03. Prima e dopo la legge 833/1978 Flashcards

1
Q

Quali sono le prime riforme sanitarie dello Stato Italiano?

A

Legge Crispi 1890
Testo Unico delle leggi sanitarie 1934 (400 leggi)

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2
Q

La prima grande riforma del sistema sanitario del secondo dopo guerra

A

L. 833/1978

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3
Q

Quando è stato costituito il Ministero della Sanità

A

1958

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4
Q

Prima della costituzione del Ministero della Sanità quale ministero si occupava di sanità e come mai?

A

Ministero degli Interno che trattava la salute come questione di sicurezza pubblica

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5
Q

Elenca alcune riforme e fenomeni inerenti il sistema sanitario italiano prima della L. 833/1978

A

Legge Crispi del 1890 statalizzazione assistenza privata/confessionale
Nascita delle prime “Casse mutue” nate inizialmente per risarcire in parte i casi di infortunio e morte sul lavoro
Testo unico delle leggi sanitarie 1934 (fascismo)
Vaccinazioni obbligatorie
L. 405/1975 consultori famigliari
L. 180/1978 legge Basaglia
d.P.R. 616/1977 trasferimento funzioni dallo Stato alle Regioni e agli enti locali
1976-1977 Consorzi intercomunali socio-sanitari, medicina del lavoro, medicina di comunità, Sert

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6
Q

Per cosa sta la sigla IPAB?

A

Istituti pubblici di assistenza e beneficenza

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7
Q

Cos’erano gli IPAB a fine 1800?

A

Gli enti di assistenza e beneficenza che su ispirazione religiosa si occupavano dei poveri

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8
Q

Racconta alcuni aspetti del Testo unico delle leggi sanitarie

A
  • La prevenzione, profilassi e assistenza di alcune “malattie sociali” viene resa obbligatorie e assicurata da presidi pubblici
  • Ministero deputato a vigilare sulla sanità è il Ministero degli interni (salute è questione di sicurezza pubblica)
  • Vengono istituiti uffici sanitari provinciali e comunali incaricati della vigilanza e profilassi delle malattie infettive
  • Vengono istituiti veterinari provinciali per la vigilanza sul bestiame e sulla salubrità della carne alimentare e laboratori di analisi provinciali per vigilare sulla salubrità ambientale (aria, acqua, rifiuti tossici ecc.)
  • Vengono attivate nei comuni le “condotte mediche, ostetriche e veterinarie (vaccinazioni obbligatorie)
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9
Q

Di che anno è il Testo unico delle leggi sanitarie?

A

1934

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10
Q

Cosa significa il termine condurre dal significato del latino conduco legato all’aspetto economico?

A

Prendere a prestito, in affitto, assoldare, prendere a stipendio

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11
Q

Elencami alcune riforme settoriali tra il 1968 e il 1978

A

Costituzione del Ministero della Sanità nel 1958
Legge Mariotti 32/1968 revisione radicale dell’ordinamento ospedaliero
L. 405/1975 istituzione dei consultori familiari
d.P.R. 616/1977 trasferimento di funzion dallo Stato alle Regioni e agli enti locali
L. 180/1978 legge Basaglia

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12
Q

In che data è entrata in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana?

A

1947

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13
Q

Per cosa sta la sigla SERT?

A

Servizio per le Tossicodipendenze

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14
Q

Cosa sono gli enti mutualistici?

A

Quei sistemi di assicurazione nati dalle “casse di mutuo soccorso” che ormai si appoggiavano anche a risorse statali e che arrivarono a coprire quasi la totalità dei lavoratori

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15
Q

Per quanto riguarda i servizi di sanità e di assistenza cosa prevedeva il d.P.R. 616/1977?

A

Tra i “servizi sociali” il mandato su sanità e assistenza viene trasferito alle regioni che possono aggregare i comuni secondo ambiti territoriali idonei ad assicurare una gestione efficiente dei servizi

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16
Q

Nomina alcuni servizi o istituzioni nate per il trasferimento di funzioni tra Stato alle Regioni e agli enti locali del d.P.R. 616/1977?

A

Consorzi intercomunali socio-sanitari
Primi servizi di medicina del lavoro
SERT

17
Q

Breve storia degli enti mutualistici

A

Nascono a inizio 1900 e si sviluppano fino a 1945 ai soli contribuenti paganti. Inizialmente per indennizzare gli infortuni e la morte sul lavoro, poi iniziano a coprire anche malattia professionale e non. Nacquero moltissimi enti legati a realtà piccolissime come molti grossi enti. Agli inizi degli anni 1960, 35 grandi enti nazionali e 280 casse mutue locali o aziendali tutelavano gli interessi di poco meno del 90% della popolazione.

18
Q

Problemi di equità rispetto agli enti mutualistici

A

La contribuzione dell’assicurato era diversa da ente a ente, inoltre gli enti maggiori garantivano servizi sanitari superiori che gli enti locali o aziendali non potevano fare.

19
Q

Cause dei dissesti degli enti mutualistici

A

A causa dell’aumento delle persone coperte dal sistema (il prolungamento dell’assenza dal mondo del lavoro dei giovani che vi arrivavano dopo la laurea), l’ampliamento ai pensionati, del blocco dell’importo del “premio assicurativo” dagli anni 1960, l’aumento dei costi dei servizi ospedalieri con la riforma Mariotti L. 132/1968

20
Q

Quanti e quali sono i sottosistemi del sistema sanitario?

A

1) enti locali
2) enti mutualistici
3) sottosistema ospedaliero

21
Q

Cosa decretò la L. 132/1968?

A

La conversione in “enti ospedalieri” di tutti gli “enti di pubblica assistenza e beneficenza (IPAB) derivanti per larghissima parte dalla statalizzazione delle Opere Pie della legge Crispi 1890

22
Q

Cosa recita l’art. 1 della L. 833/1978?

A

Il Servizio Sanitario Nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture e delle attività destinate alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L’attuazione del SSN compete allo Stato, alle Regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei cittadini.

23
Q

Principi ispiratori della L. 833/1978

A
  • unificazione delle prestazioni offerte
  • promozione e mantenimento salute: prevenzione e riabilitazione
  • universalità delle cure: tramite costituzione del Fondo Sanitario Nazionale
24
Q

Cos’è la “quota capitaria pesata”?

A

E’ il sistema di ripartizione del FSN: la popolazione da 0 a 17 anni conta 2,5, quelli da 18 a 64 anni valgono 1, quelli dai 65 anni valgono 4 a causa delle differenze di necessità sanitarie a seconda delle fasce d’età

25
Q

Quali sono i soggetti istituzionali della riforma della L. 833/1978

A
  • Stato
  • Regioni
  • Enti locali
26
Q

Come interviene lo Stato nella riforma L. 833/1978?

A

Impone le regole che valgono a livello nazionale (criteri concorsuali, contratti collettivi, normative acquisto beni), per la garanzia sull’intero territorio degli stessi “livelli essenziali d’assistenza”

27
Q

Come intervengono le Regioni nella riforma L. 833/1978?

A

Organizzano i loro SSR sulla base delle normative nazionali

28
Q

Come intervengono gli enti locali nella riforma L. 833/1978?

A

Fondamentalmente fino al 1992 gestivano le Unità sanitarie locali, poi vengono marginalizzati

29
Q

Come si realizza la partecipazione dei cittadini inserita nella riforma della L. 833/1978?

A

Nel breve lungo periodo non si realizza affatto

30
Q

Cosa stabilisce l’art. 19 della L. 833/1978?

A

La piena legittimità della mobilità sanitaria, il principio per cui il cittadino non è costretto a farsi curare nelle strutture territoriali dove risiede ma dove ritiene di ottenere il trattamento migliore per le sue condizioni

31
Q

Quante riforme ci sono state della riforma della L. 833/1978?

A

2

32
Q

Quali sono le leggi delle riforme della riforma della L. 833/1978?

A

d.lgs. 502/1992
d.lgs. 517/1993
d.lgs. 229/1999

33
Q

La prima riforma della L. 833/1978 è normata da quali leggi?

A

d.lgs. 502/1992
d.lgs. 517/1993

34
Q

In cosa consiste la riforma della L. 833/1978 attuata dai d.lgs. 502/1992 e 517/1993?

A

USL -> ASL

35
Q

Significato e origine del termine discrasia

A

discraṡìa s. f. [dal gr. δυσκρασὶα «cattiva mescolanza», comp. del pref. peggiorativo δυσ- e tema di κεράννυμι «mescolare»]. – 1. Secondo la dottrina umorale ippocratica, lo squilibrio nella composizione o temperamento (crasi) dei quattro umori dell’organismo umano, che caratterizza e condiziona ogni stato morboso. 2. Nel linguaggio medico moderno, il termine sopravvive per indicare, con estrema (e intenzionale) genericità, qualsiasi alterazione, quantitativa o qualitativa, della composizione del sangue e quindi ogni anormalità dell’organismo e le implicite menomazioni funzionali. 3. In usi fig., con riferimento soprattutto a organismi economici e politici, a uffici o servizî pubblici, disfunzione, mancanza di coordinamento, e sim.

36
Q

In cosa consiste la riforma della L. 833/1978 attuata dal d.lgs. 229/1999?

A

Fa riferimento diretto all’art. costituzionale del diritto alla salute
Umanizzazione dell’assistenza
Si passa a una responsabilità del sistema sanitario Stato-Regioni e gli enti locali vengono messi da parte
Perseguimento dei Livelli Essenziali d’Assistenza periodicamente aggiornati dai Piani Sanitari Nazionali
I LEA vanno garantiti sulla base di principi fondamentali:
- rispetto della dignità della persona umana
- equità nell’accesso all’assistenza
- qualità delle cure e della loro appropriatezza
- economicità nell’impiego delle risorse