agostino Flashcards

1
Q

che cos’è e come si risolve il problema della libertà umana

A

questo problema spinge l’uomo a fare del male, e plotino, nel corso del tempo, lo risolve con tre risposte:
1. l’uomo ha il libero arbitrio e può scegliere se fare del bene o del male:
bene= tutto quello che è interiore e ci appartiene, e si collega all’anima;
male= tutto ciò che è all’esterno, i beni materiali, e anche chi voleva essere onorato.

  1. ripreme il primo problema, e fa riferimento alla sua esperienza. sostiene la presenza di una duplice volontà, l che può fare del bene, legata al cristianesimo, o al male. agostino non faceva del bene, questo perchè la sua volontà era malata, e quindi faceva del male. l’uomo essendo formato dall’a volontà, è impossibile per lui non peccare, e per questo definisce l’umanità come una massa di dannati
  2. riprende questo problema all’interno dell’opera “la città di dio” e afferma l’esistenza di 3 tipologie di libertà:
    libertà adamitica= prima del peccato, qui c’è il libero arbitrio;
    libertà umana= dopo il peccato; qui è presente la volontà malata;
    libertà di grazia= che Dio concede solo a qualcuno, e quest’ultimo non può più fare del male e peccare.

il problema è che non c’è giustizia, per cui, non conoscendo i disegni di Dio, possiamo solo accettare le sue scelte.

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2
Q

che cosa indica il termine SCOLASTICA

A

il termine indica il metodo utilizzato all’interno delle scuole per insegnare; è un insegnamento talmente importante, che dà nome al periodo storico. l’insegnamento partiva da un problema, al quale si poteva rispondere solo con SI o NO seguito dal PERCHE’.
per rispondere il maestro doveva fare riferimento alla bibbia, considerato l’autorità massima; se il problema invece era più complesso, il maestro doveva comunque sapere la bibbia a memoria, ma se non vi trova risposta, scendeva di autorità ossia che andava dai padri della chiesa, i quali essendo tanti, avevano più risposte, per cui il maestro doveva andare da loro, in quanto, più un maestro conosceva, più aveva successo.
oltre allo studiare a memoria, si doveva pure sapere adattare le proprie conoscenze a qualsiasi situazione.
con la fine della scolastica, tutto diventa una ripetizione, poiché ormai si conoscevano già le risposte.

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3
Q

chi fu e cosa scrisse anselmo d’aosta

A

anselo nacque nel 1033 e morì nel 1099 a canterbury; lui cercava un posto che avesse un buon maestro, ma per averlo, bisognava che ci fosse anche una biblioteca, si parta di cultura enciclopedica, il luogo che lui trovò fu bec, in Normandia.
i testi e le pergamene, andarono per lo più distrutti durante l’invasione delle popolazioni germaniche. quelli rimasti, furono trasferiti per conto dei vescovi, in un luogo sicuro, vale a dire l’Inghilterra. nel momento in cui l’europa si stabilizzò politicamente, questi testi fecero ritorno, ma prima furono portati in normadia, considerata da questo punto di vista, privilegiata. anselmo inoltre divenne priore del monastero, all’interno del quale, i monaci chiesero lui di dimostrare l’esistenza di dio, e per farlo, scrisse due testi:
monologion
proslogion

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4
Q

parla del monologion

A

parte dal mondo sensibile e giunge alla necessità dell’esistenza di dio. il ragionamento alla base è platonico: si prende in considerazione un essere finito e ci si chiede se questo sia autosufficiente, se sia anche in grado di riprodursi da solo; per la filosofia la risposta è no, poiché, per far si che questo viva, deve esserci una causa prima che abbia delle caratteristiche diverse da quelle di un essere infinito, ossia Dio,
esempio della bellezza, è una qualità finita, questa esiste, la riconosco, ma riconosco anche che se non ci fosse una qualità infinita, questa non esisterebbe;
una bontà finita esiste perché esiste una bontà infinita, ossia Dio, se c’è un ordine finito, l’umorismo non può ordinare l’intero mondo, ma c’è un ordinatore più grande= dio
c’è anche un difetto, ossia la Bruttezza, che esiste poiché esiste la bruttezza infinita, questo vale anche per la bastardaggine; le qualità negative però non vengono considerate.

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5
Q

parla del proslogion, perchè è stato scritto

A

è stato scritto contro lo stolto, colui che nel cuor suo, nega l’esistenza di dio; è un pensiero: bisogna pensare a ciò(una realtà) a cui non si può pensare il maggiore (una realtà maggiore) questo significa che se si pensa a qualcosa di maggiore, non si può negarne l’esistenza…vc, Piemonte,italia,europa,terra,universo… il pensiero più grande che si possa avere è l’infinito. deve però dimostrare che l’infinito non è un pensiero, ma che esiste, e lui dice che l’infinito a cui si pensa, è < all’infinito combinato all’esistenza, cosi ha dimostrato l’esistenza di dio e questo suo ragionamento è noto con il nome di argomento ontologico, lui però non è contento poiché il suo desiderio era quello di unirsi a dio(visione mistica)

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6
Q

pseudo dioigi l’areopagita

A

in origine venne considerato colui che San Paolo convertì ad Atene, ed avendo potuto conoscere quest’ultimo, venne considerato una grande autorità, pero successivamente si scopri che era del 500/600, e dunque che era un falso medievale, per questo gli venne aggiunto il termine “pseudo” all’inizio

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7
Q

sui nomi divini

A

è un testo contenente tutti i nomi che si possono attribuire a dio:
teologia positiva: consiste nel dire che dio è bono e bello, è positiva perchè afferma qualcosa; è il livello + basso della conoscienza, utile ai fedeli;
teologia negativa: è un livello superiore, consiste nel dire che dio non è buono, quanto non significa che è cattivo, senno ricadrebbe nel livello precedente, ma visto che dio è infinito, mentre buono è finito, non gli si addice;
teologia superlativa: dio è super buono, va al di la dell buono, che è finito;
teologia musica: non si può dire nulla di dio, poiché va al di la di ogni comprensione umana; e perchè il finto non può cogliere l’infinito.

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8
Q

la tradizione medievale, e come si divide

A

la tradizione medievale è duplice e si presenta in veste neoplatonica e aristotelica, a queste due componenti bisogna aggiungere anche quella degli studi logici, che rimasero all’interno delle università fino al 1800. queste divisione di componenti nacquero nel 1440 dal filologo GEMISTO PLETONE il quale scrisse un testo all’interno del quale propose un confronto tra platonici; ficino e cusano, e aristotelici, pomponazzi. I PLATONICI erano più spirituali, cosa da lui ritenuta positiva, mentre gli aristotelici erano più fisici, ossia legati agli studi scientifici

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9
Q

nicola cusano chi fu

A

naque all’inizio del 1400 e mori nel 1464; il suo vero nome è Nikolaus, mentre il cognome era Krebs che deriva da usa, città dove abitava. è considerato il primo pensatore dell’età moderna, studiò giurisprudenza, ma a causa della perdita di un processo, si dedicò poi agli studi teologici. Nicola si recò al concilio di Basilea come rappresentante del gruppo conciliarista, ma poi tardi la sua posizione, per allearsi con il papa, che era anticonciliarista. questa sua scelta non venne resa pubblica, per cui lui venne condannato per corruzzione, il realtà lui scrisse una lettera in cui diceva che essendo lo scopo del papa quello di riunire i cristiani, anche lui voleva che ci fosse questa concordia per cui si alleò con lui, nonostante ciò venne comunque imprigionato a Bolzano dal duca di bressanone

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10
Q

la dotta ignoranza, che cos’è

A

si tratterebbe del suo secondo testo, ma visto che il primo andò perso, consideriamo questo come tale.
comincia con due citazioni:
Platone: gli uomini per lo stupore e la meraviglia, tendono alla conoscenza;
Aristotele: tuti gli uomini tendono alla conoscenza, perchè quest’ultima è il loro massimo bene.

dopo queste due citazioni, spiegò cosa fosse la conoscenza, e disse che rende noto l’ignoto, quindi portare l’ignoto nel noto. questo però è un processo che non giungerà mai all’infinito, poiché ci sarà sempre un lato che non si conosce; e da qui il titolo dell’opera.

essendo lui un pensatore moderno, si occupa di dio, e inizia subito dimostrandone l’esistenza, e dicendo che dio è il massimo, poiché riflette ciò di cui non si può pensare il maggiore, e aggiunge che sia il massimo sia il minimo, coincidono con l’infinito, quindi dio è sia massimo che minimo.

deve inoltre dimostrare la trinità, che questi tre elementi siano uniti tra loro, ci sono 2 dimostrazioni:
modo finito: deve dimostrare che un segmento è un triangolo, lo risolve posando semplicemente il segmento
modo infinito: ci sono una retta e un triangolo, entrambi infiniti, per cui sono la stessa cosa.

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11
Q

le congetture, qual’è il loro scopo

A

spiegano il modo di conoscere di usano (viene ripreso plotino) e lo schema è:
dio: tutte le cose sono senza opposizioni, e gli opposti coincidono;
intelletto: gli opposti sono separati ma non si oppongono;
anima/ragione: gli opposti sono separati e si oppongono.

le difficoltà nel capire usano, stanno nel fatto che l’uomo arriva solo all’anima/ragione, per cui non è in grado di capire la conoscenza dell’intelletto e delle divinità, dove tutto esiste senza alcuna opposizione.

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12
Q

de idiota, di che cosa parla

A

il protagonista è un apostolo, ingenuo e ignorate perché non ha mai studiato, tuttavia però ha un alto valore e forse qualcosa in + rispetto agli altri. è ignorante perché non lesse mai i libri scritti dai dotti, ma aveva conoscenza poiché lesse il libro della natura, il quale essendo stato scritto da dio era molto più importante.
un frase del libro è la verità urla nella piazze, e intende che la verità di dio è sempre presente, e chiunque può coglierla ovunque.

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13
Q

parla del non-altro

A

la definizione per Aristotele è il discorso che esprime l’essenza, cusano invece voleva trovare un discorso che valesse per qualunque cosa, che fosse applicabile a tutto. ciò che definisce tutto è il non-altro

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14
Q

chi fu marsilio ficino

A

nacque nel 1433 da due padri:
un padre naturale, che lo indirizzò allo studio di medicina, per curare il corpo;
un padre che l’ha mantenuto, Cosimo de medici, che lo indirizzo allo studio della filosofia, per curare l’anima.
egli fu un uomo di cultura molto importante, perché è grazie a lui che ottenne la villa, all’interno della quale verrà fondata l’accademia fiorentina, doveva la possibilità di insegnare ad allievi.
il compito di ficino era quello di tradurre testi, infatti tradusse plotino e Platone, ed è grazie a lui che quest’ultimo arrivò in europa, e ne tradusse il simposio, in italiano; ma anche testi ermetici e di magia. venne accusato per piaggeria, ossia per essere ruffiano

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15
Q

il pensiero di marsilio ficino

A

4 punti da ricordare:
1. coincidenza tra religione e filosofia: lui difatti diventerà prede, poche secondo lui queste due coincido in quanto cercano la stessa cosa; che la religione chiama dio, mentre la filosofia la verità:

  1. la visione della relatà
    dio-angeli(intelletto)-anima-qualità-materia
    egli è essenzialmente platonico, e vediamo come l’anima di trova à metà tra i due mondi, unendoli, copula mundi. ha la stessa funzione di eros, in quanto può elevarsi e salire verso l’alto, e abbassarsi e scendere verso il basso.
  2. l’amore che fa riferimento all 2 visone. per Marsilio è molto importante, perchè si trova in tutte le cose, poiché proviene da dio, il quale creò tutto con amore. questo è importante anche per l’uomo, in quanto permette lui si risalire al suo posto originario, suscitando in lui benessere, che toglie noia, e porta piacere.
  3. la magia, che durante questo periodo, riguarda un pò tutti, anche celerò e Copernico. la magia è un potere esercitato a distanza, e secondo lo schema di plotino, tra di noi c’è collegamento, per cui la magia esiste.
    la magia per ficino da un lato è naturale, quindi accettata, e riguarda il potere che anno alcune realta di guarire e sanare, reltà molteplici (piante, fiori, minerali) che hanno avuto da dio + potere, e chi consoce il potere di questi elementi, può utilizzarli tranquillamente;
    dall’altro lao è spiritualie, in senso negativo, poichè ci si affida agli spiriti.
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16
Q

la scuola aristotelica

A

il fondatore è pomonazzi, e si divide in alessandrinsti e averrosti, due categorie che avevano una concezine diversa dell’anima:
per i primi, che presero il nome da alessandro di afrodisia, sostenevano che l’anima umana fosse mortale;
i secondi, che presero il noma. da averroè, ritenevano ce l’anima uamna fosse importale.
pomponazzi, scrisse un interesante testo sull’imortalita dell’anima all’interno del quale prese in considerazione che cosa fosse l’anima e cosa la rendesse immortale.

artistotele invece sosteneva la presenza di:

  • un anima sensitiva: in cui c’è una forma sensibile, che deve essere prenste nell’intelletto potenziale, e da cui l’intelletto agente, illumina la forma
  • un anima razioanle: composta da un intelletto potenziale che da forma alle cose, e da un intelletto agente, che illumina le forme interessare.

pomponazzi intervine dicendo che la conoscienza sensibile, è quella più importante, poichè da forma alle cose, e la forma sensibile, passa all’anima razionale, e quindi le frome non sono dentro di noi, ma provengono dall’esterno.

il tema che interessava + pomponazzi, è quello dei miracoli, che secondo lui, dal pov fisico fisico non esisteono, e che sono i fedeli ci credono. a questo punto riprende la cosmoloia aristotelica (tolrmaica) secondo cui dio non può intervenire sulla Terra, ma solo sulla sfera più vicina a lui, quindi si chiede cosa siano i miracoli, e dice che sono fenomeni rari, che la scienza non è stata in grado di spiegare e di interpretare

17
Q

giordano bruno, chi era e cosa fece

A

naque nel 1548 a napoli e di sta cosa ne andrà fiero perchè dira di essere nato sotto un cielo begnigno. entra nel convento dei domenicani a nopoli e qua decide di cambiare il suo nome da filippo a giordano, solo che lui ebbe molti problemi di carattere eologico legati alla trinità fu dunque costretto a scappare, venne anche accustato di omicidio, che nin avevo commesso. lui era un eretico e quindi andò in svizzera, a ginevra qua però c’erano i calvinisti, lui non andava d’accordo con lor, e fu costretto a riscappare, perche ea difficile da compredere, perche secondo lui la religione vere, era quella egiziana, in quanto gli dei stavano sulla terra, tra gli uomini. scappò in francia, venne ospitato da enrico 3 PER IL QUALE SCRISSE IL DE UBRIS IDEARUM, essondeci la guerra civile scappò di nuovo e ando in uk, ad oxford, dove scisse alcuni libri in lingua italiana, solo che litigo con gli oxoniesi, in quanto fece una lezione, citando nicola cusano e marsilio ficino, spacciando per sue tesi molto note, fu accusato diplagio e fu costretto a riscappare, va in germania, qua c’erano i luterani, con i quali si trovava bene, pero con l’arrivo dei calvinisti dovette scappare. fece ritorno in italia, a venezi, dove un nobile lo invito, con la scusa della mnemotecnica, questo però nel 1592 lo denuncia illegalmente e bruno finisce in prigione.
nel 1593 abiura all’inquisizione veneziana, venne trasferito a roma dove per sette anni fu torturato in tutti i modi possibili, il santo uffizio aveva reperito tutti i suoi testi e quindi sapeva queli fossero i suoi pensieri e le sue tesi eretiche, a sto punto giordano smette di abiurare e chiede perdono, perchè lui credeva fermamente in ciò che aveva scritto, per cui venne bruciato vivo al campo de i fiori a roma.

18
Q

de umbris idearum

A
  • la mnemotecnica, ha un origne medievale e consistenva nel conservare nella mente moltissimi dati; giordano riprende questo metodo e per queste venne chiamato re.
  • la visione della verita, ripresa da plotino: divinità-idee.uomo, questo si trova talmente in basso che non potrà mai raggiungere le idee, ma solamnete le sue ombre
    questo libro doveva servire per arrivare alla conoscenza delle idee, per poi conservale, in quanto + si conosce + si ha potere sulla realtà.
19
Q

la sua posizione nei confronti della natura e del cosmo

A

la visone è sempre la stessa, però ci sono dei cambiamneti. Dio è la causa di tutto, e di conseguenza ci sono anche degli effetti (il cosmo), dio però è impossibile da conoscere, difatti l’uomo non potrà mai sapere come questo abbia creato il mondo. dio è infinito, per cui anche gli effetti lo sono.
da qui inzia l’eresia, poichè con ciò lui sostiene l’esistenza di infiniti mondi, e che quindi in passato ce ne erano altri e nel futuro ce ne saranno altri ancora. QUesti modi si sviluppano, e di conseguenza si sviluppa anche tutto ciò che c’è all’interno del mondo. (pensieri e religione, difatti x giordano la religione migliore è quella egizia e il cristianesimo era in via di decadimento.

se i mondi sono infiniti, allora al centro del mondo c’è il sole, che illumina tutto, anche gli uomini sono infiniti prorpio pk lo sono i mondi. l’uomo cambierà sempre, non resterà mai uguale:

  • da un lato dice che l’anima si reincarna
  • dall’altro dice che è il corpo che prende forme diverse e di conseguenza va alla ricerca di una nuova anima

queste due tesi sono poco cattoliche

20
Q

gli eroici furori

A

giordano riprende il mito atteone, dove questo personaggio, va a caccia con i suoi cani (mastini e veltri) e gli capita di vedere la dea diana, mentre fa il bagno, e quindi la vede nuda.
l’uomo non poteva vedere le divinità, tantomento in certe condizioni, per cui viene punito e trasformato in predaa, e questo fece si che venne sbranato dai suoi stessi cani.
il significato atteone= l’uomo in generale mentre i suoi cani sarebbero le facoltà dell’uomo, i mastini essendo forti, rappresentano la volontà, i veltri essendo veloci, rappresentano l’intelletto. quindi la caccia, ossia la ricerca deve essere diretta verso la nostra interiorita, la verità sta al nostro interno; per cui nel momento in cui atteone venne sberanato, era felice, poichè trovò la verità al suo interno.

21
Q

Plotino, la vita

A

….

22
Q

Enneadi

A

….

23
Q

la filosofia medievale

A

….

24
Q

agostino, la vita

A

….

25
Q

percorso conoscitivo

A

….

26
Q

creazione del mondo

A

….

27
Q

nascita del tempo

A

….

28
Q

problema del male

A

….