ASSISTENZA AL PARTO Flashcards

1
Q

definizione di travaglio

A

evoluzione dei fenomeni meccanici, dinamici e plastici che portano all’espulsione del feto

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2
Q

definizione di parto

A

espulsione/estrazione del prodotto del concepimento e fuoriuscita degli annessi ovulari dall’organismo materno

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3
Q

parto abortivo

A

EG < 23w
peso < 300g
lunghezza < 25cm

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4
Q

parto pretermine
parto a termine
parto post termine

A

Pretermine: 22-36w
A termine: 37-41w
Post termine: oltre la 42w

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5
Q

periodo perinatale

A

28w-7gg post nascita

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6
Q

puerperio

A

secondamento-ritorno dell’utero allo stato pregravidico (indicativamente 6-8w)

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7
Q

modalità del parto:
- eutacico
- distocico
- spontaneo
- provocato/indotto
- pilotato
- operativo (laparotomico/vaginale)

A
  • Eutacico: per forze naturali, senza complicazioni o rischi
  • Distocico: se necessario intervenire con presidi medici farmacologici o manovre più invasive
  • Spontaneo: inizia, decorre e si esplica in modo naturale
  • Provocato/indotto: provocato artificialmente
  • Pilotato: guidato nel decorso
  • Operativo (vaginale o laparotomico tramite taglio cesareo)
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8
Q

situazione: definizione e tipologie

A

situazione = rapporto tra il maggior asse del feto e il maggior asse della cavità uterina
- longitudinale (podalica, cefalica)
- trasversale

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9
Q

presentazione: definizione e tipologie

A

presentazione = prima parte grossa fetale che si mette in rapporto con lo stretto superiore del bacino.
- cefalica (vertice, bregma, fronte, faccia)
- podalica (completa/incompleta)

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10
Q

posizione: tipologie

A

ogni presentazione assume 4 posizioni: occipitale…
- dx/sx
- anteriore/posteriore

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11
Q

livello della parte presentata e impegno

A

impegno = rapporti tra la maggior circonferenza della parte presentata con i vari piani del canale del parto

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12
Q

diagnosi di travaglio (criteri)

A

DIAGNOSI DI TRAVAGLIO
1) contrazioni uterine dolorose e regolari (50-60s per 3-4-5min)
2) dilatazione di almeno 3-4cm
3) appianamento della cervice (quasi cianotica)

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13
Q

periodo prodromico

A

PERIODO PRODROMICO = periodo mal definibile caratterizzato da
- inizio delle contrazioni uterine (lieve attività uterina) percepibili come fastidiose
- ansia
- nausea e/o vomito

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14
Q

periodo dilatante = stadio 1

A

PERIODO DILATANTE = valutato in termini di dilatazione che da 3-4cm raggiunge i 10cm nel a termine e 6-7cm nel pretermine. La progressione avviene di 1cm/h nelle nullipare (tot 5-7h) e 1cm/mezz’ora (3-4h)

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15
Q

periodo di latenza

A

PERIODO DI LATENZA = periodo di circa 1h che intercorre tra il primo e il secondo stadio che serve per far riposare la madre dalle contrazioni per le dilatazioni e il momento espulsivo

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16
Q

periodo espulsivo = secondo stadio

A

PERIODO ESPULSIVO = valutabile in termine di rotazione e discesa è il periodo caratterizzato dall’espulsione o estrazione del prodotto del concepimento tramite la necessità di spingere soddisfatta dalla madre.
Durata: 1-2h nelle nullipare e 15-20min nelle pluripare

17
Q

Secondamento = terzo stadio

A

SECONDAMENTO = periodo che consiste nel distacco, caduta ed espulsione della placenta che deve essere controllata dall’ostetrica al fine di prevenire/ridurre al minimo eventuali perdite ematiche dovute a permanenza di coledoni all’interno della cavità uterina.
TP: uterotonici + profilassi di ossitocina (1fl)

18
Q

Cure amiche della madre

A
  • soddisfare bisogni
  • posizione libera (preferibile posizione eretta)
  • controllare dolore (aiutare con acqua calda)
  • sostegno one to one
  • sorveglianza clinica
19
Q

episiotomia

A

EPISIOTOMIA = incisione chirurgica perineale della vulva indicata in caso di sofferenza e arresto della progressione.
idealmente dovrebbero essere < 8% dei casi, in quanto aumenta i tempi di guarigione e il dolore nei rapporti sessuali

20
Q

forza

A

forza data da contrazione volontaria del torchio addominale e contrazioni uterine (involontarie, peristaltiche, intermittenti e progressivamente più dolorose) definite da incremento, acme e decremento

21
Q

feto/corpo mobile

A

costituito da testa, tronco e podice + arti superiori e inferiori
la testa (più voluminosa e meno comprimibile) attraversa in genere per prima canale del parto, grazie anche alla plasticità data dalle suture delle fontanelle non ossificate

22
Q

canale del parto

A

costituito dal cingolo osseo del piccolo bacino, si presenta irregolare in forma e dimensioni per cui sono fondamentali le rotazioni

23
Q

fenomeni del parto

A

modificazioni dell’organismo materno, dei rapporti tra feto e canale e dell’organismo fetale. sono:
- meccanici (materno-fetali): rotazione e discesa
- dinamici (materni): per effetto delle contrazioni uterine
- plastici (fetali): per effetto del passaggio attraverso il canale del parto