01 Flashcards

1
Q

Cosa si intende per inquinamento
* qualsiasi modifica dell’ambiente
* variazioni chimiche aria, acqua, suolo
* qualsiasi modifica in negativo dell’ambiente
* nessuna risposta è corretta

A

qualsiasi modifica dell’ambiente

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2
Q

Che tipo di impatto territoriale ha l’inquinamento
* solo locale
* nessuna risposta è corretta
* non è una caratteristica che interessa l’economia dell’ambiente
* trasfrontaliero

A

trasfrontaliero

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3
Q

Le attività dell’uomo comportano
* possono modificare l’ambiente circostante
* modifiche all’ambiente circostante
* nessuna risposta è corretta
* non modificano l’ambiente circostante

A

modifiche all’ambiente circostante

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4
Q

Se i rifiuti sono inferiori alla capacità di Assimilazione dell’ambiente allora
* nessuna risposta è corretta
* Si avrà inquinamento
* Non si ha inquinamento
* Si può avere inquinamento

A

Non si ha inquinamento

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5
Q

L’utilizzo di un bene comporta…..
* scarti completamente riutilizzabili
* scarti completamente riutilizzabili
* scarti non completamente riutilizzabili
* nessuna risposta è corretta

A

scarti non completamente riutilizzabili

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6
Q

Quale teorico del passato fu il primo a parlare di esternalità date dal fattore ambientale
* nessuna risposta è corretta
* Malthus
* Pigou
* Smith

A

Pigou

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7
Q

Secondo le teorie di Malthus le risorse ambientali crescono a tasso
* aritmetico
* non è una teoria di Malthus
* geometrico
* nessuna risposta è corretta

A

aritmetico

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8
Q

Quali sono le basi del tecnocentrismo moderato
* La fiducia nel meccanismo del mercato, inteso come una fiducia che la regolamentazione data dalle leggi di mercato porta ad uno sfruttamento strategico delle risorse. Se i fattori ambientali sono dotati di prezzo allora automaticamente si genererà una gestione razionale e quindi una conservazione della risorsa. In questo filone si elimina il pensiero dell’illimitatezza delle risorse, ma si dà importanza ad una autoregolamentazione.
* nessuna risposta è corretta
* Il rifiuto dei limiti allo sviluppo, inteso come una convinzione che le risorse siano sufficienti per la crescita delle nazioni anche grazie a nuovi progressi tecnologici e a nuove ricerche scientifiche che permettono di non creare una limitazione allo sfruttamento delle risorse.
* Assegnazione dei beni ambientali di un valore strumentale, cioè la necessità di salvaguardare le risorse

A

La fiducia nel meccanismo del mercato, inteso come una fiducia che la regolamentazione data dalle leggi di mercato porta ad uno sfruttamento strategico delle risorse. Se i fattori ambientali sono dotati di prezzo allora automaticamente si genererà una gestione razionale e quindi una conservazione della risorsa. In questo filone si elimina il pensiero dell’illimitatezza delle risorse, ma si dà importanza ad una autoregolamentazione.

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9
Q

Quali sono le obiezioni che sono state mosse contro le teorie del Club di Roma
*le risorse sono sufficienti alla crescita economica di ogni paese
* nessuna risposta è corretta
* si deve dare la possibilità di sviluppo anche ai paesi non sviluppati
* entrambe le risposte sono vere

A

entrambe le risposte sono vere

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10
Q

Secondo le teorie di Malthus la popolazione cresce a tasso
* nessuna risposta è corretta
* geometrico
* aritmetico
* non è una teoria di Malthus

A

geometrico

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11
Q

come mai nelle teorie di Adam Smith non si considerano i limiti dati dalle risorse ambientali
* perchè negli anni in cui ha teorizzato l’economista le risorse non erano scarse
* nessuna risposta è corretta
* perchè negli anni in cui ha teorizzato l’economista non si prendevano in considerazione i danni ambientale in quanto non visibili
* entrambe le risposte sono vere

A

entrambe le risposte sono vere

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12
Q

Cosa ha teorizzato il Club di Roma
* nessuna risposta è corretta
* i principi base per lo sviluppo sostenibile
* i limiti alla crescita dato dalle risorse ambientali
* i limiti allo sviluppo dato dalle risorse ambientali

A

i limiti alla crescita dato dalle risorse ambientali

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13
Q

Che tipo di impatto temporale può avere l’inquinamento
* trasfrontaliero
* solo intragenerazionale
* nessuna risposta è corretta
* intergenerazionale

A

intergenerazionale

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14
Q

da cosa è determinato il valore di un attributo dei luoghi
* dalle relazioni verticali
* dal potere politico di una nazione
* dalle relazioni orizzontali
* nessuna risposta è corretta

A

dalle relazioni orizzontali

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15
Q

come si chiama quella corrente storica che vede l’ambiente come un elemento modificabile e sfruttabile in base alle necessità umane
* determinismo
* tutte le risposte sono corrette
* nessuna risposta è corretta
* possibilismo

A

possibilismo

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16
Q

Il primo caso nella storia di tutela ambientale cosa riguardava
* l’inquinamento dell’aria
* nessuna risposta è corretta
* il fattore estetico
* l’inquinamento delle acque

A

il fattore estetico

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17
Q

Stabilire un prezzo al bene ambientale permette di avere una domanda
*costante rispetto a P
* crescente rispetto a P
*nessuna risposta è corretta
*decrescente rispetto a P

A

decrescente rispetto a P

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18
Q

Quali sono i temi principali dell’economia ambientale
* Individuare gli strumenti per la valutazione economica del benessere creato da un miglior rapporto tra uomo e ambiente
* nessuna risposta è corretta
* entrambe le risposte sono vere
* Predisporre metodi per studiare le esternalità ambientali e darne un volare economico.

A

entrambe le risposte sono vere

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19
Q

le attività che hanno effetti impattanti sull’ambiente sono
* solo le attività ambientali
* solo quelle umane
* quelle umane e anche alcune ambientali
* nessuna risposta è corretta

A

quelle umane e anche alcune ambientali

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20
Q

Perchè l’autoinquinamento non viene considerato dall’economia del ambiente
* perchè l’impatto è irrilevante
* Perchè non sono controllabili dall’uomo
* perchè le attività della natura non hanno risvolti inquinanti
*nessuna risposta è corretta

A

Perchè non sono controllabili dall’uomo

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21
Q

si possono fermare le attività economico dell’uomo
* si sempre
* nessuna risposta è corretta
* si ma solo per certi periodi
* no perchè si causerebbe una minaccia per la sopravvivenza umana

A

no perchè si causerebbe una minaccia per la sopravvivenza umana

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22
Q

le risorse rinnovabili si possono trasformare in non rinnovabili
* le risorse rinnovabili e non rinnovabili sono lo stesso tipo di risorsa
* se sono rinnovabili non possono trasformarsi in non rinnovabili
* nessuna risposta è corretta
* le risorse rinnovabili diventano non rinnovabili se non viene tenuto conto il periodo di rigenerazione della risorsa stessa

A

le risorse rinnovabili diventano non rinnovabili se non viene tenuto conto il periodo di rigenerazione della risorsa stessa

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23
Q

Le politiche economiche degli stati civilizzati che obiettivo avevano in passato
* nessuna risposta è corretta
* tutte le risposte sono corrette
* lo sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente
* la crescita economica

A

la crescita economica

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24
Q

Cosa crea difficile una valutazione economica del bene ambientale
* nessuna risposta è corretta
* entrembe le risposte sono vere
* l’assenza di una vera e propria domanda
* l’incertezza

A

l’incertezza

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25
Q

si può conciliare l’economia con l’etica
* nessuna risposta è corretta
* si basta trovarne la giustificazione economica
* si perchè l’idole dell’uomo porta all’etica
* non sono concetti che si possono conciliare

A

si basta trovarne la giustificazione economica

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26
Q

Per tutelare l’ambiente queli sono i passi fondamentali
*definire un prezzo per il bene ambientale
* nessuna risposta è corretta
* entrambe le risposte sono giuste
* sensibilizzazione sul fatto che un degrado ambientale porta ad un peggioramento della vita dell’uomo

A

entrambe le risposte sono giuste

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27
Q

In caso di incertezza per la valutazione economica di un bene ambientale che principio può essere utilizzato
* chi inquina paga
* precauzionale
* nessuna risposta è corretta
* non rimpianto

A

non rimpianto

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28
Q

Considerare l’ambiente parte del proprio habitat cosa comporta per l’ambiente stesso
* maggior benessere per il cittadino
* nessuna risposta è corretta
* maggiore responsabilità verso la tutela ambientale
* tutte le risposte sono vere

A

tutte le risposte sono vere

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29
Q

come si chiamano le relazioni che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente
* nessuna risposta è corretta
* verticali
* nessuna risposta è corretta
* orizzontali

A

verticali

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30
Q

come si chiama quella corrente storica che vede l’ambiente come un vincolo non modificabile
* possibilismo
* tutte le risposte sono corrette
* nessuna delle risposte è corretta
* determinismo

A

determinismo

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31
Q

Differenza tra relazioni orizzontali e verticali. Fare esempi

A

Sono chiamate orizzontali le relazioni che intercorrono tra i soggetti economici, e quindi tra i diversi luoghi della terra in quanto sedi di soggetti diversi, sono quelle di scambio e circolazione di beni, informazioni, servizi, etc.

Le relazioni verticali sono quelle che riguardano tutte le operazioni che vanno dal rapporto diretto con la natura al prodotto finito e quindi legano i soggetti economici alle caratteristiche dei diversi luoghi.

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32
Q

cosa si intende per attività umana che modifica l’ambiente, spiegare

A

Ogni attività dell’uomo porta ad una modifica dell’ambiente circostante. Per ogni attività non si intende solo quella industriale o del terziario, ma anche le attività agricole. Si pensi all’impoverimento delle sostanze della terra, la modifica dei percorsi dei torrenti, le dighe, l’uso di sostanze chimiche, il disboscamento etc etc. Chiaramente sono più lampanti le interazioni con le industrie e la civilizzazione, la cementificazione di molte zone naturali,
l’inquinamento acqua, aria e suolo, etc etc. Le attività economiche però non possono essere fermate altrimenti la razza umana non potrebbe sopravvivere.
Per tale ragione è necessario trovare un compromesso tra le necessità dell’uomo e la tutela della natura.

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33
Q

Cosa si intende per Economia Circolare

A

Secondo la definizione della Ellen MacArthur
Foundation l’economia circolare “è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera.” (Atlante Italiano Economia Circolare, 2018).
L’economia circolare è dunque un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

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34
Q

L’esordio dell’Economia Ambientale

A

Anche se le prime teorie di Pigou sulla necessità di guardare al fattore «terra» e al concetto di benessere possono far pensare agli esordi dell’Economia dell’Ambiente, in realtà si deve aspettare il 1960 prima di riuscire ad avere una vera è propria definizione di questa nuova scienza.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e fino agli anni ‘60 ci sono state grandi ricostruzioni industriali accompagnate anche da importanti innovazioni
tecnologiche, portando così un incremento del benessere collettivo ad un’ampia fetta della popolazione degli stati occidentali. Questi stati ormai non guardavano più al benessere come un elemento collegato solo a caratteri di tipo quantitativo, ma guardavano anche a fattori ambientali e immateriali. Gli
stati moderni a questo punto hanno preso coscienza delle esternalità negative legate alla produzione, intese come effetti negativi che ricadono sulla
popolazione che non partecipa direttamente alla produzione. Il prendere coscienza delle esternalità negativa da parte di uno stato vuole anche dire
adoperarsi per far in modo che questi fallimenti del mercato persistano.

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35
Q

Il principio della tutela delle generazioni future è alla base dello sviluppo sostenibile
*forte
*nessuna delle risposte è corretta
*forte e debole
*debole

A

forte e debole

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36
Q

Perchè i paesi in via di sviluppo rappresentano un problema per le risorse non rinnovabili
* nessuna delle risposte è corretta
* se si sviluppano aumenteranno la loro domanda
* tutte le risposte sono corrette
* non adottano azioni di risparmio energetico

A

tutte le risposte sono corrette

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37
Q

Le prime attività di risparmio delle risorse e reciclaggio perchè fallirono
* motivi politici
* troppo costose e risorse di difficile sostituzione
* troppo costose
* nessuna delle risposte è corretta

A

troppo costose e risorse di difficile sostituzione

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38
Q

Quando è stato chiaro che le risorse non rinnovabili potevano rappresentare un problema alla crescita economica
* nessuna delle risposte è corretta
* nel 1973 con il primo shock petrolifero
* durante la rivoluzione industriale
* nel 1929 con la prima crisi economica

A

nel 1973 con il primo shock petrolifero

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39
Q

Quali sono i limiti oggi delle energie rinnovabili
*ancora troppo costose
*produzione a piccola scala
*nessuna delle risposte è corretta
*tutte le risposte sono corrette

A

tutte le risposte sono corrette

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40
Q

Il principio della non sostituibilità delle risorse è alla base dello sviluppo sostenibile
* forte
* di entrambe
* debole
* nessuna delle risposte è corretta

A

forte

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41
Q

Perchà le conferenze sull’Ambiente hanno avuto un rallentamento nel 2008
* nessuna delle risposte è corretta
* per le nuove guerre nei paesi con giacimenti di petrolio
* per l’aumento del prezzo del petrolio
* per la crisi economica internazionale

A

per la crisi economica internazionale

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42
Q

In cosa consiste l’Agenda 21
* azioni da realizzare nel 21° secolo
* nessuna delle risposte è corretta
* i 21 paese che hanno firmato gli accordi di Rio de Janeiro
* 21 azioni da realizzare

A

azioni da realizzare nel 21° secolo

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43
Q

Le fonti usate come combustibile riguardano
* combustibili minerari fossili
* solo le rinnovabili
* tutte le risposte sono corrette
* biomasse e minerali radioattivi

A

tutte le risposte sono corrette

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44
Q

Per riserva si intende
* quella parte di minerale il cui volume è stimato e lo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile
* la risorsa equivale alla riserva
* nessuna delle risposte è corretta
* quella parte di minerale il cui volume è stimato e lo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile

A

nessuna delle risposte è corretta

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45
Q

La nascita dello sviluppo sostenibile si può far risalire
* Club di Roma
* Conferenza di Rio de Janeiro
* Commissione Brundtland
* nessuna delle risposte è corretta

A

Club di Roma

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46
Q

Lo sviluppo sostenibile considera
*nessuna delle risposte è corretta
*le possibilità delle generazioni presente e future
*le possibilità delle generazioni presenti
*le possibilità delle generazioni future

A

le possibilità delle generazioni presente e future

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47
Q

Per risorsa si intende
* la risorsa equivale alla riserva
* quella parte di minerale il cui volume è stimato e lo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile
* nessuna delle risposte è corretta
* quella parte di minerale il cui volume è stimato e lo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile

A

quella parte di minerale il cui volume è stimato e lo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile

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48
Q

Cosa si intende per risorsa non rinnovabile
* materie prime minerarie ed energetiche
* nessuna delle risposte è corretta
* materie prime energetiche
* materie prime minerarie

A

materie prime minerarie ed energetiche

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49
Q

Il progresso è sempre positivo per l’ambiente? Fare esempi

A

Il progresso tecnico porta degli indubbi risultati di incremento della produzione e di abbattimento dei costi. Infatti, la crescita del PIL di una nazione è legata positivamente ad esso, ma non è detto che questi incrementi siano qualitativamente congrui all’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Il mercato, che spinge il progresso tecnologico, per le risorse ambientali non ha un prezzo che porta all’ottimo sociale, date le disfunzioni sopra dette.
Il progresso tecnico è un bene privato, dal momento in cui l’innovazione è fatta da privati e sarà poi tutelata da brevetti, diventa poi pubblico nel momento in cui il brevetto scade e tale innovazione diventa utilizzabile da tutta la collettività. Pertanto, l’intervento pubblico si può inserire sia a valle che a monte di un progresso: a monte per l’incentivazione delle innovazioni e a valle per correggere il «sottoutilizzo» dell’innovazione stessa al momento della scadenza del brevetto. Il mercato tende all’utilizzo delle tecnologie che abbiano come caratteristica un’alta produttività e quindi un abbattimento dei costi, ma queste possono non essere le migliori tecnologie per la salvaguardia ambientale.

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50
Q

Differenze tra risorse rinnovabili e non rinnovabili

A

fonti rinnovabili (biomasse e fonti energetiche naturali)
fonti non rinnovabili (risorse minerarie che producono scorie ed inquinamento)

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51
Q

Differenza tra risorsa e riserva fare esempi

A

Per risorsa si intende quella parte di minerale il cui volume è stimato ed il suo sfruttamento è economicamente e tecnologicamente possibile. Un
materiale, quindi, entra a far parte delle risorse soltanto quando acquista un’utilità economica e sociale. Ovviamente tutto quello che viene definito per le risorse minerarie vale anche per quello energetiche. Una risorsa non è tale se non è sfruttabile. Ad esempio, fino al 1847 quando venne immesso nel
mercato la prima quantità di petrolio, questo faceva parte dei materiali esistenti nell’ambiente ma non era una risorsa.

Per riserva, invece, si considera una parte della risorsa. Si considera riserva solo la parte della risorsa che è effettivamente sfruttabile a date condizioni
economiche e tecnologiche. Il giacimento è un accumulo di materiali utili cioè rappresenta l’insieme delle materie prime sfruttabili a fine economico

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52
Q

Il modello di Hotteling e Nordhaus

A

Il modello di Hotelling rappresenta solo una delle teorie proposte per il mercato del petrolio e ha al suo interno diverse semplificazioni che lo portano ad essere lontano dalla realtà. Grazie a questo modello si crea un sentiero di prezzo crescente al tasso di interesse, chiamato nel paper «tasso di sconto». Il prezzo muovendosi lungo il sentiero di crescita, raggiunge sempre di più livelli elevati. Per comprendere come il progresso tecnico agisce in questo scenario si deve guardare al contributo di Nordhaus (1973).

Il modello economico di Hotelling, che studia come si estraggono e si consumano le risorse naturali che si esauriscono, ha alcune caratteristiche importanti:
* Il modello dice che i prezzi delle risorse crescono allo stesso ritmo del tasso di interesse. Così si evita che ci siano vantaggi a comprare o vendere le
risorse in momenti diversi.
* Il modello usa una semplificazione del mondo reale, in cui ci sono degli operatori (chiamati “agenti”) che vogliono guadagnare il più possibile (si dice
che “massimizzano la loro funzione utilità”). Si pensa che gli agenti sappiano tutto quello che c’è da sapere sul mercato.
* Il modello assume che gli agenti sappiano quante risorse ci sono, che le risorse non si possano riciclare e che finiscano. Si pensa anche che chi
estrae le risorse abbia il potere di decidere i prezzi e di controllare il mercato (si dice che sia un “monopolista perfetto”). Si pensa infine che estrarre
le risorse non costi niente, ma non cambia molto se si pensa che costi sempre lo stesso.

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53
Q

HA SENSO CONSIDERARE SOLO IL DEFLATORE PER IL CALCOLO DELL’INFLAZIONE
* SI E’ DA SOLO UN INDICATORE SUFFICIENTE DI INFLAZIONE
* NON E’ UN INDICATORE CHE CONSIDERA L’INFLAZIONE
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI

A

NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI

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54
Q

SE IL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE E’ MAGGIORE DEL TASSO DI INTERESSE ESTERO MENO IL TASSO DI
APPREZZAMENTO ATTESSO
* E’ SODDISFATTA LA CONDIZIONE DELLA PARITA’ DEL TASSO DI INTERESSE
* SI PREFERISCONO I TITOLI NAZIONALI
* SI PREFERISCONO I TITOLI ESTERI
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA

A

SI PREFERISCONO I TITOLI NAZIONALI

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55
Q

COSA SI INTENDE PER PARITA’ SCOPERTA DEL TASSO DI INTERESSE
* IL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE DEVE ESSERE UGUALE AL TASSO DI INTERESSE ESTERO MENO IL TASSO DI APPREZZAMENTO ATTESO DEL
CAMBIO
* E’ UNA CONDIZIONE DI ARBITRAGGIO CHE COMPORTA L’ASSENZA DI PREFERENZE TRA I TITOLI NAZIONALI E QUELLI ESTERI
* ENTRAMBE LE RISPOSTE NON SONO CORRETTE
* ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE

A

IL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE DEVE ESSERE UGUALE AL TASSO DI INTERESSE ESTERO MENO IL TASSO DI APPREZZAMENTO ATTESO DEL
CAMBIO

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56
Q

DIFFERENZA INTERCORRE TRA IL DEFLATORE E L’IPC
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* RAPPRESENTANO LO STESSO INDICE CHIAMATO IN DUE MODI DIVERSI
* IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI
TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI
* L’IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI
TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI

A

IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI
TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI

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57
Q

LA SCELTA TRA UN TITOLO ESTERO ED UNO NAZIONALE DIPENDE
* DAL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE E DA QUELLO ESTERO
* DAL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE, DA QUELLO ESTERO E DALLE ASPETTATIVE SU E
* DAL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE, DAL TASSO ESTERO, DALLE ASPETTATIVE SUL TASSO DI CAMBIO NOMINALE E DA ALTRI FATTORI
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA

A

DAL TASSO DI INTERESSE NAZIONALE, DAL TASSO ESTERO, DALLE ASPETTATIVE SUL TASSO DI CAMBIO NOMINALE E DA ALTRI FATTORI

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58
Q

SE UN PAESE SI TROVA IN DISAVANZO COMMERCIALE, SI PUO’ FINANZIARE
* CON IL MERCATO FINANZIARIO, RENDENDOSI COMPETITIVO RISPETTO AD I TITOLI ESTERI
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
* NON PUO’ UTILIZZARE IL MERCATO FINANZIARIO PER COLMARE IL DISAVANZO

A

CON IL MERCATO FINANZIARIO, RENDENDOSI COMPETITIVO RISPETTO AD I TITOLI ESTERI

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59
Q

COSA SI INTENDE PER TASSO DI CAMBIO REALE
* ENTRAMBE LE RISPOSTE NON SONO CORRETTE
* ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
* TASSO DI CAMBIO NOMINALE PER IL RAPPORTO TRA PREZZI NAZIONALI ED ESTERI
* PREZZI RELATIVI, I PREZZI DEI BENI NAZIONALI IN TERMINI DI BENI ESTERI

A

ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE

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60
Q

COSA SI INTENDE PER DEFLATORE
* IL TASSO DI CRESCITA DEL PIL
* L’INFLAZIONE CALCOLATO SU UN PANIERE DI BENI RAPPRESENTATIVI DEL CONSUMATORE MEDIO URBANO
* PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA

A

PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE

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61
Q

L’INDICE DEL GRADO DI APERTURA DI UN MERCATO E’ DATO DA
* IMPORTAZIONI E/O ESPORTAZIONI IN RAPPORTO AL PIL
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* BENI COMMERCIABILI RISPETTO AL PIL
* MOVIMENTI DEI BENI

A

BENI COMMERCIABILI RISPETTO AL PIL

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62
Q

DEFINIZIONE DEL PIL REALE
* PIL INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA VALUTAZIONE
* PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI
* PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA

A

PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI

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63
Q

DEFINIZIONE DEL PIL NOMINALE
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* PIL INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA VALUTAZIONE
* PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI
* PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI

A

PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI

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64
Q

NEI NOSTRI STUDI SI CONSIDERA IL TASSO DI CAMBIO NOMINALE COME
* NON HA IMPORTANZA LA DEFINIZIONE DELLE MONETA DI RIFERIMENTO
* MONETA NAZIONALE RISPETTO A QUELLA ESTERA
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* MONETA ESTERA RISPETTO A QUELLA NAZIONALE

A

MONETA NAZIONALE RISPETTO A QUELLA ESTERA

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65
Q

LE TRE DEFINIZIONI DEL PIL DANNO
* SOLO IL REDDITO CORRISPONDE ALLA PRODUZIONE
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* STESSO VALORE
* VALORI DIVERSI

A

STESSO VALORE

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66
Q

COSA SI INTENDE PER VALORE AGGIUNTO
* VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI
* VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON MENO I BENI INTERMEDI

A

VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON MENO I BENI INTERMEDI

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67
Q

COSA SI INTENDE PER TASSO DI CAMBIO NOMINALE
* VALUTA ESTERA RISPETTO A QUELLA NAZIONALE
* VALUTA NAZIONALE RISPETTO A QUELLA ESTERA
* ENTRAMBE LE RISPOSTE NON SONO CORRETTE
* ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE

A

ENTRAMBE LE RISPOSTE SONO CORRETTE

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68
Q

QUANDO SI PARLA DI ECONOMIA APERTA SI DEVE CONSIDERARE
* IL MERCATO DEI BENI, DEI TITOLI E DEI FATTORI PRODUTTIVI
* IL MERCATO DEI BENI
* IL MERCATO DEI BENI E QUELLO FINANZIARIO
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA

A

IL MERCATO DEI BENI, DEI TITOLI E DEI FATTORI PRODUTTIVI

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69
Q

COSA SI INTENDE PER APPREZZAMENTO DEL TASSO DI CAMBIO NOMINALE
* RIDUZIONE DI E
* NON SI DEDUCE DA E
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* AUMENTO DI E

A

AUMENTO DI E

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70
Q

QUALI SONO LE DEFINIZIONI DI PIL
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* REDDITO
* SPESA
* SPESA, REDDITO E PRODUZIONE

A

SPESA, REDDITO E PRODUZIONE

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71
Q

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA PIL E PNL
* IL PNL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* SONO LA STESSA COSA
* IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PNL CONSIDERA IL PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO

A

IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PNL CONSIDERA IL
PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO

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72
Q

COSA SI INTENDE PER TASSO DI DISOCCUPAZIONE
* OCCUPATI SU FORZA LAVORO
* DISOCCUPATI SU FORZA LAVORO
* FORZA LAVORO FRATTO PERSONE TRA I 15 ED I 64 ANNI
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA

A

DISOCCUPATI SU FORZA LAVORO

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73
Q

COSA SI INTENDE PER BILANCIA DEI PAGAMENTI
* DOCUMENTO CONTABILE REDATTO IN PARTITA DOPPIA, NEL QUALE VENGONO REGISTRATI TUTTI I MOVIMENTI DA UN PAESE
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* DOCUMENTO CONTABILE REDATTO IN PARTITA DOPPIA, NEL QUALE VENGONO REGISTRATI TUTTI I MOVIMENTI DA E VERSO UN PAESE
* DOCUMENTO CONTABILE REDATTO IN PARTITA DOPPIA, NEL QUALE VENGONO REGISTRATI TUTTI I MOVIMENTI VERSO UN PAESE

A

DOCUMENTO CONTABILE REDATTO IN PARTITA DOPPIA, NEL QUALE VENGONO REGISTRATI TUTTI I MOVIMENTI DA E VERSO UN PAESE

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74
Q

DA QUALI DOCUMENTI E’ COMPOSTA LA BILANCIA DEI PAGAMENTI
* BILANCIA IN CONTO CORRENTE
* BILANCIA IN CONTO CORRENTE ED IN CONTO CAPITALI
* NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
* BILANCIA IN CONTO CAPITALI

A

BILANCIA IN CONTO CORRENTE ED IN CONTO CAPITALI

75
Q

Dare le tre definizioni di PIL e fare degli esempi

A

PRIMA DEFINIZIONE: il PIL è la somma di tutti i beni e servizi finali di un’economia in un determinato momento. Per questo si parla di spesa.

SECONDA DEFINIZIONE: il PIL è la somma di tutti i beni e servizi finali e non meno i beni intermedi di un’economia in un determinato momento, cioè la
somma dei valori aggiunti. Per questo si parla di produzione

TERZA DEFINIZIONE: il PIL è la somma di tutti i redditi di un’economia in un determinato momento. Per questo si parla di reddito

76
Q

Quali sono le variabili del PIL, spiegare

A

**Il consumo (C): **questo aggregato considera tutti i beni e servizi acquistati dai consumatori di una nazione, in un determinato periodo di tempo. La sua importanza nella valutazione del PIL è determinata dal fatto che rappresenta più del 70% della spesa di una nazione.
**L’investimento (I): **con questo termine si vanno a considerare tutti gli investimenti fissi, denominati così per non creare confusione con quelli in scorte, fatti da privati e aziende. Di questo aggregato fanno parte sia gli investimenti non residenziali, sia quelli residenziali.
**Spesa Pubblica (G): **con questo termine si indicano tutti i beni e servizi acquistati dallo stato, considerando dalle semplici attrezzature per gli uffici fino ad arrivare alle infrastrutture. Nella spesa pubblica non sono compresi i trasferimenti, quali le pensioni e i sussidi, né l’interesse sul debito pubblico. Infatti, questi è vero che rappresentano delle spese per lo stato ma non per acquisto di beni e servizi.

La somma di questi primi tre aggregati definisce la spesa in beni e servizi da parte dei residenti. Per vedere la spesa totale in beni nazionali si devono
considerare anche le esportazioni nette, date dalla sottrazione tra esportazioni ed importazioni.
Esportazioni (X): con questo aggregato si intendono tutti gli acquisti in beni e servizi nazionali da parte del resto del mondo. Come si vedrà in seguito questa variabile è influenzata dal reddito estero e dal tasso di cambio.
Importazioni (IM): con questo termine si considerano tutti gli acquisti di beni e servizi fatti dai residenti verso l’estero. Come si vedrà in seguito questa variabile è influenzata dal reddito nazionale e dal tasso di cambio.
Esportazioni nette (NX): questo aggregato è dato dalla differenza tra le esportazioni e le importazioni, anche detto “saldo commerciale”. Se questo saldo è positivo si parla di avanzo, se è negativo si parla di disavanzo e se è nullo si parla di pareggio.

77
Q

Disoccupazione da cosa dipende e quali problematiche crea

A

Il tasso di disoccupazione é determinato dal tapporto tra disoccupati e forza lavoro ed ha molta importanza per due ragioni fondamentali:
1. il tasso di disoccupazione è direttamente collegato con il benessere di una nazione. Infatti, la disoccupazione determina sia problemi di tipo
finanziario che psicologico. Questi tipi di disagio in realtà sono legati anche al tempo che un soggetto rimane disoccupato. In economie dove si riscontra
un tipo di lavoro flessibile, cioè forti cambi di lavoro e bassi tempi di attesa, tra un’occupazione ed un’altra questi disagi vanno a diminuire, anche se il
tasso è comunque alto. La disoccupazione con tempi più lunghi è più presente in alcune classi sociali e di età: minoranze etniche, giovani sotto i 25 anni
e adulti sopra i 50.
2. il tasso di disoccupazione è anche un indicatore che l’economia non sta utilizzando in maniera efficiente le sue risorse a disposizione. Quindi
economie con alti tassi di disoccupazione hanno patologie in atto. Nello stesso modo uno Stato con un tasso di disoccupazione troppo basso può voler
dire che vi sia un sovra utilizzo di risorse. Quindi si può desumere che si arriverà a breve ad un punto di arresto per mancanza di risorse.

78
Q

Inflazione da cosa dipende e quali problematiche crea

A

L’inflazione può essere calcolata in due modi diversi. Il primo modo è il Deflatore implicito del PIL o anche detto semplicemente del PIL. Questo metodo
mette in rapporto il PIL nominale con quello reale di un determinato tempo t.
-Questo primo metodo di calcolo d’inflazione in realtà presenta un forte limite. Infatti, considera i beni appartenenti al PIL, e come abbiamo visto nella
prima lezione, considera solo i beni prodotti nella nazione. In realtà il consumatore è interessato ad un paniere molto più ampio di beni che molte volte
sono prodotti all’estero. Per ovviare a questo problema è stato definito un secondo metodo di studio dell’inflazione che è Indice dei Prezzi al Consumo.

79
Q

HA SENSO CONSIDERARE SOLO IL DEFLATORE PER IL CALCOLO DELL’INFLAZIONE
* SI E’ DA SOLO UN INDICATORE SUFFICIENTE DI INFLAZIONE
* NON E’ UN INDICATORE CHE CONSIDERA L’INFLAZIONE
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI

A

NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI

79
Q

DIFFERENZA INTERCORRE TRA IL DEFLATORE E L’IPC
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA
* RAPPRESENTANO LO STESSO INDICE CHIAMATO IN DUE MODI DIVERSI
*L’IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI
* IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI

A

IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI
TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI

80
Q

se si parla di apprezzamento e deprezzamento di un tasso di cambio si considera
* tutte le risposte sono corrette
* tasso di cambio fisso
* non ha un significato preciso
* tasso di cambio variabile

A

tasso di cambio variabile

81
Q

se si parla di rivalutazione e svalutazione di un tasso di cambio si considera
* tassi di cambio fissi
* tutte le risposte sono corrette
* non ha un significato preciso
* tassi di cambio variabili

A

tassi di cambio fissi

82
Q

COSA SI INTENDE PER DEFLATORE
* L’INFLAZIONE CALCOLATO SU UN PANIERE DI BENI RAPPRESENTATIVI DEL CONSUMATORE MEDIO URBANO
* PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE
* IL TASSO DI CRESCITA DEL PIL
* NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA

A

PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE

83
Q

quando si parla di mercato aperto si considera il/i mercato/i
* fattori produttivi
* beni
* tutte le risposte sono corrette
* finanziario

A

tutte le risposte sono corrette

84
Q

l’esposizione alla concorrenza estera si osserva
* guardando alle esportazioni nette
* nessuna delle risposte è corretta
* guardando al volume delle importazioni
* guardando alle politiche di prezzo per difendere la quota di mercato

A

guardando alle politiche di prezzo per difendere la quota di mercato

85
Q

un buon indice di apertura dell’economia si basa su
* esportazioni su PIL
* importazioni su PIL
* esportazioni nette su PIL
* beni commerciabili su PIL

A

beni commerciabili su PIL

86
Q

se una valuta si deprezza, considerando il metodo proposto da questo corso
* la valuta prende valore ed il tasso di cambio si riduce
* la valuta prende valore ed il tasso di cambio aumenta
* la valuta perde valore ed il tasso di cambio si riduce
* la valuta perde valore ed il tasso di cambio aumenta

A

la valuta perde valore ed il tasso di cambio si riduce

87
Q

le esportazioni di un paese dipendono
* positivamente dalla grandezza e dalla vicinanza ai mercati
* negativamente dalla grandezza e positivamente dalla vicinanza ai mercati
* negativamente dalla grandezza e dalla vicinanza ai mercati
* positivamente dalla grandezza e negativamente dalla vicinanza dei mercati

A

positivamente dalla grandezza e negativamente dalla vicinanza dei mercati

88
Q

il tasso nominale di cambio è
* espresso in termini di
valuta nazionale su estera
* nessuna delle risposte è corretta
* valuta estera su nazionale
* tutte le risposte sono corrette

A

tutte le risposte sono corrette

89
Q

nel corso di macroeconomia proposto il tasso di cambio reale
* è considerato in termini di
prezzo moneta nazionale in termini della moneta estera
* nessuna delle risposte è corretta
* tutte le risposte sono giuste
* prezzo moneta esterna in termini di moneeta nazionale

A

prezzo moneta nazionale in termini della moneta estera

90
Q

se una valuta si apprezza, considerando il metodo proposto da questo corso
* la moneta perde valore ed il tasso di cambio si riduce
* la moneta prende valore ed il tasso di cambio si riduce
* la moneta prende valore ed il tasso di cambio aumenta
* la moneta perde valore ed il tasso di cambio aumenta

A

la moneta prende valore ed il tasso di cambio aumenta

91
Q

Quali tipi di politiche si possono avere per incentivare la tutela ambientale

A

Gli strumenti di politica pubblica si dividono in:
- Comando e controllo
- Politiche di incentivo e disincentivo di mercato
Le politiche di comando e controllo hanno un controllo diretto sui responsabili dell’inquinamento, fissando degli standard. Se le fonti di inquinamento
sono diffuse si deve considerare la funzione di danno e di beneficio marginale per ogni fonte. Uno dei problemi di questo tipo di strumento è la necessità di avere informazioni perfette. Per misurare se una misura di protezione ambientale è efficace si deve considerare gli obiettivi che si vuole raggiungere Gli strumenti di mercato innescano meccanismi di aggiustamento verso un livello di emissioni efficace rispetto ai costi.
L’efficacia dello strumento da applicare per risolvere una problematica ambientale dipende da diversi aspetti: sociali, politici, economici. Gli incentivi di
Fondi Europei/Territoriali possono rappresentare un buon compromesso. Se si mantiene una routine non si necessita di particolari doti o costi, per tale
ragione servono anche i Fondi, per un cambio di rotta servono finanziamenti.

Il progresso tecnico, guidato dal mercato, può essere spinto solo da logiche di minimizzazione dei costi e massimizzazione dei profitti. Inoltre, la curva
ambientale di Kuznets, anche se rispettata, può essere solo una condizione di breve periodo. Pertanto, non si può guardare con convinzione che un
miglioramento ambientale momentaneo sia da considerarsi permanente.
Inoltre, solo imponendo delle norme restrittive obbligatorie e con sanzioni oggettive, i mercati potranno seguire anch’essi delle regole che portino alla
tutela ambientale. Una correzione in tal senso dei mercati porterà in automatico anche una correzione dei percorsi del progresso tecnico, che a questo
punto, avrà come esigenza primaria quella del rispetto dell’ambiente e non solo la crescita economica

92
Q

Che rapporto c’è tra crescita e tutela ambientale

A

Ambiente e crescita economica
Le politiche economiche di tutti gli stati, anche i più civilizzati, fino a pochissimi anni fa avevano come unico obiettivo quello di mettere a disposizione dei
propri cittadini una quantità sempre maggiore di beni e guardavano solo alla crescita economica. Mentre è solo da pochi anni, che gli stessi governanti si
sono resi conto della necessità di inserire nelle loro politiche economiche anche la tutela dell’ambiente e guardare non solo alla crescita economica ma
anche allo sviluppo. I tempi principali dell’economia dell’ambiente sono principalmente due:
- Individuare gli strumenti per la valutazione economica del benessere creato da un miglior rapporto tra uomo e ambiente
- Predisporre metodi per studiare le esternalità ambientali e darne un volare economico.
I problemi legati alla tutela ambientale non riguardano solo la valutazione dei costi e benefici ambientali, ma anche indirizzare i soggetti privati e pubblici
verso scelte a minor impatto ambientale, che con molta probabilità porteranno nel breve una riduzione di produzione e un aumento dei costi. Un elemento responsabile della difficile valutazione economica e fisica dei fenomeni ambientali è l’incertezza. Per capire al meglio il termine «incertezza» quando si parla di fattori ambientali si pensi ad esempio alla teoria sulle cause del riscaldamento terrestre e sulle sue conseguenze. Infatti, l’arco temporale studiato dall’uomo rispetto alla vita del pianeta è troppo esiguo per avere delle certezze sulle cause e sulle conseguenze.

93
Q

La storia del PIL, elementi principali

A

I primi approcci al computo
della ricchezza aggregata risalgono al XVII secolo in Inghilterra, grazie a Petty. Nei suoi saggi Political Arithmetick e Political Survey del 1672, presenta
stime approssimative sul calcolo della popolazione e del reddito.
Dopo la Prima guerra mondiale proprio per cercare di prevenire altre guerre e accrescere il benessere e la qualità della vita di una nazione, durante la
Conferenza di Pace di Parigi nel 1919 fu creata un’organizzazione intergovernativa: La Società delle Nazioni.
Negli stessi anni, un altro economista fu finanziato dal National Bureau of Economic Research per stimare il reddito di una nazione: Simon Kuznets.
Nel 1934 l’economista presentò presso il Congresso degli Stati Uniti il suo primo calcolo del
GDP, portando da allora alla luce questo metodo per qualsiasi comparazione e calcolo del reddito di una nazione.
Nel 1971 Kuznets venne insignito del Premio Nobel, non solo per il calcolo sul GDP ma anche per le sue teorie economiche riguardanti la crescita economica e la distribuzione del reddito.
Un altro economista che ha teorizzato sulla definizione del GDP in Inghilterra è Colin Clark, che ha pubblicato nel 1940 in «Le condizioni del progresso economico» i risultati della sua ricerca che vedeva il GDP come indicatore della ricchezza
necessaria per soddisfare i bisogni finanziari sia privati che pubblici. La sua opera ha avuto un grandissimo successo. E’ stata tradotta in diverse lingue ed
è stata anche citata da Papa Paolo VI nell’enciclica “Populorum Progressio” del 1967.

94
Q

La riconversione industriale

A

Processo che consente alle imprese di inserirsi in settori di produzione a domanda più elevata, rispetto a quello in cui già operano, attraverso l’introduzione di nuovi impianti o la trasformazione di quelli esistenti.

95
Q

Il Teorema di Coase nelle sue caratteristiche impone
* nessuna risposta è corretta
* non ha i costi di transazione nelle sue caratteristiche
* presenza di costi di transazione
* assenza di costi di transazione

A

assenza di costi di transazione

96
Q

Per analizzare l’entità di un fenomeno ambientale si devono considerare gli indicatori di
* performance
* gestione
* situazione
* nessuna risposta è corretta

A

performance

97
Q

L’internalizzazione dei costi ambientali si basa su quale principio
* chi inquina paga
* nessuna risposta è corretta
* non rimpianto
* entrambe le risposte sono vere

A

chi inquina paga

98
Q

Per il Teorema di Coase i soggetti coinvolti devono essere
* pochi e definiti
* pochi e non definiti
* tanti e non definiti
* nessuna risposta è corretta

A

pochi e definiti

99
Q

Per calcolare gli effetti ambientali si deve considerare
* nessuna risposta è corretta
* entrambi li strumenti
* gli indicatori ambientali
* il bilancio ambientale

A

gli indicatori ambientali

100
Q

I costi da sanzioni creano
* tutte le risposte sono corrette
* benefici
* nessuna delle risposte è corretta
* rientri futuri

A

nessuna delle risposte è corretta

101
Q

I sistemi di controllo tradizionale per le prestazioni ambientali sono
* inefficaci e incomplete
* efficaci ed efficienti
* efficaci e complete
* nessuna risposta è corretta

A

inefficaci e incomplete

102
Q

Le diseconomie esterne sono
* entrambe vere
* esternalità positive
* esternalità negative
* nessuna risposta è corretta

A

esternalità negative

103
Q

Lo strumento aziendale per il controllo delle variabili ambientali è
* il bilancio ambientale
* la nota integrativa ambientale
* nessuna risposta è corretta
* il bilancio d’esercizio ambiental

A

il bilancio ambientale

104
Q

Per ottenere un diritto di proprietà i beni devono essere
* nessuna risposta è corretta
* escludibili
* non escludibili
* non rivali

A

escludibili

105
Q

I benefici ambientali sono variabili di
* di breve e lungo periodo
* breve periodo
* nessuna risposta è corretta
* lungo periodo

A

lungo periodo

106
Q

Il bilancio economico delinea variabili di
* entrambe vere
* nessuna risposta è corretta
* flusso
* stock

107
Q

Quali finalità ha il bilancio ambientale
* entrambi vere
* informativo interno
* informativo esterno
* nessuna risposta è corretta

A

informativo interno

108
Q

Nel bilancio dei materiali l’ambiente ha le funzioni
* fornitore di risorse, di rifiuti e fonte di utilità
* fornitore di risorse, ricettore di riufiuti e fonte di utilità
* nessuna risposta è corretta
* utilizzatore di risorse, ricettore di rifiuti e fonte di utilità

A

fornitore di risorse, ricettore di riufiuti e fonte di utilità

109
Q

Per tutelare un bene ambientale si deve
* nessuna risposta è corretta
* la regolamentazione normativa
* la regolamentazione del mercato o la regolamentazione normativa
* la regolamentazione del mercato

A

la regolamentazione del mercato o la regolamentazione normativa

110
Q

Il degrado ambientale è valutabile
* nel breve e nel lungo periodo
* nel lungo periodo
* nel breve periodo
* nessuna risposta è corretta

A

nel lungo periodo

111
Q

Nei paesi sviluppati il fattore ambientale
* non contribuisce al benessere
* contribuisce al benessere
* non ha correlazioni con il benessere
* nessuna risposta è corretta

A

contribuisce al benessere

112
Q

Si può calcolare un costo oppurtunità per il bene ambientale
* dipende
* si
* nessuna risposta è corretta
* no

113
Q

L’informazione per l’auditing sono informazioni
* dovute
* per la comunicazione
* nessuna risposta è corretta
* per il controllo

A

per il controllo

114
Q

Il livello minimo legale e una informazione
* per il controllo
* dovuta
* per la cumunicazione
* nessuna risposta è corretta

115
Q

I beni ambientali sono
* esterni al mercato
* interni al mercato
* nessuna risposta è corretta
* esterni al mercato ma regolamentati dal mercato

A

esterni al mercato

116
Q

Per valutare un bene ambientale si deve considerare
* valori solo economici
* nessuna risposta è corretta
* valori solo non economici
* valori economici e non

A

valori economici e non

117
Q

Il sistema informativa rivolto all’ambiente deve avere come requisito
* efficienza
* nessuna risposta è corretta
* entrambi i requisiti
* efficacia

A

entrambi i requisiti

118
Q

I costi derivanti da provvedimenti correttivi e innovativi
* hanno lo stesso effetto di quelli derivanti dalle sanzioni
* tutte le risposte sono vere
* derivano dalla definizionecomunitaria
* nessuna risposta è corretta

A

derivano dalla definizione comunitaria

119
Q

Il processo di condivisione e comunicazione delle informazioni derivanti dalla gestione ambientale ha funzione
* nessuna risposta è corretta
* entrambe
* esterna
* interna

120
Q

Le esternalità ambientali sono
* negative
* positive
* nessuna risposta è corretta
* entrembe vere

A

entrembe vere

121
Q

Le esternalità ambientali sono
* nessuna risposta è corretta
* da produzione
* entrambe vere
* da consumo

A

entrembe vere

122
Q

Negli output del bilancio ambientale
* sono compresi anche i rifiuti
* non sono compresi i prodotti semi lavorati
* non sono compresi i rifiuti
* nessuna risposta è corretta

A

sono compresi anche i rifiuti

123
Q

Il bilancio ambientale delinea variabili di
* stock
* flusso
* nessuna risposta è corretta
* entrambe vere

124
Q

Nella dottrina economica il costo ambientale
* nessuna risposta è corretta
* è un costo al pari di quello della produzione
* è definito
* non è definito

A

non è definito

125
Q

Cosa si intende per Valutazione Economica Totale per quanto riguarda l’ambiente

A

Una delle maggiori teorie utilizzate per la valutazione dei beni ambientali è il Valore Economico Totale, VET. Il VET è un sistema composto che al suo interno considera una pluralità di benefici connessi all’uso di un bene ambientale pubblico.
Per calcolare il VET la prima variabile da considerare è il valore d’uso, dato dalla somma del valore d’uso diretto e indiretto più quello di opzione, che deriva dal consumo del bene. Il volare d’uso diretto è quello che si ricava dalla soddisfazione di un individuo che utilizza il bene, ad esempio ricavi ottenuti dal taglialegna in un bosco. Mentre il valore d’uso indiretto deriva dal beneficio di un utilizzo indiretto si pensi alla stabilità idrogeologica di una determinata zona. Ultimo elemento del valore d’uso è il valore di opzione, inteso come il beneficio determinato dalla possibilità di poter scegliere di utilizzare il bene in futuro, decidere ad esempio di programmare attività ricreativa in un parco.

126
Q

Cosa si intende per Esternalità Ambientali fare degli esempi

A

I beni ambientali sono beni esterni al mercato che generano esternalità. Le esternalità si presentano ogni qual volta un soggetto ha modifiche reali e non monetarie nelle sue funzioni di utilità, se è consumatore, o di produzione, se è un imprenditore, date da scelte di altri soggetti, quali persone, aziende e governi, senza una considerazione delle modifiche apportategli.

  • Esternalità negative, chiamate anche diseconomie esterne. Un esempio nel caso dell’economia ambientale può essere l’inquinamento atmosferico,
    idrico, acustico o del suolo
  • Esternalità positive, chiamate anche economie esterne, come ad esempio i benefici che hanno i terzi da ricerche effettuate da altri. Sempre nel caso
    dell’economia ambientale si può fare come esempio un nuovo sistema di depurazione dell’acqua, la biodiversità, il godimento di un paesaggio, etc,
    etc.
127
Q

I costi ambientali – spiegare

A

Nella dottrina economico – aziendale non vi è una definizione di costo ambientale. Per rimediare a questo si può considerare la definizione data dalla Comunità Europea:
1. i costi relativi alle attività svolte direttamente o indirettamente, allo scopo di prevenire, ridurre o riparare i danni all’ambiente che derivano dall’attività operativa,
2. quelli finalizzati alla conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili.

I costi ambientali possono essere classificati anche per destinazione ad esempio:
1. attività di protezione dell’aria,
2. attività di protezione delle acque,
3. attività di ricerca e sviluppo etc.
Questa classificazione è molto importante perché risulta utile ai fini del controllo e della coerenza dell’allocazione delle risorse, in quanto permette di operare un’analisi comparata dell’intensità degli sforzi compiuti per la protezione delle diverse componenti del patrimonio naturale.
Inoltre, è possibile esprimere un giudizio sull’efficienza delle spese sostenute e l’efficacia delle stesse. I costi possono anche rientrare in uno schema sistemico in relazione alle aree della gestione in cui tali costi si formano e agli scopi per i quali si sono sostenuti.

128
Q

Parlare del bilancio ambientale e delle sue caratteristiche

A

Il bilancio ambientale si configura come un vero e proprio strumento contabile in grado di rappresentare l’insieme organico di interrelazioni dirette fra l’impresa e l’ambiente naturale. Il bilancio ambientale permette:
- La rilevazione dei dati di tipo fisico relativi sia alle risorse naturali utilizzate come input nei processi produttivi, sia alle emissioni nell’atmosfera, agli scarichi, ai rifiuti e al rumore prodotti dall’attività.
- La rilevazione dei dati di tipo monetario relativi alle attività di protezione ambientale
- L’effettuazione di collegamenti organici tra la contabilità fisica e la contabilità monetaria, per creare una duplice osservazione dei fenomeni.
Per la creazione della contabilità ambientale dell’azienda le informazioni sono individuate da due diversi sistemi contabili, contabilità fisico – tecnica e
contabilità economico finanziaria.

Il bilancio ambientale, rappresenta lo strumento di raccolta delle grandezze flusso riguardanti gli effetti ambientali della gestione, quindi:
- Non determina direttamente un risultato in termini di differenza tra elementi positivi e negativi della gestione
- Non mette in evidenza in modo esplicito un bilanciamento in termini quantitativi tra gli elementi che in esso sono rappresentati.

Il bilancio ambientale si articola nei seguenti contenuti informativi:
* Flussi di materia ed informazioni quantitativo – tecniche, questi rappresentano il bilancio ambientale in senso stretto.
* Dati economici relativi alle spese e agli investimenti ambientali
* Sistema di indicatori ambientali

129
Q

Parlare del bilancio sociale e delle sue caratteristiche

A

Il bilancio sociale è uno strumento di conoscenza e di comunicazione che mira a riferire ai partecipanti all’impresa ed alla collettività i risultati in termini
sociali dell’attività stessa. Quindi si può considerare come uno strumento integrativo di conoscenza e di valutazione dell’attività aziendale. Questo
strumento informativo può essere interpretato in vari modi e può essere volto a:
* Definire gli ambiti di assunzione di responsabilità nelle relazioni poste in essere con i diversi gruppi sociali
* Offrire dati quali-quantitativi sulle strategie sociali perseguite dall’azienda e sui risultati ottenuti dalla medesima

130
Q

Cosa si intende per beni ambientali

A

I beni ambientali nell’economia dell’ambiente sono risorse naturali che forniscono benefici economici, ecologici e sociali. Sono spesso caratterizzati dalla non-esclusività (tutti possono usufruirne) e dalla non-rivalità (il loro utilizzo da parte di una persona non ne riduce la disponibilità per gli altri), come l’aria pulita e il clima stabile.

Tipologie di beni ambientali
* Beni pubblici puri – Nessuno può essere escluso dal loro utilizzo e il consumo da parte di un individuo non ne riduce la disponibilità per altri. Es. qualità dell’aria, biodiversità.
* Risorse comuni – Sono accessibili a tutti, ma il loro uso eccessivo può portare al degrado. Es. foreste, pesca, acqua dolce.
* Beni privati con impatti ambientali – Beni di consumo che hanno effetti sull’ambiente, come l’energia o le automobili

131
Q

Quali indicatori ambientali conoscete, spiegare

A

si possono distinguere i seguenti indicatori:
- Di pressione: descrivono le pressioni causate dalle attività umane sull’ambiente
- Di stato: descrivono la qualità dell’ambiente e lo stato delle risorse
- Di risposta: riguardano la misura della risposta della società rispetto ai problemi ambientali
Gli indicatori ambientali sono utilizzati nel processo decisionale dell’azienda e vengono considerati: nel momento della definizione degli obiettivi; durante
lo svolgimento delle attività operative e produttive, per il controllo del raggiungimento degli obiettivi. Le informazioni di sintesi fornite dagli indicatori
ambientali sono utili sia durante la stesura di piani strategici ed operativi riguardanti le prestazioni future sia per la valutazione del raggiungimento degli
obiettivi stabiliti in sede preventiva.

132
Q

Che tipo di valutazioni ambientale conoscete. Spiegare

A

Per effettuare la valutazione monetaria dei beni ambientali vi sono diversi metodi, tra cui si possono distinguere quelli indiretti, preferenze rilevate, e quelli
diretti, preferenze espresse. Il metodo di valutazione indiretto dei beni ambientali si basa sul l’osservazione di beni privati regolamentati dal mercato e tra questi metodi si può citare quello del prezzo edonico. Il prezzo edonico si utilizza in caso i beni ambientali non siano tangibili, come ad esempio un paesaggio o l’aria pulita. Un altro metodo indiretto di valutazione è quello del costo di viaggio.
La valutazione economica con il metodo diretto, invece, stima il valore ambientale simulando un mercato ipotetico e pertanto crea delle stime di prezzo.
Ci sono diversi metodi che appartengono alla categoria dei diretti. Tra i metodi diretti possiamo identificare:
Il metodo della valutazione contingente.
Il costo di ripristino
Spese difensive

133
Q

Nelle spese difensive rientra
* tutti i consumi
* le esportazioni nette
* tutti gli investimenti privati
* la spesa pubblica

A

la spesa pubblica

134
Q

l’inquinamento è calcolato nel PIL
* si, perchè transita dal mercato
* no, perchè transita solo nel mercato
* nessuna risposta è corretta
* no, perchè non transita dal mercato

A

no, perchè non transita dal mercato

135
Q

Le fonti di energia naturale comprendono
* l’irradiamento solare
* il vento
* tutte le risposte sono corrette
* le acque correnti

A

tutte le risposte sono corrette

136
Q

Glii impianti di fonti rinnobili hanno come caratteristica
* pochi ed a bassa potenza
* piccoli e diffusi nei territori
* piccoli e concentrati
* Pochi impianti ad alta potenza

A

Pochi impianti ad alta potenza

137
Q

Le maggiori problematiche riguardanti la scarsità delle risorse riguarda
* le risorse rinnovabili energetiche
* le risorse in generale
* risorse non rinnovabili energetiche
* non ci sono problemi legati alla scarsità delle risorse

A

risorse non rinnovabili energetiche

138
Q

Il PIL considera il benessere da un punto di vista
* immateriale
* sia materiale che immateriale
* materiale
* non lo considera

139
Q

la commissione creata dal Presidente Francese Sarkosy, aveva come intento
* creare nuovi indicatori energetici
* non c’è stata nessuna commissione voluta dal Presidente francese
* creare nuove soluzioni al risparmio energetico
* creare nuovi strumenti di misura della ricchezza

A

creare nuovi strumenti di misura della ricchezza

140
Q

il compromesso tra uoma e ambiente esiste perchè
* l’uomo ha sempre tutelato l’ambiente a prescindere dall’epoca in cui ci troviamo
* non esiste
* l’uomo si è accorto che l’ambiente si esaurisce e si degrada
* sempre esistito

A

l’uomo si è accorto che l’ambiente si esaurisce e si degrada

141
Q

esempi di compostibili minerarali fossili
* idrocarburi
* minerali radioattivi
* tutte le risposte sono corrette
* carbone

A

tutte le risposte sono corrette

142
Q

quando si parla di shock per una risorsa si intende
* la scoperta di nuovi giacimenti
* variazione del prezzo delle risorsa non atteso
* variazione della quantità estratta non attesa
* variazione del prezzo della risorsa atteso

A

variazione del prezzo delle risorsa non atteso

143
Q

quale indicatore di benessere è inserito tra gli strumenti di programmazione della politica economica nazionale in italia
* ISU
* BES
* ISEW
* INDICE DI FELICITA’ LORDA

144
Q

Come si chiama l’indicatore di Benessere creato ed utilizzato in Italia
* ISU
* ISEW
* BES
* MEW

145
Q

Un autore che ha dato un importante contributo al l movimento degli Indicatori Sociali
* Raymond A. Bauer
* D. Ricardo
* J. M. Keynes
* A. Smith

A

Raymond A. Bauer

146
Q

QOL Quality of Life comprende
* benessere materiale e immateriale
* tutte le risposte sono vere
* libertà e la giustizia
* le garanzie di condizioni naturali di vita per le generazioni presenti e future

A

tutte le risposte sono vere

147
Q

lo shock petrolifero incise soprattutto su
* Europa
* Asia
* non ebbe ripercussioni
* Stati Uniti

148
Q

Ad oggi c’è differenza tra paesi produttori di energia e paesi consumatori
* non è rilevante
* no, a differenza del passato
* è una differenza nata negli ultimi anni
* si

A

no, a differenza del passato

149
Q

in che anni inizia la consapevolezza degli squilibri modiali tra paesi ricchi e poveri
* 80/90
* 60/70
* 90/00
* 50/60

150
Q

la distribuzione delle risorse deve essere un obiettivo
* dei governi per rispettare regole di equità
* dei governi per accumulare ricchezze
* no
* dei singoli individui per aumetare le proprie ricchezze

A

dei governi per rispettare regole di equità

151
Q

Durante la crisi del 2008 il prezzo del petrolio era
* rimasto costante
* sceso per riduzione della domanda
* aumentato per ragioni speculative
* aumentato per incremento della domanda

A

aumentato per ragioni speculative

152
Q

lo studio degli indicatori di benessere
* gli indicatori di benessere non influenzano le scelte territoriali
* la politica non guarda agli indicatori di benessere
* può aiutare nelle scelte economiche e politiche dei territori
* non può aiutare nelle scelte economiche e politiche nei territori

A

può aiutare nelle scelte economiche e politiche dei territori

153
Q

Spiegare i Pull Factors e i Push Factors dell’Urbanizzazione

A

I motivi che portano a vivere in città sono diversi, tra i quali possiamo citare il miglioramento della qualità della vita, maggiori possibilità di lavoro, servizi.
Mentre i motivi che spingono ad andare via dalle campagne sono legati alle basse possibilità di reddito ed a eventi climatici. Le possibilità di ricchezza sono maggiori sia nei centri urbani che in quelli rurali, ma il fenomeno delle città che crescono in modo non programmato porta ad oggi gravi impatti ambientali.

Con il termine urban sprawl si indica come l’espansione dei trasporti su gomma, esempio le automobili, e il differenziale tra i prezzi delle abitazioni, inteso come costo di acquisto o di affitto, abbia determinato l’allargamento in modo disordinato dei confini delle città.

154
Q

Spiegare il legame tra industrializzazione e sviluppo

A

Con la rivoluzione industriale, come già spiegato, i livelli di crescita della produzione e della popolazione sono stati estremamente elevati rispetto al
passato. Pertanto, oggi i paesi sviluppati sono quelli che hanno subito il processo di industrializzazione e lo hanno superato, mentre i paesi in via di sviluppo sono quei paesi che ancora sono legati al mondo agricolo. Per tale definizione si denota un legame indissolubile tra industrializzazione e sviluppo.
Con l’industrializzazione inizia il momento delle macchine, che oltre ad accrescere la produttività, accrescono anche l’impatto ambientale delle attività economiche, come ad esempio l’aumento di emissione dei gas serra. Inoltre, l’industrializzazione spinge la popolazione a spostarsi dalle campagne alle città.
Via via che una nazione si «sviluppa» passerà dal settore primario al secondario e dal secondario al terziario. Questo è analizzabile andando a vedere quali sono le percentuali maggiori di ricchezza prodotto da ogni settore, quindi l’importanza del settore nella composizione del PIL. Il settore primario con
l’avvento dell’industrializzazione perde di importanza ma cambia anche radicalmente: si parla infatti di agricoltura industriale.

155
Q

Parlare del Movimento degli Indicatori Sociali

A

Un contributo particolarmente importante per il movimento degli indicatori sociali è stato dato da Raymond A. Bauer con la sua pubblicazione “Social
Indicators” del 1966 dove nel primo capitolo cita che il volume in questione è dedicato al tempo degli indicatori sociali, alle statistiche, serie statistiche e
ogni forma di evidenza che possa consentire di valutare i valori e obiettivi per determinare l’impatto di specifici programmi.
Già dai primi anni di vita del Movimento lo studio della qualità della vita viene affinato grazie ad indicatori “soggettivi” che utilizzano la percezione
individuale abbinata a strumenti statistici per la raccolta dei dati e la lettura dei mutamenti sociali. La crisi del Movimento Sociale degli Indicatori è intorno
agli anni Ottanta perché si considera una incapacità negli indicatori di prevedere i mutamenti sociali, guardando quindi solo a indicatori che non hanno
capacità previsionale ma solo descrittiva.
Nonostante la crisi appena descritta le attività del Movimento non sono scomparse ma sono state messe le basi per lo sviluppo degli anni Novanta, infatti
riviste come la Social Indicators Research ha continuato a pubblicare diversi lavori durante anche tutti gli anni Ottanta. Quindi il periodo di crisi deve
essere visto solo come un periodo di consolidamento, di maturazione e di preparazione per gli sviluppi successivi del Movimento.
Alla fine degli anni Ottanta è stata istituita “The International Sociological Association Working Group on Social Indicators and Social Reporting”, uno dei
nuovi sviluppi del movimento è stato proprio quello di sviluppare organizzazioni professioniste che potessero dare un contributo allo sviluppo del movimento stesso. Una seconda parte fondamentale del periodo espansivo degli ultimi 25 anni è dato dalla QOL, questo concetto è emerso e divenne
parte degli indicatori sociali.
Come obiettivo sociale ed economico politico, QOL comprende molti domini della vita, oltre al benessere materiale e immateriale, valori collettivi come la libertà, giustizia e garanzia di condizioni naturali di vita per le generazioni presenti e future. L’attenzione quando si studia la QOL è sulle persone. Ciò
implica che l’oggetto principale della ricerca non è la politica. La ricerca sulla qualità della vita implica l’adozione di una prospettiva che vada oltre
l’economia. Tuttavia, l’importanza degli aspetti sociali non significa che gli aspetti economici non contino: una visione approfondita di fattori come il reddito e la povertà è anche rilevante dal punto di vista generale della qualità della vita.
È importante mantenere separati gli indicatori oggettivi e soggettivi e non combinarli in un indicatore composito o in un indice. La QOL è un concetto ampio
che riguarda l’effetto complessivo della politica.

156
Q

Quali cambiamenti sono evidenziati nel Word Energy Outlook 2017, spiegare

A

Nel World Energy Outlook 2017 sono stati evidenziati quattro cambiamenti importanti:
- Tecnologico
- Elettrificazione dell’energia
- Cambiamento dell’economia in Cina
- Risorse alternative per gli Stati Uniti

157
Q

L’andamento del prezzo del petrolio durante la crisi del 2008, spiegare

A

Prima della crisi
Prima della crisi finanziaria, il prezzo del petrolio era in forte aumento. Questo era dovuto a una combinazione di fattori, tra cui l’aumento della domanda globale, in particolare da parte di economie emergenti come la Cina e l’India, e le preoccupazioni riguardo alla capacità dell’offerta di tenere il passo con la domanda.

Durante la crisi
Durante la crisi finanziaria, il prezzo del petrolio ha subito un crollo drammatico. Questo è stato causato da una combinazione di fattori:

Riduzione della domanda: A causa della recessione economica, la domanda di petrolio è diminuita in tutto il mondo.
Aumento dell’offerta: Allo stesso tempo, l’offerta di petrolio è aumentata, in parte a causa dell’aumento della produzione in alcuni paesi.
Speculazione: Alcuni analisti sostengono che la speculazione abbia giocato un ruolo nel crollo dei prezzi del petrolio.
Dopo la crisi
Dopo la crisi, il prezzo del petrolio ha iniziato a riprendersi, ma a un ritmo molto più lento rispetto al periodo precedente la crisi. Questo è stato in parte dovuto alla lenta ripresa economica e alla continua incertezza sul mercato del petrolio.

In conclusione, la crisi del 2008 ha avuto un impatto significativo sull’andamento del prezzo del petrolio, causando un crollo dei prezzi seguito da una lenta ripresa.

158
Q

Quali sono le problematiche legato allo sfruttamento dei combustibili fossili. Spiegare

A

. La creazione dell’energia, proprio per via della combustione, ha dei costi in
termini ambientali dati dalle emissioni di sostanze inquinanti. Queste emissioni sono tra le principali cause dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici.
All’aumento della temperatura sono imputabili diverse conseguenze ambientali, tra cui possiamo ricordarne alcune:
- Scioglimento dei ghiacciai;
- Aumento livello del mare;
- Aumento zone aride;
- Erosioni zone costiere.

159
Q

Cosa si intende per cambiamento climatico e da cosa è causato

A

Grazie alla rivoluzione industriale il sistema energetico è cambiato: c’è stato un cambiamento dall’energia animale all’energia prodotta dall’uomo. Per
capire questo passaggio si pensi al passaggio delle carrozze trainate da cavalli al treno che usa l’energia scaturita dal carbone. L’energia prodotta
dall’uomo è quella data dalla combustione di carbone, legna, petrolio e gas. La creazione dell’energia, proprio per via della combustione, ha dei costi in
termini ambientali dati dalle emissioni di sostanze inquinanti. Queste emissioni sono tra le principali cause dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici.
Sono stati condotti molti studi sulle emissioni di gas nell’ultimo millennio ed è stato osservato come, dalla rivoluzione industriale ad oggi, la
concentrazione di alcuni gas nell’atmosfera, come ad esempio i CO2, siano cresciuti creando quello che oggi è comunemente chiamato Effetto Serra ed
essendo i principali responsabili dei cambiamenti climatici.
Esiste una relazione positiva tra la crescita delle emissioni di gas dell’effetto serra e l’attività umana. Le attività che incrementano la concentrazione in atmosfera dei gas effetto serra sono:
- Combustione carburanti fossili;
- Disboscamento
- che non permette l’assimilazione del CO2 –
- Attività industriali
- Trasporti
- Rifiuti
- Attività agricola.

160
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica che importanza ha il monitoraggio dei risultati quando si parla di economia circolare in transizione
* non è considerato
* marginale
* fondamentale
* non ha importanza

A

fondamentale

161
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica secondo l’UNEP nel 2018 ha dichiarato che le più gravi emergenze ambientali ad oggi sono rappresentate da
* perdita delle biodiversità
* cambiamento climatico
* tutte le risposte sono corrette
* plastica negli oceani

A

tutte le risposte sono corrette

162
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica il LIFE da cui prende spunto Furla aveva come obiettivo
* monitorare e controllare la resa dei singoli materiali nella produzione di energia
* tutte le risposte sono corrette
* impianto energetico basato sul recupero di rifliuti plastici
* impianto energetico basato sul recupero di pneumatici

A

tutte le risposte sono corrette

163
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica, la plastica
* non crea problemai dal punto di vista della sostenibilità
* mette a repentaglio la sostenibilità
* ad oggi non è un problema considerato grave
* non è analizzabile per l’economia circolare

A

mette a repentaglio la sostenibilità

164
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica i prodotti in plastica per essere lavorati devono essere
* devono essere raccolti e selezionati
* raccolti, selezionati e caratterizzati
* si possono usare tutti gli scarti direttamente dalla raccolta differenziata
* nessuna delle risposte è corretta

A

raccolti, selezionati e caratterizzati

165
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica il progetto Furla si basa
* su un LIFE precedente
* nessuna rispsota è corretta
* è un progetto che parte da zero
* su un GAL precedente

A

su un LIFE precedente

166
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica se dovesse continuare al tasso di oggi la crescita di plastica negli oceani entro il 2050 ci sarà
* nessuna delle risposte è corretta
* più plastica che pesce in peso
* un rapporto di uno ad uno con il pesce in peso
* un rapporto di uno a tre tra plastica e pesce in peso

A

più plastica che pesce in peso

167
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica l’inquinamento da plastica negli oceani è un problema
* regionale
* frontaliero
* transfrontaliero
* locale

A

trasnfrontaliero

168
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica l’obiettivo pricipale del progetto Furla
* dimostrare di produrre energia da materiale plastico
* nessuna risposta è corretta
* stoccare come rifiuti pericolosi il materiale plastico
* dimostrare di produrre energia pulita da materiale plastico

A

dimostrare di produrre energia pulita da materiale plastico

169
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica, su uno studio fatto su 102 tartartarughe marine divise per 7 specie in quale percentuale sono stati trovati residui
plastici nello stomaco
* 100
* 50
* 10
* 80

170
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica secondo gli studiosi un intervento ora sulla plastica dispersa nell’oceano probabilmente porterà
* ripristino completo
* non potrà migliorare la situazione
* ad una sostenibilità anche se non un ripristino completo
* nessuna delle risposte è corretta

A

non potrà migliorare la situazione

171
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica è stato analizzato nel 2016 che la produzione di plastica vergine a persona del pianeta è di circa
* 10 lg
* 60 kg
* 1 t
* 10 g

172
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica il materiale plastico viene raccolto da
* raccoltaa differenziata
* rifiuti industriali
* tutte le risposte sono corrette
* recupero dalla pulizia di mari e fiumi

A

tutte le risposte sono corrette

173
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica l’impanto di pirolisi di Furla potrà produrre partendo dalla plastica
* olio ecologico
* tutte le risposte sono corrette
* diesel ecologico
* paraffina e carbone

A

tutte le risposte sono corrette

174
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica La relazione Solving Plastic Pollution Through Accountability chiede che la plastica mono uso sia ridotta del .. percentuale
* 0
* 30
* 50
* 100

175
Q

Considerando il Caso Recupero Plastica secondo il direttore Generale del WWF International
* tutte le risposte sono corrette
* il metodolo esistente di utilzzo e smaltimento della plastica è fondamentalmente rotto
* il metodo esistente di produzione della palestica è fondamentalmente rotto
* il sistema plastica è privo di responsabilità

A

tutte le risposte sono corrette

176
Q

Che rapporto c’è tra cibo ed il benessere sostenibile

A

. Il cibo ha un ruolo centrale nella promozione di benessere sostenibile nelle società in tutto
il mondo, è l’indispensabile risorsa per la sopravvivenza delle specie biologiche, inclusa la nostra, è un elemento distintivo caratteristica della vita sociale.

177
Q

La Piramide Alimentare Toscana che rapporto ha con la dieta mediterranea e perché viene promossa dalla Regione Toscana

A

Il progetto italiano -Tuscany Naturben- è stato sviluppato per realizzare una nuova classe di alimenti, tisane e integratori, potenziati o rafforzati da principi
attivi con elevate proprietà antiossidanti e antiradicali e caratteristiche idonee per ripristinare i sali minerali e l’equilibrio idrico nel corpo umano. Lo scopo del progetto è quello di organizzare una dieta appropriata e un’integrazione di minerali e biocomponenti. La Regione Toscana promuove una dieta mediterranea toscana, PAT, Piramide Alimentare Toscana, spiegando che gli studi scientifici dimostrano l’importanza dell’alimentazione per il mantenimento dello stato di salute.

178
Q

Gli elementi innovativi, da un punto di vista tecnico, studiati nel caso dell’azienda Rohan cosa riguardano

A

Gli elementi innovativi, da un punto di vista tecnico, studiati nel caso dell’azienda Rohan riguardano:
- una più completa caratterizzazione di specie tipiche della flora mediterranea spontanea, anche a livello intraspecifico
- la presenza di composti ad azione antiossidante e lo studio del loro effetto a livello cellulare
- analogamente, l’identificazione di eventuali proprietà antimicrobiche possedute da estratti vegetali

179
Q

Fare degli esempi trattati nel coso di Zero Waste Model

A

Il modello Zero Waste è un approccio di gestione dei rifiuti che mira a ridurre al minimo la produzione di rifiuti e a massimizzare il riutilizzo e il riciclo. Questo modello è stato adottato da molte aziende e città in tutto il mondo. Ecco alcuni esempi:

  1. Aziende
    Patagonia

Patagonia, un’azienda di abbigliamento outdoor, ha adottato il modello Zero Waste nel suo processo di produzione. L’azienda ha implementato una politica di “ripara, riutilizza, ricicla” per ridurre al minimo la produzione di rifiuti.

Unilever

Unilever, un’azienda multinazionale di beni di consumo, ha adottato il modello Zero Waste nelle sue operazioni globali. L’azienda ha raggiunto lo Zero Waste in tutte le sue fabbriche nel 2015.

  1. Città
    San Francisco, USA

San Francisco ha adottato il modello Zero Waste nel 2002 con l’obiettivo di non inviare rifiuti in discarica o incenerimento entro il 2020. La città ha implementato una serie di programmi di riciclo e compostaggio per raggiungere questo obiettivo.

Kamikatsu, Giappone

Kamikatsu è una piccola città in Giappone che ha adottato il modello Zero Waste. La città ha implementato un rigoroso sistema di separazione dei rifiuti e ha l’obiettivo di non produrre rifiuti entro il 2020.

180
Q

Che rapporto c’è tra il sistema agroindustriale e l’economia circolare

A

La circolarità è una necessità anche nel settore agricolo, nell’agricoltura tradizionale il sistema circolare era già nelle procedure riutilizzando nel sistema produttivo ogni scarto come sottoprodotto, mentre nel sistema industriale questa circolarità è stata persa basando il sistema produttivo sull’utilizzo di
materie prime vergini e smaltendo gli scarti come rifiuto. Per ottenere quanto detto può venire in aiuto la simbiosi industriale, all’interno dell’ecologia industriale la simbiosi indaga le relazioni esistenti tra industria e ambiente, identificando gli scambi di risorse tra industrie dissimili, intendendo per risorse non solo gli input materiali quali sottoprodotti o rifiuti ma anche energia scarti, servizi e competenze.

181
Q

Quali sono i problemi legati alla plastica e come può aiutare l’economia circolare

A

La presenza di plastica nei nostri oceani è stata un problema crescente per decenni, ma solo negli ultimi anni ha trovato la sua strada nella coscienza
pubblica. In un recente studio condotto su 102 tartarughe marine, che coprono sette specie, ogni esemplare campionato è stato trovato per aver
inghiottito materiale plastico di qualche tipo L’inquinamento plastico nell’ambiente marino e costiero è un problema impegnativo di restauro e
governance. Analogamente a molti problemi ambientali, l’inquinamento della plastica in ambiente marino è un problema transfrontaliero e pertanto le soluzioni di governance sono complesse.
Anche se è improbabile che l’ambiente marino ritorni alla condizione in cui si trovava prima dell’introduzione della plastica nel settore produttivo e di
consumo, è comunque una sfida importante per la sostenibilità. In questo senso l’economia circolare agevolerebbe la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti evitándose una eccessiva dispersione nelle acque

182
Q

. Quali sono gli aspetti principali del progetto FURLA

A

L’obiettivo principale del progetto FUPLA è di dimostrare di produrre, attraverso uno specifico nuovo processo di pirolisi, energia pulita riutilizzando il
materiale plastico derivante dalla raccolta differenziata, generando un circolo economico virtuoso privo di emissioni.
Attraverso il processo pirolitico FURLA sarà possibile produrre energia eco-combustibile (paraffina e energia rinnovabile e pulita, a costi molto bassi e con costi marginali quasi nulli) come prodotto commerciabile riutilizzando il materiale plastico derivante da raccolta differenziata, rifiuti industriali, recupero dalla pulizia di mari e fiumi, ecc., generando un circolo economico virtuoso e privo di emissioni. Il progetto implementa il concetto di economia circolare in:
- assicurare l’utilizzo di risorse secondarie
- generare un nuovo valore aggiunto alla filiera produttiva
In considerazione del Caso Recupero Plastica rispetto ad altre fonti di energia rinnovabile, il processo di distillazione non genera problemi di intermittenza, accumulo, stoccaggio o stabilizzazione nella produzione di energia.