Bp Flashcards
- Cos’è il modello struttura- comportamento- risultati (SCR)?
Definito da Bain e Mason, è un modello teorico che mette in relazione la struttura del mercato, la strategia delle imprese quindi le loro performance`. L’idea di fondo è molto semplice: la struttura del settore influenza i comportamenti delle imprese e quindi i risultati che esse producono
- Quali sono le tre variabili utilizzate da Bain?
Per descrivere e comprendere la struttura del settore:
•il grado di concentrazione del settore;
•il grado di differenziazione dei beni prodotti dalle imprese in concorrenza;
•l’entità delle barriere all’entrata.
- Descrivi il grado di concentrazione del settore
permette di identificare due differenti tipi di strutture settoriali:
•il settore oligopolistico’, dove operano un numero ristretto di aziende. Si distinguono, al suo interno, due varianti, rappresentate, rispettivamente, dall’oligopolio “concentrato” o “ristretto” e “poco concentrato”;
•il settore “atomistico”, dove operano numerose imprese.
L’ipotesi di fondo è quanto più la concentrazione sia alta, tanto più la redditività delle imprese di un settore sia anch’essa alta e viceversa.
- Descrivi il grado di differenziazione dei beni prodotti dalle imprese in concorrenza.
Per un acquirente è indifferente comprare il bene (prodotto o servizio) a cui è interessato da una delle qualsiasi “n” aziende che compongono il settore.
L’impresa differenziata può, infatti, ottenere un premium price, cioè un prezzo di vendita superiore alla media del settore.
La differenziazione può creare un “vantaggio competitivo” per una o più imprese che, malgrado i più alti prezzi di vendita, possono ottenere maggiori volumi.
- Descrivi l’entità delle barriere all’entrata.
Queste ultime definiscono la maggiore o minore difficoltà che nuove imprese incontrano per entrare in un certo settore.
le attuali imprese non dovrebbero conseguire un “profitto” troppo alto. Per far questo dovrebbero operare secondo un regime di prezzi che “scoraggi” l’entrata. Tale prezzo è definito da Bain limit price.
Per ottimizzare la propria redditività le imprese già posizionate nel settore dovrebbero, pertanto, fissare un prezzo pari o inferiore a quello limite.
- Che cosa si intende per ambiente, settore e strategia?
L’ambiente può essere definito come “l’insieme di condizioni e di fenomeni esterni [all’istituto] che ne influenzano significativamente la struttura e la dinamica” . In tal senso, non tutti gli avvenimenti esterni fanno parte dell’ambiente, ma solo quelle “condizioni” e quei “fenomeni” che producono degli “effetti rilevanti” sull’impresa.
Bisogna distinguere economico - comprensivo dei mercati, delle strutture di domanda e offerta di lavoro. E ambiente non economico, comprensivo della normativa giuridica, nazionale e internazionale.
Il settore: può essere inteso come un insieme omogeneo di aziende legate da relazioni di interdipendenza.
strategia: Mentre, dunque, il settore si focalizza sulle imprese in concorrenza, poiché producono beni simili, il mercato descrive l’interazione tra la domanda e l’offerta`. La strategia rappresenta il modello di interazione tra l’impresa e il proprio ambiente
- Descrivi la classificazione dei settori
La struttura del settore può essere descritta principalmente da tre variabili, rappresentate: i) dal grado di concentrazione, ii) dal grado di differenziazione, iii) dall’entità delle barriere all’entrata. Combinando tali fattori si possono identificare diverse forme di settori.
La situazione più complessa è rappresentata dall’oligopolio. In questo caso è utile distinguere tra un oligopolio differenziato e uno indifferenziato. a parità di condizioni, il primo presenterà un’attrattività superiore al secondo.
E’ importante valutare in fine, l’entità delle barriere all’entrata, possono essere ricondotte a tre casi: i) barriere basse, n) barriere medie e n1) barriere alte.
- Concetto del sistema competitivo allargato o 5 forze di P
L’idea centrale di Porter è molto semplice: per comprendere l’attrattività di un settore non è sufficiente concentrare l’attenzione sugli attuali concorrenti e sui potenziali entranti, ma bisogna considerare anche le relazioni con i clienti e con i fornitori e l’eventuale minaccia di beni sostitutivi.
- Quali sono le determinanti della redditività d’impresa?
- Modello delle 5 forze
- Modello delle strategie competitive di base
- attrattività del settore
- vantaggio competitivo dell’impresa
- Descrivi le 5 forze di P
clienti: rappresentano una forza competitiva perchè premono per diminuzioni di prezzo, per migliorare la qualità del prodotto e del livello di servizio, mettono le imprese fornitrici l’una contro l’altra, con risvolti negativi sui saggi di profitto”
fornitori: Costituiscono una forza competitiva poiché “possono utilizzare il loro potere di forza contrattuale [nei confronti delle] imprese di un settore minacciando aumenti di prezzo o riduzioni della qualità di prodotti o servizi”
potenziali entranti: “Le nuove imprese che entrano in un settore apportano nuove capacità, il desiderio di acquisire quote di mercato. Di conseguenza i prezzi possono subire riduzioni o i costi delle imprese esistenti possono aumentare con la conseguente riduzione dei margini di profitto”
produttori di beni sostitutivi: Rappresentano una forza competitiva poiché queste imprese “limitano i potenziali profitti di un settore, ponendo un limite ai prezzi che le imprese possono stabilire.
È dalla direzione e dall’intensità che assumono le forze che legano le imprese operanti in un settore tra loro e con questi quattro attori` (nel complesso appunto cinque forze) che dipende la redditività media di un settore e la sua variabilità nel tempo
- Che cos’è lo spazio operativo e come si articola?
Lo spazio operativo misura il fatturato del settore ed è quindi dato dal prodotto dei volumi (quantità fisiche di prodotto o servizio vendute) per il prezzo medio. La dinamica dello spazio operativo riflette, quindi, sulla sensibilità del fatturato a variazioni (positive o negative) dei volumi (sempre misurabili in unità fisiche) e dei prezzi.
Si articola in spazio operativo orizzontale: è legato al numero e alla disomogeneità dei bisogni serviti dalle imprese di un certo settore.
e verticale: calcola i volumi in relazione al numero di fasi complessivamente presidiate dalle imprese di un certo settore.
Clienti e fornitori possono ampliare o ridurre lo spazio operativo rispettivamente esternalizzando o internalizzando certe fasi del ciclo produttivo.
- Che cos’è lo spazio economico e quali sono le sue determinanti?
Lo spazio economico può essere descritto con le principali determinanti che influenzano la redditività operativa di un’impresa. incidono sul reddito operativo e sul capitale investito (ROI o RONA).
Tra le principali leve che influenzano il reddito operativo della gestione caratteristica si ricordano:
•i prezzi medi unitari; •i costi variabili; •i costi fissi; •il mix; •i volumi prodotti e venduti.
- Come si misura l’intensità della concorrenza di un settore?
Per misurare l’intensità della concorrenza di un settore, Porter suggerisce di analizzare le seguenti determinanti: •il numero di imprese già operanti nel settore; •il tasso di crescita del settore; •il livello dei costi fissi; •il grado di differenziazione dei beni; •la diversità dei concorrenti; •le barriere all’uscita.
- Spiega la determinante: grado di differenziazione dei beni
Quanto più i beni sono indifferenziati, tanto più il compratore (intermedio o finale, business o consumer) tenderà a mettere in competizione sul prezzo i venditori o esigerà elevati livelli di servizio. Al contrario, quanto più il bene acquistato è percepito come unico (o differenziato), tanto più sarà facile evitare una competizione sul prezzo, salvaguardando i ricavi medi unitari e quindi i margini unitari e complessivi del settore.
tende, inoltre, a generare una fidelizzazione del cliente, aumentando i costi di riconversione verso altri prodotti.
- cosa si intende per priorità strategica?
Nell’analisi della diversità dei competitor un punto rilevante è rappresentato da quello che Porter definisce “priorità strategica”. Con tale espressione si intendono tutti quei casi in cui la presenza di una impresa in un determinato mercato è assolutamente prioritario per creare, mantenere o consolidare la propria immagine. L’elevato rilievo internazionale che riveste l’Italia come meta turistica fa sì che numerose catene “debbano necessariamente” essere presenti nel nostro paese.
- Spiega la determinante delle barriere all’uscita
L’ultima determinante è rappresentata dall’entità delle barriere all’uscita. Si tratta di “fattori economici, strategici ed emotivi che trattengono un’impresa nel mercato anche se il saggio di redditività del capitale investito è basso o addirittura negativo.
- Che cos’è la reazione attesa?
reazione attesa che il nuovo entrante si può aspettare da parte delle imprese già operanti nel settore, seguendo i segnali di mercato, che comprendono un ventaglio ampio di azioni mediante le quali le imprese già operanti nel settore inviano messaggi più o meno espliciti ai potenziali entranti.
- Quali sono i 4 momenti all’entrata identificati da Porter?
- la pre-entrata: che comprende la fase di studio dell’attrattività del settore e l’avvio delle prime attività di formulazione del sistema di prodotto, di presa di contatto con interlocutori rilevanti, quali fornitori, istituzioni finanziarie, intermediari commerciali. Difficilmente le imprese già operanti possono identificare il potenziale entrante in questa fase, che si contraddistingue per una ridotta visibilità esterna; •l’entrata: rappresenta un primo importante momento della verità, durante il quale il potenziale entrante effettua le scelte di capacità e allestisce la struttura in grado di produrre il sistema di prodotto. Durante questa fase il progetto imprenditoriale diventa visibile e gli investimenti intrapresi creano, necessariamente, delle barriere all’uscita e al “restringimentoós”;
- il periodo di sequenza: in cui la strategia di un entrante evolve dalla strategia di ingresso alla strategia di lungo periodo.
- la post-entrata: si tratta di un insieme di scelte finalizzate a difendere la posizione competitiva raggiunta all’interno del settore.
- Spiega le barriere all’entrata e le sue determinanti
La minaccia all’entrata in un settore dipende principalmente dall’intensità delle barriere all’entrata e dalle reazioni dei concorrenti attuali.
le principali determinanti sono:
•economie di scala; •economie di raggio d’azione; •economie di apprendimento; •differenziazione del prodotto; •fabbisogno di capitali; •costi di riconversione; •accessi ai canali di distribuzione; •politica pubblica.
- Spiega le economie di scala
Nei settori in cui le economie di scala sono particolarmente rilevanti, si pensi al settore aereo, si crea una naturale barriera all’entrata di nuove aziende.
Si è in presenza di economie di scala solo se all’aumentare della dimensione si rileva un risparmio misurabile in quantità fisiche, legato a una crescita dell’output.
L’esistenza di economie di scala rende certamente più complesso l’ingresso nel settore. Infatti, il potenziale entrante deve allestire “da subito” un’elevata capacità produttiva.
- Spiega le economie di scopo o raggio d’azione
sono rappresentate da una riduzione dei costi unitari per effetto di una produzione congiunta di più beni all’interno dello stesso processo produttivo. In linea teorica, si danno economie di scopo solo e soltanto se la produzione è simultanea e abbia luogo in uno stesso impianto.
Le economie d’azione rivestono spesso un ruolo rilevante, soprattutto nell’ottimizzazione dei costi generali (amministrazione in primis), dei costi commerciali, della riduzione dell’incidenza unitaria dei costi sostenuti per aumentare il livello di servizio.
- Spiega le economie di apprendimento
Si definiscono economie di apprendimento le riduzioni regolari e prevedibili dei costi medi unitari del prodotto che si verificano a seguito dell’aumento del volume di produzione.