Anatomia Flashcards

1
Q

Da cosa è composto e cos’è l’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐫𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨?💦💦

A

L’apparato urinario comprende i 𝐫𝐞𝐧𝐢, gli 𝐮𝐫𝐞𝐭𝐞𝐫𝐢, la 𝐯𝐞𝐬𝐜𝐢𝐜𝐚 e l’𝐮𝐫𝐞𝐭𝐫𝐚.
Ha diverse funzioni quali:
• 𝐞𝐬𝐜𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 delle sostanze inutili/dannose per l’organismo
• 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 della 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 di numerosi ioni
• 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 del 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 e della 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 del 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞
• 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 del 𝐩𝐇 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐢𝐠𝐧𝐨
• 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢

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2
Q

Cosa fanno i 𝐫𝐞𝐧𝐢?

A
  • Producono 𝐮𝐫𝐢𝐧𝐚 (a concentrazione variabile)
  • Mantengono l’𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐜𝐢𝐝𝐨-𝐛𝐚𝐬𝐞 e 𝐢𝐝𝐫𝐢𝐜𝐨-𝐬𝐚𝐥𝐢𝐧𝐨 nel sangue
  • Mantiene il controllo della 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐦𝐢𝐚 (volume del sangue)
  • Secernono 𝐫𝐞𝐧𝐢𝐧𝐚, enzima importante nella regolazione della pressione sanguigna
  • Secernono 𝐞𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐩𝐨𝐢𝐞𝐭𝐢𝐧𝐚, che promuove la maturazione dei globuli rossi
  • elaborano la 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 nella sua forma attiva
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3
Q

Com’è organizzato un 𝐫𝐞𝐧𝐞?

A

Si distinguono due regioni:
• 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐚𝐥𝐞, più chiara, riccamente vascolarizzata
• 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞, organizzata in 𝐩𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢 a forma di cono, separate da estensioni della corticale. L’apice di ogni piramide è detta 𝐩𝐚𝐩𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞: da esse l’urina che si forma nei reni confluisce in una cavità che si chiama 𝐩𝐞𝐥𝐯𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞.

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4
Q

Cosa sono i 𝐧𝐞𝐟𝐫𝐨𝐧𝐢 e da cosa sono costituiti?

A

Il 𝐧𝐞𝐟𝐫𝐨𝐧𝐞 è l’unità funzionale del 𝐫𝐞𝐧𝐞.
È costituito da:
• 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞, nel quale avviene la filtrazione del plasma
• 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞, nel quale avvengono riassorbimento e secrezione

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5
Q

Com’è strutturato il 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞?

A

Il corpuscolo è costituito da:
• 𝐠𝐥𝐨𝐦𝐞𝐫𝐮𝐥𝐨, un “gomitolo” di capillari che costituisce la porzione vascolare
• 𝐜𝐚𝐩𝐬𝐮𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐨𝐰𝐦𝐚𝐧 che lo racchiude e da quale diparte il tubulo renale

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6
Q

Cosa sono i 𝐩𝐨𝐝𝐨𝐜𝐢𝐭𝐢?

A

I capillari del glomerulo sono rivestiti da cellule epiteliali dotate di prolungamenti chiamate 𝐩𝐨𝐝𝐨𝐜𝐢𝐭𝐢, che formano la faccia interna (foglietto viscerale) della capsula di Bowman

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7
Q

Quali sono e cosa riassorbono le regioni del 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞?

A

Si distinguono:
• 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞, dove si verificano il riassorbimento della maggior parte dell’acqua e del sodio della preurina e il riassorbimento completo del glucosio e degli amminoacidi
• 𝐚𝐧𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐇𝐞𝐧𝐥𝐞, dove si verifica un riassorbimento selettivo di ioni e di acqua
• 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐞, sensibile all’azione dell’aldosterone, che stimola il riassorbimento del sodio (e di acqua) con la contemporanea secrezione di potassio nel lume del tubulo

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8
Q

Parlami del 𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞.

A

Regione in cui si riuniscono i tubuli contorti distali di molti nefroni.
È sensibile all’azione della 𝐯𝐚𝐬𝐨𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚, ormone ipotalamico che stimola il riassorbimento finale di acqua nel dotto collettore regolando la concentrazione delle urine.

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9
Q

Parlami della 𝐯𝐚𝐬𝐨𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚. 🚫💦

A

La 𝐯𝐚𝐬𝐨𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚 o 𝐀𝐃𝐇 o 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐝𝐢𝐮𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨 è un 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨 rilasciato dalla 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢.
Stimola il 𝐫𝐢𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 finale dell’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 a livello del 𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 regolando la 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 delle 𝐮𝐫𝐢𝐧𝐞.

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10
Q

Come fanno i reni a produrre urina a concentrazione variabile? 🤔

A

Grazie ai processi di:
• 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐢𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞, che permette ai reni di produrre urina molto più concentrata del plasma
• 𝐬𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞, che mantiene il gradiente osmotico creato dalle anse di Henle grazie alla disposizione dei vasa recta

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11
Q

Come avviene la formazione dell’urina? 💦

A

Attraverso i tre passaggi di:
• 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 passiva del plasma sanguigno
• 𝐫𝐢𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 di sostanze utili (attivo e passivo)
• 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐮𝐛𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 attiva di sostanze di scarto rimaste nel sangue dopo la filtrazione

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12
Q

Come agisce la 𝐯𝐚𝐬𝐨𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚?

A

Agisce sulle acquaporine presenti sulle membrane plasmatica per aumentare la permeabilità dell’acqua delle membrane stesse, favorendo il riassorbimento dell’acqua. Maggiori sono i livelli di ADH, maggiori sono le acquaporine attive.
• Se gli 𝐨𝐬𝐦𝐨𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 rilevano un aumento di concentrazione di soluti, 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 il rilascio di ADH
• Se i 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 rilavano un aumento di pressione sanguigna, 𝐢𝐧𝐢𝐛𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 il rilascio di ADH

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13
Q

Parlami della natura chimica degli 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢. 🧪

A
  • 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐩𝐭𝐢𝐝𝐢𝐜𝐢, idrosolubili (insulina, glucagone)
  • 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞𝐢, liposolubili (testosterone, cortisolo)
  • 𝐝𝐞𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨𝐚𝐜𝐢𝐝𝐢 (ormoni tiroidei)
  • 𝐝𝐞𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐚𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢
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14
Q

Cos’è e quali sono le funzioni dell’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨? 🩺

A

L’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 è un 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 di vasi costituito da una pompa (il 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞) e da una serie di condotti (𝐚𝐫𝐭𝐞𝐫𝐢𝐞 e 𝐯𝐞𝐧𝐞) che si occupa del 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 di 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 e dell’𝐞𝐥𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 delle sostanze di scarto

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15
Q

Com’è diviso il 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞? 💖

A

Il cuore è un organo muscolare cavo diviso in:
• 𝐝𝐮𝐞 𝐚𝐭𝐫𝐢, che ricevono il sangue dai vasi venosi e lo pompano verso i
• 𝐝𝐮𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢, che ricevono il sangue dagli atri per pomparlo nelle arterie
Queste cavità sono separate anatomicamente e funzionalmente ad opera del 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 e del 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, che permettono di creare una 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚 circolazione e dividere il cuore funzionalmente in 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨 e 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨.

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16
Q

Parlami del 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨.🖤

A

Il cuore destro trasporta solo 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐨𝐬𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨, che riceve dalle 𝐝𝐮𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐯𝐞 (sup. e inf.) e che pompa verso i polmoni grazie all’𝐚𝐫𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞.
• Tra vena e atrio =
• Tra atrio e ventricolo = 𝐯𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐢𝐜𝐮𝐬𝐩𝐢𝐝𝐞
• Tra ventricolo e arteria = 𝐯𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐢𝐥𝐮𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞

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17
Q

Parlami del 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨. ❤️

A

Il cuore sinistro trasporta solo 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨, che riceve dalle 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢 e che pompa nell’𝐚𝐨𝐫𝐭𝐚
• tra vena e atrio =
• tra atrio e ventricolo = 𝐯𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐛𝐢𝐜𝐮𝐬𝐩𝐢𝐝𝐞 𝐨 𝐦𝐢𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞
• tra ventricolo e aorta= 𝐯𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐢𝐥𝐮𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐚

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18
Q

Parlami (posizione e grandezza) 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞. 💌

A

Il cuore è situato nella cavità toracica, nel 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨, con circa i 2/3 della sua massa a sinistra della linea mediana. In basso poggia sul 𝐝𝐢𝐚𝐟𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚, in avanti è protetto dallo 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 e dalle cartilagini costali, posteriormente corrisponde alle 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞𝐛𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐚𝐜𝐢𝐜𝐡𝐞 dalla 𝟓 alla 𝟖 (le vertebre cardiache di Giacomini). È grande quanto un pugno e pesa circa 300 grammi.

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19
Q

Parlami dei 𝐬𝐨𝐥𝐜𝐡𝐢 del cuore. 💔

A

La superficie esterna è attraversata da due solchi: il 𝐬𝐨𝐥𝐜𝐨 𝐚𝐭𝐫𝐢𝐨𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 o 𝐜𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨, che taglia il cuore in 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞 e il 𝐬𝐨𝐥𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 o 𝐥𝐨𝐧𝐠𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞, che lo divide nella parte destra e sinistra. I due solchi si incrociano posteriormente in un punto detto 𝐜𝐫𝐮𝐱 𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢𝐬. In questi solchi decorrono i 𝐯𝐚𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢𝐜𝐢, spesso accompagnati da accumuli di tessuto adiposo, che si presentano come macchie giallastre che aumentano con il progredire dell’età.

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20
Q

Parlami dei 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐞 cardiache. 💔

A

I difetti delle valvole (𝐬𝐭𝐞𝐧𝐨𝐬𝐢 se non si aprono completamente, 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 se non si chiudono completamente) si possono riparare chirurgicamente o altrimenti con protesi valvolari. In alcune malattie cardiache, l’apertura e chiusura delle valvole emettono dei suoni, detti 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐢, provocati dal flusso turbolento del sangue.

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21
Q

Parlami della costituzione della 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞. 🧱

A

La parete del cuore è costituita da 𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢:
• 𝐄𝐩𝐢𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨, sottile e trasparente membrana sierosa che riveste il cuore e parte dai grossi vasi. Costituito da mesotelio e tessuto connettivale.
• 𝐌𝐢𝐨𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨, spesso strato di tessuto muscolare cardiaco (fibre muscolari cardiache, 𝐢𝐧𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚𝐭𝐞)
• 𝐄𝐧𝐝𝐨𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨, sottile strato di endotelio che tappezza l’interno del miocardio

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22
Q

Parlami delle fasi del 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐜𝐨. ⏱️

A

Il 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐜𝐨 avviene in queste fasi:

  1. 𝐃𝐢𝐚𝐬𝐭𝐨𝐥𝐞, dalla durata di 0,4s. Il miocardio è rilassato, le valvole atrio ventricolari sono aperte e il sangue entra spontaneamente. Le valvole semilunari sono chiuse.
  2. 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 (0,1s): durante questa fase gli atri si contraggono e si svuotano, spingendo con forza tutto il sangue nei ventricoli che sono ancora in diastole.
  3. 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 (e 𝐝𝐢𝐚𝐬𝐭𝐨𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞) (0,3s) i ventricoli si contraggono e la pressione di conseguenza aumenta. Le valvole atrio ventricolari si chiudono. La pressione nei ventricoli cresce fino a provocare l’apertura delle valvole semilunari, così il sangue fluisce nell’aorta e nelle arterie polmonari. Durante tutta questa fase gli atri sono in diastole e si riempiono di sangue.
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23
Q

Parlami delle fasi di 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐮𝐥𝐬𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐜𝐨. ⚡

A

La trasmissione dell’impulso avviene in queste fasi:

  1. L’eccitazione inizia nel 𝐧𝐨𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐨𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐒𝐀 o 𝐩𝐚𝐜𝐞𝐦𝐚𝐤𝐞𝐫 o 𝐧𝐨𝐝𝐨 di 𝐊𝐞𝐢𝐭𝐡-𝐅𝐥𝐚𝐜𝐤 nella parete dell’𝐚𝐭𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨. L’ impulso si diffonde velocemente negli atri grazie alle giunzioni serrate causando la simultanea contrazione degli atri.
  2. Il potenziale di azione si trasmette fino al nodo 𝐚𝐭𝐫𝐢𝐨𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐀𝐕. Con un leggero ritardo esso genera impulsi che vengono condotti ai ventricoli;
  3. Dal 𝐧𝐨𝐝𝐨 𝐀𝐕 il potenziale passa nel 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐭𝐫𝐢𝐨𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 o 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐇𝐢𝐬;
  4. Le 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐮𝐫𝐤𝐢𝐧𝐣𝐞 (che si diramano dal fascio di His) conducono il potenziale di azione prima all’apice poi al resto del miocardio ventricolare.
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24
Q

Chi regola l’attività del cuore? 👨🏻‍🔧

A

Il 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐯𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 nel midollo allungato. Da esso partono:
• i 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 che raggiungono il cuore attraverso i nervi cardiaci acceleratori
• i 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 che raggiungono il cuore attraverso i nervi vaghi
Inoltre, l’𝐚𝐜𝐞𝐭𝐢𝐥𝐜𝐨𝐥𝐢𝐧𝐚 (𝐀𝐂𝐡) rallenta l’attività del pacemaker, l’𝐚𝐝𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢𝐧𝐚 la accelera

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25
Q

Parlami del 𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐝’𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 degli ormoni. 🎬

A

Dipende dalla 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐦𝐢𝐜𝐚 degli ormoni.
• 𝐨. 𝐥𝐢𝐩𝐨𝐬𝐨𝐥𝐮𝐛𝐢𝐥𝐢 = attraversano la membrana e si legano ai 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 nel 𝐜𝐢𝐭𝐨𝐩𝐥𝐚𝐬𝐦𝐚
• 𝐨. 𝐢𝐝𝐫𝐨𝐬𝐨𝐥𝐮𝐛𝐢𝐥𝐢 = i 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 si trovano sulla 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞

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26
Q

Parlami dell’𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢.

A

Piccola ghianda accolta in una cavità del cranio sopra la porzione posteriore del palato. È costituita da:
• 𝐚𝐝𝐞𝐧𝐨𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢 (anteriore) origina dall’epitelio del cavo orale, produce ormoni sotto stimolo dell’ipotalamo
• 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢 (posteriore) deriva da tessuto nervoso, rilascia nel sangue ormoni ipotalamici

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27
Q

Parlami della 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢.

A
Non è una vera e propria ghiandola, bensì un'𝐞𝐬𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨. Immagazzina e rilascia 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐩𝐭𝐢𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐀𝐃𝐇 𝐞 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐎𝐗𝐓.
È costituita da:
• 𝐩𝐢𝐭𝐮𝐢𝐜𝐢𝐭𝐢 (cellule gliali)
• 𝐬𝐭𝐫𝐨𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥𝐞
• 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐞𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞
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28
Q

Parlami dell’𝐨𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐎𝐗𝐓.

A

Ormone peptidico di 9 amminoacidi che gioca un ruolo centrale durante il 𝐭𝐫𝐚𝐯𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨, il 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨, l’𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, in quanto:
• stimola la 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 della 𝐦𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐜𝐢𝐚 dell’𝐮𝐭𝐞𝐫𝐨 per favorire l’espulsione del feto e per far ritornare l’utero a dimensioni originali
• provoca 𝐞𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 del 𝐥𝐚𝐭𝐭𝐞 dai dotti galattofori (dopo suzione o pianto del bimbo)

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29
Q

Parlami dell’𝐚𝐝𝐞𝐧𝐨𝐢𝐩𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢

A

Vera e propria ghiandola che secerne i seguenti ormoni peptidici e proteici:
• 𝐆𝐇 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐨𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐧𝐚 = ormone della crescita, incrementa assorbimento di a.a., stimola fegato a produrre somatomedine
• 𝐓𝐒𝐇 𝐭𝐢𝐫𝐞𝐨𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐧𝐚 = aumenta la prod. della tiroide
• 𝐀𝐂𝐓𝐇 𝐚𝐝𝐞𝐧𝐨𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐧𝐚 = stimola la produzione di cortisolo (surrenale)
• 𝐅𝐒𝐇 𝐟𝐨𝐥𝐥𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐭𝐞 = stimola sviluppo dei follicoli
• 𝐋𝐇 𝐥𝐮𝐭𝐞𝐢𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐭𝐞 = induce ovulazione
• 𝐏𝐑𝐋 𝐩𝐫𝐨𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 = stimola secrezione del latte dopo il parto
• 𝐄𝐧𝐝𝐨𝐫𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐢𝐧𝐞 = oppioidi endocrini, riducono dolore
• 𝐌𝐒𝐇 𝐦𝐞𝐥𝐚𝐧𝐨𝐜𝐢𝐭𝐨-𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐭𝐞 = modula pigmentazione della cute

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30
Q

Parlami dell’𝐢𝐩𝐨𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐨.

A

Controlla e regola l’attività dell’adenoipofisi producendo i 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐢𝐛𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 che stimolano o inibiscono la produzione di ormoni. Produce, inoltre, ADH e ossitocina OXT.

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31
Q

Parlami della 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞.

A

Costituita da 𝐟𝐨𝐥𝐥𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢 che contengono 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐢𝐝𝐞. Nelle pareti dei follicoli sono presenti:
• 𝐭𝐢𝐫𝐞𝐨𝐜𝐢𝐭𝐢 (follicolari) che producono 𝐓𝐇 𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞𝐨
• 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐞 𝐜 (parafollicolari) che secernono 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚

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32
Q

Parlami dell’𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞𝐨 o 𝐓𝐇.

A

È un mix di ormoni derivati dalla 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐬𝐢𝐧𝐚:
𝐭𝐢𝐫𝐨𝐱𝐢𝐧𝐚 𝐓𝟒 (tetraiodotironina) + 𝐭𝐫𝐢𝐢𝐨𝐝𝐨𝐭𝐢𝐫𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚 𝐓𝟑
• aumenta 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 e 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 di 𝐀𝐓𝐏
• aumenta 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di 𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 = 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 del corpo
• stimola 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐜𝐚 e 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 di 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐨𝐬𝐢𝐨
𝐓𝐑𝐇 (fattore di rilascio) → 𝐓𝐒𝐇 (tireotropina) → Tiroide produce 𝐓𝐇
controllato da 𝐟𝐞𝐞𝐝𝐛𝐚𝐜𝐤 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨

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33
Q

Parlami della 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚. ⚽⏬

A

Ormone tiroideo che 𝐟𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐢𝐧𝐮𝐢𝐫𝐞 la 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚 (concentrazione degli ioni calcio nel sangue) in quanto:
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 l’𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 da parte delle 𝐨𝐬𝐬𝐚
• 𝐢𝐧𝐢𝐛𝐢𝐬𝐜𝐞 l’𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 e il 𝐫𝐢𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 da parte dei 𝐫𝐞𝐧𝐢

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34
Q

Parlami del 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐦𝐨𝐧𝐞 o 𝐏𝐓𝐇. ⚽🆙

A

Prodotto dalle 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐢 che possiedono dei 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 che monitorano la 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚. Quando è troppo bassa il PTH:
• 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 il 𝐫𝐢𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐨
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 il 𝐫𝐞𝐧𝐞 ad 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 e 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 l’𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 i 𝐫𝐞𝐧𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 la 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 (calcidiolo) 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐭𝐫𝐢𝐨𝐥𝐨

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35
Q

Parlami dell’𝐞𝐩𝐢𝐟𝐢𝐬𝐢 o 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐧𝐞𝐚𝐥𝐞. 🌞 🌚

A

Piccola struttura all’interno del cervello che produce e secerne 𝐦𝐞𝐥𝐚𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚, ormone derivato da 𝐭𝐫𝐢𝐩𝐭𝐨𝐟𝐚𝐧𝐨 che contribuisce a coordinare i 𝐫𝐢𝐭𝐦𝐢 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚𝐝𝐢𝐚𝐧𝐢, frequenza cardiaca, escrezione urinaria, secrezione di alcuni ormoni ecc…

36
Q

Parlami del 𝐩𝐚𝐧𝐜𝐫𝐞𝐚𝐬 𝐞𝐧𝐝𝐨𝐜𝐫𝐢𝐧𝐨. 🏝️

A

Presenta cellule con funzione endocrina raggruppate nelle 𝐢𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐡𝐚𝐧𝐬, nelle quali si distinguono 4 tipi di cellule:
• 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐞 α che producono 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞
• 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐞 β che producono 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚
• 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐞 γ che producono il 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐩𝐞𝐩𝐭𝐢𝐝𝐞 𝐩𝐚𝐧𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨
• 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐞 δ che producono 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐨𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚

37
Q

Parlami dell’𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚. 🧂

A

Ormone polipeptidico che deriva da 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚.
• 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚 la 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚, stimolando il passaggio di glucosio dal sangue alle cellule e favorisce la glicogenosintesi
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐜𝐚 facilitando l’ingresso di a.a. nelle cellule
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐨𝐬𝐢𝐨 per la 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚
• 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 degli 𝐚𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢 dal sangue alle cellule, inibisce la lipolisi e stimola la sintesi di acidi grassi

38
Q

Parlami del 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞. 🧁

A

Ormone peptidico di 29 a.a.
• 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 la 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 la 𝐥𝐢𝐩𝐨𝐥𝐢𝐬𝐢 e la 𝐜𝐡𝐞𝐭𝐨𝐠𝐞𝐧𝐞𝐬𝐢
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚 la 𝐝𝐞𝐠𝐫𝐚𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 delle 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞e la 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢 di 𝐮𝐫𝐞𝐚

39
Q

Parlami della 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐨𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚. 👶🏻

A

Ormone proteico sintetizzato da ipotalamo oltre che da cellule δ del pancreas endocrino
• 𝐢𝐧𝐢𝐛𝐢𝐬𝐜𝐞 la 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚 e 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞
• 𝐫𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚 l’𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚’ dell’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐠𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞
• 𝐢𝐧𝐢𝐛𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐇 𝐞 𝐓𝐒𝐇

40
Q

Parlami delle 𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢. 🤪

A

Ghiandole endocrine situate sopra i reni. (graziarcazzo)
Si riconoscono due regioni:
• 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞 o 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞
• 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐚𝐥𝐞 o 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞

41
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨. 🧠

A

Insieme delle strutture che mettono in comunicazione le diverse parti del corpo, consentendo il trasferimento di informazioni e coordinando funzioni volontarie e involontarie. Al suo interno si distinguono:
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 (𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨 e 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞)
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 (𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 e 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨)

42
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨. 🧠

A

Insieme delle strutture che mettono in comunicazione le diverse parti del corpo, consentendo il trasferimento di informazioni e coordinando funzioni volontarie e involontarie. Al suo interno si distinguono:
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 (𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨 e 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞)
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 (𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 e 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨)

43
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨. 🧠

A

Insieme delle strutture che mettono in comunicazione le diverse parti del corpo, consentendo il trasferimento di informazioni e coordinando funzioni volontarie e involontarie. Al suo interno si distinguono:
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 (𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨 e 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞)
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 (𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 e 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨)

44
Q

Parlami dei percorsi delle 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐞 e 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞.

A

𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐞:
𝒓𝒆𝒄𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒊𝒇𝒆𝒓𝒊𝒄𝒐 ➤ 𝒏𝒆𝒓𝒗𝒐 𝒂𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒆 ➤ 𝒎𝒊𝒅𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 ➤ 𝒆𝒏𝒄𝒆𝒇𝒂𝒍𝒐

𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞:
𝒆𝒏𝒄𝒆𝒇𝒂𝒍𝒐 ➤ 𝒎𝒊𝒅𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 ➤ 𝒏𝒆𝒓𝒗𝒐 𝒆𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒆 ➤ 𝒎𝒖𝒔𝒄𝒐𝒍𝒐

45
Q

Parlami dei 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 delle 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐞 🛬 e 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞. 🛫

A

𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐞 🛬
𝒓𝒆𝒄𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒊𝒇𝒆𝒓𝒊𝒄𝒐 ➤ 𝒏𝒆𝒓𝒗𝒐 𝒂𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒆 ➤ 𝒎𝒊𝒅𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 ➤ 𝒆𝒏𝒄𝒆𝒇𝒂𝒍𝒐

𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 🛫
𝒆𝒏𝒄𝒆𝒇𝒂𝒍𝒐 ➤ 𝒎𝒊𝒅𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 ➤ 𝒏𝒆𝒓𝒗𝒐 𝒆𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒆 ➤ 𝒎𝒖𝒔𝒄𝒐𝒍𝒐

46
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞.

A
Struttura di riferimento di tutto il SN: rielabora gli stimoli sensitivi e genera stimoli motori. Comprende:
• 𝐭𝐫𝐨𝐧𝐜𝐨 𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐢𝐜𝐨
• 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨
• 𝐝𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨
• 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨 aka 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨
• 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞
È rivestito dalle 𝐦𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠𝐢.
47
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞. 🤯

A
Struttura di riferimento di tutto il SN: rielabora gli stimoli sensitivi e genera stimoli motori. Comprende:
• 𝐭𝐫𝐨𝐧𝐜𝐨 𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐢𝐜𝐨
• 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨
• 𝐝𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨
• 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨 aka 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨
• 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞
È rivestito dalle 𝐦𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠𝐢.
48
Q

Parlami delle 𝐦𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠𝐢. 👩🏻‍🍼🕷️

A

Membrane connettivali che rivestono, proteggono il SNC e ne impediscono lo sfregamento con le strutture ossee circostanti. Si dividono in:
• 𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞 = strato più esterno a contatto con le ossa craniche ( e con lo spazio epidurale a livello spinale)
• 𝐚𝐫𝐚𝐜𝐧𝐨𝐢𝐝𝐞 = intermedio. Tra l’aracnoide e la pia madre si trova lo 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐛𝐚𝐫𝐚𝐜𝐧𝐨𝐢𝐝𝐞𝐨, nel quale scorre il 𝐥𝐢𝐪𝐮𝐨𝐫 𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨𝐫𝐚𝐜𝐡𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨
• 𝐩𝐢𝐚 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞 = strato più interno a diretto contatto con encefalo e midollo.

49
Q

Parlami del 𝐭𝐫𝐨𝐧𝐜𝐨 𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐢𝐜𝐨. 🌳

A

In esso risiedono i 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐜𝐨. Comprende:
• 𝐦𝐞𝐬𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨
• 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞
• 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐨 𝐛𝐮𝐥𝐛𝐨 che continua con il midollo spinale

50
Q

Parlami del 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨. 🤸🏻

A

Si trova sotto il cervello, dietro il midollo allungato e il ponte, è il “direttore d’orchestra” delle informazioni muscolari.
𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞 la 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚.

51
Q

Parlami del 𝐝𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨. 🌞

A

Localizzato tra cervello e tronco encefalico. Comprende strutture importantissime quali:
• 𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐨
• 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐨
• 𝐞𝐩𝐢𝐟𝐢𝐬𝐢

52
Q

Parlami del 𝐝𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨. 🌞

A

Localizzato tra cervello e tronco encefalico. Comprende strutture importantissime quali:
• 𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐨 = anticamera del cervello, via intermedia per vie sensoriali
• 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐚𝐥𝐚𝐦𝐨 = controlla l’omeostasi e le attività involontarie; regola l’attività dell’ipofisi e la prod. di ormoni
• 𝐞𝐩𝐢𝐟𝐢𝐬𝐢 o ghiandola pineale = produce melatonina

53
Q

Parlami del 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐨. 🧠

da finire (dai 3 stelle nel caso)

A
  • Costituito da due 𝐞𝐦𝐢𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐫𝐚𝐥𝐢 uniti dal 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨 𝐜𝐚𝐥𝐥𝐨𝐬𝐨
  • la sup. degli emisferi è caratterizzata da uno strato di sostanza grigia costituita dai 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐚𝐫𝐢 (𝐩𝐢𝐫𝐞𝐧𝐨𝐟𝐨𝐫𝐢) dei neuroni e che nel complesso compone la 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐫𝐚𝐥𝐞
  • in stadio embrionale la corteccia cresce rapidamente formando 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐧𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, separate dalle 𝐬𝐜𝐢𝐬𝐬𝐮𝐫𝐞 che delimitano i lobi cerebrali
54
Q

Parlami del 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞. 🦋

A

È contenuto nel canale midollare della colonna vertebrale ed è rivestito dai tre strati meningei. Porta le informazioni sensoriali dalla periferia all’encefalo e trasmette i segnali motori dall’encefalo ai muscoli. È organizzato in:
• 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐠𝐫𝐢𝐠𝐢𝐚, localizzata nella 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞. È composta dai pirenofori e dai neuroni spinali che possono essere divisi in 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢, nella regione posteriore o 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞, e in 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢, nella regione posteriore o 𝐝𝐨𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞.
• 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐚, localizzata nella 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚. Contiene gli 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐧𝐢 dei 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢 diretti verso l’encefalo, e dei 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞𝐧𝐜𝐞𝐟𝐚𝐥𝐢𝐜𝐢, diretti verso i neuroni motori spinali.

55
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨. 🏭

A

È formato dai 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐢, fasci di assoni che connettono il SNC a tutti gli organi e tessuti periferici. Si compone di 𝟏𝟐 𝐩𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐢 𝐜𝐫𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢 e 𝟑𝟑 𝐩𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐢 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢, entrambi trasportanti fibre nervose appartenenti a:
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨
• 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨

56
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨.

A

Costituito da:
• 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢 che traspoortano gli stimoli provenienti dai 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 al midollo spinale
• 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢 costituite dagli assoni dei neuroni motori spinali che inviano i comandi ai muscoli scheletrici

57
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨. 💻

A

È costituito da
• 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐜𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 che trasportano gli stimoli provenienti dai 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐜𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢
• 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐢 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐜𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 che trasportano le informazioni veicolate dal 𝐒.𝐍. 𝐨𝐫𝐭𝐨𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 o 𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 (“attacca o fuggi”) e dal 𝐒.𝐍. 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐬𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 (“riposati e digerisci”)

58
Q

Parlami del 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐥𝐢𝐦𝐛𝐢𝐜𝐨.

A

c

59
Q

Parlami del 𝐥𝐢𝐪𝐮𝐢𝐝𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐫𝐨𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞.

A

Presente nelle cavità del SNC. Viene prodotto per 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 a livello dei 𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐢𝐨𝐢𝐝𝐞𝐢. Ha funzione 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 e di 𝐞𝐥𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐭𝐨.

60
Q

Parlami della 𝐦𝐢𝐝𝐨𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞.

A

Produce 𝐚𝐝𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢𝐧𝐚 e 𝐧𝐨𝐫𝐚𝐝𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢𝐧𝐚 dopamina, ormoni amminoacidici derivati da 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐬𝐢𝐧𝐚 che agiscono da 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐭𝐫𝐚𝐬𝐦𝐞𝐭𝐭𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 avendo come effetti:
• 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞
• 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐢𝐭𝐨
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
• 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐨𝐠𝐞𝐧𝐨𝐥𝐢𝐬𝐢 e 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚

61
Q

Parlami della 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞.

A

Divisa in:
• 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐨 𝐠𝐥𝐨𝐦𝐞𝐫𝐮𝐥𝐨𝐬𝐚, che produce 𝐦𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐢𝐝𝐢 come l’𝐚𝐥𝐝𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨𝐧𝐞 che stimola il rene a riassorbire Na+ e ad eliminare K+
• 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐨 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚, che produce 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐨𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐢𝐝𝐢 come il 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐬𝐨𝐥𝐨, che “potenzia” glucagone, adrenalina e GH
• 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐨 𝐫𝐞𝐜𝐭𝐢𝐜𝐮𝐥𝐚𝐫𝐢𝐬, che produce 𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨𝐠𝐞𝐧𝐢, che contribuiscono a determinare e a manetenere i caratteri sessuali secondari

62
Q

Parlami dell’apparato digerente

A

L’apparato digerente è l’insieme degli organi deputati all’assunzione, all’elaborazione e all’assorbimento dei cibi e all’eliminazione delle sostanze non digerite. Sezioni diverse del canale alimentare sono specializzate in funzioni differenti. Il canale digerente è formato da bocca, faringe, esofago, stomaco, fegato, pancreas, intestino tenue e intestino crasso. Le principali ghiandole annesse al canale digerente sono fegato, cistifellea e pancreas

63
Q

Parlami degli strati della parete del canale digerente.

A
  • La tonaca mucosa è lo strato più interno. Le contrazioni della mucosa creano pieghe che aumentano la superficie disponibile per l’assorbimento e per la digestione.
  • La tonaca sottomucosa è tessuto connettivo lasso irrorato da numerosi vasi sanguigni e linfatici e nervi.
  • La tonaca muscolare è costituita da uno spesso strato di tessuto muscolare liscio, composto da uno strato circolare interno e uno strato longitudinale esterno.
  • La tonaca avventizia o sierosa è costituita da tessuto connettivo sieroso.
64
Q

Parlami del peritoneo.

A

Il peritoneo è la più vasta di tutte le membrane sierose ed è anche la più complessa: è una membrana siero-fibrosa, sottile e quasi trasparente, che forma il rivestimento della cavità addominale, peritoneo parietale, e ricopre gran parte dei visceri contenuti al suo interno, peritoneo viscerale, fissandoli al contempo alle pareti della cavità.
Tra questi due strati è presente la cavità peritoneale, che accoglie i visceri intraperitoneali, rivestiti dal peritoneo viscerale; è riempita da una piccola quantità di un liquido sieroso che funge da lubrificante, permettendo ai due strati di scorrere tra loro senza un eccessivo attrito. Sono organi intraperitoneali lo stomaco, il fegato, l’intestino e parte del pancreas. Sono organi retroperitoneali i reni, gli ureteri e parte del pancreas.

65
Q

Parlami del 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 della 𝐝𝐢𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞.

A
𝟏. 𝐁𝐨𝐜𝐜𝐚       𝟐. 𝐅𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞
𝟑. 𝐄𝐬𝐨𝐟𝐚𝐠𝐨    𝟒. 𝐒𝐭𝐨𝐦𝐚𝐜𝐨
𝟓. 𝐃𝐮𝐨𝐝𝐞𝐧𝐨  𝟔. 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐮𝐧𝐨
𝟕. 𝐈𝐥𝐞𝐨          𝟖. 𝐂𝐢𝐞𝐜𝐨
𝟗. 𝐂𝐨𝐥𝐨𝐧     𝟏𝟎. 𝐑𝐞𝐭𝐭𝐨
66
Q

Parlami della bocca.

A

È formata da labbra, palato duro, palato molle, lingua, denti, ghiandole.
È delimitata superiormente dal palato, il cui scheletro è formato dalle ossa mascellari e dall’osso palatino in cui vi è l’arcata dentaria superiore; inferiormente dalla mandibola in cui è presente l’arcata dentale inferiore
È rivestita da un epitelio (mucosa orale).
Nella bocca sono presenti anche le ghiandole salivari, organi annessi posti esternamente alla bocca. Esse rilasciano le loro secrezioni nei dotti che si aprono nella cavità orale. La più voluminosa è la ghiandola parotide. La saliva è un composto formato dal 99.5% di acqua e il resto di soluti, tra cui enzimi (amilasi e lisozima) e muco. La salivazione è controllata dal sistema nervoso autonomo. La digestione meccanica è dovuta all’atto della masticazione. In seguito alla prima digestione, si forma il bolo.

67
Q

Parlami dei denti.

A

Nella bocca ci sono i 32 denti, collocati in alveoli ossei, cavità contenute nelle ossa mascellari e mandibolari.
Il dente viene diviso in due parti: la corona, che sporge, e la radice. Entrambe contengono uno strato di materiale osseo chiamato dentina, all’interno del quale si trova una cavità della polpa che contiene vasi sanguigni, nervi e cellule che producono la dentina. La corona è ricoperta da un materiale duro, lo smalto, composto principalmente di fosfato di calcio (tessuto più mineralizzato). Le radici sono ancorate all’alveolo da legamenti di tessuto connettivo.

68
Q

Parlami della deglutizione

A
  1. Fase orale: il bolo è spinto sul retro della cavità orale dal movimento della lingua (fase volontaria)
  2. Fase faringea: il palato molle e l’ugola si sollevano per chiudere la rinofaringe; il bolo passa attraverso l’orofaringe.
  3. Fase esofagea: il bolo è spinto attraverso l’esofago con la peristalsi
69
Q

Parlami dello stomaco.

A

È costituito da quattro regioni principali: cardias, fondo, corpo e piloro. Riceve il bolo per esporlo all’azione digestiva del succo gastrico, prodotto dalle ghiandole gastriche. Una volta che il cibo ha raggiunto lo stomaco, le pareti si stendono e si avviano le onde di mescolamento. Esse macerano il cibo che, mescolato con il succo gastrico, prende il nome di chimo. Quando lo stomaco è vuoto, la mucosa si solleva in larghe pieghe. L’epitelio di superficie forma colonne di cellule secretrici chiamate ghiandole gastriche, che ricoprono stretti canali, le fossette gastriche. L’epitelio di superficie, cilindrico semplice, è costituito da cellule colonnari che secernono muco e bicarbonato.

70
Q

Parlami della secrezione delle ghiandole gastriche.

A

Nelle fossette gastriche si trovano:
• Le cellule mucose superficiali, che hanno forma cilindrica ed allungata, con un orletto a spazzola da cui viene secreto il muco.
• Le cellule parietali (ossintiche) secernono HCl e producono il fattore intrinseco, una proteina essenziale per la produzione di Ferro e della cobalamina (vitamina B12).
• Le cellule principali (zimogeniche) producono il pepsinogeno, precursore della pepsina, che idrolizza le proteine, dopo essere attivata dal pH acido dello stomaco.
• Le cellule neuroendocrine, che si distinguono in cellule G (gastrina, un regolatore della digestione gastrica), cellule D (somatostatina), cellule ECL (istamina). Secernono fattori che controllano la motilità del viscere e la secrezione ghiandolare.

71
Q

Parlami del fegato.

A

Il fegato è la ghiandola più voluminosa dell’organismo, che svolge:
• Metabolismo glucidico: deposito di glicogeno. Converte l’acido lattico in glucosio
• Metabolismo lipidico: produce bile che non contiene enzimi ma emulsiona le grosse gocce lipidiche che giungono nell’intestino
• Metabolismo delle proteine: produce le proteine del sangue (come albumina e i vari fattori della coagulazione) a partire dagli amminoacidi presenti in circolo. Produce anche ammoniaca e urea per deamminazione degli amminoacidi in eccesso. Lo scheletro carbonioso di essi può essere usato o a scopi energetici (gluconeogenesi) o depositato come riserva.
• Elaborazione di farmaci e ormoni
• Deposito di vitamine e Sali minerali
• Attivazione della vitamina D
• Eritrocateresi: distruzione dei globuli rossi, recupero del Ferro e produzione di bilirubina
• Detossificazione di scorie metaboliche o tossine introdotte tramite alimentazione. Metabolizza l’alcol etilico
• Interviene nel mantenimento dell’equilibrio idrosalino
• Principale controllore del metabolismo dei grassi, attraverso la produzione di lipoproteine, che possono essere: 1. ad alta densità (HDL): rimuovono il colesterolo dai teessuti e lo portano al fegato dove può essere usato per sintetizzare la bile. 2. A bassa densità (LDL) trasortano il colesterolo nell’organismo affinchè sia utilizzato nella biosintesi o immagazzinato
iii. A densità molto bassa (VLDL) contengono trigliceridi destinati alle cellule adipose di tutto il corpo.

72
Q

Parlami della bile.

A

La bile è costituita principalmente da acqua (95%), elettroliti, lipidi, proteine e pigmenti. Ha un pH leggermente basico. La quantità di bile secreta è influenzata dalla frequenza e dalla consistenza dei pasti, da alcuni farmaci e dal ritmo circadiano (maggiore di notte rispetto al giorno). I Sali biliari sono derivati del colesterolo, sono anfipatici: hanno una faccia liposoliubile e una schiena idrosolubile. Una volta immessi nell’intestino vanno ad inserirsi nelle gocce lipidiche e riducono la coesione tra trigliceridi, emulsionando i globuli di grasso in piccole micelle ed aumentando l’area accessibile alle lipasi.

73
Q

Parlami del pancreas esocrino.

A

Le sue secrezioni vengono immesse nel duodeno attraverso il dotto pancreatico o dotto di Wirsung. Produce una miscela di enzimi digestivi (il succo pancreatico) costituita da raggruppamenti di cellule ghiandolari, organizzate in gruppi detti acini.
Il succo pancreatico è un liquido incolore, con pH leggermente alcalino composto da acqua, Sali, bicarbonato di sodio ed enzimi (prodotti sotto forma di zimogeni) tra cui amilasi pancreatica (digerisce amido), chimotripsina e tripsina (digeriscono le proteine), lipasi pancreatica (digerisce i trigliceridi), ribonucleasi e desossiribonucleasi (digeriscono acidi nucleici).

74
Q

Parlami delle ghiandole esocrine della mucosa intestinale

A

Esse contengono tre tipi di cellule:

  1. cellule S: secernono secretina, che stimola la secrezione di bile dal fegato, di liquidi alcalini nel pancreas e di insulina. La secretina abbassa anche la velocità di svuotamento gastrico.
  2. Cellule CCK, secernono colecistochinina, che causa il rilascio di bile dalla cistifellea e di enzimi digestivi pancreatici, stimola la secrezione di insulina e determina il senso di sazietà-
  3. Cellule K: secernono, peptide inibitore gastrico
  4. Cripte di Lieberkühn, sono ghiandole presenti nella lamina propria della mucosa dell’intestino, contengono varie popolazioni cellulari
75
Q

Parlami delle fasi della 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

A

L’intero processo degli scambi gassosi nell’organismo, la respirazione, avviene in tre passaggi: la ventilazione polmonare o respirazione generale, il flusso d’aria dentro e fuori i polmoni; la respirazione esterna, lo scambio di gas tra alveoli polmonari e sangue; la respirazione interna, lo scambio di gas fra il sangue dei capillari e le cellule dei tessuti.

76
Q

Parlami del naso

A

Il naso ha una porzione esterna visibile, fatta di osso e cartilagine, con due aperture dette narici, e una interna inserita all’interno della scatola cranica. Il naso interno è connesso da due aperture, chiamate coane. Il setto nasale divide la cavità nasale in due porzioni. Il naso ha tre funzioni: filtrazione, riscaldamento e umidificazione dell’aria inspirata; rilevamento degli stimoli olfattivi; modulazione delle vibrazioni dei suoni espressivi.

77
Q

Di cosa si compone l’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨?

A

Delle 𝐯𝐢𝐞 𝐚𝐞𝐫𝐞𝐞 (superiori e inferiori), ovvero 𝐧𝐚𝐬𝐨, 𝐟𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞, 𝐥𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞, 𝐭𝐫𝐚𝐜𝐡𝐞𝐚 e 𝐛𝐫𝐨𝐧𝐜𝐡𝐢, e dei 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨 e 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨.

78
Q

Parlami del 𝐧𝐚𝐬𝐨.

A

Il naso ha una porzione esterna visibile, fatta di osso e cartilagine, con due aperture dette narici, e una interna inserita all’interno della scatola cranica. Il naso interno è connesso da due aperture, chiamate coane. Il setto nasale divide la cavità nasale in due porzioni. Il naso ha tre funzioni: filtrazione, riscaldamento e umidificazione dell’aria inspirata; rilevamento degli stimoli olfattivi; modulazione delle vibrazioni dei suoni espressivi.

79
Q

Parlami della 𝐟𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞.

A

La faringe o gola è un condotto imbutiforme comune anche all’apparato digerente. È una via di transito per aria e cibo, costituisce una camera di risonanza per i suoni emessi durante la fonazione e ospita le tonsille. La parte superiore, nasofaringe o rinofaringe, è collegata alle coane del naso e comprende gli sbocchi dei canali uditivi; la porzione intermedia è l’orofaringe e ospita due tonsille; la parte inferiore è la laringofaringe, che si collega sia con l’esofago, sia con la trachea.

80
Q

Parlami della 𝐥𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞.

A

La laringe è un organo cavo cartilagineo (tutta cartilagine ialina, esclusa l’epiglottide), rivestito di mucosa che connette la faringe alla trachea, è fondamentale per la fonazione. Essa possiede un dispositivo di chiusura, che blocca l’accesso alle vie aeree durante l’atto della deglutizione: l’epiglottide. Le membrane mucose della laringe formano due paia di pieghe: il paio superiore, le corde vocali false e il paio inferiore, corde vocali vere, che produce i suoni.

81
Q

Parlami della 𝐭𝐫𝐚𝐜𝐡𝐞𝐚.

A

La trachea è un condotto tubulare posto davanti all’esofago. La parete della trachea è sostenuta da 16-20 anelli di cartilagine a forma di C e ricoperta da una membrana mucosa di epitelio ciliato cilindrico pluristratificato. La trachea si biforca nel bronco principale destro e nel bronco principale sinistro. L’albero bronchiale consiste di vie aeree che cominciano nella trachea e terminano nei bronchioli terminali.

82
Q

Parlami dei 𝐛𝐫𝐨𝐧𝐜𝐡𝐢.

A

I bronchi principali sono sostenuti da anelli di cartilagine e sono ricoperti di epitelio cilindrico ciliato pluristratificato. Man mano che il diametro diminuisce, gli anelli vengono sostituiti da lamine cartilaginee che scompaiono del tutto nei bronchioli. Man mano che la componente cartilaginea scompare, aumenta la muscolatura liscia, costituita da fascetti disposti a spirale che circondano la parete.

83
Q

Parlami dei 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐢.

A

I polmoni sono due organi spugnosi posti nella cavità toracica e separati da uno spazio detto mediastino, occupato dal cuore e da altre strutture (esofago, timo, trachea, bronchi…). Hanno un peso di circa 600 grammi, il loro volume è occupato principalmente da aria. Ciascun polmone è avvolto da una sottile membrana sierosa a doppio strato detta pleura. Lo stato più esterno è chiamato pleura parietale, lo strato più interno è chiamato pleura viscerale. Tra i due strati è presente la cavità pleurica, contenente un velo di liquido pleurico, lubrificante, secreto dalle membrane che ne facilita lo scorrimento (un po’ come il liquido pericardico). I polmoni si estendono dal diaframma fino alle clavicole. La parte inferiore di ciascun polmone si chiama base, quella superiore apice. Sono organi pari ma asimmetrici, il polmone sinistro è più piccolo rispetto al destro vista la presenza della fossa cardiaca. Il polmone destro è diviso in tre lobi da due scissure (orizzontale e obliqua); il polmone sinistro è diviso in due dalla scissura obliqua. Ogni lobo è diviso in zone, che sono a loro volta divise in lobuli polmonare, ciascuno contenente: arterie, vene, vasi linfatici e dai 5 ai 7 bronchioli terminali. Ogni bronchiolo terminale si suddivide in ramificazioni microscopiche chiamate bronchioli respiratori, ramificati a loro volta in diversi dotti alveolari. I dotti alveolari terminano in grappoli di piccoli sacchi alveolari, costituiti da alveoli. (finalmente abbiamo finito). Ogni alveolo è una specie di tasca a forma di coppa che si trova in un sacco alveolare. Lo scambio di gas respiratori (O2 e CO2) avviene per diffusione attraverso la membrana respiratoria.

84
Q

Parlami delle 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢.

A

I polmoni producono due tipi di secrezioni che influenzano la ventilazione:
• Il muco, viscoso, presente nelle vie aeree superiori, che intrappola particelle, detriti e microrganismi inalati con l’aria.
• Il surfactante polmonare, un complesso tensioattivo, miscela di fosfolipidi e lipoproteine che riduce la tendenza degli alveoli a collassare. Possiede inoltre azione antibatterica e antivirale.

85
Q

Parlami dell’𝐢𝐧𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

A

Passaggio di aria dall’esterno all’interno dei polmoni.
Si verifica una riduzione della pressione nella cassa toracica, indotta dalla contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali esterni (muscoli inspiratori principali) che causa un’espansione della cavità toracica.

86
Q

Parlami dell’𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

A

Fuoriuscita di aria dai polmoni verso l’esterno. Necessita un aumento della pressione attraverso la riduzione del volume della gabbia toracica. Si verifica grazie al ritorno elastico del polmone e della cassa toracica. In caso di espirazione forzata, invece, si contraggono i muscoli espiratori accessori (addominali e intercostali interni).