CELLUA EUCARIOTICA Flashcards
PEROSSISOMI COSA SONO
perossisomi
I perossisomi sono organelli cellulari di forma generalmente sferica, ma possono anche assumere strutture bastoncellari, di diametro 0,6-1 μm.
La loro posizione è determinata dal citoscheletro che li posiziona tramite proteine motrici; nei mammiferi si spostano lungo i microtubuli e nelle piante e nei lieviti lungo i microfilamenti.
All’interno posseggono una matrice perossisomiale contenente materiale amorfo e un reticolo cristallino indispensabile per il loro riconoscimento. Nei mammiferi è composto di urato ossidasi (enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi).
PEROSSISOMI FUNZIONI
Funzione
Il ph è di circa 8, dunque è tendenzialmente alcalino, e ciò fa supporre un approccio differente a quello dei lisosomi, organuli avente funzione “digestiva” con ph molto acido.
Metabolismo del perossido di idrogeno → Il perossido di idrogeno (H2O2) è una specie chimica estremamente reattiva. Essa infatti, se sottoposta a temperature elevate o a stimoli luminosi, può dissociare in radicali liberi. Essi sono molecole aventi un elettrone spaiato che conferisce loro la capacità di legare un grande numero di molecole, modificandone la corretta funzionalità. Esso è il prodotto dei metabolismi che comprendono alcuni enzimi come le ossidasi.
Per i motivi sopra descritti va ovviamente degradato. Le vie sono due: la catalitica e la perossidasica. La prima consiste nella formazione di 2 molecole di acqua ed una di ossigeno; la seconda in un’ossido riduzione in cui il perossido viene ridotto in 2 molecole di acqua e un substrato viene ossidato. Lo smaltimento dei radicali liberi eventualmente formati spetta alla superossido dismutasi.
Detossificazione → I perossisomi contengono un enzima molto utile: la catalasi. È una proteina di 4 catene polipeptidiche composte di almeno 500 amminoacidi. Contiene 4 gruppi Fe che le permettono di legare con H2O2. Dunque, oltre che contribuire alla degradazione del perossido di idrogeno, contribuisce allo smaltimento di sostanze nocive come l’alcool etilico. Esso infatti è smaltito dai perossisomi epatici, anche se marginalmente rispetto ad altre vie.
Ossidazione degli acidi grassi → Gli acidi grassi troppo lunghi, da 16 carboni in sù, vengono dapprima “accorciati” e successivamente inviati ai mitocondri. Se ramificati, si ha prima una linearizzazione. Parliamo di α-ossidazione se viene liso il primo carbonio di una catena; β-ossidazione se viene scisso il secondo carbonio. Nel primo caso si ha la linearizzazione della molecola, nel secondo la scissione vera e propria. Al termine del processo si hanno ActeilCoA, che viene trasferito ai mitocondri, e H2O2 degradato dall’organello stesso.
Il malfunzionamento dei perossisomi può portare a diverse patologie → La più nota è la sindrome di Zellweger .Essa è causata dalla mutazione di un gene sul cromosoma X, viene ereditata “recessivamente”, che causa una diminuzione delle concentrazioni di catalasi e degli enzimi implicati nell’ossidazione degli acidi grassi. Questi quindi si accumulano nel sangue e nei tessuti causando disfunzioni mieliniche nel sistema nervoso centrale, e conseguenti ritardi di trasmissione.
Quindi conoscere e studiare le reazioni che hanno luogo nei perossisomi è fondamentale proprio perché queste sono numerosissime e coinvolte in molti processi metabolici. Anche se i perossisomi sono davvero poco conosciuti, ricoprono un ruolo centrale.
IL RUOLO DEL PH NELL’ATTIVITA DEI LISOSMI
La degradazione avviene per mezzo di enzimi idrolitici (chiamati per questo “idrolasi acide”) in grado di degradare proteine, lipidi e carboidrati nei loro costituenti elementari per poi, quando possibile, venire riutilizzati in altro modo o essere espulsi.
Questi enzimi si attivano a pH bassi (4,8), e questo è importante poiché riduce il pericolo della distruzione della cellula ospitante qualora vi sia la liberazione accidentale di tali enzimi nel citoplasma (che ha pH 7). Per ulteriore protezione, la membrana del lisosoma contiene, oltre a proteine di trasporto per portare nel citosol i prodotti della digestione, grandi quantità di glucidi legati a lipidi o a proteine della faccia non citosolica. Inoltre sembra che il lisosoma sia protetto dall’azione enzimatica del suo contenuto grazie alla particolare struttura tridimensionale delle proteine della sua membrana interna che riescono a proteggere i siti vulnerabili agli attacchi enzimatici.
Il basso pH viene creato e mantenuto grazie a pompe protoniche che pompano ioni H+ dal citoplasma nonché da canali ionici.
STRUTTURA MITOCONDRI
sono gli unici ad avere un proprio genoma di tipoo procariotico e per questo si riproducono in maniera indipenddente dalla cellual. hanno due membrane distinte, e tra le due si viene a creare uno spaio.
LA MEMBRANA INTERNA DEI MITOCONDRI
la membrana interna presenta alcune pieghe chiaate CRESTE. le quali racchiudono la matirce mitocondriale nella qule sono contenuti gli enimi coinvolti nei processi metabolici i loro substrati energetici, le molecole di DNA, i ribosomi e i granuli conteneti ioni di calcio e altre moleole
LA MEMBRANA ESTERNA DEI MITOCONDRI
composta da 50% lipidi e 50% proteine. le proteine piu ppiccole venogno trasportate dai complessi proteici PORINE che sono essenzialmente canali di membrana selettivi. le proteine piu grandi venon trasporrtate attivamnte da complessi di membrana denominati TOM.
LE FUNZIONI DEI MITOCONDRI
FUNZIONE OSSIDATIVA —- il processo con cui vengono prodotte le molecole di ATP
CICLO DI KREBS
produzione di CALORE
sintesi del gruppo EME e dei centri FERRO_ZOLFO
produzione di radicali liberi
ossidazione dell’adrenalina
coinvolgimento nei processi di APOTOSI (morte cellulare programmata)
OMEOSTATI e riserva di ioni
CHE COSA E UN ORGANULO
compartimenti delimitati da membrana
IL NUCLEO
luogo dove avviene la duplicazione del DNA – compoto da proteine strutturali dette ISTONI che vanno a costruire la CROMATINA. il nuleo contiene una zona: il NUCLEOLO dove ha inizio il montaggio e la sintesi dei ribosomi.
delimitato da un involucro nucleare iin comunicaione con il reticolo ndoplasmatico.
ogni nucleo ha 3500 circa pori che lo metono in comunicazione con il citoplasma..
CITOSCHELETRO
ffunzione di sostgno e movimento
actina
filamenti intermedi – costituiti da fibrose comla cheratina
MICROTUBOLI composti da 13 flamenti della proteina tubulina che coniste in 2 sub unita alfa e beta.
CIGLIA E FLAGELLI
hanno la struttura intera ientica anche se sono diversi per quanto riguarda lunghezza e tipo di battito.
sono disposti da nove coppie ispooste in cerchio e due coppie disposte al centro.
contengono la proteina motrice RENINA e quella di connessione NEXINA. il corpuscolo basale si trova nel citoplasma nel quale si prolungano i microtuboli.
i flagellli e le ciglia pprrocariotici non hanno microtuboli
CENTRIOLI
presenti solo e in tutte le celllule animali tranne che in quelle muscolari sono organelli a forma cilindrica costituiti da 9 gruppi di 3 microubuli. in ogni cellula ce ne sono disposti due ad angolo retto e nella sezione centale del citoplasma
APPARATO DI GOLGI STRUTTURA
- vescicole che contengono i transfe: le proteine provenienti dal reticolo endoplasmatico che traferiscon le sostanze al golgi
- cisterne, ne hanno minimo 3 ma in generale variano da 4 a 7.
- vacuoli di transizione, originano dalle cisterne. le cisterne
- —– l’apparato presena una faccia cis rivolta verso il nucleo e una trans rivolta vverso il reticolo endoplasmatico
—- le vescicole che “partono dal golgi” sono RIVESTIRE DI MEMBRANA !!!!!!
QUAL È IL NOME DEL MODELLO generale della membrana cellulare,e da che cosa è composto?
Modello a strato fluido.
Composto da fosfolipidi posti in un doppio strato con le code polari rivolte fra di loro e le teste apolari rivolte all’esterno.
Dove sitrovano i CARBOIDRATI nella membrana?
I carboidrati si trovano legati alla superficie esterna delle proteine