo richiede assorbimento o rilascio di energia per superare le forze di repulsione o attrazione tra molecole.

158
Q

Primo principio della termodinamica (conservazione energia)

A

L’energia interna di un sistema isolato è costante.
Può essere trasformata da una forma all’altro oppure scambiata tra sistema e ambiente ma la quantità complessiva rimane invariata.

ΔU=Q-W

la variazione dell’energia interna di un sistema è uguale alla somma del calore scambiato con l’ambiente e del lavoro compiuto dal sistema o su di esso

159
Q

Secondo principio della termodinamica

A

In un sistema isolato, l’entropia dell’universo tende ad aumentare nel corso delle trasformazioni spontanee.

L’entropia può essere interpretata come misura del disordine, ovvero della distribuzione di energia in un sistema. Il principio afferma quindi che, in assenza di interventi esterni, i processi naturali tendono ad evolvere verso stati di maggiore entropia.

Il calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo.
Dà una direzione delle trasformazioni termodinamiche

160
Q

Che cos’è la tensione di vapore

A

È la pressione esercitata dal vapore in equilibrio con il liquido a una data temperatura. Influenza la VOLATILITÀ, sono direttamente proporzionali.

161
Q

Che tipo di interazioni intermolecolari possono intercorrere all’interno di un liquido?

A

Forze tono-dipolo, dipolo-dipolo, legame idrogeno, forze di van Der waals

162
Q

Cosa dice la legge di Raoult e a cosa serve

A

La legge di Raoult descrive il comportamento del punto di ebollizione di una soluzione ideale. Il punto di ebollizione di una sol. Ideale è proporzionale alla frazione molare dei componenti presenti nella soluzione

163
Q

Cosa sono gli idruri covalenti

A

Sono composti chimici formati da un elemento non metallico che forma legami covalenti con l’idrogeno. Di solito si tratta di gas o liquidi a temperatura ambiente.
Hanno punto di ebollizione basso.

Metano, ammoniaca, acqua

164
Q

Cosa sono le forze di dispersione o, forze di london?

A

Sono una forma di interazione intermolecolare che si verifica tra tutte le molecole, polari e non.

Sono il risultato di fluttuazioni temporanee nella distribuzione elettronica di una molacola. Quando gli elettroni si muovono continuamente si creano dei dipoli temporanei che possono indurre dipoli simili nelle molecole adiacenti, causando attrazione.

Aumentano con la dimensione e forma della molecola

165
Q

Cosa sono le forze di Van Der Waals

A

Le forze di Van Del Waals sono interazioni intermolecolari deboli che si verificano tra molecole NON POLARI, o tra regioni non polari di molecole polari.

Ne fanno parte le forze di dispersione di london. Le forze di van der waals sono più debole delle forze ioniche o dei legami covalenti. Tuttavia influiscono sul punto di ebollizione, tensione superficiale e solubilità

166
Q

Cosa sono le forze dipolo-dipolo?

A

Le forze dipolo-dipolo sono interazioni intermolecolari che si verificano tra molecole polari. Queste forze sono il risultato dell’attrazione elettrostatica tra il polo positivo di una molecola e il polo negativo di un’altra molecola. Hanno distribuzione asimmetrica della carica

Un esempio comune di forze dipolo-dipolo si verifica nelle molecole di acqua (H2O). L’atomo di ossigeno nella molecola di acqua è più elettronegativo rispetto agli atomi di idrogeno, il che significa che l’ossigeno tende ad attirare in modo più intenso gli elettroni verso di sé, creando una carica parziale negativa sull’ossigeno e cariche parziali positive sugli atomi di idrogeno. Queste cariche parziali opposte permettono alle molecole di acqua di attrarsi reciprocamente, generando forze dipolo-dipolo. Queste forze sono responsabili di alcune proprietà uniche dell’acqua, come l’alta tensione superficiale e il punto di ebollizione relativamente elevato.

In generale, le forze dipolo-dipolo sono più deboli delle forze di legame covalente all’interno di una molecola, ma possono ancora contribuire significativamente alle proprietà fisiche e chimiche delle sostanze molecolari polari.

167
Q

Cosa sono le forze iono-dipolo?

A

Sono forze attrattive che si verificano tra una molecola polare e uno ione.
I legami ionici di una sostanza ionica si dissociano in soluzione e gli ioni interagiscono con le molecole polari circostanti attraverso forze attrattive.

Un esempio è l’acqua (H2O) che interagisce con ioni come il sodio (Na+) e il Cloro (Cl-), formando legami iono-dipolo

168
Q

Cosa sono le proprietà colligative di un liquido?

A

Sono quelle proprietà di una soluzione che dipendono esclusivamente dal numero di particelle del soluto e non dalla loro natura chimica.

  1. Abassamento della pressione di vapore
  2. Aumento del punto di ebollizione (innalzamento ebullioscopio)
  3. Abbassamento del punto di congelamento (abbassamento crioscopico)
  4. Aumento dell’osmolarità e della pressione osmotica.
169
Q

Cosa sono le soluzioni ideali?

A

Le soluzioni ideali, o di Raoult sono soluzioni diluite in cui:
1. Il soluto ha tensione di vapore trascurabile
2. Il soluto non ha fenomeni dissociativi o associativi
3. Il soluto non reagisce col solvente

170
Q

Cosa sono le sostanze non polari

A

Le sostanze non polari sono sostanze in cui la distribuzione delle cariche è simmetrica, non c’è un momento di dipolo permanente.
Spesso composte da legami comvalenti in cui gli atomi condividono elettroni equamente.
Sono scarsamente solubili in solventi polari (come l’acqua). Possono avere punto di ebollizione più basso rispetto a sos. polari

171
Q

Cosa sono le sostanze polari

A

Sono sostanze in cui la distribuzione della carica elettrica è asimmetrica, creando un momento di dipolo permanente.
Sono difficili da spezzare, quindi hanno un punto di ebollizione elevato.

Un esempio è l’acqua

172
Q

Cosè una interazione (legame) intermolecolare?

A

Ci si riferisce alle forze attrattive che agiscono tra molecole di una sostanza

173
Q

Da cosa dipende la solibilità?

A

Concentrazione, temperatura, pressione, superficie di contatto, forze intermolecolari

174
Q

Proprietà macroscopiche dei liquidi

A
  • poco comprimibile
  • no forma, ha un volume
  • gas < densità < solidi
  • viscoso
175
Q

Quando si raggiunge la temperatura di ebollizione? Da cosa dipende?

A

La temperatura di ebollizione dipende dalla pressione del sistema ed è la temperature in cui tensione di vapore e pressione atmosferica si eguagliano.

176
Q

1) La reazione tra acido cloridrico e idrossido di sodio produce cloruro di sodio e acqua, Se si aggiungono 25 ml di acido cloridrico a 50 ml di idrossido di sodio 1M; calcola la concentrazione della soluzione risultante dopo la reazione,

A
177
Q

10) Descrivi brevemente la teoria VSEPR e come viene utilizzata per determinare la geometria molecolare di una molecola

A
178
Q

11) Spiega cosa sono gli orbitali atomici e come si organizzano nello spazio

A
179
Q

12) Bilancia l’equazione chimica seguente: C3H8 + O2 → CO2 + H2O

A
180
Q

13) Descrivi brevemente la legge di conservazione della massa e la legge di conservazione dell’energia nella chimica

A
181
Q

14) Qual è la differenza tra un acido forte e un acido debole? Fornisci un esempio di ciascuno

A
182
Q

15) Spiega come si determina il numero di ossidazione di un elemento in un composto

A
183
Q

16) Qual è la struttura di Lewis per l’atomo di cloro (Cl)?

A
184
Q

17) Descrivi le caratteristiche principali dei gas nobili e spiega perché sono considerati inerti

A
185
Q

18) Spiega cosa sono gli ioni poliatomici e fornisci un esempio

A
186
Q

19) Qual è la differenza tra una soluzione satura e una soluzione sovrassatura?

A
187
Q

2) Bilancia l’equazione chimica seguente: KClO3 → KCl + O2

A
188
Q

20) Descrivi brevemente il processo di ossidazione e riduzione in una reazione redox

A
189
Q

21) Spiega la legge di Boyle e come viene utilizzata per descrivere il comportamento dei gas

A
190
Q

22) Bilancia l’equazione chimica seguente: KMnO4 + H2SO4 + H2O2 → K2SO4 + MnSO4 + O2 + H2O

A
191
Q

23) Descrivi brevemente il concetto di catalizzatore in una reazione chimica

A

un catalizzatore è una sostanza che accelera una reazione chimica fornendo una via alternativa a minor energia, senza subire modifiche permanenti e senza essere consumato durante la reazione stessa.

192
Q

24) Qual è la differenza tra un acido e una base secondo la teoria di Lewis?

A
193
Q

25) Spiega come viene determinato il punto di equivalenza in una titolazione acido-base

A
194
Q

26) Descrivi brevemente il concetto di energia di ionizzazione di un atomo

A
195
Q

27) Qual è il significato del termine “entropia” in chimica?

A
196
Q

28) Descrivi brevemente la legge di Hess e come viene utilizzata per calcolare la variazione di entalpia di una reazione chimica

A
197
Q

29) Spiega come funziona una cella elettrochimica e fornisci un esempio di applicazione pratica

A
198
Q

3) Spiega la differenza tra un legame ionico e un legame covalente

A
199
Q

30) Descrivi brevemente il processo di osmosi e come influisce sulla pressione osmotica di una soluzione

A
200
Q

31) Qual è la differenza tra un composto organico e un composto inorganico?

A
201
Q

32) Spiega brevemente il principio di Le Châtelier e come viene utilizzato per prevedere gli effetti di un cambiamento sulle condizioni di equilibrio di una reazione chimica

A
202
Q

33) Descrivi brevemente il processo di polimerizzazione e fornisci un esempio di polimero

A
203
Q

34) Qual è la relazione tra il pH di una soluzione e la concentrazione di ioni idrossido (OH-)?

A
204
Q

35) Spiega cosa sono le reazioni di neutralizzazione e come si formano i sali

A
205
Q

36) Descrivi brevemente il principio di azione di un detergente e come agisce sulla rimozione dei grassi

A
206
Q

37) Qual è la differenza tra un composto ionico e un composto molecolare?

A

La differenza principale tra un composto ionico e un composto molecolare riguarda la natura delle loro particelle costituenti e il tipo di legame chimico presente.

Un composto ionico è formato da ioni, che sono particelle cariche elettricamente. Questi ioni possono essere positivi, noti come cationi, o negativi, noti come anioni. Nel composto ionico, gli ioni di carica opposta si attraggono e si uniscono tramite legami ionici. L’attrazione elettrostatica tra i cationi e gli anioni tiene insieme il composto. Un esempio di composto ionico è il cloruro di sodio (NaCl), in cui gli ioni di sodio (Na+) e cloruro (Cl-) si combinano per formare un cristallo di sale.

Un composto molecolare, al contrario, è formato da molecole. Una molecola è un gruppo di atomi che sono legati insieme tramite legami covalenti, in cui gli atomi condividono elettroni. I composti molecolari sono generalmente costituiti da atomi di elementi non metallici. Gli atomi all’interno delle molecole sono tenuti insieme da legami covalenti, mentre le molecole sono legate tra di loro da forze intermolecolari più deboli. Un esempio di composto molecolare è l’acqua (H2O), in cui gli atomi di idrogeno e ossigeno si legano tra di loro tramite legami covalenti.

In sintesi, un composto ionico è formato da ioni e il legame chimico predominante è il legame ionico, mentre un composto molecolare è formato da molecole e il legame chimico predominante è il legame covalente.

207
Q

38) Spiega brevemente il concetto di pressione di vapore e come dipende dalla temperatura

A
208
Q

39) Descrivi il processo di ossidazione e riduzione nell’elettrolisi

A
209
Q

4) Scrivi la configurazione elettronica dell’atomo di azoto

A
210
Q

40) Qual è la differenza tra una reazione endotermica e una reazione esotermica? Fornisci un esempio di ciascuna

A
211
Q

41) Spiega brevemente il concetto di punto di fusione e punto di ebollizione di una sostanza

A
212
Q

42) Descrivi brevemente il processo di saponificazione e come viene utilizzato per produrre sapone

A
213
Q

43) Qual è la relazione tra la costante di equilibrio (K) e la direzione di una reazione chimica?

A

a relazione tra la costante di equilibrio (K) e la direzione di una reazione chimica è che se K > 1, la reazione si sposta verso i prodotti (dx); se K = 1, la reazione è in equilibrio; e se K < 1, la reazione si sposta verso i reagenti.

214
Q

44) Spiega brevemente il concetto di solubilità e come viene influenzata dalla temperatura

A
215
Q

45) Descrivi brevemente il processo di precipitazione e come viene utilizzato per separare i solidi da una soluzione

A
216
Q

46) Qual è la differenza tra una sostanza pura e una miscela? Fornisci un esempio di ciascuna

A

Una sostanza pura è composta da un unico tipo di sostanza con una composizione chimica definita. Le sostanze pure possono essere elementi o composti. Un elemento è costituito da atomi tutti uguali, come l’ossigeno (O2) o l’oro (Au). Un composto è formato da due o più elementi chimici combinati in proporzioni fisse, come l’acqua (H2O) o il sale da cucina (NaCl). In una sostanza pura, le proprietà chimiche e fisiche sono uniformi in tutto il campione.

D’altra parte, una miscela è una combinazione di due o più sostanze diverse, senza che avvenga una reazione chimica tra di esse. Le sostanze che compongono una miscela possono essere separate fisicamente. Le miscele possono essere di due tipi: omogenee o eterogenee. Una miscela omogenea ha una distribuzione uniforme delle sostanze componenti, come l’acqua salata. Una miscela eterogenea ha una distribuzione non uniforme delle sostanze, come una miscela di sabbia e ghiaia.

Ecco un esempio di ciascuna:

  • Sostanza pura: L’ossigeno (O2) è un elemento e rappresenta una sostanza pura. È composto solo da atomi di ossigeno.
  • Miscela: L’acqua salata è un esempio di miscela. Contiene acqua (H2O) e sale da cucina (NaCl) mescolati insieme, ma possono essere separati fisicamente, ad esempio evaporando l’acqua per ottenere il sale.
217
Q

47) Spiega brevemente il concetto di velocità di reazione e come può essere influenzata

A

la velocità di reazione indica la velocità con cui i reagenti si trasformano in prodotti. Essa può essere influenzata dalla concentrazione dei reagenti, dalla temperatura, dalla superficie di contatto, dalla presenza di catalizzatori o inibitori e da altri fattori specifici di una particolare reazione chimica.

218
Q

48) Descrivi brevemente il processo di sublimazione e fornisci un esempio di sostanza che sublima

A
219
Q

49) Qual è la differenza tra una soluzione acida; basica e neutra in base al valore di pH?

A

Il valore di pH è una misura che indica se una sostanza è acida, basica o neutra. Il pH può variare da 0 a 14, dove 7 indica una soluzione neutra. Ora vediamo le differenze:

  1. Soluzione acida: Una soluzione acida ha un valore di pH inferiore a 7. Più il valore di pH si avvicina a 0, più acida è la soluzione. In una soluzione acida, ci sono più ioni di idrogeno (H+) presenti rispetto agli ioni idrossido (OH-). Esempi di sostanze acide sono il succo di limone e l’acido cloridrico.
  2. Soluzione basica: Una soluzione basica ha un valore di pH superiore a 7. Più il valore di pH si avvicina a 14, più basica è la soluzione. In una soluzione basica, ci sono più ioni idrossido (OH-) presenti rispetto agli ioni di idrogeno (H+). Esempi di sostanze basiche sono l’acqua di calce e l’idrossido di sodio (soda caustica).
  3. Soluzione neutra: Una soluzione neutra ha un valore di pH di 7. In una soluzione neutra, il numero di ioni di idrogeno (H+) è uguale al numero di ioni idrossido (OH-). L’acqua pura è un esempio di soluzione neutra.

Quindi, la differenza tra una soluzione acida, basica e neutra si basa sul valore di pH, con valori inferiori a 7 per le soluzioni acide, valori superiori a 7 per le soluzioni basiche e un valore di 7 per le soluzioni neutre.

220
Q

5) Descrivi brevemente il concetto di energia di attivazione in una reazione chimica

A
221
Q

50) Spiega brevemente il principio di azione di un catalizzatore enzimatico e come influisce sulla velocità delle reazioni biologiche

A
222
Q

6) Se il pH di una soluzione è 3; qual è la concentrazione di ioni idronio (H3O+) in quella soluzione?

A
223
Q

7) Quali sono i possibili effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sul nostro ambiente?

A
224
Q

8) Bilancia l’equazione chimica seguente: Fe + HCl → FeCl3 + H2

A
225
Q

9) Spiega come si calcola la massa molecolare di un composto chimico

A
226
Q

Certamente! Ecco altre domande d’esame per te:

A
227
Q

Definire brevemente in cosa consiste il legame metallico e fornirne un esempio

A

Il legame metallico è un tipo di legame chimico che si verifica tra gli atomi dei metalli. È caratterizzato dalla condivisione degli elettroni di valenza, quelli più esterni, tra molti atomi metallici. Si forma quindi una nube di elettroni liberi di muoversi lungo tutto il reticolo cristallino metallico.

È questo tipo di legame che conferisce ai metalli le proprietà di duttilità, malleabilità e conduzione termica ed elettrica.

Un esempio è il rame (Cu). In un pezzo di rame, gli atomi sono organizzati in un reticolo cristallino tridimensionale. Gli atomi cedono alcuni elettroni di valenza, che diventano demoralizzati e si muovono liberamente tra gli atomi di rame.

228
Q

Definire la legge di avogadro per i gas e le sue implicazioni

A

La legge di Avogadro afferma che “volumi uguali di gas, alle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole”.

Questa legge implica diverse implicazioni fondamentali:

  1. Relazione tra volume e quantità di gas: La legge di Avogadro afferma che, a parità di temperatura e pressione, volumi uguali di gas contengono lo stesso numero di molecole. Quindi, se si raddoppia la quantità di gas, il volume occupato sarà anche raddoppiato e viceversa.
  2. Relazione tra volume e moli: La legge di Avogadro stabilisce che, a parità di temperatura e pressione, il volume di un gas è direttamente proporzionale al numero di moli presenti. Pertanto, se si aumenta il numero di moli di gas, il volume occupato aumenterà proporzionalmente.
  3. Relazione tra volume e massa: Utilizzando la legge di Avogadro, possiamo dedurre che, a parità di temperatura e pressione, volumi uguali di gas contengono la stessa quantità di particelle. Poiché la massa di una sostanza è direttamente proporzionale al numero di particelle, possiamo concludere che volumi uguali di gas contengono masse uguali di sostanze diverse.
  4. Determinazione del numero di Avogadro: La legge di Avogadro fornisce un legame diretto tra il volume di un gas e il numero di molecole presenti. Utilizzando le condizioni standard di temperatura e pressione (0°C e 1 atm), è possibile determinare che un mole di qualsiasi gas occupa un volume di 22,4 litri. Questo volume è chiamato “volume molare” e corrisponde a una quantità di particelle pari al numero di Avogadro (6,022 x 10^23).

In sintesi, la legge di Avogadro stabilisce che volumi uguali di gas, alle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole. Questa legge è fondamentale per comprendere le relazioni quantitative tra volume, quantità di sostanza e massa nei gas e per determinare il numero di particelle in una mole di una sostanza.

229
Q

Definisci brevemente in cosa consiste il legame a idrogeno e fornisci un esempio

A

Il legame a idrogeno è un tipo di legame chimico intermolecolare che si forma tra un atomo di idrogeno e un atomo molto elettronegativo, come ossigeno, azoto o fluoro. Questo legame è più forte rispetto ai legami di Van der Waals, ma più debole rispetto ai legami covalenti.

Il legame a idrogeno si forma a causa della differenza di elettronegatività tra l’idrogeno e l’atomo di elettronegativo. L’atomo di idrogeno, che è parzialmente positivo, forma un’interazione elettrostatica attrattiva con l’atomo di elettronegativo parzialmente negativo. In altre parole, l’idrogeno legato a un atomo elettronegativo forma una sorta di “ponte” con l’atomo elettronegativo di un’altra molecola.

Un esempio comune di legame a idrogeno è quello presente tra le molecole d’acqua (H2O). Nella molecola d’acqua, l’atomo di ossigeno è molto elettronegativo rispetto all’atomo di idrogeno. Di conseguenza, l’ossigeno attira elettroni in modo più intenso, sviluppando una carica parzialmente negativa (δ-) e gli atomi di idrogeno sviluppano una carica parziale positiva (δ+). Queste cariche opposte permettono la formazione di legami a idrogeno tra le molecole d’acqua. Questi legami conferiscono all’acqua molte delle sue proprietà uniche, come l’alta tensione superficiale, l’alta capacità termica e la struttura cristallina meno densa nel ghiaccio rispetto all’acqua liquida.

230
Q

Descrivere qual è la differenza dal punto di vista strutturale tra la grafite e il diamante

A

Dal punto di vista strutturale, la principale differenza tra la grafite e il diamante è la disposizione degli atomi di carbonio.

Nel diamante, gli atomi di carbonio sono disposti in una struttura tridimensionale reticolare, formando una rete cristallina tetraedrica. Ogni atomo di carbonio è legato a quattro atomi di carbonio vicini attraverso legami covalenti diretti, in modo da creare una struttura molto rigida e compatta. Questa disposizione conferisce al diamante la sua durezza estrema e la sua trasparenza ottica.

D’altra parte, nella grafite, gli atomi di carbonio formano strati bidimensionali di anelli esagonali. All’interno di ogni strato, ogni atomo di carbonio è legato a tre atomi di carbonio vicini attraverso legami covalenti, mentre il quarto elettrone di valenza di ogni atomo di carbonio rimane “libero” e contribuisce a una nube elettronica sopra e sotto il piano degli anelli esagonali. Questa disposizione crea una struttura laminare con deboli forze di Van der Waals tra gli strati. Di conseguenza, gli strati possono scorrere l’uno sull’altro facilmente, conferendo alla grafite una struttura più morbida e una capacità di condurre l’elettricità lungo i piani degli anelli.

Quindi, la principale differenza strutturale tra la grafite e il diamante è che il diamante ha una struttura tridimensionale reticolare, mentre la grafite ha una struttura laminare bidimensionale. Questa differenza nella disposizione degli atomi di carbonio conferisce alle due forme diverse proprietà fisiche e chimiche.

231
Q

Descrivi la pressione osmotica

A

La pressione osmotica è la pressione che deve essere applicata sulla superficie della soluzione per impedire il flusso di solvente verso il suo compartimento.

La pressione osmotica è un fenomeno che si verifica quando due soluzioni di diverse concentrazioni sono separate da una membrana semipermeabile. La membrana semipermeabile permette il passaggio del solvente (solitamente acqua), ma impedisce o rallenta il passaggio dei soluti, che sono particelle disperse nella soluzione.

Quando una soluzione concentrata e una soluzione diluita sono separate da una membrana semipermeabile, il solvente fluisce attraverso la membrana dalla soluzione più diluita a quella più concentrata. Questo flusso di solvente è chiamato osmosi. L’osmosi continua finché la pressione osmotica generata dalla differenza di concentrazione dei soluti equilibra il flusso netto del solvente.

La pressione osmotica è la pressione necessaria per prevenire il flusso netto del solvente attraverso la membrana semipermeabile. Essa dipende dalla differenza di concentrazione dei soluti tra le due soluzioni. Maggiore è la differenza di concentrazione, maggiore sarà la pressione osmotica.

La pressione osmotica può essere calcolata utilizzando l’equazione:

πV = nRT

Dove:
n è la concentrazione molare dei soluti
R è la costante dei gas ideali
T è la temperatura assoluta
V è il volume della soluzione

La pressione osmotica ha diverse applicazioni pratiche, come nel campo della biologia cellulare, nella conservazione degli alimenti e nella purificazione dell’acqua. Ad esempio, nella biologia cellulare, la pressione osmotica è fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio osmotico delle cellule, che dipende dalla concentrazione di soluti all’interno e all’esterno delle membrane cellulari.