Paniere Economia aziendale - chiuse Flashcards
02-01 Il soggetto economico è:
* Colui al quale fanno capo gli interessi interni d’azienda e in forza di ciò amministra e governa l’impresa
* Sempre presente nelle società di capitali ma mai nelle società di persone
* Colui il quale è chiamato a rispondere con il proprio patrimonio personale delle obbligazioni della società
* Colui al quale fanno capo gli obblighi e i diritti che sorgono nello svolgimento dell’attività d’impresa
Colui al quale fanno capo gli interessi interni d’azienda e in forza di ciò amministra e governa l’impresa
03-01 Nelle imprese pubbliche:
* Nessuna delle alternative proposte è corretta
* Il soggetto economico è sempre di tipo privatistico
* Non vi è né il soggetto economico né il soggetto giuridico
* La forma giuridica dell’impresa può essere anche quella della società commerciale -SpA oppure Srl-
La forma giuridica dell’impresa può essere anche quella della società commerciale -SpA oppure Srl-
Il soggetto economico è sempre pubblico
03-02 Nella società in accomandita semplice, chi risponde delle obbligazioni sociali:
* I soci accomandanti rispondono limitatamente alla quota sottoscritta, mentre i soci accomandatari rispondono illimitatamente e solidalmente
* Solo la società con il proprio patrimonio
* I soci accomandantari rispondono limitatamente alla quota sottoscritta, mentre i soci accomandanti rispondono illimitatamente e solidalmente
* Tutti i soci in maniera illimitata
I soci accomandanti rispondono limitatamente alla quota sottoscritta, mentre i soci accomandatari rispondono illimitatamente e solidalmente
03-03 In una società per azioni il soggetto giuridico è rappresentato:
* Dai soci
* Dal consiglio di amministrazione
* Dalla società stessa
* Dai soci di maggioranza
Dalla società stessa
soggetto economico: soci di maggioranza
04-01 Quando all’interno di un gruppo aziendale è possibile risalire ad una società holding, a cui è attribuito il controllo di tutte le attività del gruppo, il gruppo aziendale stesso si dirà:
* Diretto
* Gerarchico
* Indiretto
* Associativo
Gerarchico
04-02 La società A possiede il 50%+1 delle azioni della società B, pertanto:
* A esercita il controllo di diritto di B
* A esercita il controllo di fatto di B
* A esercita il controllo esterno di B per vincoli contrattuali
* Nessuna delle precedenti è esatta
A esercita il controllo di diritto di B
04-03 La società A possiede il 45% delle azioni della società B, pertanto:
* Si può affermare che A esercita il controllo di diritto di B
* nessuna delle affermazioni è esatta
* Si può affermare che A non esercita il controllo di diritto di B
* Si può affermare che è una società di persone
Si può affermare che A non esercita il controllo di diritto di B
ma controllo di fatto
04-04 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha la più bassa stabilità della proprietà:
* Quello dell’insider system
* Quello della società di persone
* Quello della Public company
* Quello della impresa a proprietà ristretta
Quello della Public company
06-01 L’ambiente specifico:
* È il settore di attività economica in cui l’impresa opera e, più in particolare, sono i mercati di acquisto e di sbocco a cui essa si rivolge
* Non è nessuna delle precedenti alternative
* Fa riferimento alle condizioni naturali del contesto in cui l’impresa vive: clima, idrografia, ecc…
* È il luogo in cui è stata fissata la sede legale dell’impresa
È il settore di attività economica in cui l’impresa opera e, più in particolare, sono i mercati di acquisto e di sbocco a cui essa si rivolge
07-01 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, le barriera all’entrata diventano più alte:
* nessuna delle affermazioni è esatta
* Quando sono poco numerosi i clienti
* Quando per entrare nel settore c’è bisogno di competenze altamente specialistiche
* Quando per entrare nel settore non c’è bisogno di competenze altamente specialistiche
Quando per entrare nel settore c’è bisogno di competenze altamente specialistiche
07-02 L’aggregato delle imprese, assimilabili nei processi di produzione di beni o servizi, che si rivolgono agli stessi mercati di acquisto dei fattori produttivi e agli stessi mercati di sbocco forma:
* Una Holding
* Un settore
* Un gruppo aziendale finanziario
* Nessuna delle precedenti alternative
Un settore
08-01 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, la frammentazione e la piccola dimensione delle imprese acquirenti:
* Fa aumentare i prodotti sostitutivi
* Fa aumentare le barriere all’entrata
* Fa diminuire il potere contrattuale dei fornitori
* Fa aumentare il potere contrattuale dei fornitori
Fa aumentare il potere contrattuale dei fornitori
08-02 Le economie di scala consistono:
* Nella diminuzione dei costi medi unitari di prodotto all’aumentare dei volumi (scala) di produzione
* Nel fatto che i costi medi unitari di prodotto si mantengono costanti all’aumentare dei volumi (scala) di produzione
* Nell’aumento dei costi medi unitari di prodotto all’aumentare dei volumi (scala) di produzione
* Nessuna delle precedenti è esatta
Nella diminuzione dei costi medi unitari di prodotto all’aumentare dei volumi (scala) di produzione
08-03 Le economie di scala possono avere origine:
* Solo all’interno dell’azienda
* Solo per via della riduzione nell’intensità della concorrenza (diretta)
* Sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda
* Solo all’esterno dell’azienda
Sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda
08-04 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, la frammentazione e la piccola dimensione dei fornitori:
* Fa aumentare le barriere all’entrata nel settore
* Fa diminuire il potere contrattuale dei fornitori
* Fa aumentare i prodotti sostitutivi
* Fa aumentare il potere contrattuale dei fornitori
Fa diminuire il potere contrattuale dei fornitori
08-05 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, risulta favorevole al potere contrattuale dei fornitori:
* La presenza numerosa dei fornitori stessi
* La concentrazione e la grande dimensione delle imprese acquirenti
* Nessuna delle alternative precedenti è esatta
* La presenza di numerosissime imprese acquirenti
La presenza di numerosissime imprese acquirenti
08-06 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, le barriera all’entrata diventano più alte:
* Quando per entrare nel settore c’è bisogno di ingenti capitali finanziari
* nessuna delle affermazioni è esatta
* Quando molti sono i fornitori delle aziende che stanno nel settore
* Quando per entrare nel settore non c’è bisogno di ingenti capitali finanziari
Quando per entrare nel settore c’è bisogno di ingenti capitali finanziari
08-07 Nel sistema competitivo della concorrenza allargata, le barriera all’entrata sono basse:
* Quando per entrare nel settore c’è bisogno di elevati capitali finanziari
* Quando la domanda è elastica
* Quando per entrare nel settore non c’è bisogno di elevati capitali finanziari
* quando la domanda è anelastica
Quando per entrare nel settore non c’è bisogno di elevati capitali finanziari
09-01 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha la più alta stabilità della proprietà:
* Quello della Public company
* Quello della impresa a proprietà ristretta
* quello del modello outsider system
* nessuna delle affermazioni è esatta
Quello della impresa a proprietà ristretta
09-02 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha una struttura proprietaria unitaria:
* Impresa a proprietà ristretta
* Tutte le alternative che si propongono si equivalgono tra loro
* Impresa padronale
* Public company
Impresa padronale
09-03 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha una struttura proprietaria pluralista:
* Public company
* Impresa a proprietà chiusa
* quello dell’insider system
* nessuna delle affermazioni è esatta
Public company
09-04 Tra i seguenti, qual è uno dei vantaggi prospettati dal modello di impresa detto “padronale” (anche detto a proprietà chiusa) rispetto agli altri modelli di governance conosciuti?
* La compagine azionaria poco stabile
* Orientamento delle decisioni tipicamente al lungo periodo
* Basso livello dell’indebitamento
* La compagine azionaria pluralista
Orientamento delle decisioni tipicamente al lungo periodo
09-05 L’impresa a proprietà diffusa public company si distingue per:
* La sua presenza esclusiva in Italia
* La costante presenza di enti pubblici e banche dalla compagine azionaria
* Un’alta stabilità della compagine azionaria
* Una bassa stabilità della compagine azionaria
Una bassa stabilità della compagine azionaria
09-06 L’impresa a proprietà ristretta e l’impresa a proprietà chiusa sono accomunate:
* Dal fatto che ambedue presentano un’alta stabilità della compagine azionaria
* Nessuna delle alternative è esatta
* Dal fatto che ambedue presentano una struttura proprietaria pluralista
* Dal fatto che ambedue presentano una struttura proprietaria unitaria
Dal fatto che ambedue presentano un’alta stabilità della compagine azionaria
10-01 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha la più bassa stabilità della proprietà:
* Quello della concorrenza allargata
* Quello della impresa a proprietà ristretta
* Quello della concorrenza ristretta
* Quello della Public company
Quello della Public company
10-02 In quale modello di corporate governance (tra i seguenti) si ha una struttura proprietaria unitaria:
* Public company
* Impresa padronale
* Outsider system
* Impresa a proprietà ristretta
Impresa padronale
10-03 A quale modello di governance ci si riferisce quando si parla di “una proprietà concentrata e stabile nelle mani di uno o pochi individui o nel gruppo familiare”?
* Quello della società di persone
* Quello della public company
* Quello della proprietà chiusa
* Quello della proprietà ristretta
Quello della proprietà chiusa
10-04 L’impresa a proprietà chiusa (o padronale), rispetto alla public company:
* È caratterizzata da una struttura proprietaria “pluralista” e presenta il vantaggio di bassi livelli di indebitamento
* È caratterizzata da una struttura proprietaria “unitaria” e presenta lo svantaggio di alti livelli di indebitamento
* È caratterizzata da una struttura proprietaria “unitaria” e presenta il vantaggio di bassi livelli di indebitamento
* È caratterizzata da una struttura proprietaria “pluralista” e presenta lo svantaggio di alti livelli di indebitamento
È caratterizzata da una struttura proprietaria “unitaria” e presenta lo svantaggio di alti livelli di indebitamento
Alti livelli di indebitamento poiché si fa ampio ricorso al finanziamento bancario
10-05 In quale modello di governance si verifica la polverizzazione della proprietà tra un numero molto elevato di azionisti ?
* Il modello della proprietà chiusa
* Il modello della proprietà ristretta
* Il modello della public company
* Il modello del gruppo gerarchico
Il modello della public company
numero molto elevato di azionisti, nessuno dei quali detiene quote a sufficienza per il controllo
19-01 Gli organi di staff sono:
* Organi direttivi
* Organi esecutivi
* Organi volitivi
* Organi di consulenza e supporto
Organi di consulenza e supporto
19-02 Gli organi di line sono:
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Organi direttivi
* organi di staff
* organi consultivi
Organi direttivi
19-03 Gli organi che “assolvono funzioni di supporto, assistenza e consulenza sia nei confronti dell’organo volitivo, sia nei confronti degli organi di direzione, pur se non assumono decisioni vincolanti per altri, ma solo pareri”, vengono chiamati:
* Organi di staff
* Organi volitivi
* Organi di line
* Organi esecutivi
Organi di staff
21-01 A parità di altre condizioni, qual è il maggior svantaggio della struttura plurifunzionale rispetto a quella multidivisionale:
* L’efficacia
* Le economie di scala
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* L’efficienza
L’efficacia
21-02 L’insufficiente motivazione dei dipendenti è il principale svantaggio della:
* Struttura organizzativa semplice
* Struttura organizzativa plurifunzionale
* Struttura organizzativa multidivisionale
* Struttura organizzativa a matrice
Struttura organizzativa semplice
21-03 Nella struttura organizzativa plurifunzionale il lavoro è suddiviso, in senso orizzontale, per:
* Aree funzionali operativo-caratteristiche e aree ausiliarie
* Nessuno dei modi descritti alle precedenti alternative
* Direzione generale, direzione di divisione e direzione di funzione
* Output, ovvero si segue il criterio della specializzazione per prodotto
Aree funzionali operativo-caratteristiche e aree ausiliarie
21-04 Quale struttura organizzativa prevede una divisione verticale del lavoro in Direzione generale, Direzioni di funzioni ed Unità operative nonché la presenza eventuale di organi di staff:
* La Struttura semplice
* La Struttura multi divisionale
* La Struttura a matrice
* La Struttura plurifunzionale
La Struttura plurifunzionale
21-05 Qual è il maggior svantaggio della struttura multidivisionale rispetto alla plurifunzionale ?
* Lo scarso sovraccarico decisionale della direzione generale
* La scarsa efficienza
* Nessuna delle suddette alternative è corretta
* La scarsa efficacia
La scarsa efficienza
21-06 In quale struttura organizzativa si realizza il minore decentramento decisionale:
* Struttura plurifunzionale
* Struttura della società per azioni
* Struttura a matrice
* Struttura multi divisionale
Struttura plurifunzionale
22-01 A parità di altre condizioni, qual è il maggior svantaggio della struttura plurifunzionale rispetto a quella multidivisionale:
* L’efficacia
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* L’efficienza
* Le economie di scala
L’efficacia
22-02 Nella struttura organizzativa multidivisionale il lavoro è suddiviso, in senso verticale, per:
* input, ovvero si segue il criterio della specializzazione per risorse
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Direzione generale, direzione di divisione e direzione di funzione
* Direzione generale e direzione di funzione
Direzione generale, direzione di divisione e direzione di funzione
22-03 Tra le seguenti qual è la struttura organizzativa che prevede il maggior numero di livelli gerarchici (più accentuata divisione verticale del lavoro):
* La Struttura plurifunzionale
* La Struttura di settore
* La Struttura semplice
* La Struttura multi divisionale
La Struttura multi divisionale
23-01 Nella struttura organizzativa a matrice, la divisione orizzontale del lavoro avviene:
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Solo per input;
* Solo per output;
* Per input ed output;
Per input ed output;
23-02 La divisione orizzontale del lavoro nella struttura organizzativa a matrice avviene:
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Sulla base dei criteri di divisione per input (per tecnica/funzione) e per output (per prodotto/mercato/clientela)
* Sulla base del solo criterio di divisione per input (per tecnica/funzione)
* Sulla base del solo criterio di divisione per output (per prodotto/mercato/clientela)
Sulla base dei criteri di divisione per input (per tecnica/funzione) e per output (per prodotto/mercato/clientela)
25-01 Le strategie che per l’impresa rispondono alla domanda “dove operare” (ovvero in quali mercati/settori operare) e sono relative alla scelta delle aree d’affari in cui svolgere la propria attività, sono le:
* Strategie competitive
* Strategie di impresa
* Le strategie di capitalizzazione
* Strategie funzionali
Strategie di impresa
26-01 In una data area strategica di affari (ASA), il vantaggio competitivo può essere conseguito dall’impresa solo in due modi o come vantaggio di costo o come vantaggio di differenziazione:
* È vero
* è vero per la public company
* è vero per l’impresa padronale
* È falso
È vero
28-01 Il documento che espone il programma della gestione aziendale (nel quale si definiscono in maniera dettagliata le azioni da svolgere nel corso di un dato periodo futuro) in termini di quantità economico-finanziarie, si chiama:
* Bilancio di fine esercizio
* Budget
* Stato Patrimoniale
* Bilancio civilistico
Budget
29-01 Lo stile di comando per cui “il superiore concorda con i subordinati le modalità di svolgimento del lavoro. I subordinati, a loro volta, sono giudicati in base ai risultati…” viene definito come:
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Stile democratico
* Stile permissivo
* Stile autoritario
Stile democratico
29-02 La valutazione delle prestazioni del personale subordinato è basata sull’autovalutazione, quando lo stile di comando è di tipo:
* Democratico
* Accentrato
* Autoritario
* Permissivo
Permissivo
36-01 Il periodo di tempo compreso tra l’acquisizione dei fattori produttivi (momento del sorgere di costi) e la vendita dei beni e/o servizi ottenuti (momento del sorgere di ricavi) costituisce:
* Il “ciclo monetario”
* Il “ciclo finanziario”
* Il “ciclo tecnico”
* Il “ciclo economico”
Il “ciclo economico”
37-01 I valori assegnati ai prodotti finiti venduti
* vanno sotto il nome di “valori di ricavo pluriennale”
* vanno sotto il nome di “valori di ricavo”
* nessuna delle alternative esposte è esatta
* vanno sotto il nome di “valori di ricavo anticipato”
vanno sotto il nome di “valori di ricavo”
37-02 Un aumento del denaro in cassa dà luogo ad una variazione:
* aumentativa dei crediti di finanziamento
* numeraria certa positiva
* numeraria assimilata positiva
* diminutiva dei crediti di finanziamento
numeraria certa positiva
37-03 Sono variazioni economiche positive
* i prelievi di capitale da parte dei soci
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* i costi
* i ricavi
i ricavi
37-04 Una diminuzione dei debiti di funzionamento dà luogo ad una variazione:
* numeraria assimilata negativa
* diminutiva dei crediti di finanziamento
* numeraria assimilata positiva
* aumentativa dei crediti di finanziamento
numeraria assimilata positiva
37-05 Un aumento dei debiti di funzionamento dà luogo ad una variazione:
* numeraria assimilata negativa
* diminutiva dei crediti di finanziamento
* aumentativa dei crediti di finanziamento
* numeraria assimilata positiva
numeraria assimilata negativa
37-06 Una diminuzione dei crediti di finanziamento dà luogo ad una variazione:
* numeraria presunta positiva
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* numeraria assimilata negativa
* numeraria assimilata positiva
nessuna delle alternative proposte è esatta
fa parte dei valori finanziari ma non numerari
37-07 Un aumento dei crediti di finanziamento dà luogo ad una variazione:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* numeraria assimilata positiva
* numeraria assimilata negativa
* numeraria presunta negativa
nessuna delle alternative proposte è esatta
37-08 Una diminuzione dei debiti di finanziamento dà luogo ad una variazione:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* numeraria assimilata negativa
* numeraria assimilata positiva
* numeraria presunta negativa
nessuna delle alternative proposte è esatta
37-09 Un aumento dei debiti di finanziamento dà luogo ad una variazione:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* numeraria assimilata positiva
* numeraria assimilata negativa
* numeraria presunta positiva
nessuna delle alternative proposte è esatta
37-10 Una diminuzione del denaro in cassa dà luogo ad una variazione:
* numeraria assimilata negativa
* diminutiva dei crediti di finanziamento
* aumentativa dei crediti di finanziamento
* numeraria certa negativa
numeraria certa negativa
37-11 Le operazioni della “fase di scambio”
* generano variazioni nei debiti e crediti di finanziamento positive
* generano variazioni numerarie negative
* generano variazioni numerarie positive
* nessuna delle alternative proposte è corretta
generano variazioni numerarie positive
37-12 Considerare le operazioni di gestione in termini del loro contributo alla formazione del capitale proprio (conferimenti e prelievi di capitale da parte del titolare o dei soci) equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto
* numerario assimilato
* economico
* finanziario
* numerario presunto
economico
37-13 Considerare le operazioni di gestione in termini del loro contributo alle modificazioni che subisce il capitale proprio per effetto del processo di formazione del reddito d’impresa equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto
* economico
* numerario assimilato
* finanziario
* numerario presunto
economico
37-14 i valori assegnati ai fattori produttivi acquisti
* vanno sotto il nome di “valori di costo d’esercizio”
* vanno sotto il nome di “valori di costo pluriennale”
* vanno sotto il nome di “valori di costo sospeso”
* vanno sotto il nome di “valori di costo”
vanno sotto il nome di “valori di costo”
37-15 Le operazioni della “fase di scambio”
* generano variazioni finanziarie negative
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* generano variazioni finanziarie positive
* generano variazioni economiche negative
generano variazioni finanziarie positive
37-16 La sommatoria algebrica dei “valori di costo” e dei “valori di ricavo” esprime il:
* il capitale
* il reddito d’esercizio
* il reddito
* il capitale d’esercizio
il reddito
37-17 Sono variazioni economiche negative
* i costi
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* i ricavi
* i conferimenti di capitale
i costi
37-18 Le variazioni finanziarie positive possono essere costituite:
* Da aumento dei crediti, aumento dei debiti, aumento della cassa
* Da aumento dei crediti, diminuzione dei debiti, aumento della cassa
* Da diminuzione dei crediti, aumento dei debiti, aumento della cassa
* Da diminuzione dei crediti, diminuzione dei debiti, aumento della cassa
Da aumento dei crediti, diminuzione dei debiti, aumento della cassa
37-19 Una diminuzione dei crediti di funzionamento dà luogo ad una variazione:
* diminutiva dei crediti di finanziamento
* numeraria assimilata positiva
* numeraria assimilata negativa
* aumentativa dei crediti di finanziamento
numeraria assimilata negativa
37-20 Le variazioni finanziarie negative possono essere costituite:
* Da aumento dei crediti, diminuzione dei debiti, aumento della cassa
* Da diminuzione dei crediti, aumento dei debiti, diminuzione della cassa
* Da diminuzione dei crediti, diminuzione dei debiti, aumento della cassa
* Da aumento dei crediti, aumento dei debiti, aumento della cassa
Da diminuzione dei crediti, aumento dei debiti, diminuzione della cassa
37-21 considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni o di movimenti di moneta che esse determinano equivale a osservare la gestione sotto il profilo:
* economico
* patrimoniale
* finanziario
* nessuna delle alternative proposte è corretta
finanziario
37-22 Considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni e di variazioni nelle disponibilità liquide e nei crediti e debiti di funzionamento equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto:
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* numerario
* dei debiti e crediti di finanziamento
* economico
numerario
37-23 Considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni e di variazioni nelle disponibilità liquide equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto:
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* numerario presunto
* numerario assimilato
* numerario certo
numerario certo
37-24 Considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni e di variazioni nei crediti e debiti commerciali equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto:
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* numerario certo
* numerario assimilato
* numerario presunto
numerario assimilato
37-25 Considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni e di variazioni nei crediti e debiti di funzionamento gravate da un notevole grado di incertezza equivale ad osservare la gestione sotto l’aspetto
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* numerario certo
* numerario assimilato
* numerario presunto
numerario presunto
37-26 Considerare le operazioni di gestione in termini di modificazioni nei crediti e debiti di finanziamento equivale a osservare la gestione sotto il profilo:
* numerario presunto
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* numerario assimilato
* numerario certo
nessuna delle alternative proposte è corretta
37-27 Le operazioni della “fase di provvista”
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* generano variazioni economiche positive
* generano variazioni finanziarie negative
* generano variazioni finanziarie positive
generano variazioni finanziarie negative
37-28 Le operazioni della “fase di provvista”
* nessuna delle alternative proposte è corretta
* generano variazioni numerarie positive
* generano variazioni nei debiti e crediti di finanziamento negative
* generano variazioni numerarie negative
generano variazioni numerarie negative
37-29 L’aspetto economico della gestione comprende entrate ed uscite
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* È falso
* è vero per le entrate, ma è falso per le uscite
* È vero
È falso
entrate e uscite = ciclo monetario = aspetto finanziario
37-30 La vendita del prodotto finito dà luogo:
* Al conseguimento di ricavi
* al conseguimento di un utile
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Al sostenimento di costi
Al conseguimento di ricavi
37-31 Le variazioni economiche negative possono essere costituite:
* da costi e conferimenti di capitale da parte dei soci
* da ricavi e conferimenti di capitale da parte dei soci
* da ricavi e prelievi di capitale da parte dei soci
* da costi e prelievi di capitale da parte dei soci
da costi e prelievi di capitale da parte dei soci
37-32 Le variazioni economiche positive possono essere costituite:
* da ricavi e conferimenti di capitale da parte dei soci
* da costi e conferimenti di capitale da parte die soci
* da ricavi e prelievi di capitale da parte dei soci
* da costi e prelievi di capitale da parte dei soci
da ricavi e conferimenti di capitale da parte dei soci
37-33 Un aumento dei crediti di funzionamento dà luogo ad una variazione:
* numeraria assimilata positiva
* aumentativa dei crediti di finanziamento
* diminutiva dei crediti di finanziamento
* numeraria assimilata negativa
numeraria assimilata positiva
38-01 Ottenuto da terzi un finanziamento di 10.000 Euro
* la variazione numeraria positiva certa (entrata) di 10.000 misura la variazione finanziaria positiva generata dall’aumento dei debiti di finanziamento per lo stesso importo di 10.000 euro
* la variazione numeraria positiva certa (entrata) di 10.000 misura la variazione economica positiva generata dall’aumento dei debiti di finanziamento per lo stesso importo di 10.000 euro
* la variazione numeraria positiva certa (entrata) di 10.000 misura la variazione finanziaria negativa generata dall’aumento dei debiti di finanziamento per lo stesso importo di 10.000 euro
* la variazione numeraria positiva certa (entrata) di 10.000 misura la variazione economica negativa generata dall’aumento dei debiti di finanziamento per lo stesso importo di 10.000 euro
la variazione numeraria positiva certa (entrata) di 10.000 misura la variazione finanziaria negativa generata dall’aumento dei debiti di finanziamento per lo stesso importo di 10.000 euro
38-02 Ogni operazioni di provvista e scambio dà luogo a:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* variazione nei soli valori originari “finanziari”
* variazione nei valori sia originari “finanziari” sia derivati “economici”
* variazione nei soli valori derivati “economici”
variazione nei valori sia originari “finanziari” sia derivati “economici”
38-03 Determinano uscite che misurano l’entità dei costi:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Le “operazioni di finanziamento”
* Le “operazioni di provvista”
* Le “operazioni di scambio”
Le “operazioni di provvista”
38-04 Determinano entrate che misurano l’entità di ricavi
* Le “operazioni di scambio”
* Le “operazioni di finanziamento”
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Le “operazioni di provvista”
Le “operazioni di scambio”
38-05 Un costo di dice “sostenuto” (numerariamente sostenuto) nel momento in cui si verifica:
* l’uscita numeraria che ne misura la consistenza
* è stipulato il contratto di acquisto del relativo fattore produttivo
* entrata numeraria che ne misura la consistenza
* nessuna delle alternative proposte è esatta
l’uscita numeraria che ne misura la consistenza
38-06 Un ricavo si dice “conseguito” (numerariamente conseguito) nel momento in cui si verifica:
* l’uscita numeraria che ne misura la consistenza
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* entrata numeraria che ne misura la consistenza
* è stipulato il contratto di acquisto del relativo fattore produttivo
entrata numeraria che ne misura la consistenza
38-07 Acquistate attrezzature per 2.700 Euro con pagamento a 90 giorni
* si ha una variazione numeraria negativa assimilata di 2.700 Euro che misura un costo dello stesso importo per l’acquisizione di un fattore produttivo
* si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 2.700 Euro che misura un costo dello stesso importo per l’acquisizione di un fattore produttivo
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* si ha una variazione numeraria negativa certa di 2.700 Euro che misura un costo dello stesso importo per l’acquisizione di un fattore produttivo
si ha una variazione numeraria negativa assimilata di 2.700 Euro che misura un costo dello stesso importo per l’acquisizione di un fattore produttivo
38-08 Pagato con assegno bancario un debito di fornitura pregresso che era pari a 500 Euro.
* l’operazione fa sorgere una variazione finanziaria positiva (estinzione debito di fornitura) che misura una variazione economica negativa
* l’operazione fa sorgere una variazione finanziaria positiva (estinzione debito di fornitura) che misura una variazione economica positiva
* l’operazione non ha risvolti economici ma si esaurisce in una duplice variazione finanziaria, una positiva e l’altra negativa del medesimo importo
* nessuna delle alternative proposte è esatta
l’operazione non ha risvolti economici ma si esaurisce in una duplice variazione finanziaria, una positiva e l’altra negativa del medesimo importo
38-09 Vendute merci per 450 Euro con regolamento in contanti
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 450 Euro che misura una variazione economica positiva di ricavi per la vendita di merci il cui importo ammonta anch’esso a 450 Euro
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 450 Euro che misura una variazione finanziaria positiva di ricavi per la vendita di merci il cui importo ammonta anch’esso a 450 Euro
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 450 Euro che misura una variazione economica negativa di ricavi per la vendita di merci il cui importo ammonta anch’esso a 450 Euro
* nessuna delle alternative proposte è esatta
si ha una variazione numeraria positiva certa di 450 Euro che misura una variazione economica positiva di ricavi per la vendita di merci il cui importo ammonta anch’esso a 450 Euro
38-10 Vendute merci per 1.450 Euro con regolamento metà in contanti e concordando la riscossione del resto a 30 giorni
* Aspetto finanziario:
. si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 725 Euro per l’aumento della cassa;
. si ha una variazione numeraria positiva presunta di 725 Euro per l’aumento dei crediti v/clienti (+ crediti v/clienti);
Aspetto economico:
. si ha un costo (variazione economica negativa per la vendita di merci il cui importo ammonta a 1.450 Euro.
* Aspetto finanziario:
. si ha una variazione numeraria positiva certa di 725 Euro per l’aumento della cassa;
. si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 725 Euro per l’aumento dei crediti v/clienti (+ crediti v/clienti);
Aspetto economico:
. si ha un ricavo (variazione economica positiva) per la vendita di merci il cui importo ammonta a 1.450 Euro.
* Aspetto finanziario:
. si ha una variazione numeraria positiva certa di 725 Euro per l’aumento della cassa;
. si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 725 Euro per l’aumento dei crediti v/clienti (+ crediti v/clienti);
Aspetto economico:
. si ha un costo (variazione economica negativa) per la vendita di merci il cui importo ammonta a 1.450 Euro.
* Aspetto finanziario:
. si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 725 Euro per l’aumento della cassa;
. si ha una variazione numeraria positiva presunta di 725 Euro per l’aumento dei crediti v/clienti (+ crediti v/clienti);
Aspetto economico:
. si ha un ricavo (variazione economica positiva) per la vendita di merci il cui importo ammonta a 1.450 Euro.
Aspetto finanziario:
. si ha una variazione numeraria positiva certa di 725 Euro per l’aumento della cassa;
. si ha una variazione numeraria positiva assimilata di 725 Euro per l’aumento dei crediti v/clienti (+ crediti v/clienti);
Aspetto economico:
. si ha un ricavo (variazione economica positiva) per la vendita di merci il cui importo ammonta a 1.450 Euro.
38-11 Eseguito un apporto di denaro da parte dei proprietari per 5.000 Euro
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 5.000 Euro che misura un ricavo (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 5.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 5.000 Euro che misura un aumento del capitale proprio (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 5.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 5.000 Euro che misura una diminuzione del capitale proprio (variazione economica negativa) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 5.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria positiva presunta di 5.000 Euro che misura un aumento del capitale proprio (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 5.000 Euro.
si ha una variazione numeraria positiva certa di 5.000 Euro che misura un aumento del capitale proprio (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 5.000 Euro.
38-12 Rimborsate ai proprietari quote di capitale pari a 1.000 Euro
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 1.000 Euro che misura una diminuzione del capitale proprio (variazione economica negativa) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 1.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria positiva certa di 1.000 Euro che misura un ricavo (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 1.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria negativa presunta di 1.000 Euro che misura un aumento del capitale proprio (variazione economica positiva) per l’apporto di denaro da parte dei proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 1.000 Euro.
* si ha una variazione numeraria negativa certa di 1.000 Euro che misura una diminuzione del capitale proprio (variazione economica negativa) per il rimborso di denaro ai proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 1.000 Euro.
si ha una variazione numeraria negativa certa di 1.000 Euro che misura una diminuzione del capitale proprio (variazione economica negativa) per il rimborso di denaro ai proprietari il cui importo ammonta anch’esso a 1.000 Euro.
39-01 I debiti di funzionamento:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* sono le rate in scadenza dei mutui
* sorgono in relazione a prestiti bancari e/o altri Istituti di credito
* sorgono in relazione a dilazioni di pagamento che l’azienda ottiene dai fornitori.
sorgono in relazione a dilazioni di pagamento che l’azienda ottiene dai fornitori.
39-02 L’insieme dei mezzi a disposizione, in un dato momento, di diritto e di fatto, del soggetto aziendale per il perseguimento delle finalità aziendali, prende il nome di:
* reddito d’impresa
* capitale d’impresa
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* di immobilizzazioni
capitale d’impresa
39-03 Sostituiscono temporaneamente una uscita monetaria e sono espressione del credito mercantile di cui l’azienda gode
* I crediti di funzionamento
* I crediti di finanziamento
* I debiti di funzionamento
* I debiti di finanziamento
I debiti di funzionamento
39-04 Si accompagnano ad una entrata monetaria:
* I debiti finanziamento
* I crediti di funzionamento
* I debiti di funzionamento
* I crediti di finanziamento
I debiti finanziamento
40-01 Secondo il criterio della liquidità gli investimenti sono classificati in disponibilità “attivo circolante” quando:
* Gli investimenti non sono destinati a rimanere durevolmente legati all’impresa, ad esempio un magazzino di prodotti fuori moda
* Gli investimenti sono destinati a rimanere durevolmente legati all’impresa
* Possono essere convertiti in moneta in tempi brevi e senza rilevanti perdite
* Non sono facilmente liquidabili
Possono essere convertiti in moneta in tempi brevi e senza rilevanti perdite
40-02 Secondo il criterio della destinazione gli investimenti sono classificati in “disponibilità” quando:
* Possono essere convertiti in moneta in tempi brevi e senza rilevanti perdite
* non sono destinati a rimanere durevolmente legati all’impresa
* Non possono essere convertiti in moneta in tempi brevi e senza rilevanti perdite
* Sono facilmente liquidabili
non sono destinati a rimanere durevolmente legati all’impresa
40-03 Gli investimenti sono classificati in attivo immobilizzato e attivo circolante sulla base della “facilità” con cui possono essere convertiti in moneta:
* Nel criterio della liquidità
* Nel criterio della destinazione
* Nel criterio del ciclo economico
* Nel criterio del ciclo finanziario
Nel criterio della liquidità
41-01 Nell’equazione fondamentale del capitale in cui (A) + (-P) = Fondo netto di valori. Qualora A < P il fondo netto di valori:
* ha segno negativo e assume la denominazione di capitale netto (CN)
* ha segno negativo e assume la denominazione di deficit patrimoniale (DP)
* ha segno positivo e assume la denominazione di deficit patrimoniale (DP)
* ha segno positivo e assume la denominazione di capitale netto (CN)
ha segno negativo e assume la denominazione di deficit patrimoniale (DP)
41-02 Nell’equazione fondamentale del capitale (A) + (-P), cioè la somma algebrica tra le attività e le passività è pari:
* all’eventuale perdita/utile di esercizio
* al reddito conseguito
* al cosiddetto Fondo netto di valori
* nessuna delle alternative proposte è esatta
al cosiddetto Fondo netto di valori
41-03 Le attività sono pari alla consistenza del capitale netto aumentato delle passività: A=P+CN
* è l’equazione fondamentale del capitale sotto l’aspetto quantitativo
* è l’equazione fondamentale del reddito sotto l’aspetto quantitativo
* è l’equazione fondamentale del reddito sotto l’aspetto qualitativo
* è l’equazione fondamentale del capitale sotto l’aspetto qualitativo
è l’equazione fondamentale del capitale sotto l’aspetto quantitativo
41-04 In un’impresa che crea ricchezza, ci aspettiamo di trovare la seguente equazione del capitale:
* A + DP = P (Attività + Deficit Patrimoniale = Passività)
* A = P (Attività = Passività)
* A = P + CN (Attività= Passività + Capitale Netto
* nessuna delle alternative proposte è esatta
A = P + CN (Attività= Passività + Capitale Netto
41-05 In un’impresa che distrugge ricchezza, potremmo trovare quale tra le seguenti equazioni del capitale:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Utile=Ricavi-Costi
* A = P + CN (Attività= Passività + Capitale Netto
* A = P (Attività = Passività)
A = P (Attività = Passività)
41-06 In un’impresa che distrugge ricchezza, potremmo trovare quale tra le seguenti equazioni del capitale:
* A = P + CN (Attività= Passività + Capitale Netto
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* A + DP = P (Attività + Deficit Patrimoniale = Passività)
* Utile=Ricavi-Costi
A + DP = P (Attività + Deficit Patrimoniale = Passività)
41-07 Quale tra le seguenti voci NON è una delle parti ideali del capitale netto:
* Utile d’esercizio
* Risconti attivi
* Perdita d’esercizio
* Capitale sociale
Risconti attivi
41-08 La configurazione di capitale che si rileva nel bilancio di esercizio di un’impresa in funzionamento è:
* il capitale di costituzione
* il capitale di liquidazione
* il capitale di funzionamento
* il capitale economico
il capitale di funzionamento
41-09 Nella fase iniziale della costituzione di un’impresa, l’equazione del capitale è:
* A + DP = P (Attività + Deficit Patrimoniale = Passività)
* A = P (Attività = Passività)
* A = CN (Attività = Capitale Netto)
* A = P + CN (Attività= Passività + Capitale Netto
A = CN (Attività = Capitale Netto)
41-10 Nell’equazione fondamentale del capitale in cui (A) + (-P) = Fondo netto di valori. Qualora A > P il fondo netto di valori:
* ha segno negativo e assume la denominazione di capitale netto (CN)
* ha segno positivo e assume la denominazione di deficit patrimoniale (DP)
* ha segno negativo e assume la denominazione di deficit patrimoniale (DP)
* ha segno positivo e assume la denominazione di capitale netto (CN)
ha segno positivo e assume la denominazione di capitale netto (CN)
41-11 Qual è la configurazione del capitale che tiene conto del valore di cessione determinato tenendo conto del valore attribuibile all’impresa intesa come complesso economico funzionante
* il capitale economico
* il capitale di liquidazione
* il capitale di costituzione
* il capitale economico
il capitale economico
41-12 Il valore delle attività aziendali è 190.000 € mentre il valore delle passività aziendali è 120.000€, pertanto si può dire certamente che:
* Il capitale proprio è 70.000 €
* Il capitale investito è 70.000 €
* In cassa c’è denaro contante per 70.000 €
* Il reddito netto è 70.000 €
Il capitale proprio è 70.000 €
41-13 Il valore delle attività aziendali è 150.000 € mentre il valore delle passività aziendali è 130.000€, pertanto si può dire certamente che:
* Il capitale investito è 20.000 €
* Il reddito netto è 20.000 €
* In cassa c’è denaro contante per 20.000 €
* Il capitale proprio è 20.000 €
Il capitale proprio è 20.000 €
41-14 Qual è la configurazione di capitale determinata nell’ipotesi che i processi produttivi siano destinati a cessare con la trasformazione in denaro liquido delle attività, l’estinzione delle passività ed il riparto dell’eventuale residuo tra gli aventi diritto.
* il capitale di liquidazione
* il capitale di funzionamento
* il capitale di costituzione
* il capitale economico
il capitale di liquidazione
42-01 L’affermazione che il reddito annuo (prodotto durante un solo anno) coincide comunque con la “differenza tra tutte le entrate e tutte le uscite che si sono verificate durante l’anno” risulta:
* Falsa, ma solo quando il regolamento degli scambi è per contanti e non esiste il regolamento differito
* sempre vera
* sempre falsa
* vera, ma solo quando il regolamento degli scambi è per contanti e non esiste il regolamento differito
sempre falsa
42-02 L’affermazione che il reddito totale (prodotto durante tutta la vita dell’impresa) coincide comunque con la “differenza tra tutte le entrate e tutte le uscite che si sono verificate durante la vita dell’impresa” risulta:
* sempre vera
* Vera, ma solo in situazioni teoriche di mercati perfetti
* sempre falsa
* Vera, ma solo in un’economia basata sul regolamento in contanti senza cioè “dilazioni”
sempre vera
42-03 In assenza di conferimenti e prelievi di capitale da parte dei soci, la perdita d’esercizio coincide con:
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
* il minor ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
* il maggiore ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
* nessuna delle alternative proposte è esatta
il minor ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
42-04 Il reddito totale di un’impresa si calcola come:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* differenza tra il capitale finale (fine vita dell’impresa) ed il capitale iniziale (inizio attività dell’impresa)
* Differenza tra tutti i ricavi d’esercizio e tutti i costi d’esercizio
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
differenza tra il capitale finale (fine vita dell’impresa) ed il capitale iniziale (inizio attività dell’impresa)
RT = CF - CI
42-05 Ricavi già conseguiti che non sono per intero di competenza dell’esercizio, ma vanno in parte rinviati al futuro danno luogo alla fattispecie:
* dei ratei passivi
* dei ratei attivi
* dei ricavi sospesi
* dei costi sospesi
dei ricavi sospesi
o risconto passivo
42-06 Il reddito operativo:
* si ottiene aggiungendo al reddito ordinario i costi ed i ricavi di natura straordinaria e togliendo le imposte
* esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* è pari al reddito operativo debitamente integrato e corretto da proventi e oneri finanziari
esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare.
42-07 Il reddito ordinario
* esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* si ottiene aggiungendo al reddito ordinario i costi ed i ricavi di natura straordinaria e togliendo le imposte
* è pari al reddito operativo debitamente integrato e corretto da proventi e oneri finanziari
è pari al reddito operativo debitamente integrato e corretto da proventi e oneri finanziari
42-08 Il reddito totale di un’impresa si calcola come:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Differenza tra tutti i ricavi d’esercizio e tutti i costi d’esercizio
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
* differenza tra tutti i ricavi conseguiti e tutti i costi sostenuti dall’impresa dalla sua nascita sino al momento della sua liquidazione (procedimento analitico)
differenza tra tutti i ricavi conseguiti e tutti i costi sostenuti dall’impresa dalla sua nascita sino al momento della sua liquidazione (procedimento analitico)
42-09 L’entità del reddito prodotta dall’impresa in un certo periodo di tempo:
* non corrisponde (se non per puro caso) ad un determinato ammontare di moneta
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* corrisponde all’ammantare del capitale proprio
* corrisponde necessariamente ad un determinato ammontare di moneta
non corrisponde (se non per puro caso) ad un determinato ammontare di moneta
42-10 Caratteristiche del reddito di esercizio inteso come “quantità” sono che il reddito è:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* una quantità economica astratta la cui determinanzione non è mai certa
* una quantità economica concreta la cui determinazione è oggettiva
* una quantità economica concreta la cui determinazione è influenzata da stime e congetture
una quantità economica astratta la cui determinanzione non è mai certa
-economica: non corrisponde (se non per puro caso) ad un determinato ammontare di moneta.
- astratta: non si può identificare in uno specifico bene ma è puro valore numerario.
- determinazione non è mai certa: al suo calcolo concorrono valori stimati quantificati sulla base di ipotesi soggettive sulla gestione futura dell’impresa.
42-11 I valori che compongono il passivo ed il netto del capitale sono:
* solo valori finanziari passivi
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* valori finanziari passivi, valori anticipati di costo e capitale netto
* valori finanziari passivi, valori anticipati di ricavo e capitale netto
valori finanziari passivi, valori anticipati di ricavo e capitale netto
42-12 I valori che formano l’attivo del capitale sono:
* valori finanziari attivi e valori anticipati di ricavo
* solo valori finanziari attivi
* valori finanziari attivi e valori anticipati di costo
* nessuna delle alternative proposte è esatta
valori finanziari attivi e valori anticipati di costo
42-13 Un ricavo è di competenza economica del periodo amministrativo nel quale si verifica:
* la correlativa entrata, certa o assimilata.
* che i servizi relativi al ricavo sono stati effettivamente creati e ceduti
* la correlativa uscita, certa o assimilata.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
che i servizi relativi al ricavo sono stati effettivamente creati e ceduti
42-14 Un costo è di competenza economica del periodo amministrativo nel quale si verifica:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* la correlativa uscita, certa o assimilata.
* la correlativa entrata, certa o assimilata.
* che i servizi relativi al costo hanno trovato effettivo impiego esaurendo dal punto di vista economico la loro utilità
che i servizi relativi al costo hanno trovato effettivo impiego esaurendo dal punto di vista economico la loro utilità
42-15 Un costo è di competenza finanziaria del periodo amministrativo nel quale si verifica:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* lo sfruttamento dei servizi relativi al costo, cosicché tali servizi esauriscono dal punto di vista economico la loro utilità.
* la correlativa uscita, certa o assimilata.
* la correlativa entrata, certa o assimilata.
la correlativa uscita, certa o assimilata.
42-16 Un ricavo è di competenza finanziaria del periodo amministrativo nel quale si verifica:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* la correlativa uscita, certa o assimilata.
* la creazione e cessione dei servizi relativi al ricavo stesso
* la correlativa entrata, certa o assimilata.
la correlativa entrata, certa o assimilata.
42-17 Le quote di ricavi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell’esercizio perché relative a flussi di servizi già ceduti sono all’origine della problematica:
* dei ratei attivi
* dei ratei passivi
* dei ricavi sospesi
* dei costi sospesi
dei ratei attivi
42-18 Le quote di costi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell’esercizio perché relative a flussi di servizi già consumati sono all’origine della problematica:
* dei ricavi sospesi
* dei costi sospesi
* dei ratei attivi
* dei ratei passivi
dei ratei passivi
42-19 Il reddito netto:
* si ottiene aggiungendo al reddito ordinario i costi ed i ricavi di natura straordinaria e togliendo le imposte
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* è pari al reddito operativo debitamente integrato e corretto da proventi e oneri finanziari
* esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare.
si ottiene aggiungendo al reddito ordinario i costi ed i ricavi di natura straordinaria e togliendo le imposte
42-20 Costi già sostenuti che non sono per intero di competenza dell’esercizio, ma vanno in parte rinviati al futuro danno luogo alla fattispecie:
* dei ratei passivi
* dei costi sospesi
* dei ricavi sospesi
* dei ratei attivi
dei costi sospesi
o risconti attivi
42-21 Il reddito di esercizio si determina contrapponendo
* il valore dei servizi/utilità effettivamente consumati nel periodo al valore dei servizi/utilità effettivamente ceduti nello stesso.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* il valore dei servizi/utilità acquistati nel periodo al valore dei servizi/utilità ceduti nello stesso periodo.
* dai cicli finanziari della gestione conclusi nell’esercizio
il valore dei servizi/utilità effettivamente consumati nel periodo al valore dei servizi/utilità effettivamente ceduti nello stesso.
42-22 Le rettifiche di integrazione, che si compiono nella contabilità a fine esercizio, hanno lo scopo di:
* aggiungere dei fondi mai ricevuti nella contabilità
* individuare, nell’ambito dei costi e dei ricavi che hanno già avuto manifestazione finanziaria, le quote da rinviare al futuro, e come valore residuale, la quota di pertinenza del periodo amministrativo.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* di aggiungere al reddito quote di costi e ricavi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell’esercizio perché relative a flussi di servizi già consumati o ceduti
di aggiungere al reddito quote di costi e ricavi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell’esercizio perché relative a flussi di servizi già consumati o ceduti
42-23 Il reddito totale di un’impresa si calcola come:
* differenza tra tutte le entrate e tutte le uscite che si sono verificate durante la vita dell’impresa.
* Differenza tra tutti i ricavi d’esercizio e tutti i costi d’esercizio
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
differenza tra tutte le entrate e tutte le uscite che si sono verificate durante la vita dell’impresa.
42-24 Il reddito di esercizio si calcola come:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* differenza tra il capitale finale (fine vita dell’impresa) ed il capitale iniziale (inizio attività dell’impresa)
* differenza tra il valore del capitale netto alla fine dell’esercizio ed il valore del capitale netto all’inizio
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
differenza tra il valore del capitale netto alla fine dell’esercizio ed il valore del capitale netto all’inizio
42-25 In assenza di conferimenti e prelievi di capitale da parte dei soci, l’utile d’esercizio coincide con:
* il maggiore ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
* il minore ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
* nessuna delle alternative proposte è esatta
il maggiore ammontare di Capitale netto finale rispetto a quello iniziale
42-26 Il reddito di esercizio si ottiene dalla differenza tra ricavi e costi derivanti:
* dai cicli tecnici della gestione conclusi nell’esercizio
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* dai cicli economici della gestione conclusi nell’esercizio
* dai cicli finanziari della gestione conclusi nell’esercizio
dai cicli economici della gestione conclusi nell’esercizio
abbastanza sicura
42-27 Il reddito di esercizio si calcola come:
* Differenza tra tutte le entrate e le uscite verifacatesi durante l’anno
* differenza tra il capitale finale (fine vita dell’impresa) ed il capitale iniziale (inizio attività dell’impresa)
* come somma algebrica di componenti positivi (ricavi) e negativi (costi) di competenza economica dell’esercizio.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
come somma algebrica di componenti positivi (ricavi) e negativi (costi) di competenza economica dell’esercizio.
42-28 I costi sospesi sono:
* le utilità ancora da cedere negli esercizi futuri essi altro non sono che passività del capitale
* le utilità ancora da sfruttare (dei fattori produttivi) essi altro non sono che passività del capitale
* le utilità ancora da cedere negli esercizi futuri essi altro non sono che attività del capitale
* le utilità ancora da sfruttare (dei fattori produttivi) essi altro non sono che attività del capitale
le utilità ancora da sfruttare (dei fattori produttivi) essi altro non sono che attività del capitale
42-29 I ricavi sospesi sono:
* le utilità ancora da cedere negli esercizi futuri essi altro non sono che attività del capitale
* le utilità ancora da sfruttare (dei fattori produttivi) essi altro non sono che attività del capitale
* le utilità ancora da cedere negli esercizi futuri essi altro non sono che passività del capitale
* le utilità ancora da sfruttare (dei fattori produttivi) essi altro non sono che passività del capitale
le utilità ancora da cedere negli esercizi futuri essi altro non sono che passività del capitale
42-30 La natura dei ricavi sospesi è:
* di servizi acquistati, ma che l’impresa non ha ancora sfruttato alla fine dell’esercizio, quindi la natura è quella delle passività
* di servizi venduti, ma che l’impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle attività
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* di servizi venduti, ma che l’impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle passività
di servizi venduti, ma che l’impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle passività
42-31 La natura dei costi sospesi è:
* di servizi venduti, ma che l’impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle attività
* di servizi venduti, ma che l’impresa si è obbligata a erogare per il futuro, quindi la natura è quella delle passività
* di servizi acquistati, ma che l’impresa non ha ancora sfruttato alla fine dell’esercizio, quindi la natura è quella delle passività
* nessuna delle alternative proposte è esatta
nessuna delle alternative proposte è esatta
42-32 Le rettifiche di storno, che si compiono nella contabilità a fine esercizio, hanno lo scopo di:
* individuare, nell’ambito dei costi e dei ricavi che hanno già avuto manifestazione finanziaria, le quote da rinviare al futuro, e come valore residuale, la quota di pertinenza del periodo amministrativo.
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* occultare dei fondi dalla contabilità
* di aggiungere al reddito quote di costi e ricavi che, pur avendo la loro manifestazione finanziaria in futuro, sono già in parte di competenza dell’esercizio perché relative a flussi di servizi già consumati o ceduti
individuare, nell’ambito dei costi e dei ricavi che hanno già avuto manifestazione finanziaria, le quote da rinviare al futuro, e come valore residuale, la quota di pertinenza del periodo amministrativo.
43-01 Il reddito ordinario:
* Esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare
* Nessuna delle precedenti alternative è esatta
* In esso si raccolgono fenomeni di tipo occasionale e casuale
* Esprime l’interazione tra i risultati dell’attività operativa e gli effetti legati alle scelte di finanziamento che sono state operate per sostenere l’attività operativa
Esprime l’interazione tra i risultati dell’attività operativa e gli effetti legati alle scelte di finanziamento che sono state operate per sostenere l’attività operativa
43-02 I cicli economici della gestione che pur iniziati nell’esercizio, con l’acquisto di fattori produttivi, risultano ancora sospesi al termine dello stesso esercizio (e cioè al 31/12 non si sono ancora manifestati i ricavi di vendita dei prodotti ottenuti dai fattori produttivi in questione) danno luogo a:
* nessuna delle affermazioni è corretta
* Costi sospesi poiché di competenza di esercizi futuri
* Entrate nell’esercizio
* Costi di competenza dell’esercizio in questione
Costi sospesi poiché di competenza di esercizi futuri
43-03 Il reddito operativo:
* In esso si raccolgono fenomeni di tipo occasionale e casuale
* Esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare
* Esprime l’interazione tra i risultati dell’attività operativa e gli effetti legati alle scelte di finanziamento che sono state operate per sostenere l’attività operativa
* Nessuna delle affermazioni è esatta
Esprime il livello di performance raggiunto dall’impresa producendo quei beni e quei servizi che si è preposta di realizzare
44-01 Parlando di condizioni di equilibrio economico, la situazione in cui Ricavi = Costi+Oneri figurativi è detta:
* Di disequilibrio economico assoluto
* Di equilibrio economico oggettivo
* Di disequilibrio economico relativo
* Di equilibrio economico soggettivo
Di equilibrio economico oggettivo
livello di indifferenza per l’imprenditore essendo i ricavi esattamente pari ai costi (compresi gli oneri figurativi), la gestione remunera tutti i fattori impiegati, ma non
oltre
44-02 Il disequilibrio economico assoluto è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica:
* Ricavi = Costi + Oneri figurativi
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Ricavi < Costi
* Ricavi = Costi
Ricavi < Costi
condizione sostenibile solo nel b.t. e nella prospettiva di un sollecito e completo recupero di una piena economicità
44-03 Il disequilibrio economico relativo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Ricavi = Costi
* Ricavi = Costi + Oneri figurativi
* Ricavi < Costi
Ricavi = Costi
non si ha alcun margine di reddito, e l’impresa non è in grado di remunerare i fattori che, pur non provocando uscite monetarie per la loro acquisizione, comportano un sacrificio per chi li conferisce
44-04 Il principio di economicità della gestione si riferisce alla:
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* capacità di far fronte agli impegni in uscita con le entrate
* capacità di coprire i costi contabilizzati con i ricavi conseguiti
* capacità di remunerare congruamente tutti i fattori della produzione
capacità di remunerare congruamente tutti i fattori della produzione
44-05 Parlando di condizioni di equilibrio economico, la situazione in cui Ricavi = Costi è detta:
* Di disequilibrio economico relativo
* Di equilibrio economico oggettivo
* Di equilibrio economico soggettivo
* Di disequilibrio economico assoluto
Di disequilibrio economico relativo
44-06 Si consegue un reddito “almeno normale” per l’ottenimento dell’equilibrio economico quando:
* la differenza tra ricavi e costi è almeno positiva
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire i seguenti oneri figurativi: l’interesse sul capitale proprio; il compenso per il rischio al quale il conseguimento del reddito stesso è sottoposto; il compenso per l’opera del soggetto aziendale
* la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire il compenso per il rischio al quale l’imprenditore è sottoposto
la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire i seguenti oneri figurativi: l’interesse sul capitale proprio; il compenso per il rischio al quale il conseguimento del reddito stesso è sottoposto; il compenso per l’opera del soggetto aziendale
44-07 L’equilibrio economico soggettivo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica:
* Ricavi = Costi + Oneri figurativi
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Ricavi = Costi + Oneri figurativi + Quota di extra-profitto
* Ricavi = Costi
Ricavi = Costi + Oneri figurativi + Quota di extra-profitto
“soggettivo” perché la congruità del profitto dipende dalle aspettative dell’imprenditore.
44-08 L’equilibrio economico oggettivo è sintetizzabile nella seguente espressione algebrica:
* Ricavi = Costi + Oneri figurativi
* Ricavi < Costi
* nessuna delle alternative proposte è esatta
* Ricavi = Costi
Ricavi = Costi + Oneri figurativi
45-01 La quantità di Break Even Point è 1.500 unità, invece l’azienda produce e vende 1.700 unità. In una tale circostanza si può affermare che:
* l’azienda certamente cesserà di produrre il prodotto
* l’azienda subirà una perdita
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* l’azienda conseguirà un utile
l’azienda conseguirà un utile
Q < BEP = perdita
Q > BEP = profitto
Q = BEP = equilibrio ma no reddito
45-02 Si definiscono costi semifissi quei costi:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo
* la cui entità si modifica sempre in relazione al mutamento del volume produttivo.
* la cui entità rimane sempre insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo
andamento a gradini
45-03 La quantità di Break Even Point è 1.500 unità, invece l’azienda produce e vende 1.300 unità. In una tale circostanza si può affermare che:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* certamente sono errati i dati rilevati dalla contabilità
* l’azienda conseguirà un utile
* l’azienda subirà una perdita
l’azienda subirà una perdita
Q < BEP = perdita
Q > BEP = profitto
Q = BEP = equilibrio ma no reddito
45-04 Il margine di sicurezza (MS) si può calcolare come:
* Il rapporto tra la differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio tutto diviso per la stessa quantità effettivamente prodotta e venduta
* Il prodotto tra la differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio tutto diviso per la stessa quantità effettivamente prodotta e venduta
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* Il prodotto tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio
nessuna tra le alternative proposte è esatta
differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e la quantità di pareggio.
MS = Q0 - Qbep
45-05 Il costo variabile totale (cioè il costo variabile di tutte le unità realizzate e vendute) è pari:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* al costo variabile unitario moltiplicato il numero delle unità realizzate e vendute.
* al costo fisso totale diviso il numero delle quantità prodotte
* al costo variabile unitario diviso il numero delle unità realizzate e vendute.
al costo variabile unitario moltiplicato il numero delle unità realizzate e vendute.
Cv = cvu * X
dove X è la quantità prodotta e venduta
45-06 Il Costo Totale della produzione realizzata e venduta è pari:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* alla somma degli oneri figurativi
* alla somma dei costi fissi e del livello dei costi comuni
* alla somma dei costi variabili totali e del livello dei costi fissi
alla somma dei costi variabili totali e del livello dei costi fissi
CT = CF + Cv
dove Cv = cvu * X , dove X è la quantità prodotta e venduta
45-07 Il Costo medio unitario, ovvero mediamente quanto costa una singola unità del prodotto realizzato e venduto, si calcola come
* il prodotto tra il costo totale sostenuto per le quantità realizzate e vendute del prodotto diviso le quantità medesime
* coincidente con il costo primo
* rapporto tra il costo totale sostenuto per le quantità realizzate e vendute del prodotto diviso le quantità medesime
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
rapporto tra il costo totale sostenuto per le quantità realizzate e vendute del prodotto diviso le quantità medesime
cmu = CT*Q/Q
45-08 Viene chiamato margine lordo di contribuzione unitario (MLCu):
* L’importo dato dalla differenza tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario
* L’importo dato dal rapporto tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* L’importo dato dalla somma tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario
L’importo dato dalla differenza tra il prezzo unitario del prodotto e il costo variabile unitario
MLCu = pu - cvu
45-09 Il margine di sicurezza (MS) si può calcolare come:
* somma tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio
* Il prodotto tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio
differenza tra la quantità effettivamente prodotta e venduta e quella di pareggio
MS = Q0 - Qbep
45-10 La quantità di Break Even Point si calcola:
* come prodotto tra i Costi Fissi e la differenza tra il prezzo unitario di vendita del prodotto meno i costi variabili sostenuti per realizzare la medesima unità di prodotto
* come rapporto tra i Costi Fissi e la differenza tra il prezzo unitario di vendita del prodotto meno i costi variabili sostenuti per realizzare la medesima unità di prodotto
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* come differenza tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario
come rapporto tra i Costi Fissi e la differenza tra il prezzo unitario di vendita del prodotto meno i costi variabili sostenuti per realizzare la medesima unità di prodotto
Qbep = CF / MCLu
dove MLCu = pu - cvu
45-11 La quantità di Break Even Point si calcola:
* come differenza tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario
* come prodotto tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario
* come rapporto tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
come rapporto tra i Costi Fissi e il Margine di Contribuzione Unitario
Qbep = CF / MCLu
dove MLCu = pu - cvu
45-12 La Break Even Analysis (B.E.A.) richiede la distinzione:
* in costo primo, industriale, complessivo ed economico
* dei costi in speciali e comuni
* dei costi in relazione al loro grado di variabilità rispetto al volume produttivo
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
dei costi in relazione al loro grado di variabilità rispetto al volume produttivo
45-13 Si definiscono costi semivariabili quei costi:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo
* la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
* la cui entità comprende una quota fissa e una variabile.
la cui entità comprende una quota fissa e una variabile.
45-14 Si definiscono costi a scalino quei costi:
* la cui entità rimane sempre insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* la cui entità si modifica sempre in relazione al mutamento del volume produttivo.
* la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo
la cui entità rimane costante solo in un dato intervallo del volume produttivo
45-15 Nel lungo termine tutti i costi di un’azienda sono da intenedersi come:
* variabili
* fissi
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* dipendenti da fattori esterni
variabili
dal paniere di Fabio
45-16 Si definiscono fissi quei costi:
* la cui entità dipende da fattori che non sono contollabili dal management né nel breve periodo, né nel lungo periodo
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
* la cui entità si modifica in relazione al mutamento del volume produttivo.
la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
45-17 Si definiscono variabili quei costi:
* la cui entità rimane insensibile a mutamenti nel volume produttivo.
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* la cui entità dipende da fattori che non sono contollabili dal management né nel breve periodo, né nel lungo periodo
* la cui entità si modifica in relazione al mutamento del volume produttivo.
la cui entità si modifica in relazione al mutamento del volume produttivo.
ad esempio: costi delle materie prime, della manodopera, ecc…
46-01 L’affermazione seguente: La produzione del prodotto “A” fornisce un Margine Lordo di Contribuzione pari a 1000”, significa che:
* 1000 è l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i Costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti; tale importo di 1000 si rende disponibile per la copertura dei costi fissi
* 1000 è l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i Costi Fissi aziendali; tale importo di 1000 si rende disponibile per la copertura dei costi variabili
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* 1000 è anche il reddito operativo
1000 è l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i Costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti; tale importo di 1000 si rende disponibile per la copertura dei costi fissi
46-02 Il margine lordo di contribuzione unitario si può calcolare come:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* margine lordo di contribuzione totale meno unità di prodotto vendute
* margine lordo di contribuzione totale moltiplicato unità di prodotto vendute
* margine lordo di contribuzione totale diviso unità di prodotto vendute
margine lordo di contribuzione totale diviso unità di prodotto vendute
46-03 Il margine lordo di contribuzione può essere inteso come:
* l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi fissi sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi variabili
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi fissi
* l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi comuni sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi speciali
4l’importo che residua dopo che i ricavi delle vendite hanno coperto i costi variabili sostenuti per realizzare i prodotti venduti e che si rende disponibile per la copertura dei costi fissi
47-01 Nel criterio di ripartizione dei costi comuni su base unica:
* si fa una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) delle utilità del fattore produttivo che sono incorporate nel prodotto venduto
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* i costi comuni dell’impresa vengono considerati complessivamente, senza operare alcuna distinzione che tenga conto della loro “natura”.
* si distinguono in vari gruppi i diversi costi comuni e, per ogni gruppo, utilizza una base di ripartizione “ad hoc”.
i costi comuni dell’impresa vengono considerati complessivamente, senza operare alcuna distinzione che tenga conto della loro “natura”.
47-02 I costi che sono attribuibili ad un «oggetto» (prodotto) mediante:
* misurazione obiettiva (ad es. prezzo x quantità) si dicono costi «speciali»
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* stima soggetta ad arbitrio si dicono costi «speciali»
* un criterio di ripartizione dei costi comuni si dicono costi «speciali»
misurazione obiettiva (ad es. prezzo x quantità) si dicono costi «speciali»
47-03 La ripartizione dei costi comuni è una problematica la cui soluzione richiede:
* di individuare un elemento in base al quale ripartire il costo relativo al consumo del fattore comune sui diversi specifici prodotti.
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* di individuare un elemento in base al quale ribaltare il costo speciale di un prodotto ad altri prodotti dell’azienda
* di individuare una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) per la quantificazione dei costi «speciali»
di individuare un elemento in base al quale ripartire il costo relativo al consumo del fattore comune sui diversi specifici prodotti.
47-04 Assumendo come oggetto di riferimento il prodotto, se nell’impresa viene realizzato un solo tipo di prodotto, rispetto a questo, tutti i costi saranno:
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* fissi
* speciali
* comuni
speciali
47-05 Il criterio di ripartizione dei costi comuni su base multipla:
* distingue in vari gruppi i diversi costi comuni e, per ogni gruppo, utilizza una base di ripartizione “ad hoc”.
* i costi comuni dell’impresa vengono considerati complessivamente, senza operare alcuna distinzione che tenga conto della loro “natura”.
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* opera una misurazione obiettiva (tipo prezzo x quantità) delle utilità del fattore produttivo che sono incorporate nel prodotto venduto
distingue in vari gruppi i diversi costi comuni e, per ogni gruppo, utilizza una base di ripartizione “ad hoc”.
48-01 Il costo primo comprende:
* Tutti i costi che hanno rilevanza contabile
* Tutti i costi speciali dell’area industriale
* Tutti i costi dell’area industriale
* Tutti gli oneri figurativi
Tutti i costi speciali dell’area industriale
48-02 Il costo economico-tecnico
* si ottiene aggiungendo al costo complessivo gli «oneri figurativi»
* risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
* si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all’attività di trasformazione industriale
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
si ottiene aggiungendo al costo complessivo gli «oneri figurativi»
48-03 I costi parziali:
* corrispondono a configurazioni ottenute considerando tutte le voci di costo
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* esprimono configurazioni di costo ottenute considerando solo alcune delle voci di costo relative al prodotto
* corrispondono alla configurazione del costo sostenuto per produrre e vendere la quantità di break even point
esprimono configurazioni di costo ottenute considerando solo alcune delle voci di costo relative al prodotto
48-04 Il costo complessivo (o pieno) comprende:
* Gli interessi passivi e non i costi commerciali né gli oneri figurativi
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Gli interessi passivi, i costi commerciali e non gli oneri figurativi
* Gli interessi passivi, i costi commerciali, gli oneri figurativi
Gli interessi passivi, i costi commerciali e non gli oneri figurativi
48-05 I costi pieni:
* corrispondono a configurazioni ottenute considerando tutte le voci di costo
* nessuna tra le alternative proposte è esatta
* corrispondono alla configurazione del costo sostenuto per produrre e vendere la quantità di break even point
* esprimono configurazioni di costo ottenute considerando solo alcune delle voci di costo relative al prodotto
corrispondono a configurazioni ottenute considerando tutte le voci di costo
48-06 Il costo industriale comprende:
* I costi commerciali
* I costi amministrativi
* I costi tributari
* Il costo primo
Il costo primo
48-07 Il costo complessivo
* risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
* si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all’attività di trasformazione industriale
* risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
48-08 Il costo industriale
* risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
* si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all’attività di trasformazione industriale
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all’attività di trasformazione industriale
48-09 Il costo primo
* si ottiene sommando, al costo primo i costi comuni, sempre però relativi all’attività di trasformazione industriale
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
* risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
* si ottiene sommando al costo industriale, tutti i restanti costi, speciali o comuni relativi allo svolgimento delle altre attività funzionali dell’impresa, diverse da quella propriamente produttiva (di trasformazione industriale)
risulta dalla somma di tutti i costi speciali, rispetto al prodotto, di natura industriale, ossia afferenti al processo trasformativo
49-01 Si calcoli la quantità di break-even point (quantità di pareggio), sapendo che i Costi Fissi ammontano a 150, il prezzo di vendita di una singola unità del prodotto è pari a 7 e che il costo variabile unitario (sostenuto mediamente per produrre una singola unità del prodotto) è pari a 2.
* La quantità di break even point è di 20
* La quantità di break even point è di 50
* La quantità di break even point è di 30
* La quantità di break even point è di 100
La quantità di break even point è di 30
Q = CF / pu - cvu ___ 150/5 = 30
50-01 La quantità di break even point è di 5.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 4.800 unità:
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi)
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Si può dire che il rischio operativo sia basso
Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
credo
50-02 Si calcoli la quantità di break-even point (quantità di pareggio), sapendo che i Costi Fissi ammontano a 180, il prezzo di vendita di una singola unità del prodotto è pari a 5 e che il costo variabile unitario (sostenuto mediamente per produrre una singola unità del prodotto) è pari a 2.
* La quantità di break even point è di 40
* La quantità di break even point è di 50
* La quantità di break even point è di 60
* La quantità di break even point è di 24
La quantità di break even point è di 60
50-03 Il management dell’impresa calcola per un certo prodotto che la quantità di break even point è di 1.800 unità. Nel caso che le vendite reali siano pari a 1.900:
* si può dire che la leva finanziaria sia positiva
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri certamente un utile (costi < ricavi)
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri certamente una perdita (costi > ricavi)
Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri certamente un utile (costi < ricavi)
credo
50-04 La quantità di break even point è di 19.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 20.800 unità:
* Nessuna delle altre alternative può ritenersi corretta
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
* Si può dire che il reddito ordinario sarà certamente negativo
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi)
Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi)
credo
50-05 La quantità di break even point è di 85.000 unità, ma le vendite reali sono pari a 91.000 unità:
* Si può dire che ci sarà una leva finanziaria certamente positiva
* Si può dire che ci sarà sempre una leva finanziaria negativa
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi)
Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi)
credo
50-06 Il management dell’impresa calcola per un certo prodotto che la quantità di break even point è di 3.000 unità. Nel caso che le vendite reali siano pari a 2.700
unità:
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
* Si può dire che ci sarà certamente un effetto leva finanziario positvo
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri un utile (costi < ricavi) B
Si può dire che la produzione e vendita del prodotto registri una perdita (costi > ricavi)
credo
57-01 Un R.O.I. (return on investment ) pari al 5 % ha il seguente significato:
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione complessiva aziendale genererà 5 € di reddito netto
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione caratteristica aziendale genererà 5 € di reddito operativo
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione complessiva aziendale genererà 5 € di reddito netto
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione caratteristica aziendale genererà 5 € di reddito operativo
per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione caratteristica aziendale genererà 5 € di reddito operativo
57-02 Un R.O.E. (return on equity ) pari al 10 % ha il seguente significato:
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione complessiva aziendale genererà 10 € di reddito netto
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione caratteristica aziendale genererà 10 € di reddito operativo
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione caratteristica aziendale genererà 10 € di reddito operativo
* per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa, che è stato reperito a prestito oppure dai soci, la gestione complessiva aziendale genererà 10 € di reddito netto
per ogni 100 € di denaro investito nell’impresa dai soci (denaro reperito dai soli soci), la gestione complessiva aziendale genererà 10 € di reddito netto
57-03 Quando il R.O.I. è minore del costo medio dell’indebitamento:
* Il R.O.I. tenderà ad aumentare nel tempo
* L’effetto di leva finanziaria è positivo
* L’effetto di leva finanziaria è negativo
* Il R.O.I. tenderà a diminuire nel tempo
L’effetto di leva finanziaria è negativo
57-04 Quando il R.O.I. è maggiore del costo medio dell’indebitamento:
* All’aumentare dell’indebitamento aumenta il reddito operativo
* All’aumentare dell’indebitamento aumenta la redditività del capitale proprio (cioè il R.O.E.)
* All’aumentare dell’indebitamento diminuisce la redditività del capitale proprio (cioè il R.O.E.)
* All’aumentare dell’indebitamento diminuisce il reddito operativo
All’aumentare dell’indebitamento aumenta la redditività del capitale proprio (cioè il R.O.E.)
57-05 Per l’impresa è conveniente ricorrere all’indebitamento se e fino a quando il R.O.I. (return on investment) è maggiore del:
* Del grado di indebitamento
* costo medio dei finanziamenti
* Del margine lordo di contribuzione unitario
* Del prezzo di mercato delle azioni
costo medio dei finanziamenti
61-01 L’affermazione secondo cui l’ “aspetto economico della gestione considera le operazioni di gestione in termini del loro contributo alla creazione di ricchezza.
In particolare, esamina la formazione del capitale proprio e le susseguenti modificazioni che esso subisce sia per effetto del processo di formazione del reddito d’impresa sia a causa dei conferimenti e dei prelievi da parte del titolare o dei soci” risulta:
* vera, ma solo se la società è a responsabilità limitata
* falsa, quando il capitale proprio viene indagato come aspetto finanziario
* sempre falsa
* sempre vera
sempre vera
credo
62-01 Tra questi, quale conto è acceso a “costi anticipati”
* Il conto ratei passivi
* Il conto risconti attivi
* Il conto risconti passivi
* Il conto ratei attivi
Il conto risconti attivi
62-02 Nei conti accesi ai ratei si rilevano
* Variazioni finanziarie che servono per misurare ricavi o costi che, alla data di chiusura dell’esercizio, sono ancora in corso di maturazione
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Ricavi sospesi
* Costi pluriennali
Variazioni finanziarie che servono per misurare ricavi o costi che, alla data di chiusura dell’esercizio, sono ancora in corso di maturazione
62-03 Nel conto acceso a “MUTUI PASSIVI” si rilevano:
* Costi di esercizio
* Valori finanziari
* Ricavi di esercizio
* Nessuna delle affermazioni è esatta
Valori finanziari
62-04 Nel conto acceso ad “AMMORTAMENTO MACCHINE” si rilevano
* Ricavi di esercizio
* Valori finanziari
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Costi di esercizio
Costi di esercizio
62-05 Natura dei conti. Nel conto acceso ad “ammortamento macchine” si rilevano:
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Costi di competenza dell’esercizio
* Costi monetariamente sostenuti nell’esercizio
* Costi sospesi
Costi di competenza dell’esercizio
62-06 Nel conto acceso a “Ratei Attivi” si rilevano:
* Costi che non sono stati ancora monetariamente sostenuti
* Costi monetariamente sostenuti nell’esercizio
* Nessuna delle precedenti alternative è esatta
* Costi di competenza dell’esercizio
Nessuna delle precedenti alternative è esatta
nei ratei attivi ci sono RICAVI in corso di maturazione
63-01 I debiti di funzionamento:
* Il loro sorgere dà luogo a variazioni finanziarie attive
* Sorgono nelle operazioni di acquisto per sostituire momentaneamente il denaro
* Rappresentano una fonte di finanziamento interna all’impresa
* Consistono nell’accantonamento di costi non monetari
Sorgono nelle operazioni di acquisto per sostituire momentaneamente il denaro
67-01 Parlando di categorie di valori che formano il capitale, si può affermare che i valori che compongono l’attivo sono i seguenti:
* Valori finanziari attivi e valori anticipati di ricavo
* Costi e ricavi d’esercizio oltre ai conferimenti
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Valori finanziari attivi e valori anticipati di costo
Valori finanziari attivi e valori anticipati di costo
68-01 L’azienda estingue un debito pari a euro 3.000. Quali saranno le variazioni che si produrranno nel proprio sistema di valori aziendali ?
* Solo variazioni finanziarie
* Una variazione finanziaria positiva ed una variazione economica positiva
* Una variazione finanziaria negativa ed una variazione economica negativa
* Solo variazioni economiche
Solo variazioni finanziarie
vi è una USCITA di denaro per estinzione di DEBITO
68-02 Un’operazione di gestione appartenente alla fase della provvista può determinare:
* Una variazione finanziaria positiva che misura l’entità di un ricavo
* Una variazione finanziaria positiva che misura l’entità di un costo
* Una variazione finanziaria negativa che misura l’entità di un costo
* Una variazione finanziaria negativa che misura l’entità di un ricavo
Una variazione finanziaria negativa che misura l’entità di un costo
credo
70-01 La vendita, da parte dell’impresa, di prodotti:
* Determina dei valori finanziari negativi
* Determina dei valori economici di reddito negativi
* Nessuna delle affermazioni è esatta
* Determina dei valori economici di reddito positivi
Determina dei valori economici di reddito positivi