8 - T. Osseo Flashcards

1
Q

Cosa ha in comune il tessuto osseo rispetto agli altri connettivi?

A

Il tessuto osseo è formato (come gli altri connettivi) da cellule e da una matrice extracellulare.

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2
Q

Cosa distingue il tessuto osseo dagli altri tessuti connettivi?

A

Esso presenta una matrice mineralizzata che rende il tessuto molto duro grazie alla presenza di molecole di fosfato di calcio sotto forma di cristalli di idrossiapatite (prisma dalla forma esagonale). Fornisce supporto e protezione.

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3
Q

Il tessuto osseo ha un ruolo nella omeostasi del calcio nel sangue. Come mai?

A

Il tessuto osseo contiene sali minerali che gli permettono di agire da sede di deposito di ioni calcio e fosfato, i quali possono essere mobilizzati dalla matrice dell’osso ed essere immessi nel sangue.

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4
Q

Quali sono le principali componenti strutturali della matrice ossea, sapendo che esse rappresentano il 90% del peso totale?

A

Esse sono il collagene di tipo I e, in misura minore, il collagene di tipo V.

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5
Q

La matrice ossea contiene nella sostanza fondamentale 4 gruppi di proteine non collageniche (10%). Perché sono importanti e quali sono?

A

Esse sono essenziali nei processi di sviluppo, accrescimento e rimodernamento e nei processi riparativi dell’osso. Troviamo proteoglicani, glicoproteine multiadesive, proteine vitamina K-dipendenti specifiche del tessuto osseo e fattori di crescita e citochine.

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6
Q

Descrivi brevemente le funzioni delle proteine non collageniche.

A

I proteo. sono associati a GAG e rendono il tessuto osseo resistente al carico. Le glic. multiad. sono responsabili dell’adesione delle cellule del tessuto osseo e delle fibre collagene alla sostanza fondamentale mineralizzata. Le prot. vitamina K-dip. spec. del t.o. comprendono l’osteocalcina, che sequestra ioni calcio dal sangue. I fatt. di crescita sono piccole proteine regolatorie.

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7
Q

Dove si trovano gli osteciti all’interno della matrice ossea e come si connettono alle strutture vicine?

A

Essi sono presenti all’interno di lacune; essi estendono i loro processi in canalicoli che attraversano la matrice mineralizzata e che connettono tra loro lacune ed osteociti vicini.

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8
Q

Oltre agli osteociti, quali tipi di cellule fanno parte del tessuto osseo?

A

Cellule osteoprogenitrici, osteoblasti, cellule di rivestimento dell’osso ed osteoclasti.

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9
Q

Come vengono dette le sedi in cui l’osso forma articolazioni libere di movimento? Che tipo di tessuto vi è presente?

A

Articolazioni sinoviali; è presente cartilagine ialina.

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10
Q

Se si seziona l’osso che tipo di organizzazione si può osservare?

A

Abbiamo una lamina esterna densa e compatta detta osso compatto e una trama spongiforme interna formata da trabecole che costituisce l’osso spugnoso.

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11
Q

Come si classificano le ossa secondo la propria forma?

A

Abbiamo ossa lunghe, corte, piatte e irregolari.

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12
Q

Descrivi brevemente le ossa lunghe.

A

Esse hanno 1 fusto cilindrico detto diafisi e 2 estremità espanse dette epifisi. La superficie articolare di ogni epifisi è ricoperta da cartilagine ialina. La porzione corta tra la diafisi e l’epifisi è detta metafisi (si estende dalla diafisi fino alla linea epifisaria). Troviamo anche una cavità contenente midollo osseo detta cavità del midollo o cavità midollare.

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13
Q

Come sono distribuiti l’osso compatto e spugnoso nelle ossa lunghe?

A

In corrispondenza della diafisi l’osso è quasi interamente di tipo compatto e un sottile strato di osso spugnoso circoscrive la cavità midollare. In corrispondenza delle estremità l’osso spugnoso rappresenta la parte prevalente e l’osso compatto forma un guscio esterno sottile e poco esteso.

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14
Q

Dove si trova il periostio?

A

Esso riveste le ossa ad eccezione delle superfici articolari, dove la superficie ossea è rivestita da cartilagine. Il periostio che riveste le ossa in fase di attiva crescita presenta una lamina esterna fibrosa e una lamina interna dotata di cellule osteoprogenitrici. Al di fuori delle fasi di crescita la lamina fibrosa rappresenta la componente principale.

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15
Q

Come sono disposte le fibre collagene del periostio?

A

Esse sono disposte parallelamente alla superficie dell’osso. Nelle sedi in cui legamenti e tendini si inseriscono sull’osso, le fibre collagene si estendono obliquamente o ad angolo retto rispetto all’asse maggiore dell’osso per continuarsi con la matrice extracellulare.

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16
Q

Cosa sono le fibre perforanti o fibre di Sharpey?

A

Esse sono fasci di fibre collagene che ancorano il periostio al tessuto osseo sottostante.

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17
Q

Descrivi la funzione dell’endostio e le cellule che lo formano.

A

Esso riveste sia l’osso compatto che riveste la cavità midollare sia le trabecole di osso spugnoso della stessa cavità midollare. È inoltre costituito da cellule osteoprogenitrici (che possono differenziarsi in osteoblasti) e da cellule di rivestimento dell’osso.

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18
Q

Dove si trova il midollo osseo? Da che tipo di cellule è formato il midollo osseo rosso?

A

Esso si trova nella cavità midollare. Il m. o. rosso è formato da cellule del sangue immature presenti in differenti stadi di sviluppo e da un intreccio di cellule e fibre reticolari che formano una struttura di supporto agli elementi del sangue in via di sviluppo.

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19
Q

Da che tipo di cellule è formato il midollo osseo giallo? Come avviene il “passaggio” da midollo osseo rosso a giallo e viceversa?

A

Esso è formato da cellule adipose. Quando l’individuo cresce, la quantità di m.o. rosso non aumenta proporzionalmente alla crescita delle ossa. Perciò nelle fasi finali dello sviluppo e nell’adulto (quando il ritmo di formazione delle cellule del sangue si riduce) il tessuto della cavità midollare è del midollo giallo. Sotto vari stimoli (es. emorragia) il m.o. giallo può convertirsi in m.o. rosso

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20
Q

Quali sono le unità strutturali del tessuto osseo maturo e come sono organizzate?

A

Gli osteoni o sistemi Haversiani: sono unità cilindriche formate da lamelle concentriche di matrice ossea disposte a circondare il canale osteonico (di Havers), il quale contiene i vasi e le fibre nervose di cui l’osteone è provvisto.

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21
Q

Qual è il compito del sistema di canalicoli in comunicazione con il canale osteonico e che andamento ha?

A

Esso ha un andamento complessivamente radiale. Consente il passaggio di varie sostanze tra i vasi sanguigni e gli osteociti.

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22
Q

Perché il tessuto osseo maturo viene denominato tessuto osseo lamellare?

A

Perché tra gli osteoni sono presenti lamelle interstiziali: esse sono parti residue di lamelle concentriche appartenute a osteoni formatisi in tempi precedenti.

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23
Q

Come si dispone l’osteone rispetto all’osso? Come si dispongono le fibre collagene nelle lamelle concentriche di un osteone?

A

L’asse maggiore dell’osteone è di solito parallelo all’asse maggiore dell’osso. Le fibre collagene nelle l.c. si dispongono parallele l’una all’altra e assumono una direzione opposta in lamelle tra loro adiacenti. Ciò fornisce all’osteone resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

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24
Q

L’osso lamellare è presente anche in sedi diverse dall’osteone?

A

Sì: le lamelle circonferenziali contornano completamente le circonferenze interna ed esterna della diafisi di un osso lungo.

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25
Q

Cosa sono i canali perforanti o canali di Volkmann?

A

Essi sono canali presenti nell’osso lamellare attraverso cui vasi sanguigni e fibre nervose raggiungono il canale osteonico dal periostio e dall’endostio. Essi connettono inoltre i canali osteonici tra di loro. Essi sono la principale via attraverso cui i vasi attraversano l’osso compatto.

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26
Q

In cosa differisce l’osso maturo spugnoso rispetto all’osso maturo compatto?

A

L’osso maturo spugnoso differisce per il fatto che si organizza a formare trabecole o spicole. Solo le trabecole sufficientemente spesse contengono osteoni.

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27
Q

Cosa sono i forami nutritizi?

A

Essi sono aperture dell’osso attraverso cui i vasi sanguigni passano per raggiungere il midollo. Il maggior numero di f. n. si trova a livello della diafisi e dell’epifisi.

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28
Q

Come avviene l’apporto di sangue al tessuto osseo?

A

Il flusso di sangue segue un percorso centrifugo che comincia dalla cavità midollare, passa all’interno del t.o., lo attraversa e ne esce attraverso le vene periostali.

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29
Q

Cos’è il tessuto osseo immaturo?

A

Esso è il t.o. che si forma all’inizio dello sviluppo dello scheletro fetale.

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30
Q

Perché il tessuto osseo immaturo è detto non lamellare e fascicolato?

A

Il t.o. imm. è non lamellare perché non presenta un’organizzazione lamellare; è anche detto osso fascicolato o a fibre intrecciate per l’organizzazione delle fibre collagene in fasci tra loro intrecciati.

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31
Q

Come si dispongono le cellule del tessuto osseo immaturo? Come si colora la sua matrice ossea?

A

Le sue cellule tendono a disporsi in maniera casuale (vs. stesso orientamento delle lamelle). La matrice contiene una maggiore quantità di sostanza fondamentale rispetto alla matrice dell’osso maturo e si colora intensamente con l’ematossilina (vs. eosina).

32
Q

Il tessuto osseo immaturo si forma più rapidamente del t.o. maturo. Descrivi la distribuzione di questi tessuti nell’adulto e nel feto.

A

L’osso maturo è il principale tipo di osso presente nell’adulto. L’osso immaturo è il principale tipo di osso presente nel feto, anche se aree di osso immaturo si possono riscontrare anche nell’adulto (in particolare dove il t.o. va incontro a rimodellamento).

33
Q

Cosa distingue gli osteoclasti dagli altri tipi di cellule del tessuto osseo?

A

Gli osteoclasti originano da una linea cellulare diversa. Gli altri tipi cellulari possono essere considerati forme differenziate dello stesso tipo cellulare di base.

34
Q

Cosa sono le cellule osteoprogenitrici? Come si differenziano e perché sono importanti nel processo di formazione di nuovo osso (osteogenesi)?

A

Esse sono cellule rinnovabili che derivano dalle cellule staminali mesenchimali del midollo osseo; sono capaci di rispondere a stimoli molecolari che le trasformano in cellule che formano osso. Esse si differenziano grazie al fattore di trascrizione fattore di legame del core alfa-1 o fattore di trascrizione runt-associato.

35
Q

Dove si trovano le cellule osteoprogenitrici e quali cellule comprendono?

A

Esse si trovano sulle superfici esterna ed interna delle ossa e nella rete di microvasi dell’osso. Esse comprendono le cellule periostali e le cellule endostali.

36
Q

Cosa sono gli osteoblasti e quali sono i loro prodotti?

A

Essi sono elementi secernenti che producono sia il collagene di tipo 1 sia le proteine della matrice ossea presenti nell’osso iniziale non mineralizzato od osteoide.

37
Q

Quali sono le proteine della matrice ossea prodotte dall’osteoblasto?

A

Esse comprendono proteine leganti il calcio, glicoproteine multiadesive e diversi proteoglicani e loro aggregati e la fosfatasi alcalina (ALP).

38
Q

Qual è la funzione dell’osteoblasto e come la esplica?

A

Esso è responsabile della calcificazione della matrice ossea ed è capace di rispondere agli stimoli meccanici. Il processo di calcificazione ha inizio ad opera dell’osteoblasto con la secrezione nella matrice di piccole vescicole della matrice delimitate da membrana.

39
Q

Come si colora il citoplasma degli osteoblasti?

A

Esso è basofilo essendo caratterizzato da un abbondante REr e da ribosomi liberi.

40
Q

Cosa succede alla fine del processo di deposizione di osteoide?

A

Il 10-20% degli osteoblasti diventa osteocito. La maggior parte di essi va incontro ad apoptosi e si trasforma in cellule inattive che diventano cellule di rivestimento dell’osso periostali o endostali.

41
Q

Cosa connettono i processi cellulari degli osteoblasti e come lo fanno?

A

Essi connettono gli osteoblasti ad altri osteoblasti e agli osteociti tramite giunzioni comunicanti.

42
Q

Quanto dura il processo di trasformazione da osteoblasto in osteocito e come avviene?

A

Esso dura circa 3 giorni; l’osteoblasto produce grandi quantità di matrice extracellulare, riduce il proprio volume del 70% e sviluppa circa 50 processi cellulari. Quando l’osteoblasto viene ad essere completamente circondato da osteoide o matrice ossea, viene indicato come osteocito.

43
Q

Dove si trovano gli osteociti?

A

Essi, dopo la mineralizzazione della matrice ossea, si trovano all’interno di lacune, spazi che si adattano alla forma della cellula.

44
Q

Cosa sono i canalicoli e come si connettono?

A

I canalicoli sono presenti nella matrice e contengono i processi citoplasmatici degli osteociti. Questi ultimi comunicano tra di loro e con le cellule di rivestimento dell’osso proprio tramite i canalicoli che si connettono attraverso giunzioni comunicanti.

45
Q

Quali tipi di comunicazione sono possibili nell’osteocito (oltre alla comunicazione tramite canalicoli)?

A

Gli osteociti comunicano indirettamente con cellule poste a maggiore distanza tramite molecole di segnale. I processi degli osteociti posseggono emicanali che rappresentano un mezzo di comunicazione con le cellule e la matrice extracellulare.

46
Q

Come mai gli osteociti sono cellule metabolicamente attive e multifunzionali?

A

Essi intervengono nel processo di trasduzione meccanica rispondendo a forze meccaniche applicate all’osso. Dei ridotti stimoli di tipo meccanico causano perdita ossea; un incremento degli stimoli meccanici promuove la formazione di osso

47
Q

Descrivi cosa avviene dopo l’applicazione di una forza all’osso a causa della sua leggera flessibilità.

A
  1. Lo stress meccanico viene applicato 2. Un flusso di fluido interstiziale esce dai canalicoli e dalle lacune che si trovano sul lato compresso dell’osso 3. Il flusso genera un potenziale elettrico transitorio (potenziale di flusso) 4. Si aprono i canali del calcio voltaggio-dipendenti nelle membrane degli osteociti su cui passa il fluido 5. Si aprono gli emicanali 6. Questi ultimi permettono il rilascio di molecole accumulatesi nella cellula nello spazio extracellulare dei canalicoli.
48
Q

Qual è l’effetto dell’espressione del gene IGF-1 e della famiglia di enzimi MMP?

A

Il primo determina l’aumentata produzione di IGF-1, che promuove la conversione delle cellule osteoprogenitrici in osteoblasti. Perciò le regioni dell’osso più sollecitate avranno una maggiore deposizione di nuovo tessuto osseo. La famiglia di enzimi MMP di degradare enzimaticamente la matrice dell’osso; la secrezione di questa famiglia avviene a seguito di uno stress meccanico ridotto.

49
Q

Quali sono i 3 stati funzionali degli osteociti durante il processo di rimodernamento osteocitico.

A

Osteociti quiescenti, formativi e riassorbenti.

50
Q

Quanto dura la vita degli osteociti e come varia la quantità di osteociti morti con l’età?

A

La naturale durata di vita è stimata intorno ai 10-20 anni; la percentuale di osteociti morti nell’osso cresce con l’età, dall 10% alla nascita al 75% nell’ottava decade della vita

51
Q

Da cosa derivano le cellule di rivestimento dell’osso e cosa rivestono?

A

Esse rivestono l’osso non in fase di rimodellamento

52
Q

Cosa sono le cellule periostali e le cellule endostali?

A

Le prime sono le cellule di rivestimento dell’osso poste sulle superfici esterne delle ossa. Le seconde sono quelle che rivestono le superfici interne.

53
Q

Cosa è presente nei punti di contatto tra i processi delle cellule di rivestimento?

A

Giunzioni comunicanti

54
Q

Da cosa derivano le cellule di rivestimento dell’osso?

A

Esse derivano dagli osteoblasti

55
Q

Che rapporto hanno le cellule di rivestimento dell’osso e gli osteociti? Quali sono le loro funzioni?

A

Esse forniscono supporto nutritivo agli osteociti e hanno anche un ruolo nella regolazione del movimento di calcio e fosfato da e per l’osso

56
Q

Dove si trovano gli osteoclasti e come si posizionano?

A

Essi si trovano in sedi di rimozione dell’osso: esse si posizionano a diretto contatto con il tessuto osseo dove ha luogo il riassorbimento

57
Q

Cos’è la cavità di riassorbimento (lacuna di Howship)?

A

Essa è un incavo presente sotto l’osteoclasto che ne testimonia l’attività di riassorbimento

58
Q

Come si riconoscono gli osteoclasti?

A

Essi hanno grandi dimensioni ed una intensa acidofilia

59
Q

Da cosa derivano gli osteoclasti?

A

Essi derivano dalla fusione di cellule emopoietiche mononucleate dette cellule progenitrici dei granulociti/macrofagi

60
Q

Che rapporto hanno gli osteoclasti e le cellule stromali?

A

Le cellule stromali producono citochine essenziali per il differenziamento di osteoclasti e macrofagi

61
Q

Quali fattori di trascrizione sono espressi dai precursori osteoclastici? Qual è il loro rapporto con il recettore RANK?

A

c-fos e NF-kb; sulla loro superficie viene espresso il recettore RANK, il quale interagisce con il ligando RANKL.

62
Q

Qual è la funzione del sistema di segnale RANK-RANKL degli osteoclasti? Come può essere interrotta questa sequenza di segnale?

A

Esso è fondamentale per il differenziamento e per la maturazione degli osteoblasti); la osteoprotegerina (OPG) serve da recettore “decoy” per il RANKL; agenti da potente inibitore della formazione di osteoclasti.

63
Q

I processi infiammatori possono stimolare il riassorbimento osseo mediato da osteoclasti?

A

Sì, perché durante la flogosi i linfociti T attivati possono produrre molecole RANKL.

64
Q

Quale caratteristica è comune a tutte le sostanze che promuovono il rimodellamento dell’osso attraverso il differenziamento di osteoclasti e il riassorbimento del tessuto?

A

Esse agiscono attraverso il sistema OPG/RANKL del midollo osseo.

65
Q

Quante zone specializzate sono presenti negli osteoclasti che riassorbono attivamente osso? Che caratteristiche possiedono?

A

3 zone specializzate: l’orletto striato o increspato=la parte della cellula contatto diretto con l’osso , la zona chiara (zona di adesione)=demarca la parte dell’osso in via di riassorbimento, la regione basolaterale=ha un ruolo nell’esocitosi di materiale ingerito.

66
Q

Come mai gli osteoclasti rappresentano un esempio di attività lisosomiale esterna alla cellula?

A

La maggior parte delle vescicole degli osteoclasti sono rappresentate da lisosomi il cui contenuto viene rilasciato nello spazio extracellulare. Gli enzimi idrolitici rilasciati comprendono catepsina K e la metalloproteasi della matrice, i quali degradano il collagene e altre proteine della matrice ossea.

67
Q

Come avviene la digestione enzimatica negli osteoclasti?

A

La matrice ossea viene decalcificata: 1. La superficie dell’osso viene acidificata tramite anidrasi carbonica 2. I protoni vengono trasportati attraverso l’orletto striato tramite una pompa protonica ATP-dipendente 3. I protoni trasportati generano nella nicchia di riassorbimento un basso PH 4. la zona chiara mantiene l’ambiente acido formato grazie ai canali del cloro 5. L’ambiente acido dà inizio alla degradazione della componente mineralizzata 6. Quando il riassorbimento di una area di tessuto osseo è completato, gli osteoclasti vanno incontro ad apoptosi

68
Q

Come agisce l’enzima anidrasi carbonica all’interno del citoplasma dell’osteoclasto?

A

L’enzima produce acido carbonico H2CO3 a partire da anidride carbonica e acqua. Successivamente l’acido carbonico si dissocia in ione bicarbonato HCO3- e in un protone H+

69
Q

Che destino hanno i materiali digeriti provenienti dall’osso riassorbito?

A

Essi vengono trasportati tramite vescicole di endocitosi attraverso l’osteoclasto. Il contenuto delle v. di end. che si formano in corrispondenza dell’orletto striato viene rilasciato a livello della membrana basale.

70
Q

Quale effetto ha l’ormone paratiroideo (PTH) sulla regolazione dei livelli di calcio e di fosfato nelle cellule del tessuto osseo?

A

Se l’esposizione all’ormone PTH è breve e ciclica esso aumenta la massa ossea negli osteociti e negli osteoblasti; l’esposizione prolungata aumenta la produzione di RANKL e porta all’osteoporosi.

71
Q

Su cosa si basa la distinzione tra i due tipi di ossificazione?

A

L’ossificazione endocondrale prevede la presenza di un modello cartilagineo che funziona da precursore dell’osso; l’ossificazione intramembranosa non possiede un modello cartilagineo.

72
Q

Quali ossa si sviluppano per ossificazione endocondrale e intramembranosa?

A

Le ossa degli arti e le componenti dello scheletro assile che sostengono il peso del corpo si sviluppano per ossificazione endocondrale;
le ossa piatte del cranio e della faccia, la mandibola e la clavicola si sviluppano per ossificazione intramembranosa.

73
Q

Quando si osservano i primi segni dell’ossificazione intramembranosa?

A

Essi si osservano intorno all’ottava settimana di gestazione all’interno del mesenchima (nel tessuto connettivo embrionale) quando alcune delle cellule mesenchimali migrano e si aggregano in aree specifiche formando centri di ossificazione.

74
Q

Descrivi i passaggi dell’ossificazione intramembranosa.

A

1- (VII settimana) nel mesenchima alcune delle cellule mesenchimali migrano e si aggregano in aree specifiche formando centri di ossificazione 2-Queste cell. mes. si allungano e si differenziano in cellule osteoprogenitrici 3- Queste cellule esprimono il fattore di legame del core alfa 1 4- Il citoplasma delle c. osteoprog. cambia da eosinofilo a basofilo e si formano gli osteoblasti 5-Questi cominciano a produrre i diversi tipi di collagene 6- Gli osteoblasti si accumulano alla periferia del centro di ossificazione e continuano a produrre osteoide al centro del nodulo 7- L’osteoide va incontro a mineralizzazione 8- Gli osteoblasti intrappolati diventano osteociti 9- Si forma tessuto osseo primitivo anche dettotessuto osseo non lamellare a fibre intrecciate 10-Il t.o.primit. viene poi sostituito, in seguito a rimodellamento, da tessuto osseo lamellare

75
Q

Descrivi i passaggi dell’ossificazione endocondrale.

A

1- Proliferazione e aggregazione di cellule mesenchimali nelle sedi in cui si formerà tessuto osseo 2- Le c. mes. si differenziano in condroblasti che producono a loro volta matrice cartilaginea 3- Si forma il modello cartilagineo 4- Esso si sviluppa per accrescimento interstiziale e apposizionale 5- Le cellule del pericondrio nella parte centrale del modello cartilagineo non danno più origine a condrociti, ma piuttosto producono osteoblasti 6-Il t. connettivo che avvolge questa porzione di cartilagine è ora periostio e si forma una lamina di tessuto osseo intorno al modello cartilagineo (NEL CASO DELLE OSSA LUNGHE SI FORMA UN COLLARE/MANICOTTO OSSEO IN CORRISPONDENZA DELLA DIAFISI DEL MODELLO CARTILAGINEO) 7- Inizio della calcificazione della matrice cartilaginea che impedisce la diffusione di sostanze nutritive 8- Perciò muoiono i condrociti 8- Gran parte della matrice viene demolita 9- La cavità viene vascolarizzata 10- Le cell. stam. mes. e emopoietiche migrano lungo i vasi sanguigni periostali per formare midollo 11- una parte della cartilagine calcificata rimane sotto forma di spicole irregolari 12-Cell. osteoprogen. si trasformano in osteoblasti e cominciano a depositare matrice ossea sulla trama delle spicole 13- Si forma l’osso endocondrale (NELL’OSSO LUNGO ESSO SI FORMA NEL CENTRO PRIMARIO DI OSSIFICAZIONE) 14- La cartilagine viene riassorbita lasciando un osso spugnoso primario 15- Si sviluppano dei centri secondari di ossificazione nell’epifisi prossimale 16- Del modello cartilagineo iniziale resta la cartilagine articolare dell’estremità dell’osso e la piastra epifisaria di accrescimento 17- Viene aggiunta nuova matrice cartilaginea in corrispondenza della piastra epifisaria 18- Si allontanano epifisi e diafisi 19- L’osso si allunga 20- Viene deposto nuovo osso fino a quando non c’è più cartilagine residua 21- Le cavità midollari dell’epifisi diventano continue con quelle della diafisi 22- Avviene la chiusura dell’epifisi=scompare la piastra epifisaria 23- L’accrescimento è terminato 24- La sola cartilagine rimasta si trova in corrispondenza delle superfici articolari dell’osso

76
Q

Cos’è la piastra epifisaria di accrescimento e che ruolo ha?

A

Essa è un disco trasversale di cartilagine; separa la cavità epifisaria e diafisaria e dà origine alla cartilagine su cui viene deposto tessuto osseo.